Coco Gauff trionfa a Cincinnati e conquista il suo primo WTA 1000
Cincinnati è stata testimone di un momento storico nel tennis mondiale. La giovane americana Coco Gauff, 19 anni e attualmente settima nel ranking mondiale, ha conquistato domenica il suo primo torneo WTA 1000, proprio davanti al suo pubblico, in uno dei tre tornei di questa categoria disputati negli Stati Uniti.
Conosciuta oramai come la nuova stella del tennis americano, Gauff ha avuto una stagione estiva strepitosa da quando ha iniziato la collaborazione con l’illustre Brad Gilbert. La sua scia di successi include la vittoria a Washington e un quarto di finale a Montreal, dove è stata sconfitta dalla futura campionessa Jessica Pegula.
La finale a Cincinnati ha visto Gauff fronteggiare la ceca Karolina Muchova, attualmente 17ª nel ranking WTA ma destinata ad entrare per la prima volta nella top 10 da lunedì. Gauff ha dominato l’incontro, vincendo la partita con il punteggio di 63 64. Ha gestito l’incontro con maestria, mentre la sua avversaria sembrava essere sopraffatta dagli errori. Oltre a ciò, la condizione fisica di Muchova sembrava lontana dall’essere ottimale.
Gauff, che in passato aveva già raggiunto la top 5 mondiale, salirà al sesto posto nel ranking. Questa vittoria la posiziona come una delle principali candidate al titolo nel prossimo US Open. Il tennis statunitense ha sicuramente una nuova eroina da seguire, e il futuro sembra luminoso per questa giovane talentuosa atleta americana.
Marco Rossi
TAG: Coco Gauff, Karolina Muchova, WTA 1000 Cincinnati, WTA 1000 Cincinnati 2023
Francamente sono tutti casi diversi tra loro. Stephens ha vinto uno slam a 24 anni, in piena maturità fisico atletica. Ha fatto finale l’anno dopo in uno slam, nelle WTA finals, ha vinto un mille ed ha diversi buoni risultati, pur avendo da diverso anno abbassato il livello.
Bouchard, Andreescu e Kenin hanno parabole più simili. In cui una o due stagioni da giovanissime sono state sulla cresta dell’onda salvo poi avere un crollo fisico/mentale. Andreescu è comunque rimasta a buoni livelli, le altre no… e se Bouchard è sulla via del ritiro, Kenin può ancora provarci.
Raducanu è un caso ancora a parte. Ha ottenuto un risultato eclatante a NYC. Forse tra tutte quelle citate, l’unica a non aver tenuto alto il lvello per almeno un’intera stagione, ma anche lei è giovanissima.
Gauff è una predestinata da quando ha 14/15 anni. Gioca ad altissimi livelli da un paio di anni con continuità, ma senza aver avuto i picchi di rendimento delle altre (a parte la finale slam di Parigi che è comunque tanta roba). Sembra da una vita sul circuito, ma è ancora giovanissima. Ha tanta strada davanti e si toglierà ancora molte soddisfazioni.
Può darsi, diamole tempo
Predestinata
ma la situazione e’ molto diversa dai casi citati, la Gauff e’ ai vertici da diversi anni, infatti ha un BR
la vidi 15enne al bonfiglio, ed era di un altro pianeta.
poi da lì a vincere un 1000 c’è un mondo, ma senza quel potenziale certi traguardi sono semplicemente impensabili.
quando la fitp capirà che i programmi di selezione delle ragazze devono passare per una pre valutazione del potenziale fisico, sarà un bel giorno.
perciò è americana.
Redazione
Statunitense o nord americana .
Americani son tutti dal Canada al Cile
No si chiama marketing. Lo stesso motivi per cui paragonano Alcaraz a Nadal o lo considerano un suo erede.
Sanno benissimo che gioca diverso da serena, ma il pubblico non lo sa.
Perché gli americani sono profondamente razzisti, se la Gauff fosse stata bianca non avrebbero nemmeno pensato al paragone
Mi correggo, la Bouchard perse l’unica finale slam a cui è arrivata
Complimenti alla Gauff, che finalmente colleziona un bellissimo successo. Ora il difficile sarà confermarsi, negli ultimi anni ne abbiamo viste di ragazzine americane (Stephens e Kenin), canadesi (Bouchard, Andreescu) e britanniche (Raducanu) perdersi dopo la prima importante affermazione
La Gauff ha meritato la vittoria semplicemente perché ci ha creduto di più. Peccato per quel brutto vaso come trofeo…
È bravina e avrà probabilmente una buona carriera ma i media americani la dovrebbero smettere di definirla l’erede delle sorelle Williams. È un paragone senza senso.
Come spesso accade quando entrambe si giocano il loro più alto traguardo non ne viene un bel match,condiziona, dall’inizio Muchova,nel finale Gauff.
Quando si diceva “ha le potenzialità per vincere anche uno slam”le obbiezioni erano che non aveva vinto ancora neanche un 500.
In un paio di settimane è arrivato il primo 500 ed il primo 1000,come spesso accade nel tennis,basta trovare l’onda giusta e una cosa tira l’altra.
Ma bisogna avere le potenzialità per farlo, è essenziale.
la Gauff si è sbloccata ed ora son dolori, almeno a NY, per le varie Swiatek Sabalenka e Rybakina……
grande delusione oggi, la Muchova, completamente spenta e fallosa.
Ora sotto con la super finale maschile, con la Spagna già vincitrice oggi del titolo Mondiale femminile, di buon auspicio per il nuovo alieno del tennis internazionale