Tsitsipas: “Badosa mi motiva a essere migliore. Non lavoro molto sulla tecnica” non
Stefanos Tsitsipas sarà testa di serie n.5 ai Championships, pronti a scattare lunedì prossimo con i primi match di singolare. Il più storico torneo della disciplina finora è stato piuttosto ostico per il greco, 5 vittorie e 5 sconfitte, con gli ottavi di finale del 2018 (sua prima volta con accesso diritto al main draw) come miglior risultato. Non è solo Wimbledon, è l’erba che sembra non adattarsi al suo gioco, probabilmente perché Stefanos non colpisce con grande anticipo da fondo campo, subendo soprattutto sul lato del rovescio, il suo vero punto debole. Tuttavia nel tempo ha migliorato notevolmente il suo gioco di volo, e chissà che proprio quest’anno non riesca a svoltare, sulla superficie e da un periodo non esaltante. Nei tre tornei sui prati disputati finora, ha raccolto la miseria di una vittoria, davvero poco. Alcuni insinuano che la sua testa sia un po’ “persa” dietro alla sua relazione con Paula Badosa, star del tennis iberico ed ex n.2 al mondo, attualmente impegnata nel recupero da un serio problema alle vertebre. Anche la sua presenza a Wimbledon è fortemente a rischio, tanto che la spagnola scioglierà la riserva probabilmente oggi, prima del sorteggio che avverrà domani mattina.
Intanto Badosa era a Maiorca con Stefanos, allenandosi insieme al team Tsitsipas, sotto gli occhi di papà Apostolos. Per la prima volta Tsitsipas ha parlato apertamente della nuova e molto chiacchierata relazione, con un’intervista al quotidiano spagnolo AS, nella quale si è soffermato anche sul proprio gioco e diversi altri temi. Riportiamo alcuni dei passaggi più interessanti del suo pensiero.
“La relazione con Paula è la cosa migliore che potesse capitarmi” afferma Stefanos. “Sono consapevole che, soprattutto quando la cosa è venuta alla luce, non sarebbe stato facile a causa dell’interesse dei media e di ciò che comporta, perché la gente parla tanto. Ma cerco di non prestare attenzione. È inevitabile, accadrà. Può volerci del tempo per adattarsi, ma ora è davvero bello abituarsi a qualcosa del genere, perché non mi era mai successo prima, lei è la persona giusta. Siamo adatti l’uno per l’altra”
“Come tennista la ammiro molto, è la mia giocatrice preferita. Lo trovo una personalità molto interessante. Non solo per il suo aspetto, ma anche per quello che ha dentro. Quando gioca, vedo me stesso. Ci sono molte cose che le vedo fare in campo che farei anche io. È molto raro che ci sia una giocatrice di cui posso parlare così. Mi ispira. Spero di ispirare anche lei. Mi fa amare di più il tennis. Mi motiva a essere migliore. Non ho vinto molte partite nelle ultime settimane, ma non è colpa sua. Quando sono in campo, la responsabilità è solo mia. È la persona più comprensiva con cui sia mai stato, vuole il meglio per me. Sono molto fortunato che sia nella mia vita… Ridiamo, piangiamo, festeggiamo, stiamo molto insieme. Voglio creare sogni e conquistarli insieme”.
Chiedono a Tsitsipas come abbia lavorato per placare il suo nervosismo, a volte molto evidente in campo: “Ho avuto momenti nella mia carriera in cui ho mostrato frustrazione e rabbia. Ho delle aspettative, la sensazione di essere migliore di quello che mostro. Ho ricevuto molte critiche, così come molti altri giocatori, e possono essere difficili da digerire. Finora credo di aver prodotto prestazioni inferiori al mio valore, posso ottenere molto di più. Ma allo stesso tempo, faccio del mio meglio, ci provo al 100%. Vado in campo per combattere e dare il massimo. Ma si può risolvere questi problemi solo con molto allenamento, in modo che i sogni continuino a fluire”.
Stefanos lavora con uno psicologo da moltissimi anni: “Sì, mi confronto con lo stesso psicologo da quando avevo 14 anni. A volte diventa mentalmente estenuante parlare delle stesse cose e fare le stesse routine. Quindi ho delle pause durante l’anno in cui non parlo molto con lui. Dipende dal mio stato d’animo, da come penso che sia un bene per me. Sicuramente gli psicologi aiutano, credo in tutti gli sport. Ma la squadra che hai intorno aiuta ancora di più, secondo me. Le persone che sono con te ogni settimana sono le più importanti”.
Davvero sincera la sua risposta alla domanda ‘cosa ti manca per vincere un torneo dello Slam?’: “Non lo so. Cerco di scoprirlo ogni giorno. Non ho una risposta, ma spero di poterci arrivare. In preseason, quando ho molto tempo per allenarmi, a volte scopro cose nuove nel mio gioco. Quando il calendario propone un torneo dopo l’altro e non posso sedermi e allenarmi per molti giorni di fila, può essere molto difficile capire cosa va e cosa non funziona. Non lavoro molto la tecnica. Ci sono momenti in cui mi sembra che manchi qualcosa, vedo un grande divario”.
Quest’ultima risposta è di una sincerità quasi disarmante, e forse spiega il perché Tsitsipas sia fermo da un bel po’ e anzi, surclassato da Alcaraz e con gli altri giovani pronti al sorpasso. Una delle chiavi del successo dei grandissimi campioni che hanno dominato gli ultimi anni della disciplina (Roger, Rafa, Novak) è stata sicuramente l’ossessione per il miglioramento continuo, la ricerca di novità tecniche e tattiche per coprire debolezze ed affinare armi e schemi per diventare ancor più forti. Nadal negli ultimi anni è diventato molto più offensivo e con un rovescio assai più incisivo; Roger nel 2017 ha dominato l’annata con un rovescio tutto nuovo, clamoroso, che sicuramente avrà alimentato in lui non pochi ripianti per non aver spinto su quelle novità anni addietro… Djokovic con Becker prima e Ivanisevic poi ha costruito un servizio diventato arma letale, soprattutto a Wimbledon. Il miglioramento continuo non è solo un fatto, ma è uno stile di vita sportiva, la ricerca di quel qualcosa che manca e che ti motiva a spingerti oltre i tuoi limiti. Dalle parole di Tsitsipas questo non si vede. “Non lavoro molto sulla tecnica”, afferma, con quella debolezza assoluta sul rovescio, colpo stilisticamente splendido ma giocato con così poco anticipo e sicurezza nell’entrare nella palla da farlo diventare un’autostrada per gli avversari…
E pensare che l’ingresso di Philippoussis sembrava aver migliorato la sua situazione, con la ricerca di un tennis più offensivo e proiettato a rete per mascherare i diritti e proporre problemi agli avversari. Poi tutto è saltato. Ora, forse, si capiscono i veri motivi.
Marco Mazzoni
TAG: Paula Badosa, Stefanos Tsitsipas
meglio la muchova o la masarova o la sasnovic della badosa!! che dite lettori??
Penso che Tsisipas ritornerà sui suoi livelli. Personalmente lo ritengo un grandissimo talento bello stilisticamente, fisicamente forte. Indubbiamente dovrebbe trovare modifiche sul suo rovescio anticipandolo anche non trascurando il back che in alcuni incontri lo ha aiutato e lo aiuterebbe soprattutto sull’erba.
@ Voglio uno slam (#3632661)
Magari carlitos avesse Savoir fair con le ragazze!!!!!Se lo augurano i suoi tanti avversari compresi gli italiani. Invece pare che il suo Team lo controlli strettamente….
Bella coppia, auguri e figli maschi.
Alti livelli!
Ma dove riposa Raffaella? 🙂
Dove lo hai conosciuto Alcaraz per parlare del suo savoir faire naturale che sembra avere?
Articolo bello che aiuta a capire il percorso di un professionista.Dire “non lavoro molto sulla tecnica” al di là che non è chiaro se si tratta di sempre o di un determinato periodo chiarisce alcune cose, non credo sia uno “snobbare” ma altro: cambiare un gesto consolidato è difficilissimo, puoi farlo in allenamento ma quando si entra in fase “critica” il tennista esegue sempre il colpo che sente, quello che gli è naturale. Portare delle modifiche, a quella velocità ed intensità, significa stravolgere ciò che è consolidato con benefici minimi spesso rispetto ai benefici. Quindi alcuni tennisti puntano su altro, sull’aspetto atletico oppure su quello mentale, ovvero su quelli più deficitari o più agevoli da modificare.
Bravo Mazzoni ad individuare la difficoltà di un rovescio bellissimo ma con palla colpita in fasce discendente (Stan fa l’inverso) e l’idea di Philippousis era credo di colpire alto e scaricando l’energia portare non solo il peso in avanti ma avanzare dentro il campo. Non semplice come modifica ma peccato averla abbandonata… Per ora.
La mia sensazione è che forse Stefanos farebbe bene a cambiare psicologo. Se in oltre 10 anni questo non gli ha fatto capire che deve andare alla ricerca spasmodica dell’automiglioramento, a partire dal rovescio, beh forse, è proprio lo psicologo il suo primo problema.
Bella coppia, entrambi dei bellissimi ragazzi. Ma perchè la loro relazione è “molto chiacchierata? Cosa dovrebbero dire allora Berrettini e la Satta che non mancano un aperitivo che sia uno?
Ma, a prescindere da quello che fanno (che poi lo fanno anche orde di persone con una vita “normale”), le dichiarazioni che ha rilasciato sono molto belle; che poi siano mosse da una certa ingenuità può anche essere, ma a mio parere non le rende meno degne, anzi al contrario: sono bellissime proprio perché spontanee. Sinceramente, anche se non credo accadrà mai, se lasciasse il tennis in nome di una bella storia d’amore lo ammirerei (anche perché non mi fa impazzire il suo gioco).
Beh, diciamo che lo motivera’ sicuramente ad essere migliore ma non gli sta portando molta fortuna, non ne sta azzeccando una! Ovviamente scherzo, è che non vedo Tsitsi molto sul pezzo in questo periodo, non sta brillando proprio (personalmente non mi ha mai convinto) e sinceramente non so se è all’altezza del ranking attuale..
Ieri le ha buscate da Hanfmann che non è certo un stella del tennis. Un grande motociclista era solito dire: quando ti nasce un figlio, perdi un decimo a curva. Quando un tennista incontra l’amore, comincia a perdere a più non posso. Prima Berrettini, adesso Tsitsipas.
È giusto che questi due ragazzi si “godano” la loro vita privata insieme… Però che .azzo ci azzecca la Badosa che lo “motiva ad essere migliore” con il mancato “lavoro sulla tecnica”. Ma sopratutto perché unisce il suo lavoro con la vita privata, dato che fino a “ieri” cercava di passare come il “diverso” del tennis? “Diverso” nel senso di rapporti con i media, con il gossip e con gli altri tennisti… comunque, risultati alla mano, quanto dichiarato viene ampiamente smentito sai risultati. Ultimamente esce prima che i tornei abbiano inizio… Mah
Il tuo è un post ironico?!? Questo signorino deve ancora compiere 25 anni ha già guadagnato 23 milioni di dollari attualmente sta insieme ad una mega sventola come la Badosa e ti dispiace per lui?!? A proposito ha detto che la Badosa è la sua giocatrice preferita Beh come si dice la giocatrice preferita è quella che ci sta!!!
La frase non lavoro molto uslla tecnica mi sembra riferito più ai periodi in cui è impegnato nei tornei che non un valore assoluto.
Per certi versi mi sembra ancora più una caxxata, ok che in stagione non c’è molto tempo tra un torneo e l’altro ma ci sono dei periodi in cui uno si può ricavare dei tempi per lavorare anche sulla tecnica, basta rinunciare a qualche torneo minore e ohpla arrivano 3/4 settimane libere dai tornei.
Ho paura che il buon Stefanos deve resettare qualcosa per riprendere la sua scalata perchè la sua crescita mi sembra si sia arrestata.
Berrettini 2 la vendetta mi sa tanto ahahahah
Non lavoro molto sulla tecnica ahahahah…ma però ci vuole molta fantasia altrimenti ciao ciao ahahahah
Federer anche adesso che ha smesso continua a lavorare sulla tecnica
Belli sono belli. Speriamo che lei sia più simpatica di quanto abbia dimostrato lui fino ad ora.
Hmmm,interessantissima intervista -_- ,ora vado a rileggermi quella “delicatissima” del coach di Musetti su Rune.
Ha abbandonato la tecnica tennistica a favore di quella amorosa…vecchio mandrillo…
“Lei che bacia lui che bacia lei che bacia me…” [cit. 1]
“Da due passiamo a tre… Più siamo meglio è…” [cit.2]
Ma a parte il fatto che è perennemente tra i primi 10 e non perde molto spesso, mai preso in considerazione che forse il suo livello è questo e molto di più non sarà? Dove sta scritto che se lavorasse di più sulla tecnica farebbe sicuramente un grande passo in avanti, non è assolutamente detto. Anche perché a volte sembra un problema di fisicità, di prestazione, di nervosismo.. arrivare prima sulla palla non è tecnica.
E comunque il fatto che dica di non lavorare troppo sulla tecnica è una cosa un pò da viziato che si sente arrivato.
Sulla Badosa ha sicuramente ragione, è la cosa migliore che gli potesse capitare! Così cresce anche un pò
straquoto
plafonatissimo
Un altro giocatore destinato ad alimentare il dubbio: il genitore allenatore è un valore aggiunto o un clamoroso limite? Nessuno avrà mai le risposte perché è chiaro (ad esempio) che non lascerà mai il papà così come non lo farà mai quella splendida atleta prestata al tennis di nome Camila (anche ieri spettacolo di esplosività)..
La fotografia mi ricorda Il Tempo delle Mele di Claude Pinoteau 🙂
Tsitsipas e’ indubbiamente ridicolo come personaggio a volte, ma alla fine sono ragazzi giovani, che non hanno vissuto una vita normale, chiaramente e’ uno impacciato nei rapporti interpersonali, non ha il savoir faire naturale che sembra avere Alcaraz, per dirne uno.
Poi con i genitori che si ritrova… insomma, un po’ mi spiace per lui
Ho paura del contrario. Il ragazzo è vicino al declino, almeno ad alti livelli
Il rovescio è pure il più brutto, da un punto di vista stilistico, tra quelli a una mano di tutto il circuito…e comunque fortunato in amore…
Tsitsipas che finge di temere/ripudiare l’interesse dei media e’ quanto di piu’ ridicolo si possa leggere, anche per un pagliaccio certificato come lui.
Prima cosa che hanno fatto: creare canali e hashtag su Insta/youtube/fb ecc a nome TSITSIDOSA, spammando l’etere con quantita’ industriali di contenuti super-cringe…
Basterebbe saltare qualche torneo minore ….nessuno l’obbliga a giocare ogni torneo….o forse sì, il padre.
@ Bruno Radolini (#3632074)
Migliore mentalmente, con un atteggiamento sempre positivo, però come abbiamo visto ieri purtroppo Tsitsipas perde ancora le staffe in campo.
@ Bruno Radolini (#3632074)
Non ce la posso fare 🙂
Tsitsipas: “Badosa mi motiva a essere migliore. Non lavoro molto sulla tecnica”.
Endurance?
Ma la Badosa non stava con un’ altro famoso?
In salute , giovani, belli e pure ricchi
Direi che il tennis puo’ tranquillamente passare in secondo piano
Saluti
Vediamo se davvero sarà la donna della sua vita così come dice lui.. ahahah