Anche Shelton si lamenta: “Quinta settimana di fila con palle diverse, il mio braccio ora lo sente”
Anche Ben Shelton, astro nascente del tennis USA, si unisce al coro delle lamentele per le palle utilizzare sul tour. Oltre alla loro poca durata, la pesantezza e la scarsa attitudine ad essere spinte senza fatica e contraccolpi per le articolazioni, il loro continuo cambio di settimana in settimana è assai contestato dai giocatori. È di pochi giorni fa la durissima denuncia di Pablo Carreno, secondo cui il grave infortunio subito un anno fa dipende proprio dalle palle. Ieri è stato Shelton a lamentarsi dei continui cambiamenti di palla da un torneo all’altro.
“Di solito non ho alcun problema al braccio, però questo – Bercy – è il quinto torneo consecutivo con palle diverse e ora sì, davvero lo sento nel braccio questa settimana” scrive l’americano in una storia pubblica su Instagram.
Hm… Shelton on IG pic.twitter.com/8K7n1wAyQR
— Del🇪🇺 (@Stroppa_Del) October 29, 2023
Il numero di lamentele da parte dei giocatori è in continuo aumento. In una lunga nota di pochi giorni fa, Djokovic si era detto davvero stupito di come l’ATP, nonostante le richieste pressanti da parte dei tennisti, non abbia ancora preso in considerazione il problema ascoltandoli e cercando una soluzione. Vedremo se nel 2024 la situazione resterà ancora questa oppure ci saranno delle novità.
TAG: Ben Shelton, polemica palle
Rispetto Djokovic e le sue uscite difficilmente sono banali, ma il problema mi sembra di difficile soluzione. Uniformare le palline? Perché allora non fare lo stesso con le racchette, la tensione delle corde e magari pure l’abbigliamento dei giocatori? Non si può da un lato auspicare maggiori investimenti nel tennis, premi più alti per i giocatori di secoondo/terzo livello e poi prendersela con questa o quella marca di palline, dietro la quale ci stanno appunto investimenti e sacrifici da parte di chi quelle palline produce.
Questa polemica mi ricorda quella che ciclicamente accompagna ogni mondiale di calcio, il più grande evento sportivo del pianeta (anche in termini di investimenti), dove questo o quel giocatore di grido si lamenta, per un motivo o per un altro, del pallone ufficiale adottato per l’occasione (è troppo liscio, duro, morbido, scivoloso ecc. ecc.).
Alla fine però quello è il pallone e quando lo show inizia (anche grazie agli investimenti di chi quel pallone ha prodotto) nessuno ci pensa più e tutti a pensano semplicemente a giocre e a vincere!
Shelton, leggo ora, utilizza un ibrido Poly Tour Strike e Pro a tensioni 26 e 27 kg (Sinner a 28).Ma tale setup, a, testimonianza di un giocatore in costruzione, è il 4° provato tra luglio e gli USA Open, va da sé che le sensazioni sono diverse e palle differenti complicano le cose ma se giochi con queste tensioni e con certe corde (non un budello) di che ci si lamenta?
Io non ho la competenza per valutare il danno che può apportare giocare con palle sempre diverse. Ma se tanti si lamentano un motivo ci sarà. La soluzione è chiara, giocare tutti i tornei con le stesse palle (un po’ difficile da realizzare) oppure giocare periodi dell’anno con le stesse palle, che cambiano tipo ogni due mesi. Temo che il problema sia però che gli accordi con i produttori di palline siano presi a livello di torneo, non di ATP. Ma potrei sbagliarmi, non ne sono certo.
Capita ogni tanto di avere fastidi alle braccia quando si gioca solamente a “chi tira più forte”…forse ogni tanto potrebbe anche usare un po’ più la testa al posto che tirare mine e basta…anche se vabbè..un po’ lo capisco…togliergli 10/15km/H ai suoi colpi e penso che la top 100 se la sogni
Che poi se il problema fosse l’usura rapida credo che visti certi montepremi cambiare le palle più spesso, o avere due tubi in più per turno,non metta a rischio fallimento nessuno.
A Wimbledon ad esempio usano le Slazenger che venivano aperte 24 ore prima (ora non so).
Credo sia corretto avere palle di ottima qualità ma rientra nei dogmi del giocatore professionista l’adattamento.
Non siamo dentro la situazione per cui eviterei di dare giudizi il discorso è complesso essendoci interessi economici di mezzo
Assordante il silenzio di Supertennis TV su questo tema.
ok lamentarsi, ma hanno proposto qualche soluzione?
i fornitori di palline pagano per il loro logo sulla palla e scritto qua e la a favor di telecamere. La scelta tecnica che c’è dietro le palline è la questione di cui si stanno lamentando. E di certo uno sponsor tecnico non è contento di sentire tennisti che dicono che le loro palline fanno schifo
i fornitori di palline pagano per il loro logo sulla palla e scritto qua e la a favor di telecamere. La scelta tecnica che c’è dietro le palline è la questione. E di certo uno sponsor tecnico non è contento di sentire tennisti che dicono che le loro palline fanno schifo
il silenzio dell’ATP è un risposta. Probabilmente l’ATP sta dando la priorità al gioco spettacolare rispetto alla salute dei tennisti. L’unica risposta che i giocatori possono dare è boicottare alcune competizioni in massa. Altrimenti tutto quello che dicono davanti ai microfoni è poco più che gossip
@ Markus (#3819456)
Vero!!
E’ pazzesco come queste lamentele 9 volte su 10 vengono sempre dai più giovani
Contro Sinner giocava quasi sempre due prime, ovvio che qualche problema affiori…
In questo sport gli aspetti piu’ importanti sono:
– corde (tensione e spessore)………libera scelta del tennista, e quindi una figata
– telaio…….libera scelta del tennista
– palline: ECCO IL VERO ASPETTO NOIOSO, MA ALLO STESSO TEMPO FONDAMENTALE.
Direi anche pericoloso; faccio un esempio:
supponiamo che lo sponsor Y ha un giocatore di punta che predilige palline mattone, e supponiamo che avrebbe piacere che questo giocatore vincesse il torneo X; secondo voi non eserciterebbe delle pressioni, economiche e politiche affinchè in quel torneo venissero usate le palline in questione???????????
Nessuno degli utenti ( anche io chiaramente) ha la più pallida idea del problema, non essendo capaci nemmeno di fare un decimo dei giocatori professionista, quindi non capisco perché fare commenti così a minchia…Se più di un giocatore si è lamentato vuol dire che il problema c’è,non è che se una curva é pericolosa in auto o moto la risposta possa essere: É uguale per tutti op, si ma li c’è il cartellone dello sponsor..
Ma 10 anni fa giocavano vari tornei con le stesso tipo di palline? Ma non sarà che il braccio duole per causa di corde in poliestere che somigliano sempre più al fil di ferro? Con un buon incordatore si può adeguare la tensione alla pallina. Magari lavorare più sulla tecnica per adeguare lo sforzo al fine. Questa nuova generazione sbraccia con monofilo ad alta tensione per avere controllo, però dopo x numero di colpi il fisico ti porta il conto.
Se fa tutti i tornei dell’anno senza riposo giocando tutte le settimane penso che la diversità delle palle la sentirà ancora di piu’ nel braccio…ma tutta colpa delle palle!
Non ha ben scelton i tornei a cui partecipare evidentemente
Torino ?
Con 1000 punti dietro ? Ma quando mai…
Vada alle NG e veda se combina qualcosa. 🙁
i fornitori di palline pagano fior di soldi per portarle in campo. i giocatori pensassero a giocare
Ad un certo punto si vince anche perché si riesce ad adattare il proprio gioco alle variazioni delle condizioni.
Si scelgono gli obiettivi e si gioca a tutta in quelli, mentre nei tornei meno importanti si dà un po’ di respiro al fisico.
Mi sembra che si lamenti soprattutto chi perde, a parte Djokovic che però, da buon sindacalista, si prende carico di ogni vertenza….
Situazione ormai ingestibile con tantissimi tennisti di punta che hanno evidenziato il problema (o problemi). Incredibile il protratto silenzio dell’ATP…
Non sarà perchè spari mine a 230 come se non ci fosse un domani?
Si però scusami. Anche un’eventuale pioggia durante la partita c’è per tutti, però non si gioca perché si rischia di farsi male. Il “è così per tutti” vale solo finché non ne va di mezzo la salute e la sicurezza.
Ha ragione
Pure io stamattina le ho trovate pesanti
Ti saluto Torino, Shelton, ahahaha
Ben…Ben… Un po’di mesi fa quanti match hai giocato in 5 settimane? Quante volte ti capitava di forzare il servizio più e più volte? Quanti match duri dovevi sostenere?
Sale l’intensità, diminuiscono le pause, colpire con tensione nervosa che diventa muscolare genera affaticamento e poi dolore.
Ben venga l’esuberanza ma coi grandi è diverso e prima si impara a gestirsi meglio sarà. Calma…
Tacchino freddo ha problemi.
Ancora? Il problema non è che siano diverse, ma che siano decenti.
Le parole di Nole vengono supportate da diversi tennisti di punta. Vediamo se l’Atp si da una svegliata.
Le palle sono così per tutti. Fine.
Redazione, titolo: “Shleton” 😉
Curioso che abbia cominciato a lamentarsi quando ha iniziato a perdere (come sono maligno…)
Si era visto infatti a Vienna con Sinner che in certi momenti della partita si massaggiava il braccio