Jannik Sinner, alcune curiosità sul talento italiano
Il settore del tennis italiano negli ultimi anni è cresciuto a dismisura grazie al talento di numerose stelle emergenti. Tra queste troviamo Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego e soprattutto Jannik Sinner, attuale numero sette nella classifica mondiale ATP. Un piazzamento che testimonia quanto di buono è stato fatto dal ragazzo di origini trentine nel periodo recente. Fin dagli esordi, infatti, le quote delle sue vittorie sono andate drasticamente calando e i bookmakers che hanno anche siti di casino online italiani ormai offrono delle puntate molto basse quando si scommette sulla vittoria del tennista nostrano.
Una parabola ascendente che è appena agli inizi e promette di raggiungere l’apice a stretto giro. D’altra parte sono di numero sempre crescente i sostenitori di Sinner quale vero possibile autentico rivale del numero due attuale: Carlos Alcaraz.
Jannik Sinner: L’Infanzia di un Atleta Multipotenziale
Crescere tra le maestose montagne della Val Fiscalina in Alto Adige, circondato dalla natura incontaminata e dalla ricca tradizione alpina, ha plasmato il giovane talento italiano del tennis. Jannik ha avuto la possibilità di crescere in un ambiente bilingue, arricchendo il suo repertorio linguistico che oggi comprende, oltre al tedesco, l’italiano e l’inglese, essenziale per la sua carriera internazionale nel tennis.
La sua infanzia nella pittoresca Val Fiscalina è stata condivisa con il fratello Mark, e insieme hanno trascorso giornate indimenticabili esplorando le bellezze naturali della regione. I loro genitori gestiscono il rifugio Fondovalle, un luogo di accoglienza e rifugio per gli amanti della montagna e della natura.
La posizione geografica del rifugio ha offerto a Jannik un’infinità di opportunità per esplorare varie discipline sportive. A soli quattro anni, ha calzato gli sci e ha iniziato a sfrecciare tra le piste innevate, dimostrando un talento naturale. Specializzandosi nello slalom gigante, Jannik ha raggiunto significativi risultati a livello nazionale, segnando il suo nome tra le giovani promesse dello sci italiano.
Tuttavia, nonostante il successo nello sci, era il tennis che colpiva veramente il cuore di Jannik. All’età di otto anni, ha impugnato la racchetta per la prima volta, innamorandosi del gioco e decidendo di perseguire una carriera in questo sport. Il trasferimento in Liguria ha segnato un passaggio cruciale nel suo percorso di formazione tennistica, ma non ha interrotto il suo legame con la terra natale. Infatti, Jannik ha continuato a frequentare un istituto superiore di Bolzano con modalità di didattica integrata, dimostrando un impegno verso gli studi.
Pur dovendo interrompere gli studi al quarto anno per concentrarsi completamente sulla carriera tennistica, Jannik non ha mai abbandonato l’idea di completare la sua formazione e di conseguire la maturità, un obiettivo che si ripropone di raggiungere nel prossimo futuro.
Dove si allena Jannik Sinner?
Come tutti i tennisti, sempre in giro per il mondo, a seconda dei Paesi dove si tengono le varie competizioni internazionali, anche Jannik Sinner per allenarsi utilizza le strutture in loco. Poi vi sono anche le sedi extra competizioni, come nel caso di Montecarlo, utilizzata da Jannik per prepararsi al meglio ad inizio stagione.
Dove può arrivare Jannik Sinner?
Stando a quelle che sono anche le opinioni di addetti ai lavori ed esperti del tennis, Jannik Sinner ha tutto per contendere a Carlos Alcaraz la posizione numero 1 ATP. Sebbene siano ancora tanti gli aspetti da migliorare rispetto al talento spagnolo, sia sul piano fisico che tecnico, il ragazzo italiano mostra di anno in anno evidenti miglioramenti. A livello di maturità di gioco, sviluppo muscolare e tenuta mentale, caratteristica, quest’ultima, che fa la differenza nel tennis. Trattandosi infatti di gare di lunga durata ed intensità, la resistenza dei nervi è messa a dura prova più di quella fisica. E su questo Jannik ha mostrato ancora qualche difetto e debolezza. Ma il tempo, essendo un 22enne, è decisamente dalla sua parte, facendo pregustare a molti un futuro duello eterno tra l’italiano e lo spagnolo Alcaraz come accaduto in passato tra Roger Federer e Rafa Nadal, con le dovute proporzioni e differenze.
Sinner-Alcaraz, oggi chi è più forte?
Come anticipato parzialmente nel paragrafo di cui sopra, il duello Sinner-Alcaraz sarà sempre più marcato negli anni a venire. Questo perché i due condividono la giovane età e lo smisurato talento tennistico. Lo spagnolo, attuale numero 2 al mondo, è un po’ più avanti rispetto a Jannik, ma quest’ultimo sta lavorando molto per avvicinarsi al livello di Carlos. Per colmare il gap con Alcaraz, Sinner ha bisogno di maturare ancora sul piano mentale e della tenuta in gara. Inoltre anche la forma fisica vede sbilanciata verso lo spagnolo la preferenza. Una volta fatti tali progressi, la distanza odierna tra i due potrebbe ridursi al punto da far rivivere la competizione goduta dai tanti appassionati di tennis tra Federer e Nadal, o ancora tra Nadal e Djokovic. Non occorre fare altro che aspettare e pazientare ancora qualche anno, sperando magari anche in una eventuale sorpresa di accorciamento dei tempi da parte della giovane promessa trentina. Di sicuro però, tra i tennisti italiani Sinner resta per distacco quello con maggiori margini di crescita e possibilità di affermazione ad altissimi livelli, superiori a quelli già occupati oggi. Ricordiamo infatti che stiamo parlando di un 22enne che staziona stabilmente nei primi 10 posti della classifica ATP. Una cosa non di poco conto per il tennis nostrano, che mancava da tempo nell’olimpo delle racchette. Riepilogando, per tanto, alla domanda chi è più forte tra Sinner ed Alcaraz, al momento la risposta vede favorito il campione di El Palmar. Non è un caso, d’altronde, che questi occupi il primo posto tra i migliori tennisti mondiali.
Cosa ha detto Carlos Alcaraz a Jannik Sinner dopo la sconfitta a Miami
Un particolare davvero bello da raccontare e che dimostra il rispetto al di là della competizione tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner è andato in scena a Miami. Dopo la sconfitta del campione spagnolo proprio contro l’italiano, avvicinandosi i due alla rete per il tradizionale saluto prima di lasciare il campo, vi è stato uno scambio verbale. Ma non in negativo, tutt’altro: Alcaraz, infatti, ha esortato il 22enne originario altoatesino a vincere il torneo. Le parole utilizzate sono state:”Go for it, i’ll cheer for you!”. Ossia “Vinci il torneo, io faccio il tifo per te!”. Un gesto davvero inatteso che testimonia quanto il rapporto tra i due sia fondato sulla sana competizione e non su una rivalità tossica. Spesso lo sport ha visto campioni anche affermati azzannarsi per la conquista del primato. Non è il caso di Sinner ed Alcaraz: questi due ragazzi riescono, nonostante il successo conquistato così rapidamente, a tenere la testa bassa e ad avere un’umiltà incredibile. Un atteggiamento che li accomuna e ne accresce il valore ed il calibro. Un’amicizia quindi, prima del dualismo sul terreno di gioco, che rende il binomio Sinner-Alcaraz un esempio di competizione sportiva pulita e trasparente. Un modello da seguire e che ispira anche le giovani generazioni attuali e future sia di tennisti che di semplici appassionati a questo settore.
TAG: Curiosità, Jannik Sinner
Non sapete nemmeno rispondermi
😆
Niente di nuovo quindi dalla stampa italiana. Non hanno scritto niente sulle tresche amorose della Pellegrini?
Questa è bellissima!
Comunque la redazione è chiaramente anti Sinner come si evince dalla foto che lo mostra scagliare la racchetta e disperarsi in modo puerile.
Vergogna!
Ma cosa hanno scritto di così imperdonabile e falso?
Non c’è nessuna polemica e nessun caso Simner con la Davis, non ascoltate la carta igienica rosa che non sa come vendere le copie. La federazione per bocca del presidente ha accettato e condiviso la scelta del team di Sinner e non di Sinner. Lui ama giocare per la Davis e non ci avrebbe rinunciato mai. A Malaga sarà il nostro n. 1 in campo senza alcun dubbio.
Detta anche carta igienica rosa
@ Losvizzero (#3777744)
Penso che mi piace un sacco che ne Jannik ne qualcuno del suo team non abbia detto niente, avrebbero potuto dire qualsiasi cosa, un infortunio, un affaticamento, etc; invece se ne fregano di tutti i criticoni e vanno avanti per la loro strada. Peccatore, non ti curar di loro e continua così
@ Luce nella notte (#3777432)
Hai ragione, mi sono espressa male. Intendevo che da lì in poi, alla fine di ogni stagione, era fuori dai 20. Non consideravo brevi periodi nel mezzo.
Una cosa è certa, Sinner ora come ora sta ben al di sotto di Alcaraz Medvedev Djokovic. Poi magari sta un pò più su di Rublev e Fritz un pò più giù di Tsitsipas Zverev…ma bene o male quello è ancora il suo livello.
Gli slam dei calciatori sicuramente sono le coppe, in particolar modo la Champions. La Davis è pur sempre nazionale e so benissimo che non è paragonabile a un mondiale di calcio, ma questo dipende più che altro dall’interesse soggettivo. A uno che non segue il tennis forse fa più piacere che l’Italia vinca la Davis piuttosto che Sinner vinca uno Slam che non sa manco chi sia.
Comunque Sinner non è la prima volta che snobba la Davis non bisogna fare finta di niente, così come fa la Giorgi. Non sono obbligati a parteciparvi ed è legittimo non presenziare, però si beccassero le critiche e infatti loro le accettano in silenzio. Sono i tifosi che non le accettano.
Pare che da lunedì la Gazzetta dello sport si chiamerà la Gazzetta del vomito e sarà di carta marrone fatta riclando il contenuto degli articoli.
Perchè scrivere che Panatta dopo il 1976… non e’ mai piu’ rientrato nella top 20 ?
A maggio 1979 (tre anni dopo le vittorie Roma + Roland Garros) era n. 17 del Ranking.
E ancora nell’ aprile 1981 era n. 17 del Ranking.
Nel 1978 perse al 5′ set una memorabile finale a Roma, contro Borg.
Nel 1979 fece quarti a Wimbledon.
Nel 1981 fece semi-finale a Montecarlo, quarti a Roma.
Concordo che la frase “Se Jannik chiedesse scusa, non agli italiani ma a sé stesso, sarebbe come un Roland Garros e un Wimbledon messi insieme” rimarrà negli annali del giornalismo sportivo italiano
Straconfermo. L’estate scorsa con mia figlia eravamo in vacanza a San Candido e passando dalla casa vacanze gestita dalla mamma, abbiamo sperato di vedere Jannik per almeno un autografo, ma abbiamo visto appunto solo la mamma intenta a chiuderci le persiane in faccia ahahah! Stalker si nasce ahh. E comunque, bellissimo articolo per carità, ma prima di esaltarmi ho bisogno di toccare con mano un ritorno a 5 stelle di Sinner, che almeno per adesso non prevedo
Bah …me lo sono chiesto anch’io, pare un acchiappatroll
Ma anche i vecchi soloni che commentano i rifiuti altrui di convocazioni per preliminari non notano una Davis assai diversa dalla loro ai loro tempi? Si fanno infinocchiare dal nome uguale ma oggi è ben altro perchè prima anche il primo turno magari in trasferta era vitale! Oggi è tutto un terno al lotto in cui deve incasellarsi una serie di eventi favorevoli e non basta certo il nome di richiamo per garantire qualcosa. Pure Sinner magari può perdere col gasatissimo meno famoso! Importanti un super-doppio ed un secondo singolarista sottovalutato ma che fa miracoli! Con queste due cose già vinci 2-1!
È una domanda retorica? Comunque sì, Panatta per poche settimane nell’agosto del ’76. L’anno della vittoria al RG. E aveva 26 anni. A fine anno era già sceso. E l’anno successivo era già fuori dai 20. Non c’è più rientrato. Credo anche Pietrangeli, però non esisteva ancora il ranking computerizzato… In ogni caso, vedrai che se si cosparge il capo di cenere, la pianta con l’ossessione per gli allenamenti e la classifica, baratta un RG + un Wimbledon (sì, hanno scritto proprio così. Alzi la mano chi è a favore di un simile baratto a beneficio della crescita personale di Sinner) con la Davis, perché è solo in questo modo che si matura e si diventa meno individualisti (ma non era uno sport individuale? boh, vabbè, sono confusa), l’esplosione che sognavi nelle tue notti a Mordor arriverà senz’altro. Almeno questo è quello che suggerisce la Gazzetta. A me sembra un simpatico cumulo di minch- ehm spazzatura (poi qui sotto c’è anche chi le definisce “normali critiche”), che più che farlo crescere lo spedirebbe fuori dai 100. Ma chi sono io per contraddire la Carta Igienica Rosa? Okay, avevo detto che l’avrei smessa, quindi la smetto.
@ Losvizzero (#3777110)
Carissimo, sono un super tifoso di Jannik e probabilmente non sono oggettivo, volevo controbattere su un paio di cose: secondo me Jannik al momento è sotto il terzetto Alcaraz Djoko Medvy mentre Rublev, Fritz e Tsi sono leggermente sotto Jannik. La race mi da ragione. Mentre comparare la Davis con la nazionale di calcio non mi sembra giusto, per i calciatori la nazionale è come i tornei dello Slam mentre la attuale Davis è come la coppa Italia per i tennisti più o meno.
:lol :lol
Sembra che il nostro Barone Rosso abbia cuccato …
C’è una nuova fiamma
Calciatrice della Lazio
Si.
La Gazzetta ha scritto un articolo pieno di inesattezze, che ha lasciato “basiti”, per quel che mi riguarda è questo il problema, il fatto di attaccare Sinner è quasi secondario rispetto alla spregiudicatezza con cui hanno riportato le notizie ignorando volutamente il contesto.
Paragonare il comportamento di Sinner a quelli di Federer e Djokovic, che hanno saltato la Coppa Davis a piene mani, lasciando invece intendere che avessero sempre risposto sissignore, è omettere volutamente informazioni che potrebbero cambiare le conclusioni del lettore. Non ricordare quanti giocatori non abbiano risposto alla convocazione, vedi Alcaraz o Zverev o FAA, è di nuovo puntare alla pancia senza spiegare il contesto che può portare a questo, per Sinner come per altri. Chi non legge abitualmente di tennis non è in grado di capire e lo si lascia accuratamente privo di informazioni chiave. Sì può criticare Sinner? Certo, lo aveva fatto anche L’Equipe l’anno scorso definendolo una delusione. Si poteva non essere d’accordo con il giornale francese, ma certo nessuno ha pensato che L’Equipe aveva preso in giro l’intelligenza dei suoi lettori
A inizio anno sognavo uno Slam per lui e l’inizio di una vera esplosione.
Lo Slam non c’è stato però con un po’ di sofferenze un 1000 è arrivato,
ha fatto una semifinale Slam che per lui è stata comunque una prima volta.
Quest’anno alle Finals penso che ci sarà e penso che ritoccherà ulteriormente il best ranking arrivando alla fine tra i top 5.
Ce l’abbiamo mai avuto un top 5?
Il nickname sicuramente può fuorviare, ma io sono italianissimo prevalentemente Federiano ma fondamentalmente un amante del tennis in generale ( adoravo Dolgopolov più di tutti ), anzi all’apice della forma quasi preferivo Waw a Roger ( caso siano svizzeri entrambi )
E’ ovvio che tra Alcaraz e Sinner ci sia ancora un abisso. Anche se Sinner lo battesse in uno slam la differenza di forza, di costanza, di fisicità, è ancora ampia.
Sinner ora come ora è a un livello da Rublev Fritz Tsitsipas e compagnia cantante
Col commento precedente volevo trasmettere il mio stupore su un articolo che sembra tratto da “la rubrica del giorno”, la prossima volta scopriremo i piatti di Sinner, che film gli piacciono, qual è il suo capo d’abbigliamento preferito….
Ultimamente va di moda attaccare la Gazzetta Dello Sport perchè “parla male” di Sinner. Probabilmente il livello del giornalismo, sportivo e non solo, nel mondo è calato, ma non stanno scrivendo nulla di non veritiero.
Ha snobbato la Davis non per infortunio ma per scelta personale quindi sono legittimati a scrivere non proprio belle cose, ma come del resto dicono anche in tv gli addetti ai lavori come Panatta Pietrangeli in giù.
Se quando c’era la nazionale di calcio gente come Baggio o un Toni o un Maldini avessero detto che non avevano voglia erano un pò stanchi e avrebbero voluto saltare la partita..cosa avrebbe detto la stampa nazionale??
Forse la gente ha la memoria corta ma quando Sinner vince un 250 o 500 o 1000 o c’è una sua partita negli Slam la Gazzetta si spertica in titoloni a pieno schermo e Livescore vari.
Persino a Roger Nadal e Djokovic facevano critiche, Sinner non è intoccabile!
Ma quando sarà in campo a Torino alle Finals, la Gazza da che parte starà ? 😉
È veramente vomitevole. Un misto di vetero patriottismo anni ’20 e sovranismo nuovo millennio che ben riflette i tempi che (purtroppo) stiamo vivendo. Mi stupisco che uno come Cairo avalli questa campagna.
Le polemiche sulla Davis sono fatte evidentemente da chi non conosce la formula ridimensionata e la consistenza minore della Davis attuale! Se per raggiungere la gloria devo misurarmi con una formula abbastanza fragile e inconsistente è normale che non venga esaltato nel giocarla sin dalle fasi iniziali e preliminari: vincerla come il Canada sposta molto meno di un torneone perchè non si vince tanto per Sinner ma per due singolaristi in palla vincenti e motivati ed un ottimo doppio! Anche con Djokovic la Serbia potrebbe perdere per tre punti sfortunati di qualcuno! Trovare il Sinner vincente da slam in questa Davis monca è come trovare resistenza top da maratona in un 1000 metri: sono cose non strettamente correlate ed un ottimo mezzofondista potrebbe essere ridicolo sulla lunga distanza dove la velocità assoluta a strappi continui conta meno e conta quella media e il rilassamento (economia della corsa)! Shapovalov l’ha vinta ed ora? Ha più fiducia negli slam? Non mi pare proprio!
Diciamo che la risposta alla domanda su chi sia più forte attualmente tra Alcaraz e Jannik non dovrebbe aver dubbi, poi, per carità, nell’immediato e nel prossimo futuro mi auguro con tutto il cuore che le cose cambino grazie ad una crescita del nostro.. intanto per l’Italia Jannik è sicuramente oro colato, forza giovane!
Anche se sei un federiano devo ammettere che il tuo mi sembra il commento più appropriato Voglio dire chiedersi chi sia oggi sottolineo oggi il più forte tra Jannik e Carlito mi sembra leggermente provocatorio Mah!!!
Ah!
Mi sembrano notizie stra-note.
Che senso ha questo articolo?
@ enzo la barbera (#3776425)
Non talento ma campione e il migliore tennista italiano degli ultimi 50 anni e se dici che non e italiano sei un terrone come me.Chiattinnu
io no
un’infilata di fesserie così non la sentivo da tempo.
1. la partita fra Sinner e Zverev è stata una delle più dure da un punto di vista ambientale da anni. Medvedev stesso, non particolarmente largo di complimenti nei confronti di Sinner, figuriamoci di Zverev, lo ha riconosciuto:;
2. i crampi li ha avuti al secondo set anche Alcaraz al RG;
3. Alcaraz ha gli stessi problemi di tenuta di tutti, compresi Djokovic e Medvedev (Djokovic però per l’esperienza e per le capacità del suo team si sa gestire meglio di tutti); che i problemi di tenuta siano iniziati dopo che ha lasciato Piatti è un’altra fandonia, è chiaro che i problemi dello scorso anno erano legati alla precedente gestione, quest’anno sono sensibilmente diminuiti;
3 se il Master di Toronto aveva un seeding da 250 il master di Madrid vinto da Alcaraz lo aveva da Challenger;
4. dire che non potrà entrare nei primi tre essendo adesso 4° di fatto è un’altra solenne idiozia, visto che uno dei tre fra non molto si ritirerà;
5. questi personaggi, come scrivevo i giorni scorsi, sono ancora peggio dei vari DM, perché si convincono di saperne ma sparano solo fesserie. A quel punto è meglio il vecchietto Enzo, che almeno ci fa un po’ ridere.
Troppo vivo il ricordo di quel post di Mazzoni per rispondere a qualche commento superficiale e provocatorio.
Quel post invitava a tante cose tranne che rispondere a certi tipi di commento.
Pertanto, come si diceva una volta, farò il mio fioretto quotidiano… paolo
I genitori non lavorano più nel rifugio in val fiscalina. Il padre non lavora più, nessuno ha mai chiarito se è andato in pensione, ma non fa più il cuoco e spesso segue Jannik. Mentre la madre gestisce a Sesto la Haus Sinner che sono appartamenti in affitto. La zona è turistica e molto bella. E’ il parco delle tre cime. La Haus Sinner è vicinissima alla cabinovia per Monte Elmo. Infine è Alto Adige, non trentino.
Sono rivali in campo ma mi piacerebbe molto che fossero per una volta dalla stessa parte magari in un doppio o in competizioni come la Laver Cup
Intanto continua la campagna contro Sinner della gazzetta, con
l’allegato del sabato “sportweek”, a firma Giancarlo Dotto.
Non ho potuto andare oltre le prime 10/15 righe per la nausea.
Caro Jannik, se mai dovessi leggere queste pagine di prego,
mandalo e mandali nel peggior posto di cui sai.
Sinner a breve il piu forte italiano di sempre!
Ps S.Candido è in Italia
All’inizio, quando ancora non conoscevo bene Carlitos, non mi stava troppo simpatico. Con il passare del tempo e soprattutto conoscendolo meglio mi sono ricreduto, è una splendida persona, come Jannik. Da tifoso di Nadal negli anni ho apprezzato il suo rapporto con Federer che si è trasformato in amicizia ma ad essere sincero il rapporto tra Carlitos e Jannik mi sembra più sincero e più spontaneo in questa fase giovanile
Hai ragione
@ Sottile (#3776404)
e lo sarà fino a quando avrà voglia di giocare e di giocare abbastanza tornei per poter essere n.1.
Solo la carta d’identità potrà fermarlo
Se deciderà di fare solo slam il compito sarà un pò più difficile ma il n.1 non è la sua priorità attuale e futura
@ Giuseppe78 (#3776492)
Analisi correttissima.
Se non fosse per il fatto che se Alcaraz non riesce a fare il terzo torneo di fila è perchè – molto probabilmente – ha vinto entrambi i due precedenti e magari dai 500 punti in su, mentre Sinner dopo un’ora inizia ad avere crampi e ad accasciarsi su se stesso ( e quando succede quasi sempre o si ritira o perde).
Sono d’accordo sul fatto che Alcaraz abbia un gioco molto dispendioso in termini di forza ed energia e infatti si nota anche la differenza di risultati con Sinner. Tuttavia proprio se si considera questa differenza nel livello di intensità del loro gioco sarebbe più logico che tutti i problemi che ha avuto Jannik li avesse avuti Alcaraz.
Essere tennisti pro comporta il rischio (anche naturale) di avere infortuni o momenti in cui non si è al top, ma è un dato di fatto che da quando JS ha lasciato Piatti questo stia avvenendo un po’ troppo spesso.
Gli stessi commentatori di Supertennis dopo la sconfitta con Zverev erano stupiti e si sono fatti delle domande sulla preparazione. Chiunque se le farebbe. Ogni anno sento sempre che è giovane e serve tempo. Scuse su scuse.
Sinner ha vinto anche molte partite, ma molte di queste sono vittorie su cui io mi sarei fatto comunque delle domande, ma nella mentalità italiana basta vincere e va tutto bene.
Purtroppo bisogna aprire gli occhi: Sinner è un bravo giocatore, ma non sarà mai tra i primissimi al mondo (tra i primi tre intendo) e questo perchè si vede che non ha il tennis nel sangue. Mi spiego: è molto bravo ovviamente altrimenti non si spiegherebbe la sua classifica (a eccezione del 1000 vinto dove il tabellone che ha avuto era sì e no da 250) ma il suo gioco non è bello. Basta guardare la finale del 1000 vinto da Sinner, la finale con De Minaur, e vedere la finale del 1000 della settimana dopo tra Alcaraz e Djokovic. In quale delle due c’è il Tennis vero è tutta lì.
Non è che c’è tutta questa differenza tra Alcaraz e Sinner sul piano della resistenza, entrambi sono soggetti a problemi fisici,quest’anno i problemi che hanno condizionato i tornei di Sinner sono stati in ordine:Marsiglia,Miami,Barcellona,Madrid,Roma,Halle,Cincinnati, Us Open,è la Coppa Davis ma anche Alcaraz non è da meno visto che anche per lui ci sono stati dei problemi:Australian Open,Rio De Janeiro,Acapulco,Miami, Montecarlo,Roland Garros,Us Open da come si è scoperto poi ed anche lui la Coppa Davis,se ci si fa caso Alcaraz non ha mai retto più di 2 tornei di fila, Rune non viene citato in questo articolo ma vorrei mensionarlo siccome è accreditato anche lui per accordarsi ad Alcaraz e Sinner ma anche il danese al livello di tenuta fisica sta come gli altri due se non un pó peggio,in previsione futura vedo Sinner prevalere sugli altri due su questo piano,se Sinner può risolvere questi problemi rafforzandosi fisicamente Alcaraz e Rune avranno sempre a che vedere con gli infortuni per il loro stile di gioco esplosivo che a lungo andare li logora fisicamente
E dagli con il talento! enzo
Pur da estimatore di Sinner vedo un po’ troppo ottimistico questo servizio. C’è gente più avanti di lui, aspettiamo gradualmente e magari qualche soddisfazione ci sarà.
Attuale n. 1 al mondo è Djokovic, non Alcaraz
Sudtirolese, al massimo altoatesino, certo non trentino.
Mah…