Alcaraz: “In un anno è cambiato tutto, lavoravo per i successi ma sono arrivati così in fretta”
Carlos Alcaraz dopo la parentesi in Hopman Cup, torna in campo al Masters 1000 canadese in quel di Toronto, da n.1 e soprattutto da campione di Wimbledon. Sbarcato in Canada, ha parlato alla stampa mostrandosi felice, rilassato, con grande voglia di disputare un bel torneo dopo l’esperienza negativa lo scorso anno a Montreal, dove perse all’esordio. Da allora, in soli 12 mesi, ne è passata davvero tanta di acqua sotto ai ponti… Carlos ha vinto due Slam, è diventato n.1, ha dimostrato di poter battere il più vincente dell’epoca moderna, Novak Djokovic, nella finale più importante della disciplina.
“Ho il trofeo di Wimbledon nel mio soggiorno, così che ogni volta che pranzo o ceno con la mia famiglia, lo guardo”, afferma Carlos nella press conference del National Bank Open. “È qualcosa che non voglio e non posso dimenticare. Ho avuto solo una settimana per pensarci, ma credo di aver bisogno di un po’ di tempo in più per realizzare a fondo, perché è qualcosa di pazzesco. Onestamente, per me vincere Wimbledon a 20 anni è qualcosa al di fuori delle mie aspettative. Sognavo questo quando ho iniziato a giocare a tennis, ma era il mio quarto torneo sull’erba, quindi è stato totalmente inaspettato. È un grande risultato, qualcosa a cui devo dedicare del tempo per esserne davvero consapevole”.
Una vittoria arrivata prima del previsto, ma per la quale aveva lavorato da sempre: “Ho lavorato per essere in questa posizione, per lottare per grandi cose. Ma non te ne rendi conto finché non l’hai fatto. Ci sono alcune volte in cui penso all’ultimo punto degli US Open, all’ultimo punto di Wimbledon e ad altri grandi tornei che ho vinto e ancora non riesco a crederci e mi viene ancora la pelle d’oca, quindi è pazzesco” confessa un sorridente Carlos.
Alcaraz è sceso in campo in una sessione d’allenamento di altissima intensità con Medvedev, con il breve video che mostriamo. Lo spagnolo ha voglia di riscattare la brutta prestazione dello scorso anno, quando perse all’esordio da Tommy Paul in un tirato match di tre set.
Getting in the reps! 🏋️♂️
The top two seeds are out putting in the work ahead of @NBOtoronto@carlosalcaraz @DaniilMedwed #NBO23 pic.twitter.com/3uMjbTDciP
— Tennis TV (@TennisTV) August 5, 2023
“Ricordo che non ho avuto affatto un buon torneo lo scorso anno qua in Canada. Sono venuto quest’anno con l’intenzione di far meglio, spero di fare una buona corsa, migliore dell’anno scorso. Ma un anno dopo, penso di aver imparato molto da quella situazione su come affrontare la pressione. In un anno ho giocato in grandi stadi, grandi match e lottando per grandi cose. Penso che questo mi abbia aiutato molto a crescere come giocatore, come persona, e penso che un anno dopo, sono totalmente diverso”.
Un tennista sempre più completo, forte e consapevole del proprio valore. Sarà ovviamente la testa di serie n.1 del primo 1000 estivo in Nord America, dove aspetta al secondo turno il vincente di Shelton – Zapata Miralles. Poi Bublik/Hurkacz, Rune, Tsitsipas/Sinner gli avversari ipotetici sulla sua strada per la finale in un torneo dove, anche per l’assenza di Djokovic, è il vero favorito.
Marco Mazzoni
TAG: Carlos Alcaraz, Marco Mazzoni, Masters 1000 Toronto 2023
Solare come sempre è un piacere sentirlo e vederlo……
Commento senza senso e Finale indecoroso, tienitelo per te il tennista citato
I “casini psicologici” sono di vario livello. Questo amico ha più che altro problemi di ignoranza. Spettabile Dr. Ivo, inutile perderci tempo.
Sinner può battagliare Alcaraz per ammissione dello stesso Ferrero, perché ha caratteristiche tali da poterlo mettere in difficoltà, a differenza di Tsitsipas o Medvedev. Poi altra cosa è che riesca a far suoi grandi titoli come Carlitos, lì per ora non c’è possibilità di paragone, Jannik è ancora in affanno con alcuni giocatori. Ma in questo caso è di un possibile incontro diretto nei quarti di finale che si sta parlando, se ci si arrivasse. sarebbe una bella battaglia
Io mi preoccuperei di più dei tuoi “casini psicologici”
Lui si allena, e gli altri giocano con le macchinine
È talmente onesto, sincero e semplice da far paura solo per questo, se penso ai casini psicologici di Matteo berrettini che si confida con veltroni o sinner che cerca di sforzarsi di aver voglia di sorridere oppure mr. Rovescio a una mano che sta lì a specchiarsi ogni secondo e bestemmiare. Ridateci il Fogna.
Insomma stiamo a vedere come incassa a breve la “sbornia” del trionfo londinese…
Speriamo bene..dopo i quasi 20 anni dei fab3 non vorrei ci fosse il fab1….
Se Sinner non riesce a battagliare con il greco che è due spanne sotto allo spagnolo allora non ha senso già da adesso accostare una rivalità negli anni tra Alcaraz e Sinner
Voglio vederlo contro Sinner ma probabilmente c’è il greco in grande rispolverato sula sua strada per Sinner.
Grande carlitos
E chi lo ferma + ?