ATP 500 Pechino: Alcaraz domina Musetti, troppo rapido e aggressivo in risposta lo spagnolo
Serviva un mezzo miracolo per battere un Carlos Alcaraz così rapido e aggressivo sul cemento dell’ATP 500 di Pechino, Lorenzo Musetti non c’è riuscito. Purtroppo, non c’è andato nemmeno vicino. L’attesa sfida di ottavi di finale del China Open è stata un assolo dall’inizio alla fine, come ben spiega il 6-2 6-2 al termine di 81 minuti di tennis dominati dal n.2 iberico, in controllo dei tempi di gioco e del campo fin dalle prime battute. È la vittoria n.60 nel 2023 per l’iberico, che vola nei quarti contro Casper Ruud. Musetti ha disputato una partita tecnicamente discreta, ha tenuto il campo, ha variato, ha rincorso, si può dire che c’ha provato, ma è stata nettissima la differenza con Carlos nella velocità di crociera e nell’anticipo sulla palla, come nei colpi d’inizio gioco. Con la risposta Alcaraz è stato devastante, soprattutto sulle seconde di servizio di Lorenzo, palle troppo lemme e centrali, facili preda dei diritti e rovesci dello spagnolo. Il responso del campo oggi è stato chiaro: sul sintetico tra Alcaraz e Musetti c’è una differenza di cilindrata, aggressività e velocità di palla nettissima.
Nel primo set c’ha messo un game Carlos a trovare le misure e scappare subito via, entrando fortissimo in risposta e prendendosi di forza il campo. Nessun tempo di attesa, è stato brutale nell’aggredire palla con drive nei pressi della riga, un passo avanti e via a chiudere. L’unico modo per Musetti di contenere quest’assalto era servire talmente bene da tener fermo Carlos nei primi due colpi, c’è riuscito solo a tratti e quando non ce l’ha fatta l’avversario si è preso i punti che hanno scavato il solco tra i due. 52% di prime palle in campo per l’azzurro nel match, pochissime per attuare quella tattica, l’unica che poteva consentirgli di non finire in difesa estrema, a rincorrere palle troppo veloci e anticipate. Inoltre Alcaraz è stato davvero fenomenale nel passare da cross stretti a colpi dritti e profondi, troppo il campo da coprire per l’azzurro in contenimento, nonostante rincorse generose. Ha vinto solo il 35% dei punti sulla seconda palla Musetti, mentre Alcaraz ben il 65%. Numeri impietosi che spiegano la terribile differenza di qualità in risposta tra i due. Come sempre, Lorenzo ha tenuto una posizione in risposta parecchio arretrata, per iniziare lo scambio con una palla bella carica. Contro un rivale così pronto ad anticipare e spingere immediatamente a tutta, non ha senso concedere così tanto campo, solo se l’altro è falloso puoi sperare di fare partita pari, e non è successo. Nel secondo set Alcaraz è stato anche un filo meno preciso e intenso, ma con due ottimi game in risposta si è preso i due break che hanno fatto la differenza.
Musetti ha provato a variare, alzare la parabola, lavorare col back. Tutto giusto per non dare ritmo all’avversario, ma rallentando troppo ha aperto il fianco all’anticipo fantastico di Alcaraz. Sulla terra, forse, una tattica del genere può funzionare, ma sul sintetico non hai chance quando l’altro gioca con tempi così rapidi. L’unica via era – forse, sottolineo il forse – attaccare immediatamente, prendersi enormi rischi per controllare lo scambio e scendere a rete con decisione, per non dare il tempo allo spagnolo di prendere l’iniziativa. Questo tipo di condotta di gara è molto lontana dal Musetti attuale, grandissimo talento ma che continua a giocare sui cambi di ritmo, sulla costruzione dello scambio, sulle variazioni. Alcaraz non gliel’ha consentito, non gli ha dato il tempo per farlo. Inoltre il gap in servizio e risposta è stato oggi abissale. Lo spagnolo ha servito in campo due prime sue tre, vincendo altrettanti punti sia con la prima che con la seconda, altro dato che indica come in risposta “Muso” sia stato poco incisivo. Ha avuto tre palle break Lorenzo, non hai strappato un break.
Poco da fare, Alcaraz è stato superiore, in ogni aspetto di gioco. La vittoria di Lorenzo contro Khachanov aveva forse illuso sulla possibilità di poter assistere a un match più combattuto. Karen è un tennista molto diverso da Carlos, gioca di forza e ti lascia più tempo per imbastire e creare, e poi contro Lorenzo aveva concesso molto di più. Era scontato che stamattina avremmo assistito ad un film diverso.
Marco Mazzoni
La cronaca
Musetti inizia il match al servizio. Un game eccellente, super incisivo col diritto, nessun tempo d’attesa nell’aggredire la palla e un Ace a 211 km/h, 1-0. Meno impetuoso l’avvio di Alcaraz, un doppio fallo e colpi più di costruzione che immediati affondi, a 30 con un bel diritto impatta 1 pari. La palla viaggia davvero rapida, Lorenzo subisce un passante lungo linea di rovescio di Carlos eccezionale (l’attacco era ottimo), poi sbaglia l’accelerazione col diritto, 0-30. Incredibile il martellamento del n.2, diritto cross quasi sulla riga, passo avanti e via bordata imprendibile lungo linea. 0-40, tre palle break. Il BREAK arriva con una palla corta ottima dello spagnolo, davvero bravo, era necessario per Musetti servire con più incisività. Arriva il punto più spettacolare dell’incontro finora, condotto e chiuso da Lorenzo, ma Carlos recupera, serve bene e chiude con un altro bene diritto. 3-1. Alcaraz sta rispondendo davvero bene, anche contro prime palle oltre i 200 all’ora, trova un tempo d’impatto ottimo e comanda. La forza in risposta del rivale, mette ulteriore pressione a Musetti, che commette doppio fallo e si ritrova di nuovo sotto 0-30. Il toscano è letteralmente sotto assedio, Alcaraz anticipa tutto, spinge vicino alle righe, di prepotenza vola 15-40, due chance per il doppio allungo. Musetti non mette la prima, la seconda è troppo debole, tutto facile per il murciano entrare con una risposta di rovescio in totale anticipo, molto angolata, che manda in crisi il diritto di Lorenzo. Doppio Break, 4-1 “pesante” per Alcaraz. 21 minuti, il primo set è ormai tutto per l’iberico. Il punto vinto da “Muso” sul 30-15 del quinto game è la foto esatta del match finora: per fare un punto l’azzurro è costretto due prodezze. La palla di Musetti per velocità, rotazione e profondità, sembra non far male all’iberico, troppo rapido dell’aggredirla e condurre il gioco. 5-1 Alcaraz. L’italiano dopo averne persi 5 di fila, torna a vincere un game, con due ottime prime al centro e un paio di scambi condotti con una velocità maggiore (5-2). Non sembra esserci altra strada per lui: servire al top e scambiare alla sua massima velocità, le variazioni non pagano contro un rivale così rapido di piedi e braccio. Servendo per il set, Carlos commette un paio di errori e incassa una gran risposta cross di Lorenzo, si ritrova sotto 30-40, prima palla break per Musetti. Spreca tutto purtroppo con un diritto mal centrato che decolla via… peccato perché era in comando dello scambio. Un altro errore col diritto costa a Carlos la PB #2. Male in risposta Lorenzo, dai teloni sparacchia male su di una 2a di servizio centrale, si poteva fare meglio qua. Rallenta troppo “Muso” nello scambio, troppo facile per l’iberico entrare col diritto. Set Point! Chiude Alcaraz al termine di un lungo scambio. 39 minuti, 6-2 Alcaraz. Nella fase centrale del set, netta la superiorità dello spagnolo in risposta, nella velocità di chiusura con i colpi.
Secondo set, Musetti to serve. Purtroppo il canovaccio del match non cambia, l’azzurro vince il punto più “bello” e divertente, ma l’efficacia dell’iberico è devastante. Sul 30 pari di nuovo risposta profonda e via, diritto cross imprendibile. Palla Break. Con una risposta fantastica, in totale anticipo e piedi in campo, Alcaraz si prende di forza un BREAK brutale, ma… troppo lemme la seconda palla di Lorenzo, centrale e lenta. Qualche errore di troppo di Alcaraz col diritto, come quello comodo (per lui) dal centro sul 30 pari che gli costa una palla break (terza chance per Lorenzo nel match). Prova a ingarbugliare il ritmo Lorenzo, ma è veloce Carlos nel venire a rete e chiudere con una volée stoppata ottima. Scappa via sul 2-0 Alcaraz. Musetti trova un buon game col servizio, chiuso con un Ace per il 2-1. Indica “uno” Lorenzo, sottolineando il punto con la battuta, ma è un segnale di debolezza mostrare questa frustrazione… Non un bel momento tecnico per Alcaraz, è più falloso e lascia maggiormente l’iniziativa all’azzurro, ma gli basta per salire 3-1. Nel quinto game, di nuovo sul 30 pari la seconda di servizio del toscano è troppo lenta e centrale, tutto facile per Carlos aggredire e strappare una palla break che profuma di matchpoint… Stavolta l’azzurro trova un servizio esterno ottimo. Di nuovo, seconda lenta, il rovescio in risposta di Alcaraz è vincente. Palla break n.2 del game. Il BREAK purtroppo arriva, con un diritto aggressivo che finisce in rete. 4-1 Alcaraz, in totale controllo del match. Continua con qualche errore Carlos, ma si porta 5-1, a un passo dalla vittoria. Deve andare sopra i suoi ritmi abituali Lorenzo per controllare e chiudere lo scambio, prendendosi grandi rischi. Si porta 2-5, ma c’è un abisso che non riesce a colmare. Chiude 6-2 Alcaraz, una partita giocata con qualche imperfezione ma che ha mostrato la netta differenza tra i due nella velocità generale. “Come una moto GP contro una moto 3”, commentava live un amico. Paragone che, per quel che si è visto oggi in campo, è purtroppo una foto corretta dell’andamento del match.
[1] Carlos Alcaraz vs Lorenzo Musetti
Statistica Tennis: Alcaraz vs Musetti
Statistica | Alcaraz | Musetti |
---|---|---|
Aces | 2 | 3 |
Double Faults | 1 | 0 |
First Serve | 36/53 (68%) | 22/42 (52%) |
1st Serve Points Won | 24/36 (67%) | 15/22 (68%) |
2nd Serve Points Won | 11/17 (65%) | 7/20 (35%) |
Break Points Saved | 3/3 (100%) | 1/5 (20%) |
Service Games Played | 8 | 8 |
Return Rating | 227 | 69 |
1st Serve Return Points Won | 7/22 (32%) | 12/36 (33%) |
2nd Serve Return Points Won | 13/20 (65%) | 6/17 (35%) |
Break Points Converted | 4/5 (80%) | 0/3 (0%) |
Return Games Played | 8 | 8 |
Net Points Won | 11/16 (69%) | 11/18 (61%) |
Winners | 26 | 10 |
Unforced Errors | 10 | 19 |
Service Points Won | 35/53 (66%) | 22/42 (52%) |
Return Points Won | 20/42 (48%) | 18/53 (34%) |
Total Points Won | 55/95 (58%) | 40/95 (42%) |
Max Service Speed | 215 km/h (133 mph) | 190 km/h (118 mph) |
Max Speed | 217 km/h (134 mph) | 193 km/h (119 mph) |
1st Serve Average Speed | 190 km/h (118 mph) | 153 km/h (95 mph) |
2nd Serve Average Speed | 145 km/h (90 mph) | 117 km/h (72 mph) |
TAG: Atp 500 Pechino 2023, Carlos Alcaraz, Lorenzo Musetti
Leggendo alcuni c9mmenti inizio a crederlo anche io, sai?
Talento praticamente è solo fare le voleè e se hai il rovescio bello, ma solo se è ad una mano.
Tirare cannonate a 10 cm dalla riga che il tuo avversario neanche percepisce non è talento, avere una risposta al fulmicotone che lascia di sasso l’altro è solo culo, perché è ovvio che tirino il servizio sempre sulla tua racchetta,mica è merito tuo.
Se vuole fare un step in avanti Lorenzo deve decidere di uscire dalla comfort zone del suo tennis attuale (comunque di tutto rispetto). Se ne è capace, deve mettersi a investire su se stesso, anche per alcuni anni, e modificare il suo tennis per renderlo più veloce e aggressivo. Federer ha modificato il suo rovescio in età matura quando non vinceva più e questo lo ha portato risultati fenomenali. In alcuni tratti del match di ieri ho visto che ci ha provato a stare vicino alla linea di fondo ma il movimento non riusciva a essere abbastanza veloce (specie sul rovescio) e lo portava ad essere investito dalle palle di Carlos. Se ha ambizioni da top 10 deve cambiare pelle quanto prima perchè le brutte notizie per lui sono che i giovani che arrivano da dietro sono tutti veloci (Lehecka, Draper, Shelton…) Quello di Musetti rischia di diventare un tennis vintage. Inoltre, secondo me deve credere molto di più nei suoi colpi. Ho visto vari momenti in cui ad un colpo forte e profondo non ha seguito l’immediata corsa verso la rete per provare a chiudere. Alcune volte vieni passato di brutto ma se inizi a portare a casa 7 punti su 10 ne vale la pena ed sempre meglio che stare a farsi prendere a pallate 5 metri dietro la linea di fondo. Lui ha il talento per fare questo. Ultime 2 note:
1) con il tennis “lento” del Musetti odierno, l’unico modo per cercare di limitare i danni quando ti trovi a giocare con gente come Alcaraz e Sinner, ma purtroppo, anche Safullin, è quello di mettere dentro almeno 70% di prime palle per avere una chance di iniziare lo scambio in vantaggio. Col 52% non vai da nessuna parte.
2) Se proprio non ce la fai a rispondere più avanti sulle prime palle dell’avversario almeno il mantra deve essere sempre quello di rispondere lungo e arrotato per non farti investire dal seguente colpo dell’avversario. Sulle seconde palle non ci sono scuse, deve sforzarsi di andare a rispondere avanti ed in modo aggressivo. Ieri Alcaraz gli ha dato una vera lectio magistralis di come si aggredisce una seconda palla. Contro un così e tirare due prime come Cressy. Detto questo, sempre forza Musetti!!!
In risposta a 26 e a 98.
Grazie!
La maggior parte degli utenti devono offendere per forza altrimenti non rilasciano endorfine.
Ovviamente si manifestano subito per quello che sono.
Ti ringrazio ancora.
Hai scritto la stessa cosa che ho scritto io ma politically correct.
Guarda la partita e dimmi se ci ha messo grinta agonismo volontà.
Contro Alcaraz devi scendere in campo tonico ed imprevedibile.
Vederlo giocare così ti fa scendere gli zebedei nei calzini.
Meglio andare a pesca..in questo periodo.
ci sono tutte. alcaraz è molto più forte per ora ma musetti ha già raggiunto il suo obiettivo.
è un top 20 da quando ha 20 anni. vediamo dove arriverà ma è già un giocatore vero, è arrivato dove tanti numero 1 junior non sono mai arrivati. ricordate che essere 15-20-25 al mondo è un risultato pazzesco che ti fa
guadagnare cifre enormi se mantieni questo livello per anni. il numero 1 è uno solo purtroppo è carlos ha un’altra cilindrata. lorenzo magari starà anni fra 15
e 35 e non è affatto male.
Partiamo da un assunto importante, e cioè che Musetti ha un talento formidabile. Ma deve crescere molto e per farlo, forse deve cambiare a livello tecnico. Anche sulla seconda di servizio, quando rispondeva, era tre metri lontano dalla linea di fondocampo… subiva troppo l’aggressività di Alcaraz. Deve imparare a giocare più d’anticipo e migliorare la battuta per poter entrare tra i top 10, se no rimarrà sempre un grande talento incompiuto!
Gioca corto perché perde campo. Perde campo perché è, in proporzione al ritmo gioco richiesto di questi tempi, lento.
Tutto giusto.
Ma se con ciò, pur rammentando che aveva davanti un’ iradiddio, le prende così seccamente allora significa che con costui difficilmente potrà reggere il confronto da qui in poi.
Amburgo 2022 rimarrà probabilmente un unicum dovuto al fatto che il giovanissimo Murciano ancora doveva avere lo scatto decisivo, che poi quella stessa estate si verificò a Flushing Meadows.
Purtroppo, veloce o terra rossa (l’ultimo Roland Garros è lì a testimoniarcelo) al momento il divario tra i due è troppo ampio, praticamente incolmabile.
E se pensiamo che Musetti recentemente le ha prese nettamente anche da Safiullin capiamo anche che non è solo col Murciano che il Carrarino al momento non ha armi.
Secondo me Musetti è già al suo apice, a meno di un estremamente improbabile stravolgente evoluzione tecnica o di una, leggermente più probabile, evoluzione psico-strategica.
Che la prossima paternità, quasi paradossalmente, potrebbe anche dargli.
Non esageriamo: 2 sono abbastanza
Secondo la mia umile opinione, oggi musetti ha fatto una buona partita. Gli è mancata potenza e precisione nel dritto che è il colpo in cui ha fatto più progressi negli ultimi due anni e che lo ha portato dal n. 67 al 15 del ranking. Capitano giornate in cui il colpo meno naturale ti tradisca. A ciò occorre anche aggiungere che si è trovato un fenomeno davanti in forma smagliante che gli ha tolto anche un pò di speranze e certezze. Ecco un altro aspetto che forse musetti deve migliorare, la concentrazione costante anche nei momenti difficili.
Non sei invece tu che confondi l’efficacia con la facilità di gioco e il fare meno fatica e sforzo?
Lo ha steso….
Ma a Lorenzo serve meno sicurezza più lavoro…
in un 500 potremmo avere le semi Alcaraz – Sinner e Zverev – Medevedev…sono tranquillamente match da semi di mille
e forse pure di slam. ma mancherebbe nole..
Però Musetti ha fatto un ace in più e un doppio fallo in meno 😐
Comincio a pensare che Bahrami abbia più talento di McEnroe perché sa fare le volée da seduto.
Ma allora se tutte queste cose le sai, se sai che le doti fisiche e mentali contano più del talento, perché hai scritto che non ti spieghi la stesa subita da Musetti?
Guarda che se parliamo di talento, Gaston e Moutet, guarda caso due mancini, sono ancora più talentuosi di Musetti…e in generale, Fognini, insieme a Federer è stato uno dei più talentuosi…ma con il vincere le partite, i tornei, i 1000, gli slam ha lo stesso rapporto delle guarnizioni con la torta…
Tu confondi lo stile con l’efficacia..
Alcaraz ha una pesantezza di palla superiore a Musetti..ma quello che fa veramente la differenza tra i due, è che Musetti colpisce la pallina in fase discendente, non anticipa alla Sinner, questo lo costringe a giocare lontano dalla riga di fondo..mettici poi che Alcaraz va a nozze con i rovesci a una mano, è tutto diventa chiaro e comprensibile.
Sinner riesce tranquillamente a tenere testa ad Alcaraz, perché lui gioca d’anticipo, non perdendo campo e rimanendo sempre con i piedi attaccati alla riga di fondo, non ha punti deboli sia di dritto che di rovescio, inoltre ha la palla che viaggia più di tutte nel circuito atp..
@ Giampi (#3786755)
Eccone un altro!
Ho forse scritto che Alcaraz non ha talento??? Sei sicuro?
Leggi bene. Ho scritto che Musetti ne ha di più! Sul serio non sapevi che avere più talento tecnico non ti garantisce di diventare più forte? Sul serio non sapevi che la forza e la solidità mentale e la predisposizione al lavoro contano molto di più? Sul serio non sai nemmeno che le doti fisiche contano almeno altrettanto? Chi aveva più talento tra Federer, Djokovic e Nadal? E chi ha vinto meno titoli dello Slam tra i tre?
Vediamo se ci arrivi!!!!
Grande, continua così con le tue polemiche sterili fine a sé stesse!!!!!!
SEI MITICO!!!!!!!!!