Flavio Cobolli: “Il mio più grande idolo è Fabio Fognini, e anche Nole. Sono cresciuto guardando le partite di Fabio e ho cercato di migliorare il mio tennis guardandolo”
Flavio Cobolli arriva alle Next Gen ATP Finals 2023 dopo un grande anno di tennis. L’italiano ha diversi esempi da seguire nel circuito, come Fabio Fognini suo grande amico o Jannik Sinner, sebbene Flavio voglia avere il suo stile e il suo percorso.
“Il mio più grande idolo è Fabio, e anche Nole. Sono cresciuto guardando le partite di Fabio e ho cercato di migliorare il mio tennis guardandolo, quindi ricordo molti dei suoi incontri. Normalmente non mi piace guardare le partite, ma quelle di lui mi affascinano. Quando gioca Fabio, sono sempre davanti alla televisione. Quando non gioca, no. Siamo grandi amici. Se ho un problema, parlo sempre con lui”, spiega Flavio al sito ufficiale dell’ATP.
“Lavoro anche con lui perché ha un’agenzia di management, quindi è anche come il mio manager. Se siamo nello stesso torneo, siamo sempre insieme, a cena o in qualche allenamento. Lo incoraggio nelle sue partite e lui fa lo stesso con me”.
Flavio ha vinto il suo secondo titolo Challenger qualche mese fa a Lisbona, oltre a ottenere le sue prime vittorie nel circuito ATP a Monaco. “Voglio creare il mio percorso, il mio gioco. Naturalmente, è stato qualcosa di molto speciale. Ho lavorato molto quest’anno. Ho giocato molto, 36 settimane, ero stanco, ma questo trofeo significa molto. Non voglio fermarmi. Voglio puntare ad altri obiettivi nel 2024. Voglio essere presente nel futuro del tennis”.
Presente nell’ultima edizione delle Next Gen ATP Finals come sostituto
“È stata un’esperienza fantastica per me, una delle prime volte in cui ho potuto giocare contro i migliori giovani del mondo come Alcaraz, Juan Manuel Cerúndolo e Hugo Gaston. Ho imparato molto da quegli allenamenti. Quella settimana ha fatto molto per il mio tennis”, dice l’azzurro che ha iniziato il suo percorso nel torneo nel modo migliore, con una vittoria. Cobolli ha debuttato con un successo su Dominic Stricker.
TAG: Flavio Cobolli, Italiani
@ Paolo (#3859655)
Concordo.
@ Allende (#3859048)
nessuno lo mette in dubbio, ma con la testa che ha non può essere di esempio per nessuno e poi fa ancora più rabbia perché avrebbe vinto molto di più se avesse avuto la testa di un Sinner per esempio
@ Markux (#3859237)
Stai attento, senza braccia tutto diventa più difficile enzo
Bravo, da Fognini, il miglior giocatore italiano degli ultimi anni, Sinner escluso, può imparare molto, Fabio è sicuramente un maestro di tennis, così come il serbo. enzo
Vero, purtroppo nella foga possono scappare e a lui sembra che scappino come io dico “belin”, da quel punto di vista più che ligure sembra veneto o toscano 😎
Musetti ora parrebbe aver smesso, non so se si è tenuto perché era in Nazionale o perché gli hanno fatto capire che sarebbe bene dare altri esempi, ma anche nelle partite precedenti non l’ho visto saraccare come un tempo.
non solo tennisticamente…
Ambè
Flavio è commovente per come parla di Fabio e per la grande amicizia disinteressata e sincera nata fra loro. Peccato poi che venga fuori che praticamente Fogna è il suo manager e le mie braccia cadono.
Il mio consiglio Flavio?
…ma chi sono per darti consigli?
Facci godere…come decine e decine di volte abbiamo goduto con Fabio…e come stiamo godendo con l’I M M E N S O J A N N I K
Fognini è un esempio di longevità sportiva, attaccamento alla nazionale, passione per il suo sport. Grazie fabio
È un piacere vederlo entusiasmoa. Poi non è che ha vinto poco
Be, ovviamente. Ci sono tre quattro categorie. Fognini è un campione,volandri un modestissimo.
sono d’accordo, però avesse tirato qualche bestemmione in meno sarebbe stato meglio…
meglio Fognini che Volandri….
Lo capiamo, quando gioca Fabio tutti a vedere la partita. Beh, non ci sembra niente di male a fare una carriera come la sua, anzi…
Beh è meglio non seguire esempi pessimi come Fognini per cui caro Flavio pensa a te stesso e al tuo modo di giocare e lascia perdere Fognini che se avesse avuto la testa, elevato fondamentale se non unico per emergere in questo sport, avrebbe fatto ben altra carriera
A lui W non è mai mai piaciuto. Ricordo anche certi suoi commenti…
Queste sono belle parole, amichevoli e rispettose.
Il mondo, la “società”, è fin troppo pieno di astio e conflitti, a qualsiasi livello. Perché mai dare risalto e visibilità alle uscite, per dirne una, di Rios? È come, in piccolo, qua dentro, quando non rispondo ai ripetuti attacchi di un utente dall’orgoglio luciferino, utente che, da tre anni !, mi ha preso di mira. Concentriamoci sulle dinamiche belle, se possibile.
Per un bambino o un ragazzino che si approcciava al tennis dieci anni fa, il più logico punto di riferimento nostrano non poteva che essere Fognini. Ma adesso, in tempi di vacche grasse, è facile dimenticare chi ha tirato la carretta per anni…
@ Roberto Eusebi (#3858867)
Avrebbe di sicuro meritato gli ottavi a Wimbledon, purtroppo mai raggiunti
Peccato, speravo avesse punti di riferimento diversi…
È bellissimo che hai LEGNATO LO svizzero rotondo!!
Beh…Fabio, servizio a parte e pure lui lo riconosce, dal punto di vista tecnico potrebbe insegnare tennis a quasi tutti i suoi colleghi. È un giocatore nato sul rosso, purtroppo, che grazie alla sua rapidità di braccio, di piedi e alla sua tecnica, è diventato anche un ottimo giocatore da veloce. Su erba difettava al servizio ma proprio non la sopportava per niente. Peccato perché avrebbe potuto fare meglio sul verde.
Complimenti! Avanti con consapevolezza delle tue qualità. Ho visto bei miglioramenti.
Ecco, questa frase è forse il tuo problema principale.
Ciao Flavio, complimenti per la vittoria di oggi, non era facile; è normale e giusto che l’idolo della tua adolescenza sia stato Fognini, hai cercato di imitarlo e sei diventato l’ottimo tennista che conosciamo; adesso però, per migliorare ancora, il mio consiglio è di seguire l’esempio di Jannik.