Matteo Berrettini Racconta la sua riabilitazione post infortunio e i piani per il 2024
Matteo Berrettini, a Malaga, parla del suo processo di ritorno nel circuito dopo essersi infortunato alla caviglia durante l’ultimo US Open. Sincero come sempre, l’italiano confessa i momenti più difficili di questi ultimi mesi mentre questa settimana sostiene la squadra in Coppa Davis.
-Qual è stata la parte più difficile della riabilitazione a livello mentale?
“C’erano molte cose che mi rendevano triste. La prima, perché non potevo competere, che è ciò che amo. L’altra cosa che mi è successa è che avevo meno motivazione per il processo di ritorno. Questa era la chiave nelle altre occasioni. Purtroppo, sono stato infortunato diverse volte, ma ho sempre trovato la motivazione, la sfida di tornare e concentrarmi sul lavoro, ma questa volta non lo sentivo. Stavo davvero soffrendo, ho avuto cali mentali, sono successe molte cose. Non ero preparato ad affrontare questa sfida. Era molto importante per me fermarmi e prendere del tempo, il corpo e la mente vanno di pari passo”.
Qual è il tuo piano per il 2024?
“Spero di poter iniziare in Australia. Questo è l’obiettivo, giocare il massimo numero di partite possibile l’anno prossimo. Sto lavorando sodo per essere pronto. Mi piace giocare in Australia, ho grandi ricordi lì, è un tour che mi piace sempre fare”.
Come è stato il sostegno delle persone? Come gestisci la pressione e le aspettative?
“Il sostegno ci è sempre stato, specialmente da parte delle persone a cui so di importare e che sono sempre con me fino all’ultimo punto che giocherò, la mia famiglia, i più vicini. È normale che ora, quando diventi qualcuno, ricevi amore, ma anche odio. All’inizio non riuscivo a capire come un tennista potesse ricevere così tanti commenti negativi, cattiva stampa, o altro, semplicemente per fare ciò che ama nel miglior modo possibile. Mi ha sorpreso, ma mi sono concentrato su me stesso, su ciò che mi piace fare e su chi sono. So cosa ho raggiunto nella mia carriera, so cosa voglio fare, cosa mi rende felice, quindi questo è l’obiettivo in questo momento. Molte persone mi inviano messaggi, il sostegno è sempre stato fantastico”.
Hai giocato contro Rafa in Australia e New York e contro Djokovic a Roland Garros. Quale partita è stata la più difficile?
“Non so, sono giocatori così diversi che è difficile dire. Nella partita in cui mi sono sentito più vicino è stata quella di Parigi. Le ho perso tutte, ma a Parigi ho sentito che il momento stava cambiando un po’, poi il match si è fermato per 25 minuti negli spogliatoi. Ho perso un po’ il ritmo e lui stava giocando molto bene. È difficile scegliere”.
Come vedi la squadra italiana per la Coppa Davis?
“Purtroppo non posso essere in campo, ma credo fermamente nel gruppo. Ho parlato con Filippo, Filippo ha parlato con la squadra, tutti erano contenti che fossi con loro, quindi ho preso un aereo e sono venuto. Vedo la squadra bene, concentrata, preparata. Sappiamo che in Davis ci sono molte sorprese. Direi che anche Jannik è in buona forma, quindi siamo pronti per la battaglia”.
Ti ispira tutto ciò che ha fatto Sinner alle ATP Finals?
“Ho sempre saputo che Jannik poteva fare qualcosa del genere. È qualcosa che senti quando giochi con un giocatore di alto livello. Era solo questione di tempo. Dal mio punto di vista, le condizioni indoor gli vanno bene. Lo ha già dimostrato anni fa alle Next Gen Finals. Non lo invidio, ma ho una gran voglia di tornare sano. Mi sarebbe piaciuto essere lì, alle ATP Finals, più di qualsiasi altra cosa al mondo, per god ermi il torneo come lui l’ha fatto. L’episodio a Torino è stata la grande delusione della mia carriera, ho avuto una stagione molto positiva, ma non ho potuto godermi il pubblico né l’emozione di un torneo così speciale”.
C’è qualche novità riguardo a chi sarà il tuo prossimo allenatore?
“Sto finendo di organizzare tutto, appena avrò le idee chiare, lo dirò. Sto prendendo le ultime decisioni, cercando di capire cosa è meglio per me e per il mio futuro. Per ora non ho nulla da dire”.
Marco Rossi
TAG: Italiani, Matteo Berrettini
Ok la finale di uno slam vale molto di più degli ATP Finals pure se li avesse vinti, anzi per me le Finals non sono altro che un torneo indoor e che se anche sono i migliori 8 non significa che sono i migliori in quel momento e su quella superficie.
Infatti Nadal ha sempre fatto pietà….ma non cambiamo discorso.
E’ chiaro che uno slam vale molto di più ma non si può sentire che non lo invidi uno che è 4 al mondo e ha una carriera davanti.
Berrettini ok è ancora diciamo giovane ( Wawrinka ha vinto i suoi slam oltre 30 anni mi pare m con un talento sopraffino ) ma sei comparso cmq dal nulla e sei quasi sparito nel nulla a causa degli infortuni.
C’è il serio rischio che sarai una meteora, e lo dico con dispiacere, e non puoi non invidiarlo almeno un poco. Va bene il sano agonismo ma devi anche essere un pò realista.
E lo dico io che per me Sinner potrà anche avere un ottima carriera da top 5 ma non sono sicuro che riuscirà a vincere uno slam ( ma questo dipenderà troppo dal suo fisico, dalla durata della sua carriera e dagli avversari )
@ Marco M. (#3850264)
Una finale a Wimbledon (tranne forse l’edizione 1973) vale (molto) più di qualsiasi risultato al “campionato dei maestri” di fine anno, vittoria inclusa.
Per me l’unica cosa giusta che ho letto in passato è che la finale di Wimbledon vale più della finale al Master, Wimbledon E’ il Tennis, la sua Storia comincia da quel torneo.
Per tutto il resto chi sostiene che Berrettini sia meglio di Sinner o ha il prosciutto sugli occhi o ha voglia di trollare.
Il quarto posto di Sinner per me è momentaneo, salirà ancora, il sesto di Matteo credo sia difficilmente replicabile, anche se Berrettini resterà comunque nella storia italiana del tennis per tutto il tempo che ha trascorso in Top 10 e per essere stato il primo a vincere (due volte) il Queen’s.
Detto questo auguro a lui e Sinner un 2024 pieno di soddisfazioni, che per noi tifosi si tramuteranno in emozioni 🙂
umiltà?
Grande affetto per Matteo. Ragazzo serio, posato, sempre corretto. Non ha il tennis che preferisco, tutt’altro direi, ma mi ha entusiasmato con prestazioni slam incredibili. Non solo la finale sull’erba sacra.
La sfortuna e, probabilmente, una gestione non perfetta non possono oscurare il fatto di essere stato uno dei più grandi italiani di sempre. In bocca al lupo, Matteo!
Intendevo Sinner da novembre 2022 a novembre 2023 ovviamente, le 52 settimane precedenti.
Il 4 di Sinner non ha paragoni con il 6 di Berrettini, su dai facciamo i bravi.
Quanti top 10, top 5 o top 3 ha battuto Berrettini per arrivate al numero 6 nelle 52 settimane precedenti?
Te lo dico io: nessuno.
Ha battuto 9 top 10 in tutta la carriera, dall’Australian Open 2021 all’Australian Open 2022 ( che lo issarono MERITATAMENTE ) al 6° posto non ne ha battuto nessuno.
Sinner da novembre 2021 a novembre 2023 ha battuto 12 volte un top 10, di cui 9 volte un top 5.
A me Matteo piace, spero torni in top 10, ma ti si deve per forza rispondere quando sostieni inopinatamente che il 4° posto di Sinner valga meno del 6° di Berrettini.
Mi fa piacere che gli piace l’ Australia ha bei ricordi ed è vero semifinale nel 2022 con nadal e finale di united cup con l’ italia , mi ha fatto piacere che le persone l’ hanno sostenuto e non criticato ,perchè c’è stato chi lo ha criticato per la sua relazione con satta , ma chi critica questo giocatore che è stato per 2 anni di fila in top 10 non può capire la voglia di Matteo e i sacrifici che ha fatto quando è stato infortunato
@ tinapica (#3849743)
Questa intervista è importante e tocca il nodo da sciogliere nella mente di Matteo: la voglia di rimettersi in gioco. Bisogna riavvolgere il nastro e ripartire da dove ha iniziato: la terra battuta. Io farei quest’anno un percorso alla Ruud dello scorso anno: salterei l’Australia e ripartirei dai tornei in terra in Argentina e Brasile. Farei la stagione in terra battuta e punterei sulle olimpiadi. Farei Wimbledon che gli viene naturale senza caricarsi di troppe aspettative. Se si ritrova negli scambi su terra , penso al bel torneo vinto a Belgrado due o tre anni fa, può tornare a vincere un 250. E sarebbe un trionfo. Daje Mattè, che se po fà !!!
Certo se non trovi la motivazione per tornare, te ne devi fregare. Per un mese vai avanti lo stesso a mille senza dare importanza alla non motivazione. Poi dopo un mese ti fermi e fai il punto.
Indoor non ha risultati, anche sul cemento non ha vinto tornei. Ma ha fatto semi slamin Australia e negli usa.in questi tornei non ha mai incontrato top,i più forti che ha sconfitto sono stati rublev e un alcaraz neanche diciannovenne
Visto il tasso di incidenti negli ultimi anni, non so se Matteo sarà in grado di tornare ad avere ottimi risultati.
Io però vorrei tanto essere Berrettini 😎
Già il fatto che sia là ad allenarsi ed allenare altri giocatori invece che a fare le ore piccole nelle discoteche in dolce compagnia è positivo.
Poi, la strada che gli resta per tornare al livello altissimo che gli competeva è lunghissima, impervia ed incerta.
Ma, comunque: daje Matte’!
Noi lti….altri
Potrei dire qualunque cosa, e non aggiungerei niente a quanto già detto da noi lti.
Però spero di rivederlo presto in campo ed in forma.
Potrebbe fare ancora molto bene, dipende solo da lui.
Io gli do fiducia e lo aspetto con apprensione, ma anche sperando in un paio d’anni col botto!
Daie Matteo!
Forza Matteo, ci hai dato grandi emozioni e tornerai presto a darcene!
Ma gli sarebbe tanto piaciuto
Dispiace sempre quando finisce la carriera di un ottimo tennista.
Lui sembra al capolinea.
Gli infortuni sono stati troppi, ma la testa, come si supponeva, è stato il problema principale.
Non ha ancora sostituito Santopadre. Dai… siamo seri…
Finito.E tra le altre cose non è nemmeno empatico.Molto,molto costruito come persona.Dozzinale.
@ Salvo (#3849520)
Questo è vero ma Roddick non lo ha mai vinto solo perché glielo ha sempre soffiato un certo Federer.
In effetti mi sembra che stia parlando non da ex, ma da aspirante ex giocatore. Cioè : non era motivato a tornare. Praticamente il prossimo stop che lo ributta indietro nel ranking si ritira del tutto veramente definitivamente. E come probabilità, pensare che nei prossimi 5 anni non ci sia uno stop per infortunio ( capita a tutti, pochi tennisti sono immuni da lunghi stop o da cadute … pure Nadal, Djokovic e Federer hanno recuperato da un crollo nel ranking, uscendo dai top 10 ).
Bisogna sperare che non ci siano ulteriori stop. Altrimenti si ritira già nel 2024, adesso sappiamo che c’è questo rischio.
Anche se non riesce a vincere molte partite all’inizio non è un problema, il problema è restare fuori da infortuni importanti.
Uno che fa finale a Wimbledon deve invidiare uno che fa una finale alle finali ATP ?
6 al mondo ma appunto, quando c’erano ancora in circolazione Federer e Nadal ed ancora qualcun altro, o poco prima. Adesso essere 4 per Seppi equivale essere 6 per Berrettini circa 20 mesi fa.
Per il resto anche a me sembra di sentire delle dichiarazioni da aspirante ex giocatore. Il prossimo infortunio importante, che lo vede scendere ancora in classifica, si ritira veramente questa volta. Speriamo quindi che non arrivi.
Mi sa che aveva ragione Pietrangeli … troppi show, troppe pubblicità, poco dentro al tennis.
E’ stato demolito dal business che gli è girato attorno forse.
La vita da Rock star è stata letale.
Poi ognuno fa quel che vuole, volesse ritirarsi anche domani mattina, riepstterei le sue decisioni.
Intanto ha fatto qualcosa di strepitoso per il tennis italiano. Non è poco.
Non so se finisca al quinto. Per me il miglior Berrettini ha più gioco da erba rispetto a Sinner. Indoor con quel servizio Berrettini è messo meglio ma Sinner è più mobile e sullo scambio prevale.
Berrettini vorrei dirti che vince al Queens e poi fa finale a Wimbledon roba che solo grandi nomi della storia della racchetta sono riusciti a fare.
Riguardo la motivazione, credo anche io. Per tornare ai livelli massimi occorre lavorare duro e lo sa. Solo che quando inizia la carriera hai tutte le cose che ti motivano. Ora ? E’ famoso, ha guadagnato una botta di soldi, è ben accompagnato anche se a mio parere potrebbe essere anche meglio accompagnato ma tanto sceglie lui, c’è tutto un mondo che gli apre le porte dappertutto.
Molte motivazioni che c’erano da 20 enne vengono meno.
E poi è sempre sotto la famosa spada di Damocle, sempre con il pericolo di infortuni vari.
A questo punto, viste queste dichiarazioni c’è da sperare che Berrettini si riprenda al 100 per cento, perchè se dovesse tornare anche solo nei primi 30, il primo sto per infortunio direbbe ” basta, ragazzi, mollo l’osso “. Anche Quinzi ad un certo punto si è arreso al peso degli infortuni.
Tutt’altro che … ” nuovo ” … 😆
L’allenatore che fa al caso per Berrettini ?
Facile : Riccardo Piatti.
Con Sinner c’era il rischio di andare avanti 15 anni ancora mentre con Berrettini potrebbe fare 5 anni tranquilli e poi decidere se andare avanti. Il problema è che dopo con Umberto Rianna Berrettini avrebbe due guide a qui dar retta e la cosa non può coesistere.
Ci vorrebbe Riccardo Piatti direttore d’orchestra che lo segua nelle prove del Grande Slam dall’angolo, e negli ATP 1000 europei vicini, con un secondo allenatore a supporto ( ad esempio pure Max Sartori o anche Vagnozzi che avrebbe il team Sinner – Berrettini che crescerebbe di conseguenza ) che giri il mondo quando non c’è Riccardo Piatti.
Riccardo è esperto nel riportare alla luce giocatori scesi in basso, ha preso Gasquet fuori dai primi 30 e l’ha riportato nei topo 10 alla grande.
Poi di allenatore con esperienza ce ne sono in giro parecchi ( Maurizio Riva, Marco Tavelli ) il problema è che bisogna vedere quanto vogliano girare per tutto il pianeta … è un bell’impegno.
Anche Fabrizio Fanucci, ma è sempre li la questione. Girare il mondo. Logora.
Gli piacerebbe…. Deve pensare cosa è meglio per il suo futuro…. Non si capisce se ha ritrovato davvero le motivazioni, sembra un po’ confuso. Però si è capito perché non è rientrato e perché ha mollato santopadre…. Ma se la convinzione non parte da lui, neanche ljubicic, becker , Cahill e Ivanisevic insieme lo possono far tornare quello di prima. Deve ripartire da 0 e rimettersi in discussione, dimenticando tutto quello che ha fatto fino ad oggi. Speriamo di rivederlo presto.
Roddick però non ha mai vinto Wimbledon……
Magari!
2 cose mi lasciano interdette, dice che spera di tornare in Australia, ma si è rotto almeno 2 mesi fa e manca ancora 1 mese e passa all’Australia, Zverev si era rotto molto più gravemente di lui ma dopo qualche mese era già in pista.
Se la caviglia è guarita si tratta solo di allenarsi ora senò c’è qualcosa che non và. Aveva tutto il tempo per scegliersi l’allenatore e ancora non l’ha fatto, non è di grande auspicio.
E poi come fa a dire che non invidia Sinner??
Ci stanno una decina di giocatori degli ultimi anni che possono non invidiare Sinner e solo 1 di questi non è più in attività.
Io faccio un grande in bocca al lupo a Matteo. Due anni fa avevo un sogno: godermi qualche stagione con Matteo tra i favoriti a Wimbledon, Musetti tra i favoriti al RG e Sinner agli Us open e AO. Non è ancora troppo tardi, chissà che non ci sia il rilancio di Berrettini e la definitiva esplosione di Musetti, proprio nel 2024? Sognare non costa nulla, noi tifosi siamo qui apposta.
Forse è come dici ma penso anche che ha sentito la “magia” del suo tennis in quel suo periodo d’oro qualcosa di quasi irrepetibile (dove stava per vincere anche Wimbledon) e sa che raggiungere quei picchi nuovamente non è affatto scontato e questo incide sulla motivazione. Il solo lavoro e impegno potrebbe non bastare a tornare dove vuole e non è la persona che sarebbe felice di bivaccare al numero 30 del mondo dopo i picchi toccati.
Il miglior Berrettini e il migliore Sinner a Wimbledon fanno partita che finisce al quinto…il problema è che Sinner mantiene quel livello o vicino per un’ottima percentuale di partite…Berrettini molto molto meno…
Mai stato simpatico…lo ammiro per quello che ha fatto praticamente senza rovescio…ma non è simpaticissimo
interessante l’intervista, alcuni passaggi in particolare, ammette lui stesso che ad un certo punto non era più motivato come in passato nel riprendersi.. certamente il “contorno” privato non l’ha aiutato in questo, adesso sembra aver ritrovato la voglia di tornare ai livelli che gli competono, vediamo.. se sta bene, sempre mina vagante a Wimbledon
Sei il nostro Andy Roddick,
quanto vorrei vederti prendere un Wimbledon a cannonate
Nuovo preparatore atletico?
Satta Melissa..
Berretto,
Ti aspettiamo x il prossimo anno.
Un po’ rosica, ma speriamo riesca a riprendersi in fretta e bene.