Sinner, i numeri di un autunno “caldissimo”
Le straordinarie prestazioni di Jannik Sinner alle ATP Finals in corso a Torino non sono affatto un “miracolo”, solo la conferma tangibile della crescita esponenziale del talento azzurro. Jannik infatti dopo US Open sta veleggiando con numeri incredibili, i migliori della sua carriera, che lo pongono in questo preciso momento come tennista più “caldo” a livello globale.
Sinner ha vinto 16 delle sue ultime 17 partite disputate. L’unica sconfitta post US Open l’ha sofferta al Masters 1000 di Shanghai per mano di Ben Shelton, al tiebreak decisivo del terzo set tra l’altro, una partita decisa da una manciata di punti. Non conta ovviamente il suo ritiro al 1000 di Parigi Bercy, dove ha deciso di non scendere in campo contro De Minaur dopo aver terminato a notte fonda il suo impegno di secondo turno contro McDonald.
In questo periodo di 10 settimane ha vinto due ATP 500 (Pechino e Vienna) e le tre partite di Round Robin alle Finals, diventando il primo tennista italiano a sbarcare in semifinale al “masters”. Ancor più straordinario questo dato: dopo US Open, Jannik ha affrontato sette top 10, vincendo tutti gli incontri. Il n.4 del ranking ATP infatti ha sconfitto Alcaraz, due volte Medvedev, Rublev, e a Torino Tsitsipas, Djokovic e Rune. I primi successi in carriera contro Medvedev, Djokovic e Rune ottenuti in queste ultime settimane gli hanno consentito di completare un altro record personale: Jannik ha battuto in carriera tutti gli attuali top10.
Non è peccato affermare che in questo preciso momento del 2023, Sinner è il tennista più in forma al mondo e, numeri alla mano, il più vincente. Attendiamo oggi l’esito degli incontri del Gruppo Rosso per conoscere l’avversario di Jannik in semifinale al “masters”. Tante “prime volte” e primati in quest’autunno, ma non potrà ritoccare il proprio best ranking: anche se vincesse le ATP Finals, comunque chiuderà l’anno da n.4 poiché il massimo di punti che può toccare è 6990, mentre Medvedev è già oltre quota 7000. L’assalto al podio del classifica mondiale è rimandato al 2024.
Da Torino,
Marco Mazzoni
TAG: ATP FInals 2023, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Record
Tre vittorie consecutive su Medvedev credo siani cosa per pochi…
@ Leftwing (#3842451)
Ed aggiungerei qualche parola sulla persona. Jannik è in tutto e per tutto l’antipersonaggio: piacevolissimo ascoltarlo parlare sempre rispettoso, umile, pacato e mai sopra le righe ma allo stesso tempo dimostrando concretezza e buon senso. Come uomo-atleta è un esempio più unico che raro.
Sarà anche perchè è nato e cresciuto tra le montagne, lontano dalle mondanità cittadine, sta di fatto che ha la tutte le carte in regola per saper gestire mentalmente l’enorme macigno di una carriera tennistica ai massimi livelli mondiali
@ Pikario Furioso (#3842469)
Sti cavoli di Zverev…
Cmnq lo batterà il prossimo anno quando si incontreranno.
@ Pippolivetennis (#3842733)
Grazie!
Ora, di Slam non ne ha ancora vinti.
Zverev e Tsitsipas hanno vinto il Master e dei 1000, ma di Slam non ne hanno ancora vinti.
Direi che i dubbi sulla tenuta fisica in uno Slam lottato non siano ancora stati fugati. Qualcuno lo vincerà sicuramente. Soprattutto dopo che Djokovic lascerà un po’ di spazio.
I tornei sul duro 2 su 3 sono il suo terreno migliore, quello su cui è competitivo con i più forti.
Sicuramente il fatto che abbia messo a posto il servizio gli ha fatto fare un passo avanti. Ma ancora di strada ce n’è da fare.
Ha battuto Medvedev due volte in un 500, ma il match che conta è domani. Nel senso che i momenti in cui bisogna essere al massimo sono questi.
Io attendo fiducioso, ma non ho ancora certezze
Sicuramente il livello si è alzato, ma i momenti
Grazie al tecnico Cahill è migliorato a rete attaccando di
piu , con un gioco più di attacco e pressione rispetto a prima quando giocava più d’attesa
Chiaro e forte.
In bacheca.
Complimenti per il commento.
Alcuni commenti ieri erano da veri roditori seriali….
Attenzione che Sinner ha vinto il suo ultimo incrontro con tutti i Top 16, tranne uno: Zverev.
Ripetiamoli, come direbbe il grande Adriano non Panatta ma De Zan:
Il veterano Nole
Il Murciano Alcaraz
Il polemico Medvedev
Lo schizofrenico Rublev
L’incontinente Tsitsipas
Il moccioso Rune
Il martello Hurkatz
L’amico Fritz
Il gelido Ruud
Il demone De Minaur
L’elegantissimo Paul (coi pantaloncini a quadretti)
Il ritrovato Dimitrov
Lo stacanovista Kachanov
Il pagliaccio Tiafoe
Il centralinista Shelton!!!
Manca quindi la pertica teutonica, Sinner potrebbe completare l’opera domani!!!!!
Non saprei ma potrebbe essere un record da Guinness dei primati!!!
A inizio aprile, con la vittoria di Sinner contro Alcaraz a Miami, Jannik rientrava nei top 10 del ranking, dopo aver navigato per mesi a cavallo della quindicesima posizione ed essere stato sottoposto qui, da una pletora di utenti, a critiche quali: “non ha il fisico”, “non ha i piani b, c, ecc.”, “dove vuol andare con quel servizio?”, “ha sbagliato a lasciare Piatti” e via dicendo.
Quel giorno scrivevo: “Alla fine Sinner ha vinto, meritatamente, ma il mio giudizio su di lui non sarebbe cambiato se ne fosse uscito sconfitto: con Alcaraz saranno sempre partite incredibili, equilibratissime, che si decideranno in base allo stato di forma dei due, alla superficie e a pochi episodi decisivi nei passaggi topici.
Ciò detto, prevedo per Sinner a fine anno (salvo malaugurati infortuni) una posizione nei primi quattro del ranking, che non vuol dire necessariamente il quarto posto. In che ordine saranno lui, Alcaraz, Djokovic e Medvedev – che a oggi hanno tutti qualcosa in più degli avversari – lo scopriremo solo a fine stagione”.
Non voglio affermare di essere stato facile profeta e soprattutto non lo sarei stato da solo: in tanti qui (Ari per prima) vedevano le potenzialità di Jannik e lo aspettavano ai vertici del tennis mondiale.
Però ancora ieri, leggendo i commenti scritti durante il match contro Rune (durante incontri così tesi io non riesco a commentare e resto incollato allo schermo), allibivo vedendo come al primo momento di difficoltà e di sofferenza fisica erano ripartite le espressioni dubbiose, del tipo: “non vincerà mai uno slam, il suo fisico non può reggere più incontri ai cinque set”, et similia…
Jannik è destinato a vincere molto, a essere tra quelli che si contenderanno e vinceranno Slam nei prossimi dieci anni, che saranno per periodi in vetta al ranking, e non è possibile che – a ogni momento di debolezza o sconfitta che verrà – venga rimesso in discussione.
A guardare qui, sembra che a tennis non si dovrebbe perdere mai!
Numeri alla mano, è semplicemente il più forte di tutti sul duro indoor. A Bergamo avevamo celebrato la nascita di un gran talento. Oggi celebriamo con orgoglio la fioritura di un campione.
Un processo lungo e pieno di errori per alcuni utenti, impazienti, criticoni. E la racchetta troppo rigida, e l’allontanarsi da Piatti un suicidio, e il fisico troppo gracile, e quelli che “non è italiano”, poco attaccamento alla bandiera, ed il servizio rovinato da degli incoscienti, e quelli che “è una Giorgi al maschile” (questi ultimi veramente……), e gli sponsor che lo rovinano, e le fidanzate…… la lista è lunghissima.
Ora tutti zitti. Alla fine ha avuto ed avrà sempre ragione lui.
Grandissimo Jannik, vai per la tua strada. Siamo solo all’inizio.
Ps settembre dell’anno scorso
Che numeri!! Pensare che avrebbero potuto esser inquinati dalla partecipazione alla Davis, causa la quale è stato offeso e bersaglio di una vergognosa campagna denigratoria di chi adesso è tra coloro che lo incensa.. invece mai scelta fu più corretta, anche alla luce dell’esperienza negativa del settembre scorso
Ora, indipendentemente da come finiranno queste finals, é il momento di ripetere queste prestazioni negli slam.
Che non va inteso come: “non hai ancora dimostrato niente”, ma come: sei diventato il piú forte proprio appena dopo gli US, mantieni questo status anche l’anno prossimo e sono sicuro che arriveranno risultati simili anche nei 3 su 5