Masters e WTA 1000 CIncinnati: I risultati con il dettaglio degli Ottavi di Finale. Sarà Coco Gauff l’avversaria di Jasmine Paolini nei quarti di finale. La ceca Noskova non ha mai tenuto la battuta nel corso del match

Scritto da Mario

Scritto da pietrodi1@virgilio.it
@ walden (#3715900)
Panatta aveva un talento straordinario accompagnato da un fisico potente ma fragile e non aveva ne la feroce determinazione di Jannik ne la sua meticolosità nell’allenamento, vivacchiò nei piani alti della classifica ATP sfruttando appunto il suo incredibile talento ed ottenendo grandi risultati principalmente sulla terra; grandissimo giocatore ma un campione incompiuto che si esaltava quando al di là della rete c’era il divino svedese di ghiaccio che riusci a battere ben 6 volte a fronte di 10 sconfitte e per ben 2 volte su tre al roland garros unico tra i mortali….. il suo gioco, grazie all’ottimo servizio ed al sopraffino gioco di volo avrebbe potuto e dovuto adattarsi meglio alla sacra erba di Wimbledon dove una sola volta giunse ai quarti di finale…… Diciamo che Sinner e sulla buona strada per superarlo e puntare al trono del piu grande tennista italiano di tutti i tempi e cioè Pietrangeli, ma un’impresa di Panatta resterà nella storia come scoglio più duro da superare: vincere nello stesso anno Roma, Parigi e Coppa Davis, anche se quest’ultima niente ha a che vedere con la titanica competizione d’un tempo!

Non sapevi mai in che condizioni Adriano sarebbe sceso in campo…. visto che dal 1975 al 1977 anche gli us Open si giocavano su terra ha perso un occasione… spesso nemmeno a Wimbledon si presentava… a Melbourne.. siamo matti?! È Natale… e chi lo riprendeva?!

A Melbourne sino a metà degli anni 80 ci andavano in pochi, penso che anche Borg ci sia andato un volta, era uno SLAM minore (un anno l’ha vinto Edmondson e due volte Kriek). Andare a Forest Hills e poi a Flushing Meadows era comunque per gli Italiani un’avvenntura costosa e poco attraente, solo Barazzutti nel 1977 riuscì ad arrivare alla semifinale (ultima edizione sulla terra verde). Per capire la ritrosia degli Italiani verso quei luoghi, c’è l’anneddoto di Leonardo Caperchi, che raccontò, credo fosse intorno al 2010, di aver letteralmente spinto a calci nel sedere Fognini sull’areo per New York.

Scritto da tinapica

Scritto da walden

Scritto da tinapica

Scritto da walden

Scritto da Giampi

Scritto da Koko

Scritto da Giampi

Scritto da Koko
Comunque non so se state ascoltando ma Alcaraz è praticamente telepilotato dal suo angolo quando c’è Ferrero! Impatta con fuerza, servi largo eh, sveglia ora, non recriminare! Fai così fai cosà! L’angolo di Sinner al confronto si limita ad applaudire e a dare un suggerimento anche generico ogni mezz’ora! Grazie che poi lo Spagnolo sembra più maturo e fa sempre la cosa giusta! Interrompendo la comunicazione con il solo vecchio coach Ferreriano invece Alcaraz si perde e sa molto meno cosa fare!

Se non lo sai, sappilo…Jannik non ama ricevere molte indicazioni in partita…sono anni che è maturo…è diventato uomo a 13 anni andando a vivere a Bordighera…

Fidati se nella vita è vero nel tennis ne avrebbe tanto bisogno invece! Se va in loop negativo i suoi turni di servizio li risolve in venti minuti senza suggerimenti sul game point! Un servi così lo farebbe risolvere al volo!

Quindi se un fulmine colpisce Ferrero Alcaraz finisce fuori dai cento perchè non sa più dove servire sul 30-15 o dove rispondere nel tie-break sul 4-4?

Che Alcaraz sia seguito da uno team che non lo ha neanche la NASA non è certo un mistero. È uno degli aspetti di quello che io chiamo “Sistema Spagnolo”, ossia costruire un solo campione e dedicare ad esso tutte le risorse possibili. Questo fa si che da vent’anni in Spagna siano nati due soli grandi campioni.

Eh, perché invece in Italia, Regno Unito, Francia, Serbia, Germania, Giappone, Argentina, Stati Uniti d’America…ne sono nati a bizzeffe!
Almeno la Spagna accanto ai due Campionissimi (uno acclarato, l’altro in divenire) ha prodotta una pletora di comprimari di lusso, a cominciare da Ferrer che, non avesse trovato il Maiorchino sulla sua strada su terra rossa avrebbe probabilmente vinto tanto e ad altissimo livello.
Persino la Svizzera annovera “solo” due Campioni negli ultimi vent’anni, ma va ammesso che si tratta di un Paese con una base praticante di un bel po’ più ed stretta.
Anche allargando lo sguardo al tennis da vent’anni all’indietro si scopre che solo Stati Uniti d’America ed Australia (ed in epoca primordiale il Regno Unito) hanno avuto periodi in cui potevano vantare 3, 4, 5 dominatori contemporaneamente.

Cerco di spiegarmi meglio, visto che quando si tocca la Spagna sembra che si parli male di Garibaldi. Dopo Nadal, e per dopo intendo chi è coetaneo o più giovane del Maiorchino, gli unici che hanno fatto, ed in età piuttosto avanzata, una fuggevole presenza in top 10 sono stati Carreno Busta e Bautista Agut, ormai a fine carriera. Prima di Nadal la Spagna ha avuto due numeri 1, Moja e Ferrero (senza voler andare ancora più indietro a Sergi Bruguera, che non è stato N°1, ma 2) , e numerosi top 10, e per top 10 intendo tennisti che in quella posizione ci sono stati anni: Albert Costa, Robredo, Verdasco, Ferrer, Almagro meno, ma sempre più di Carreno e Bautista messi insieme, e probabilmnete qualcun’altro che non ricordo. Per questo dico che la Spagna, almeno nell’ultimo decennio, ha vissuto quasi esclusivamnete delle gesta di Nadal, ed ora di Alcaraz. Ora, se un paese che per quasi un ventennio ha avuto sempre almeno 2 tennisti in top 10 ed un altro paio in top 20, ed altri 4 o 5 in top 50, ne ha adesso uno in top 10, e se va bene ne avrà uno in top20, e forse un paio in top 100, appare abbastanza chiaro che qualcosa non torni. La mia lettura è che non ci sia stato un investimento sul movimento, ma su un singolo tennista, ed un ulteriore prova è, checchè ne dicano alcuni, l’assoluta mancanza di nuove leve. Con ogni probabilità, almeno per 4/5 anni (di più non ci si può spingere) la Spagna vivrà solo delle gesta di Alcaraz.
Gli altri paesi sono nella situazione contraria: moltissimi tennisti (soprattutto USA e Francia, ma sta emergendo l’Australia, la Cechia e, ovviamente l’Italia) ma poche “punte”, conseguenza di scelte di “politica” tennistica completamnete diverse: molti tornei, molto lavoro sulle giovani generazioni con strutture destinate allo scopo (si pensi al sistema dei college in USA).

Ora mi è più chiaro. Ugualmente la nostra “truppa di rincalzo” non mi pare così tanto più numerosa della loro.

Insomma, abbiamo una decina di under 23 nei primi 200, loro ne hanno 2, mi sembra che ci sia una bella differenza.

Scritto da walden

Scritto da tinapica

Scritto da walden

Scritto da Giampi

Scritto da Koko

Scritto da Giampi

Scritto da Koko
Comunque non so se state ascoltando ma Alcaraz è praticamente telepilotato dal suo angolo quando c’è Ferrero! Impatta con fuerza, servi largo eh, sveglia ora, non recriminare! Fai così fai cosà! L’angolo di Sinner al confronto si limita ad applaudire e a dare un suggerimento anche generico ogni mezz’ora! Grazie che poi lo Spagnolo sembra più maturo e fa sempre la cosa giusta! Interrompendo la comunicazione con il solo vecchio coach Ferreriano invece Alcaraz si perde e sa molto meno cosa fare!

Se non lo sai, sappilo…Jannik non ama ricevere molte indicazioni in partita…sono anni che è maturo…è diventato uomo a 13 anni andando a vivere a Bordighera…

Fidati se nella vita è vero nel tennis ne avrebbe tanto bisogno invece! Se va in loop negativo i suoi turni di servizio li risolve in venti minuti senza suggerimenti sul game point! Un servi così lo farebbe risolvere al volo!

Quindi se un fulmine colpisce Ferrero Alcaraz finisce fuori dai cento perchè non sa più dove servire sul 30-15 o dove rispondere nel tie-break sul 4-4?

Che Alcaraz sia seguito da uno team che non lo ha neanche la NASA non è certo un mistero. È uno degli aspetti di quello che io chiamo “Sistema Spagnolo”, ossia costruire un solo campione e dedicare ad esso tutte le risorse possibili. Questo fa si che da vent’anni in Spagna siano nati due soli grandi campioni.

Eh, perché invece in Italia, Regno Unito, Francia, Serbia, Germania, Giappone, Argentina, Stati Uniti d’America…ne sono nati a bizzeffe!
Almeno la Spagna accanto ai due Campionissimi (uno acclarato, l’altro in divenire) ha prodotta una pletora di comprimari di lusso, a cominciare da Ferrer che, non avesse trovato il Maiorchino sulla sua strada su terra rossa avrebbe probabilmente vinto tanto e ad altissimo livello.
Persino la Svizzera annovera “solo” due Campioni negli ultimi vent’anni, ma va ammesso che si tratta di un Paese con una base praticante di un bel po’ più ed stretta.
Anche allargando lo sguardo al tennis da vent’anni all’indietro si scopre che solo Stati Uniti d’America ed Australia (ed in epoca primordiale il Regno Unito) hanno avuto periodi in cui potevano vantare 3, 4, 5 dominatori contemporaneamente.

Cerco di spiegarmi meglio, visto che quando si tocca la Spagna sembra che si parli male di Garibaldi. Dopo Nadal, e per dopo intendo chi è coetaneo o più giovane del Maiorchino, gli unici che hanno fatto, ed in età piuttosto avanzata, una fuggevole presenza in top 10 sono stati Carreno Busta e Bautista Agut, ormai a fine carriera. Prima di Nadal la Spagna ha avuto due numeri 1, Moja e Ferrero (senza voler andare ancora più indietro a Sergi Bruguera, che non è stato N°1, ma 2) , e numerosi top 10, e per top 10 intendo tennisti che in quella posizione ci sono stati anni: Albert Costa, Robredo, Verdasco, Ferrer, Almagro meno, ma sempre più di Carreno e Bautista messi insieme, e probabilmnete qualcun’altro che non ricordo. Per questo dico che la Spagna, almeno nell’ultimo decennio, ha vissuto quasi esclusivamnete delle gesta di Nadal, ed ora di Alcaraz. Ora, se un paese che per quasi un ventennio ha avuto sempre almeno 2 tennisti in top 10 ed un altro paio in top 20, ed altri 4 o 5 in top 50, ne ha adesso uno in top 10, e se va bene ne avrà uno in top20, e forse un paio in top 100, appare abbastanza chiaro che qualcosa non torni. La mia lettura è che non ci sia stato un investimento sul movimento, ma su un singolo tennista, ed un ulteriore prova è, checchè ne dicano alcuni, l’assoluta mancanza di nuove leve. Con ogni probabilità, almeno per 4/5 anni (di più non ci si può spingere) la Spagna vivrà solo delle gesta di Alcaraz.
Gli altri paesi sono nella situazione contraria: moltissimi tennisti (soprattutto USA e Francia, ma sta emergendo l’Australia, la Cechia e, ovviamente l’Italia) ma poche “punte”, conseguenza di scelte di “politica” tennistica completamnete diverse: molti tornei, molto lavoro sulle giovani generazioni con strutture destinate allo scopo (si pensi al sistema dei college in USA).

Ora mi è più chiaro. Ugualmente la nostra “truppa di rincalzo” non mi pare così tanto più numerosa della loro.

Nole vincerà il titolo,sicuro,specie se trova Carlitos in finale perché lo spagnolo gli ha precluso la possibilità di vincere il grande slam e sarà ancora un po’ inc….

Scritto da pietrodi1@virgilio.it
@ walden (#3715900)
Panatta aveva un talento straordinario accompagnato da un fisico potente ma fragile e non aveva ne la feroce determinazione di Jannik ne la sua meticolosità nell’allenamento, vivacchiò nei piani alti della classifica ATP sfruttando appunto il suo incredibile talento ed ottenendo grandi risultati principalmente sulla terra; grandissimo giocatore ma un campione incompiuto che si esaltava quando al di là della rete c’era il divino svedese di ghiaccio che riusci a battere ben 6 volte a fronte di 10 sconfitte e per ben 2 volte su tre al roland garros unico tra i mortali….. il suo gioco, grazie all’ottimo servizio ed al sopraffino gioco di volo avrebbe potuto e dovuto adattarsi meglio alla sacra erba di Wimbledon dove una sola volta giunse ai quarti di finale…… Diciamo che Sinner e sulla buona strada per superarlo e puntare al trono del piu grande tennista italiano di tutti i tempi e cioè Pietrangeli, ma un’impresa di Panatta resterà nella storia come scoglio più duro da superare: vincere nello stesso anno Roma, Parigi e Coppa Davis, anche se quest’ultima niente ha a che vedere con la titanica competizione d’un tempo!

Quoto tutto incluso il commento sulla Davis. Quella di oggi andrebbe chiamata in altro modo: è come confrontare la nostra pizza con quella americana con l’ananas

Scritto da Federico

Scritto da Lucio68
@ enzola barbera (#3715802)
È dalle con sto Arnaldi!Ma se uno è nr 18 è l’altro nr 80 qualcosina conta o no? Ma poi cosa ha dimostrato di cosi grande da preferirlo al Musetti?

La classe, il sacrificio, la sportività, la capacità di mettere in difficoltà un giocatore cone Medvedev, chd al Fognini 2.0 ha nascosto la pallina…

Fognini 2.0 non si può sentire

E’ denigratorio per entrambi: Fognini e Musetti

@ walden (#3716323)

Comunque io parlo male anche di Garibaldi. Seriamente. 😆 😆

Scritto da me-cir te no

Scritto da tacchino freddo

Scritto da Krik Kroc
I due Lorenzo ai quarti nel doppio. Bravi

Forse Volandri ha davvero sbagliato a lasciare fuori Sonego…ho visto la partita, sembra avere una buona intesa con Musetti…e se calcoliamo che Fognini e Bolelli è da un po’ che non giocano insieme…

Io figurati avrei lasciato a casa Berrettini. Se i singolaristi titolari sono Sinner e Musetti e la coppia Fognini Bolelli, c’era da convocare la “riserva” del singolarista, che sta buono in panca ed é pronto ad entrare solo in caso di bisogno, inoltre non deve essere percepito come un “pericolo” dal secondo singolarista titolare. E in questo ruolo Sonego mi sembra piú adatto di Berrettini.
E se invece serve la riserva del doppista come l’anno scorso e i due singolaristi sono esausti, Berrettini si é giá dimostrato inadatto, mentre almeno Sonego a rete quando ci tiene siamo sicuri che é un polipo.
Poi boh, i miei sono comunque discorsi da bar, ci mancherebbe

Ma condivisibili.

La Badosa deve aver convinto tsitsi ad emanciparsi,staccandosi dalla famiglia; i risultati non sono dei migliori. È probabile che gli manchi il confronto dialettico ininterrotto durante il match: ricordiamo che lui era favorevole al coaching.
Anche Carlitos ha bisogno di uno che veda le partite da fuori per dargli indicazioni. Sinner se la cava da solo, ma se qualcuno del suo staff gli desse qualche dritta non sarebbe male quando si ostina a picchiare senza risultato anzi favorendo il suo avversario che si appoggia sui suoi colpi.
Jasmine facci e fatti un regalo stasera,siamo sicuri che sei all’altezza: in bocca al lupo!!!

Domanda: Alcaraz e Nole giocano questo 1000 per vincerlo o per prepararsi allo USO? Noi crediamo per vincerlo…

Scritto da antosantos

Scritto da walden

Scritto da Giampi

Scritto da Apemaia
@ Federer the best (#3715513)
Si ma 2tsi ha poco e niente da difendere nelle prossime settimane

Ma da qui alla fine della stagione circa 1100 punti ma gli altri in lotta per il quarto posto, tranne Jannik, stanno molto peggio tra i 2000 e i 1600 punti..non sarebbe strano che Sinner possa a fine stagione arrivare al quarto posto dove, è bene ricordare per i più giovani, che Panatta ci restò per una sola settimana o sempre per i più giovani che vinse Roma incontrando, prima della finale con Vilas, come meglio classificato il 25 del mondo (il vecchio Newcombe non proprio un terraiolo) e a Parigi giocò la finale con il numero 13 Solomon non certo un terraiolo (si nei quarti vinse con Borg) e in entrambi i casi rischiò di uscire al primo turno, a Roma annullando ben 11 match point…questo per gli amanti del dileggio di Sinner…

Sinner credo che abbia già superato Panatta come settimane in top 10.

52 panatta
42 sinner
cmq già superato
da qui a fine anno non esce dai 10
quindi puoi considerare sinner con almeno 60 settimane in top ten
il primatista italiano è berrettini con 116

Si intendevo superato virtualmente

Scritto da tinapica

Scritto da walden

Scritto da Giampi

Scritto da Koko

Scritto da Giampi

Scritto da Koko
Comunque non so se state ascoltando ma Alcaraz è praticamente telepilotato dal suo angolo quando c’è Ferrero! Impatta con fuerza, servi largo eh, sveglia ora, non recriminare! Fai così fai cosà! L’angolo di Sinner al confronto si limita ad applaudire e a dare un suggerimento anche generico ogni mezz’ora! Grazie che poi lo Spagnolo sembra più maturo e fa sempre la cosa giusta! Interrompendo la comunicazione con il solo vecchio coach Ferreriano invece Alcaraz si perde e sa molto meno cosa fare!

Se non lo sai, sappilo…Jannik non ama ricevere molte indicazioni in partita…sono anni che è maturo…è diventato uomo a 13 anni andando a vivere a Bordighera…

Fidati se nella vita è vero nel tennis ne avrebbe tanto bisogno invece! Se va in loop negativo i suoi turni di servizio li risolve in venti minuti senza suggerimenti sul game point! Un servi così lo farebbe risolvere al volo!

Quindi se un fulmine colpisce Ferrero Alcaraz finisce fuori dai cento perchè non sa più dove servire sul 30-15 o dove rispondere nel tie-break sul 4-4?

Che Alcaraz sia seguito da uno team che non lo ha neanche la NASA non è certo un mistero. È uno degli aspetti di quello che io chiamo “Sistema Spagnolo”, ossia costruire un solo campione e dedicare ad esso tutte le risorse possibili. Questo fa si che da vent’anni in Spagna siano nati due soli grandi campioni.

Eh, perché invece in Italia, Regno Unito, Francia, Serbia, Germania, Giappone, Argentina, Stati Uniti d’America…ne sono nati a bizzeffe!
Almeno la Spagna accanto ai due Campionissimi (uno acclarato, l’altro in divenire) ha prodotta una pletora di comprimari di lusso, a cominciare da Ferrer che, non avesse trovato il Maiorchino sulla sua strada su terra rossa avrebbe probabilmente vinto tanto e ad altissimo livello.
Persino la Svizzera annovera “solo” due Campioni negli ultimi vent’anni, ma va ammesso che si tratta di un Paese con una base praticante di un bel po’ più ed stretta.
Anche allargando lo sguardo al tennis da vent’anni all’indietro si scopre che solo Stati Uniti d’America ed Australia (ed in epoca primordiale il Regno Unito) hanno avuto periodi in cui potevano vantare 3, 4, 5 dominatori contemporaneamente.

Cerco di spiegarmi meglio, visto che quando si tocca la Spagna sembra che si parli male di Garibaldi. Dopo Nadal, e per dopo intendo chi è coetaneo o più giovane del Maiorchino, gli unici che hanno fatto, ed in età piuttosto avanzata, una fuggevole presenza in top 10 sono stati Carreno Busta e Bautista Agut, ormai a fine carriera. Prima di Nadal la Spagna ha avuto due numeri 1, Moja e Ferrero (senza voler andare ancora più indietro a Sergi Bruguera, che non è stato N°1, ma 2) , e numerosi top 10, e per top 10 intendo tennisti che in quella posizione ci sono stati anni: Albert Costa, Robredo, Verdasco, Ferrer, Almagro meno, ma sempre più di Carreno e Bautista messi insieme, e probabilmnete qualcun’altro che non ricordo. Per questo dico che la Spagna, almeno nell’ultimo decennio, ha vissuto quasi esclusivamnete delle gesta di Nadal, ed ora di Alcaraz. Ora, se un paese che per quasi un ventennio ha avuto sempre almeno 2 tennisti in top 10 ed un altro paio in top 20, ed altri 4 o 5 in top 50, ne ha adesso uno in top 10, e se va bene ne avrà uno in top20, e forse un paio in top 100, appare abbastanza chiaro che qualcosa non torni. La mia lettura è che non ci sia stato un investimento sul movimento, ma su un singolo tennista, ed un ulteriore prova è, checchè ne dicano alcuni, l’assoluta mancanza di nuove leve. Con ogni probabilità, almeno per 4/5 anni (di più non ci si può spingere) la Spagna vivrà solo delle gesta di Alcaraz.
Gli altri paesi sono nella situazione contraria: moltissimi tennisti (soprattutto USA e Francia, ma sta emergendo l’Australia, la Cechia e, ovviamente l’Italia) ma poche “punte”, conseguenza di scelte di “politica” tennistica completamnete diverse: molti tornei, molto lavoro sulle giovani generazioni con strutture destinate allo scopo (si pensi al sistema dei college in USA).

Scritto da tinapica
Ma che, niente niente, al prossimo turno di doppio Scelton
e Iubanchs sfideranno i nostri 2 Lorenzi, Sonego e Musetti?
Spero che in un’eventualità simile Suoertennis per un giorno trascuri il singolare per trasmettere in differita questo doppio dalle premesse scintillanti, ma non ci credo.

Il prossimo turno è vs. Murray/Venus… 🙂

Scritto da pietrodi1@virgilio.it
@ walden (#3715900)
Panatta aveva un talento straordinario accompagnato da un fisico potente ma fragile e non aveva ne la feroce determinazione di Jannik ne la sua meticolosità nell’allenamento, vivacchiò nei piani alti della classifica ATP sfruttando appunto il suo incredibile talento ed ottenendo grandi risultati principalmente sulla terra; grandissimo giocatore ma un campione incompiuto che si esaltava quando al di là della rete c’era il divino svedese di ghiaccio che riusci a battere ben 6 volte a fronte di 10 sconfitte e per ben 2 volte su tre al roland garros unico tra i mortali….. il suo gioco, grazie all’ottimo servizio ed al sopraffino gioco di volo avrebbe potuto e dovuto adattarsi meglio alla sacra erba di Wimbledon dove una sola volta giunse ai quarti di finale…… Diciamo che Sinner e sulla buona strada per superarlo e puntare al trono del piu grande tennista italiano di tutti i tempi e cioè Pietrangeli, ma un’impresa di Panatta resterà nella storia come scoglio più duro da superare: vincere nello stesso anno Roma, Parigi e Coppa Davis, anche se quest’ultima niente ha a che vedere con la titanica competizione d’un tempo!

Non sapevi mai in che condizioni Adriano sarebbe sceso in campo…. visto che dal 1975 al 1977 anche gli us Open si giocavano su terra ha perso un occasione… spesso nemmeno a Wimbledon si presentava… a Melbourne.. siamo matti?! È Natale… e chi lo riprendeva?!

La Noskova sarà andata a scuola di servizio da Sara Errani….

Scritto da walden

Scritto da Giampi

Scritto da Koko

Scritto da Giampi

Scritto da Koko
Comunque non so se state ascoltando ma Alcaraz è praticamente telepilotato dal suo angolo quando c’è Ferrero! Impatta con fuerza, servi largo eh, sveglia ora, non recriminare! Fai così fai cosà! L’angolo di Sinner al confronto si limita ad applaudire e a dare un suggerimento anche generico ogni mezz’ora! Grazie che poi lo Spagnolo sembra più maturo e fa sempre la cosa giusta! Interrompendo la comunicazione con il solo vecchio coach Ferreriano invece Alcaraz si perde e sa molto meno cosa fare!

Se non lo sai, sappilo…Jannik non ama ricevere molte indicazioni in partita…sono anni che è maturo…è diventato uomo a 13 anni andando a vivere a Bordighera…

Fidati se nella vita è vero nel tennis ne avrebbe tanto bisogno invece! Se va in loop negativo i suoi turni di servizio li risolve in venti minuti senza suggerimenti sul game point! Un servi così lo farebbe risolvere al volo!

Quindi se un fulmine colpisce Ferrero Alcaraz finisce fuori dai cento perchè non sa più dove servire sul 30-15 o dove rispondere nel tie-break sul 4-4?

Che Alcaraz sia seguito da uno team che non lo ha neanche la NASA non è certo un mistero. È uno degli aspetti di quello che io chiamo “Sistema Spagnolo”, ossia costruire un solo campione e dedicare ad esso tutte le risorse possibili. Questo fa si che da vent’anni in Spagna siano nati due soli grandi campioni.

Eh, perché invece in Italia, Regno Unito, Francia, Serbia, Germania, Giappone, Argentina, Stati Uniti d’America…ne sono nati a bizzeffe!
Almeno la Spagna accanto ai due Campionissimi (uno acclarato, l’altro in divenire) ha prodotta una pletora di comprimari di lusso, a cominciare da Ferrer che, non avesse trovato il Maiorchino sulla sua strada su terra rossa avrebbe probabilmente vinto tanto e ad altissimo livello.
Persino la Svizzera annovera “solo” due Campioni negli ultimi vent’anni, ma va ammesso che si tratta di un Paese con una base praticante di un bel po’ più ed stretta.
Anche allargando lo sguardo al tennis da vent’anni all’indietro si scopre che solo Stati Uniti d’America ed Australia (ed in epoca primordiale il Regno Unito) hanno avuto periodi in cui potevano vantare 3, 4, 5 dominatori contemporaneamente.

Ma che, niente niente, al prossimo turno di doppio Scelton
e Iubanchs sfideranno i nostri 2 Lorenzi, Sonego e Musetti?
Spero che in un’eventualità simile Suoertennis per un giorno trascuri il singolare per trasmettere in differita questo doppio dalle premesse scintillanti, ma non ci credo.

Scritto da Lucio68
@ enzola barbera (#3715802)
È dalle con sto Arnaldi!Ma se uno è nr 18 è l’altro nr 80 qualcosina conta o no? Ma poi cosa ha dimostrato di cosi grande da preferirlo al Musetti?

La classe, il sacrificio, la sportività, la capacità di mettere in difficoltà un giocatore cone Medvedev, chd al Fognini 2.0 ha nascosto la pallina…

E la Paolini zitta zitta diventa la n. 1 italiana 🙂

@ Giampi (#3715807)

Esatto.

Scritto da pietrodi1@virgilio.it
@ walden (#3715900)
Panatta aveva un talento straordinario accompagnato da un fisico potente ma fragile e non aveva ne la feroce determinazione di Jannik ne la sua meticolosità nell’allenamento, vivacchiò nei piani alti della classifica ATP sfruttando appunto il suo incredibile talento ed ottenendo grandi risultati principalmente sulla terra; grandissimo giocatore ma un campione incompiuto che si esaltava quando al di là della rete c’era il divino svedese di ghiaccio che riusci a battere ben 6 volte a fronte di 10 sconfitte e per ben 2 volte su tre al roland garros unico tra i mortali….. il suo gioco, grazie all’ottimo servizio ed al sopraffino gioco di volo avrebbe potuto e dovuto adattarsi meglio alla sacra erba di Wimbledon dove una sola volta giunse ai quarti di finale…… Diciamo che Sinner e sulla buona strada per superarlo e puntare al trono del piu grande tennista italiano di tutti i tempi e cioè Pietrangeli, ma un’impresa di Panatta resterà nella storia come scoglio più duro da superare: vincere nello stesso anno Roma, Parigi e Coppa Davis, anche se quest’ultima niente ha a che vedere con la titanica competizione d’un tempo!

Più probabile che possa vincere Open del Canada, USO e ATP Finals. Sarebbe un’impresa altrettanto prestigiosa.

Scritto da Asni
Lajovic si è ritirato per un’infezione ad un’unghia del piede.

Fritz deve ringraziare Jannik, che ha si perso ma che ha costretto il Serbo a fare il tergicristallo per gean parte del match. Si tratta probabilmente di un’unghia incarnita.

Scritto da Set the control For the earth and the sun
Djoko va 19-0 contro Monfils dal 2005, e trova Fritz con cui ha un 6-0. Due punti..

La prossima volta Monfils potrà dire: “nessuno può battere Monfils 20 volte di fila!”.

@ enzola barbera (#3715802)

È dalle con sto Arnaldi!Ma se uno è nr 18 è l’altro nr 80 qualcosina conta o no? Ma poi cosa ha dimostrato di cosi grande da preferirlo al Musetti?

Scritto da Giampi

Scritto da HaaseR
rimangono solo nole alcaraz (che sta faticando) e fritz, questi i master li lasciano ai poveracci fuori dalla top 10, giocano solo gli slam a pieno

Oggi non so che mi succede… forse sono un po’ incazzato di mio, ma non reggo più nessuna stupidaggine..a parte che Alcaraz e Diokovic sono il numero 1 e 2 ma in generale gli altri esattamente, scusate il francesismo, chi cazz@ sono per snobbare un mille? Nadal è diventato Nadal perchè non ha mai snobbato un 250…e Murray invece di stare su qualche panfilo a godersi la vecchiaia ancora si sbatte finanche nei challenger…va bene che l’importante è partecipare ma qui siamo a livello della corrida di Corrado…

Medve battuto da uno Zverev in netta netta crescita, sembra che abbia ritrovato confidenza proprio per l’unico slam in cui ha fatto finale!!..tsisi esce da un Hurcacz in ottima forma che non ha sfigurato ne contro djoko a Wimbledon ne tantomeno con Alcaraz settimana scorsa, osso duro se in giornata il polaccone! Rune si è ritirato..

Djoko va 19-0 contro Monfils dal 2005, e trova Fritz con cui ha un 6-0. Due punti..

Lajovic si è ritirato per un’infezione ad un’unghia del piede.

@ walden (#3715900)
Panatta aveva un talento straordinario accompagnato da un fisico potente ma fragile e non aveva ne la feroce determinazione di Jannik ne la sua meticolosità nell’allenamento, vivacchiò nei piani alti della classifica ATP sfruttando appunto il suo incredibile talento ed ottenendo grandi risultati principalmente sulla terra; grandissimo giocatore ma un campione incompiuto che si esaltava quando al di là della rete c’era il divino svedese di ghiaccio che riusci a battere ben 6 volte a fronte di 10 sconfitte e per ben 2 volte su tre al roland garros unico tra i mortali….. il suo gioco, grazie all’ottimo servizio ed al sopraffino gioco di volo avrebbe potuto e dovuto adattarsi meglio alla sacra erba di Wimbledon dove una sola volta giunse ai quarti di finale…… Diciamo che Sinner e sulla buona strada per superarlo e puntare al trono del piu grande tennista italiano di tutti i tempi e cioè Pietrangeli, ma un’impresa di Panatta resterà nella storia come scoglio più duro da superare: vincere nello stesso anno Roma, Parigi e Coppa Davis, anche se quest’ultima niente ha a che vedere con la titanica competizione d’un tempo!

Il ventenne fuoriclasse spagnolo Riesce in un match estremamente complicato per le continue interruzioni , Caratterizzato dai numerosi break nonostante una delle superfici più veloci del circuito, a superare con fatica la sua bestia nera alternando sprazzi di grande classe a errori grossolani Ancora lontano Quindi dalla sua forma migliore
Lo statunitense ha offerto una grandissima prova forse la migliore Della stagione in corso.
Da segnalare che nella sala gym durante il riscaldamento , Durante una delle tante interruzioni , Il nativo di murcia ha incrociato il serbo tra i due neanche un saluto

cioè’….lajovic si è distrutto pro vincere con sinner……

Scritto da Guidobaldo Maria Riccardelli già Franco 66
Io l’avevo detto che Jasmine aveva le sue possibilità Carta canta Sarò anche un cretino ma ogni tanto ci indovino Ho fatto anche la rima Contro chi gioca ora?!? Qualche brava persona me lo dica che non ho voglia di andare a vedere il tabellone

Contro la vincente di Gauff vs Noskova.