Mouratoglou ammette: “Mi sento responsabile per quel che è accaduto a Halep, ho fiducia nel tribunale indipendente” (Video)
Il coach francese Patrick Mouratoglou finalmente parla apertamente del “caso Halep”, sentendosi responsabile per la squalifica di 4 anni inflitta alla rumena dopo esser stata trovata positiva a un controllo antidoping all’edizione 2022 degli US Open. Secondo quanto rivela l’allenatore transalpino, è stato il suo staff a procurare ad Halep quell’integratore che ha portato alla positività e quindi squalifica della ex n.1 rumena.
“Ho fiducia per il futuro di Simona e per il suo appello al CAS perché è un tribunale indipendente” racconta Mouratoglou in una video intervista (che riportiamo qua sotto), “siamo stati in grado di stabilire da dove la contaminazione è arrivata. Le abbiamo proposto di prendere questo collagene, e l’abbiamo comprato da un’azienda. È successo che questo collagene fosse contaminato, non c’era modo di saperlo ma mi sento responsabile per quel che è accaduto perché viene dal mio team, quindi da me, noi le abbiamo portato questo prodotto”.
Patrick Mouratoglou finally publically takes responsibility for what happened to Simona and says he is confident in her appeal with the CAS.@pmouratoglou: “I feel responsible for what happened because it’s my team, so me basically, who brought her (Simona) this collagen.” pic.twitter.com/83RGSHUiIt
— Romanian Tennis (@WTARomania) November 3, 2023
“Abbiamo fatto tutti i test possibili per stabilire con certezza che questo era contaminato. Ho fiducia che il tribunale indipendente confermerà il fatto non c’è stato alcun doping, Simona è una vittima e deve tornare in campo a competere prima possibile”.
“Questa situazione mi ha aperto gli occhi sul fatto che ogni atleta potrebbe subire una contaminazione del genere perché sembra che questo accada sempre più spesso. I prodotti dovrebbero essere assolutamente puliti, invece sono contaminati. E stiamo parlando di una concentrazione estremamente bassa di sostanze, tanto che non avrebbero comunque nessun effetto, ma finisci per avere nel tuo corpo qualcosa che non dovrebbe esserci e che ti fa trovare positivo a un test antidoping. Questo è terribile perché sei completamente innocente, la tua reputazione è rovinata visto che il tuo nome è legato al doping anche se non hai fatto niente del genere. Fermano la tua carriera per un periodo di tempo che può essere anche molto lungo. Questo fatto influisce pesantemente sul tuo nome, sulla tua carriera, per una ragione sbagliata perché non ha fatto assolutamente niente di male. Tutta questa faccenda mi ha aperto gli occhi, le aziende con le quali hai a che fare devono assicurarti al 100% che queste cose non possano accadere” conclude Mouratoglou.
Se il tribunale indipendente non ribalterà la prima sentenza, Simona dovrà scontare una squalifica di 4 anni che la terrà ferma fino al 7 ottobre 2026.
Marco Mazzoni
TAG: Doping, Patrick Mouratoglou, Simona Halep, Video
L’ineffabile Mou …
Scusa non si può guardare in “casa propria”una volta tanto???poi mi sembrano 2 casi differenti:a Simona le hanno fatto prendere un integratore, Sara un’assunzione involontaria!!!
@ Tafanus (#3826388)
“terapia ontologica” non è male, come refuso.
Perché, scusa, alla Halep chi glielo restituisce eventualmente il finale di carriera?
E con Serena ?? E’ sempre andato tutto secondo le regole ?? Diciamo…..che speriamo di sì…….speriamo…….
Sig. Mister X, mi parli degli OMOGENEIZZATI che prende il danesino!
Lo schifo non e’ il doping in se stesso, ma sono altri aspetti ad esso collegati come ad es.:
– il ricatto delle federazioni, clan e sponsor piu’ potenti (io mi pero e posso farlo perche’ mi protegge la federazione X; di contro casi come quello della nostra Matilde Paoletti che pesa, ed e’ SEMPRE pesata, 2 grammi)
– NEGARE con ogni genere di falsità (a discapito della salute degli atleti, spesso solo ragazzini) l’ evidenza (post semi a Roma, la Halep aveva nella schiena un eruzione di dubbia origine), quando all’ inizio del secolo scorso il vincitore della maratone dichiarò di fare uso di un prodotto miracoloso, il testosterone.
Allora squalifichiamo Mouratoglou e i suoi scherani, se la colpa è stata loro…
A Sara Errani invece, alla quale sono stati rubati gli ultimi anni di carriera per un decimo di una pillola (come ammesso dalla stessa WADA) che era parte di una terapia ontologica di sua madre, nessuno potrà restituire un finale di carriera che avrebbe potuto dare ancora molto, visto che a 36 anni riesce ad essere ancora la n° 2 al mondo della sua fascia d’età,,,
E ora chiediamo la squalifica dei membri della WADA per quattro anni. Che vadano a fare i medici condotti.
che pezzo ……. adesso si scusa,mentre alla Halep stronca una carriera
P.s. Una delle poche cose buone fatte dalla mamma di Rune è stata far fuori questo figuro dalla cerchia del figlio
la scusa più gettonata in assoluto: contaminazione dell’integratore.
Rimane da spiegare la violazione del passaporto biologico.
Quanto gli costerà tutto questo?