Wimbledon: Parlano Matteo Berrettini e Carlos Alcaraz che si sfideranno negli ottavi di finale (Video)
Matteo Berrettini : “Nel primo game ho sentito un po’ la tensione, da tempo non giocavo su campi così grandi. Sono partito lento ma poi ho ingranato bene anche perché so che su questa superficie posso infastidirlo. A metà secondo set ho sentito che le cose stavano cambiando e che entrando nello scambio mi sentivo superiore. Fisicamente mi sento meglio di come mi aspettassi”.
Avere un’arma del genere come il servizio mi tranquillizza anche se poi dipende sempre da come approcci la partita, devi sentirti bene per far funzionare quell’arma. Il servizio esterno sull’erba è importante ma la chiave credo sia stata la capacità di variarlo spesso e non dare riferimenti… se poi riesci a farlo sul match point meglio così”.
Alcaraz è impressionante sotto tutti i punti di vista, ovviamente lo è tennisticamente, non sarebbe il numero 1 del mondo altrimenti, fisicamente… io alla sua età pesavo 15 kg di meno… e per la maturità. Ma la cosa che mi colpisce di più di Carlos è il modo in cui gestisce le cose. Non sono mai stato numero 1 ma ho avvertito anche io la pressione e non è stato facilissimo gestirla… eppure ho 7 anni di più. Lui invece ha sempre il sorriso sulle labbra, è sempre felice di stare dove sta e per questo lo considero un esempio per le nuove generazioni e per le persone che ci guardano. Non è mai triste, qualche volta si lamenta su qualche palla, ma sempre felice, sempre sorridente.
Giocare cinque giorni di fila non è nulla se penso a tutti quelli che ho passato nel letto a piangere perché non potevo giocare. Tutto questo mi è mancato, moltissimo”.
Carlos Alcaraz : “Sono molto felice di aver superato un match così difficile, ma allo stesso tempo esausto. Ora non vedo l’ora di giocare il prossimo turno e di conoscere il nome del mio avversario.
Se affrontassi Berrettini dovrò rispondere bene, soprattutto. E il mio servizio sarà decisivo. Ma se riuscirò ad essere incisivo in risposta sono sicuro che potrò giocare un buon match e avrò le mie chance. La chiave sarà questa. Per Matteo il servizio è l’arma fondamentale per cui se risponderò bene, se rimarrò concentrato e se giocherò da fondocampo come ho fatto oggi, allora avrò molte possibilità di vincere”.
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In 4 mesi Alcaraz è passato dal fisico di Gigante al fisico di Tyson… ah, i miracoli de LASCIENZAH! (iberica)
Credo che tutto quello che è successo a Berrettini sia un percorso esperienzale. L’anno scorso, quando in quel connubio poco virtuoso con il suo Capitano Davis ha dato l’ok per scendere in campo in doppio ho pensato e scritto che in quel contesto gli è mancata l’umiltà e la consapevolezza di fare un passo indietro e di capire che non poteva e non doveva cercare a tutti i costi di voler essere il salvatore della Patria. Non era pronto, non si era allenato. In quel frangente oltre ad aver capito che abbiamo un Capitano di Davis che non si prende le sue responsabilità e che purtroppo ha fatto scelte che possiamo definire bislacche, ho visto, lato Matteo, un tennista che in quel frangente aveva mostrato una sua zona d’ombra, una parte egoica. Ho scritto in quel periodo che ritenevo Matteo una persona intelligente e alla ricerca della verità che avrebbe scavato e capito quella zona d’ombra. Da quel momento sono successe un po’ di cose. Lui stesso ha dichiarato che aveva bisogno di abbassare unattimo la pressione tennistica, probabilmente ha avuto il bisogno di tirare il fiato, lasciare spazio ad un’altra parte di lui. Il suo percorso lo ha portato a trovare nuove avversità, sconfitte impreviste, decisione di non giocare tornei per prepararsi al meglio in una fase successiva e poi presentarsi in condizioni non buone. Voci sulla sua vita privata, decisioni discutibili, le critiche sui social, quelle non corrette ma anche le critiche costruttive, dal tifoso deluso al tecnico professionista.Tutto questo è stato un percorso di vita, un qualcosa di necessario per scavarsi dentro, per analizzaresi, capirsi, mettersi in discussione, piangere come ha detto lui giorni e giorni nel suo letto. Nell’ultima intervista pre-wimbledon avevo scritto che le sue parole mi erano piaciute molto perchè raccontavano di un Berrettini nuovamente consapevole con un ritrovato mindset e focus sull’evento.
Poi l’ho visto giocare, la sua tranquillità in campo, la consapevolezza di essere uscito fuori dagli Inferi e che per lui adesso tutto può essere più semplice. Ho visto la sua intervista in campo nel post match, ho visto una persona ancor più matura, tramite i segni del dolore dell’esperienze passate. Una nuova umiltà che avvolgeva sia lui che il suo staff, unito più che mai in un comune abbraccio. Prima del match ho scritto che secondo me Matteo avrebbe vinto, quella tranquillità che poi ha espresso in campo è quela della sua nuova umiltà, della sua rinnovata spiritualità, maturità e nuova crescita. In queste condizioni di spirito, con la capacità tattica che
ha sull’erba, con una ritrovata condizione tecnica e una condizione fisica che sembra assisterlo, con tutte queste condizioni credo che sarà veramente dura per tutti. Per Carlitos potrebbe essere un black monday e non solo per lui….Abbiamo ritrovato un Matteo più forte di prima che oltre che a se stesso ci regalerà grandi cose.
Mi sa sarà una finale
Sinner berettini
Intendeva che pesava 15 chili meno di se stesso adesso, cosa plausibile.
La precocità fisica di Alcaraz è indubitabile
Quoto
Si sulla questione peso ho frainteso, pensavo si paragonasse allo spagnolo.
La tua interpretazione è corretta ma anch’io avevo capito come Maria ed ero rimasto perplesso Io non me lo ricordo ma a 20 anni doveva avere un fisico alla Medvedev 15 kg in meno!! Per quanto riguarda la partita di domani quanto vale Berrettini sull’erba lo sappiamo ma quanto realmente vale Alcaraz no Lo spagnolo domani giocherà la sua quindicesima partita sull’erba e quindi la sua attitudine al prato è tutta da verificare Anch’io vedo Berrettini favorito però Carlito non lo puoi sottovalutare Io dico 60 a 40 per il nostro
Se non dovesse farcela, gli odiatori si scateneranno di nuovo.
Comunque sono convinto che Alcaraz ha tifato per Zverev.
Incontrare Berrettini a Wimbledon non fa piacere a nessuno.
Adesso Matteo deve servire bene e pestare senza paura e pietà col suo dritto. Appena giocherà un solo colpo di rimessa o scambio il punto sarà già perso.
Ma è Wimbledon e qui si può fare!
Se gli va un po’ storto come dovrebbe a Carlos …sempre troppa fortuna
Il miglior Berrettini lo e’ stato anche per me.
Questo significa che per lui la preparazione serve relativamente.
Se gioca al max fisicamente e tennisticamente vuol dire che stare fermo 2 mesi per lui è un vantaggio.
Anche l’anno scorso dopotutto vinse Stoccarda e il Queens.
In definitiva lui nn ha bisogno di rodaggio
Carlos ha detto che per vincere dovrà stare a fondo campo, secondo me invece farà una marea di drop shot dopo aver portato Matteo a colpire da fondo sulla diagonale di rovescio.
@ Koko (#3650114)
Mettiamola così. Io sono convinto che il miglior Berrettini batte il miglior Alcaraz sull’erba. Lo dico sulla base dei risultati e sulla base di quello che vedo. Jarry, con tutti i suoi limiti, ha avuto due palle break consecutive per andare quattro e zero nel quarto set. Il Berrettini che abbiamo visto nella prima settimana è il miglior Berrettini. Un giocatore neanche paragonabile a Jarry, tanto meno su erba. Per cui, tutto sta a vedere se tiene a questi livelli. Ma se tiene, vince. Io non ho dubbi.
Non ha detto che pesava 15 kg meno di Alcaraz, parlava di se stesso. All’età di Alcaraz pesava lui 15 kg meno di adesso.
A me non sembra che passi la vita a piangere sulla sfortuna, semplicemente ha detto di aver passato giorni piangendo nel suo momento peggiore e quando stai male e non vedi la fine dell’incubo, quando la tua ragione di vita ti sta sfuggendo dalle mani ci sta abbattersi. E non c’è nulla che consola, né i soldi, né avere accanto una bella donna…
Anche per questo a noi tifosi fa doppiamente piacere rivederlo in grande spolvero e vedere ammutoliti quelli che non sanno fare altro che battute cretine e denigrazioni.
Tutti lo abbiamo criticato, in primis per la scellerata programmazione di inizio anno, con la United Cup che poi lo ha costretto a rivedere tutto dopo l’Open australiano. Ma dalla critica alla denigrazione c’è un abisso e lui lo disse chiaramente di patire certi commenti social.
Ora Alcaraz, se gioca come con Sonego, De Minaur e Zverev nulla è precluso, ma se vanno al quinto set temo che la condizione atletica ancora non lo supporti, ovviamente spero di sbagliare alla grande.
In ogni caso da qui a fine stagione ci sono ancora tantissimi tornei, tra cui quattro Mille e uno Slam. Non deve per forza vincere un Mille, gli basterebbe fare bene un po’ ovunque e magari portare a casa uno o due 250-500. Per come stava girando il 2023 direi che già sognare in grande è una gran bella cosa.
@ Maria VM (#3649770)
Tre strappi muscolari agli addominali, piangerei anche io. Un tizio che si chiamava Edberg chiuse la carriera dopo il primo
@ becu rules (Not Bec_Style) è come confondere Nadal con Nagal (#3650058)
La resilienza di uno che scompare dopo il primo set a Parigi è relativa: non direi che sia esattamente il suo punto forte. Se il rivale continua a fare il suo gioco senza impressionarsi è più facile che scompaia Alcaraz! Alcaraz è forte nel forzare giocate impressionando i rivali che se con poca personalità in tornei top come Jarry (eroe del torneuccio sudamericano o disertato dai big veri) abdica al suo gioco favorendo rientri di Alcaraz sul filo della mentalità torera che aggredisce la bestia ferita spaesata e confusa sul da farsi! E’l’eroismo ispanico del mordere senza pietà e con furbizia un gran fifone con paura di vincere e perdere con il personaggio che non si fa intimorire!
Matteo ha il grande vantaggio di partire da underdog (nessuno si aspettava potesse giocare, tantomeno battere in sequenza Sonego – De Minaur e Zverev, soprattutto dopo Stoccarda) e credo sappia di avere una grande quanto inaspettata occasione. Alcaraz non ha per nulla impressionato nelle prime partite, ha faticato con Muller, ha faticato ancor più con Jarry, si adatta benino all’erba perchè è un campione ma si vede che non è il suo pane preferito. Il punto interrogativo è la condizione psico-fisica di <berrettini e di quanta benzina ha ancora nel motore. Vero che su erba si va veloci e ha vinto alla fine agevolmente – bene anche che il primo match con Sonego sia stato uno spezzatino – ma la resilienza mentale di Alcaraz e l'abitudine di giocare ore e ore punto a punto possono essere l'arma in più dello spagnolo. In ogni caso avrei messo la firma per arrivare ad Alcaraz e bisogna comunque considerare il lunghissimo periodo di inattività di Matteo che prima o poi potrebbe presentare il conto. Ma sono convinto per lo spagnolo ci sarà da lottare e da guadagnarsela più che con Jarry. Spero solo Matteo sia al 100% fisicamente e possa dare tutto, poi vedremo se basterà
Ma Zverev non è mai stato molto erbivoro
Si ma anche Zverev sa scambiare a lungo e non c’è riuscito: in questo caso dipende molto dal livello dell’erbivoro rispetto all’adattato come Alcaraz perché anche se si scambia il bekketto su erba è insidioso e non puoi attaccarlo in maniera grossolana. Berrettini ha vinto anche scambi lunghi tra un bekketto e un drittone! Si deve vedere a che livello Alcaraz sarà anche erbivoro mescolando le carte e forzando il suo gioco non da erba di default!
Farlo scambiare a lungo e logorarlo sul piano atletico può farlo su tutte le superfici ( terra in primis ) ma non certo sull’erba.
Cosa dareste per un’onirica finale Sinner- Berrettini?? Sognare fa sempre bene,signori……
Si infatti la chiave della partita per Berrettini sarà quella di avere almeno 2 punti diretti a game e nel caso rispondesse Alcaraz, avere quasi sempre la possibilità di poter spingere con il dritto, il colpo successivo al servizio..
Se invece Alcaraz riuscirà a trovare la soluzione per arginare il servizio di Berretto, facendolo scambiare e logorandolo sul piano atletico, facendogli perdere sulla distanza la percentuale e la qualità della prima, lo spagnolo avrà ottime possibilità di successo..
Il problema è che non sappiamo quanto possa reggere sul piano fisico Matteo, quello è il vero punto di domanda.
No, il suo Wimbledon non l’ha già vinto. Non è questa la mentalità con cui deve scendere in campo. Ma non lo farà. E secondo me non è affatto detto che sia finita qui. Il giocatore più forte che, in vita sua, Alcaraz ha battuto sull’erba è de Minaur, la settimana scorsa ad Halle. Non vedo perché darlo favorito contro questo Berrettini.
Vabbeh… 😉
Magari la semi JS-Nole,
o la finale… JS-Alky ! 🙂
ma quale lacrime, hai idea di cosa ha passato matteo nell’ultimo anno ??? in campo darà il massimo ma con alcaraz
potrebbe non bastare. vediamo come si sviluppa il match, non deve scambiare a lungo lo deve martellare e deve approfittare della differenza di livello fra i due servizi. da fondo carlos è superiore,
bisogna farlo uscire dalla sua comfort zone.
@ Maria VM (#3649766)
Penso intendesse 15kg meno di quanti ne pesa lui oggi, quindi che non fosse ancora maturo come invece lo è Alcaraz
@ Maria VM (#3649766)
Berrettini alla sua età pesava 15 kg in meno di ora.
Sulla seconda frase non si può che essere d’accordo è evidente!
Sulla prima meno: in risposta Alcaraz non è ne Nole ma nemmeno Sinner, gli mancano un po’ di centimetri, certo te la può buttare di là qualche volta di più di Zverev, ma se col colpo successivo Matteo sa essere efficace…i miracolo non li sa ancora fare.
IL tuo Wimbledon lo hai gia’ vinto Berretto, alla faccia di tutyi gli odiatori in giro che invece di tifare per ogni italiano che scende in campo si divertono a denigrarti in maniera pesante neache tu fossi un tertorista o un criminale.C’e’ troppa invidia in giro.Le critiche in buona fede ci stanno, le offese gratuite mai.
Match dell’anno!
… è che puoi passare la vita a piangere sulle sfortune o sui fallimenti. Comunque forza e coraggio, dacci dentro e basta lacrime
Non penso che Berrettini a 20 anni pesasse 15 kg meno di Alcaraz. Carlos è molto più basso e Bbb a parte i polpacci non è mai stato secco. E poi basta piangere Matteo, ok tutto ma non e
Matteo, per vincere, ha bisogno di una mano da Carlos.
Se fanno scambi medio lunghi non c’è speranza.