Navratilova risponde a Swiatek: “Se sei così stanca, non giocare, negli Slam serve uno sforzo extra”
Non sono passate inosservate le sorprendenti parole della n.1 WTA Iga Swiatek, che a pochi giorni dallo US Open (torneo nel quale è campionessa in carica) dopo la sconfitta a Cincinnati ha affermato al sito ufficiale del circuito femminile “Devo dire che il mio serbatoio di energie è piuttosto vuoto, Non mi lamento affatto ora – dopo aver perso, ndr – perché sono contenta di avere un po’ di tempo libero”.
Sentite le parole della miglior tennista, così Martina Navratilova ha risposto in un’intervista al canale INews: “Normalmente giocavo tre eventi tra Wimbledon e gli US Open. Mi sentivo stanca dopo gli US Open, non prima. L’unica volta che mi è successo è stato nel 1976, quando abbiamo partecipato al World Team Tennis, non abbiamo smesso di giocare da aprile, con una pausa di tre settimane per Wimbledon, e poi di nuovo senza fermarci fino a due settimane prima degli US Open. Capisco lo stress a cui sono sottoposti i giocatori e giocatrici, e Iga, essendo polacca, ha dovuto giocare il torneo di Varsavia. Se non fosse stata polacca, non avrebbe mai partecipato a quell’evento e si sarebbe presa un paio di settimane in più, quindi forse è per questo che è stanca… Ma voglio comunque dirle ‘Dai, resisti’. Siamo a settembre, non avete giocato molti tornei e siamo a un passo dagli US Open, quindi non puoi prenderla così. Se sei così stanca mentalmente, non giocare“.
Per la leggendaria campionessa ceca, probabilmente Swiatek, come le migliori tenniste oggi sul tour, ha difficoltà a staccare la spina e riposare bene, probabilmente per troppo stress accumulato nei tornei della stagione. Ecco la sua ricetta per “resistere”. “Se non ce la fai più, allora prenditi una pausa e concentrati sul torneo che conclude la stagione, sforzati di andare in vacanza. È qualcosa di buono. Non me lo sono mai permesso, non mi è mai venuto in mente. Oppure semplicemente accettalo e dì che stai bene. Adesso hai davanti 2 settimane, 7 partite e dovrai letteralmente lavorare duro per forse 20 ore. Guardalo in prospettiva, togliti la pressione e pensa che darai il massimo nelle tue partite. Il resto è senza stress, tutto è fatto per te. Devi solo allenarti per preparare le partite, tutto il lavoro fisico è già fatto. Sei al centro dell’attenzione, sì, ma è un bel problema. Questo è ciò che desideri per tutta la tua vita e sei qui. Devi essere forte proprio in queste settimane dell’anno”.
US Open 2022 fu vinto proprio da Iga Swiatek, che sconfisse in finale Ons Jabeur per 6-2 7-6.
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@ Grimaldello (#3730740)
Hai ragione, ma non sono scoppiate ma quando cominciano ad incassare fiumi di soldi cambiano vita.
In realtà abbiamo già vissuto in tutti gli sport a fenomeni di precocità, ciò che è cambiato è semmai il prolungamento della vita dell’atleta a livelli altissimi. I ragazzi fanno vita da professionista a 10/11 anni, poi iniziano i tornei internazionali e i più forti si misurano con i grandi che sono preparatissimi fisicamente e decisi a non mollare. Sono stress pesanti da sostenere, spesso in bilico tra il tentare o mollare per lo studio (v.Nardi), col pensiero delle aspettative dei genitori, con problemi fisici che si manifestano precocemente (v.Badosa) e appuntamenti continui da fisioterapisti, ortopedici, fisiatri.
E guai a dimenticare la ricerca di sponsor che poi vanno accontentati.
Si certo,metterei anche Chris Evert lloyd…
Queste nuove generazioni (nessuna delle attuali ragazze è in grado di dominare) mi fanno rimpiangere il periodo delle belghe, della Sharapova e delle Williams
Non parliamo poi del periodo Evert-Navratilova e Graf-Seles
^^forfait
Dovrebbe fare come Cami che durante l’anno fa metà dei tornei della Cocciaretto così si preserva for winning!
se uno è troppo stanco per giocare, basta che dia forfeit
Con tutti i milioni incassati potrebbe rinunciare a qualcosa e riprendere in mano la propria vita….
La Navratilova insieme alla Graf :le più grandi tenniste di sempre.
Mai come ora tutto lo sport, eccetto proprio il nuoto, è dominato dai “vecchietti”
Swiatek eancora giovane; diciamo che dopo il ritiro di Barty dava l’idea di poter essere più cannibale di quanto poi ha fatto. Intendiamoci, esempre complessivamente la più forte, ma diciamo che Graf, Seles, Hingis o S. Williams (naturamente anche Navratilova) erano un’altra cosa. E non c’è una vera rivale, Rybakina la più accreditata, Sabalenka a periodi, Badosa ora infortunata dopo anno di calo.
Buon tennis a tutti
Mannaggia, ma sei quell’Antonio là?
Un abbraccio All’immensa Navratilova!! Quante memorabili emozioni mi hai fatto vivere!!
Davvero? Non lo sapevo, non conoscevo questa storia.
grande martina! ben detto!
Esatto, ricordiamoci come per gli statunitensi non sia facile spostarsi dagli “States” verso altre destinazioni. Questo fa capire quanto mentalmente fosse forte riuscendo a vincere in tutti i continenti.
Vedo che succede maggiormente alle ragazze di non riuscire a reggere alla pressione che arriva nel momento che si vince e quindi poi tutti si aspettano che riaccada di nuovo e ancora e ancora… E invece vincere è qualcosa di straordinario perché a competere sono veramente in tanti/e. Difatti secondo me l’aspetto preponderante di un plurivincitore è sicuramente quello della capacità di concentrazione e della solidità mentale più che delle abilità tecnico/atletiche che sono simili per molti.
Borg fu indotto a smettere anche perché, avendo iniziato giovanissimo a 26 anni aveva già una carriera lunga.
Il titolo è (come al solito) fuorviante quello di Martina non vuole essere un attacco ma semplicemente un incoraggiamento tant’è che le dice Dai resisti!
Lo sport sta galoppando verso un ringiovanimento radicale degli atleti, nel nuoto ci sono 15enni che fanno il record del mondo. Nessuno sa cosa comporteranno questi nuovi approcci in relazione all’età, anticipare potrebbe essere controproducente alla lunga anche a livello agonistico.
Mi angoscia un po’ questa visione di atleti bambini che ci fanno divertire mettendo in scena spettacoli al limite dell’umano.
Sono 3 casi diversi.
Osaka aveva problemi di naturale caratteriale/psicologica, e soffriva la stampa e i giudizi in generale.
La Barty era semplicemente pigra. Odiava viaggiare e muoversi dall’Australia. E aveva altre cose che le interessavano piu del tennis.
La Swiatek a quanto sembra, nel momento in cui parla di ”serbatoio delle energie vuote, si lamenta del calendario fitto …
certo se vedi i suoi video, ha dei tic nervosi ( agli occhi ) che fanno pensare anche a una situazione di pressione/stress.
Alla fine, la tanto criticata Serena, aveva una personalita’ e una forza caratteriale, che tutte si sognano…ma del resto come quelle ne nascono una ogni 50 anni
Evidentemente il tennis è uno sport che sta diventando sempre più stressante.
Per essere competitivi/e bisogna essere sempre al massimo, il gioco è velocissimo, il livello di richiesta dal punto di vista fisico è altissimo.
A questo si aggiunge il fatto che l’aspetto economico aumenta lo stress: da un lato vincere un torneo importante implica guadagnare tantissimi soldi (direttamente e indirettamente), dall’altro perdere o non giocare significa non guadagnarli, a fronte di staff sempre più numerosi e, di conseguenza, costosi.
Poi ci sono le federazioni che spingono (tipo per giocare i tornei di casa, come per la Swiatek) e gli sponsor che danno ma di conseguenza poi chiedono molto.
Infine le TV, che richiedono di giocare a orari a volte assurdi.
Tutto questo, riversato su ragazze di poco più di 20 anni, è sempre più difficile da gestire. Purtroppo però la soluzione non è semplice…
La Osaka era esaurita, la Barty non ne poteva più del tennis, ora la Swiatek è stanca… Caspita queste moderne numero uno sono delle scoppiate