Sinner parla da Pechino: “Rivalità con Alcaraz? Il rivale di Carlos è Novak”
Jannik Sinner dopo aver presenziato alla cerimonia del sorteggio del tabellone dell’ATP 500 di Pechino, tornato dopo i tre anni di pausa dovuti alle rigide restrizioni applicate nel paese asiatico per il Covid-19, ha parlato alla stampa su diversi temi. Immancabile la domanda sulla rivalità con Carlos Alcaraz, che ha dato vita a match spettacolari e molto attesi dal pubblico. Questa la risposta di Jannik in merito.
“Rivalità con Alcaraz? È difficile parlare di rivalità perché lui ha vinto tanto” afferma Sinner. “Penso che, in questo momento, sia un tennista migliore e lo ha dimostrato. È stato più volte il numero 1. Il suo più grande rivale adesso è Novak. Quando ci affrontiamo facciamo sempre un gran gioco e mostriamo il meglio di noi stessi. Sarei felice di essere il più grande rivale di Carlos. Sento di avere il potenziale per esserlo, ma è qualcosa a cui non si può rispondere ora, lo si saprà in futuro. Io devo migliorare molto a livello fisico, sarei felice di essere il rivale di Carlos in futuro”. Dichiarazioni di grande umiltà da parte dell’azzurro, che nel torneo di Pechino è testa di serie n.6, esordirà contro Evans e potrebbe trovare Alcaraz in semifinale.
Jannik giocherà a Pechino in doppio con Alex de Minaur: “È un giocatore di doppio migliore di me. Sono molto felice di giocare con lui. Non abbiamo ancora vinto una partita, quindi spero che potremo farcela qui. Ci divertiamo entrambi molto a giocare insieme e possiamo giocare un ottimo doppio. Sento che ci capiamo molto bene dentro e fuori dal campo parliamo di altre cose. È rilassante giocare insieme a lui e forse è anche questo il motivo principale per cui ci gioco”.
Chiedono a Sinner del lato mentale e di come sembri sempre calmo in partita, un ‘italiano tranquillo’: “Non importa da quale paese vieni, siamo tutti diversi. Anche io mi innervosisco come tutti, a volte è uno sport molto duro, ma bisogna accettare quei momenti. Mi sento meglio quando sono abbastanza calmo, soprattutto nei momenti difficili, anche se a volte mi è difficile mantenere la calma, questo è ciò che cerco di imparare. Il lato mentale è davvero importante e sto cercando di migliorare anche sotto questo aspetto”.
Molto sereno Alcaraz nella sua press conference. Questi alcuni estratti: “È la mia prima volta qui, sono appena tornato dal mio primo allenamento. Anche se non c’erano molte persone al campo, è stato bellissimo incontrare alcuni fan, ma la maggior parte di loro mi aspettava davanti alla porta dell’hotel. Sono molto felice di averli qui e di poter giocare davanti a loro per la prima volta. Djokovic in questo momento è il numero uno, quindi sono qua con una motivazione in più per provare a recuperarlo e piazzarmi al primo posto della Race, oltre che in classifica. Come ho detto, è qualcosa a cui penso ogni volta che mi alleno, ci penso in ogni torneo. L’anno prossimo spero di giocare i quattro Slam, di non perderne nessuno. Cercherò di fare le stesse cose che sto facendo quest’anno, sono contento dei miei risultati nel 2023”.
TAG: Atp 500 Pechino 2023, Carlos Alcaraz, Jannik Sinner
È ancora felicemente prigioniera dei peluches? Nel frattempo è caduta in prescrizione e si può tornare a giocare nella democratica ciaina.
la scusa della forma è francamente ridicola
forse è lei a non aver letto bene l’intervista dell’altoatesino che come si convene ad un campione compie una lucida autocritica i cui contenuti espressi più volte in passato da alcuni utenti hanno scatenato le orde dei suoi pretoriani fra cui lei sempre in prima linea con elmettoe lancia in testa
Forse lei è svizzero ed ha problemi di comprensione di un semplice testo scritto in italiano. Oppure ha una fantasia galoppante e sa leggere fra le righe anche quello che non c’è.
Provi a rileggere con calma la mia semplice frase.
Mah…..
Il tuo è un ragionamento che ho già sentito. Può darsi sia come dici tu. Non lo so.
Se non sbaglio nel libro di Piatti si parla proprio di una teoria simile, che Piatti stesso pretendeva ai suoi allievi, Sinner compreso. Mai dire di dare il massimo ma porsi un obiettivo preciso.
Io ricordo che l’obiettivo lui se lo sia posto. All’inizio dell’anno.
Lasciò Piatti che era n.9, stravolse il suo team e nel 2022, anno di difficile transizione costellato da infortuni, tenne duro, ma scese alla 17esima posizione.
All’inizio del 2023 si pose l’obiettivo delle Finals, dichiarandolo più volte. È risalito fino alla sesta posizione nella classifica generale e per ora è quarto nella race. Mi sembra che l’obiettivo, non ancora raggiunto, sia vicino e raggiungibile.
Che poi lui debba porsi altri obiettivi lungo il cammino, che lo debbano essere a breve termine o che debba essere più spavaldo non so.
A me sembra un ragazzo piuttosto determinato, che sa cosa vuole, che odia perdere e che nel bene e nel male ha fatto delle scelte coraggiose che l’hanno portato a essere n.6 al mondo.
Che abbia sbagliato, che possa sprofondare in chissà quale limbo con una tale passione, tenacia, dedizione agli allenamenti e fame di imparare subito, dubito che possa succedere.
Avrai ragione tu? Chissà….
A prescindere dai suoi futuri traguardi io lo apprezzo proprio per questo suo modo di essere sia dentro che fuori dal campo.
Penso raggiungerà grandi traguardi proprio grazie alle qualità che ho elencato, umiltà compresa, anzi proprio grazie alla sua umiltà.
Il tempo dirà chi avrà ragione.
Per ora mi godo le gesta di un ragazzo che a soli 22 anni è già da annoverare tra i migliori tennisti italiani di sempre.
Aspetteremo altri 12/13 anni per capire chi avrà ragione.
Alla prossima
Certo che dire che avete la coda di paglia è poco, spero almeno che siate molto giovani altrimenti il problema è serio. Non sapete accettare osservazioni e critiche che li riconducete subito a degli attacchi da tifo contro. Anche il fatto di tirare fuori la parola “odiatore” ogni volta è molto infantile, tipico di questa società d’oggi che non è capace di ascoltare e farsi un minimo di esame di coscienza ma che subito attacca o fa la vittima. Dire che io odio Sinner vuol dire davvero avere problemi di comprensione o mentire sapendo di mentire.