Roland Garros: Djokovic è il primo finalista. Alcaraz è colpito dai crampi ad inizio terzo set, è restato in campo solo per onor di firma (Video)
Grande delusione sul Chatrier, una partita così importante, che stava regalando spettacolo e grandissimo tennis, non doveva finire così. Purtroppo nella prima semifinale di Roland Garros all’avvio del terzo set, quando lo score tra Djokovic e Alcaraz era sul 6-3 5-7 1-0 per il serbo, il giovane spagnolo ha avvertito un forte crampo alla gamba destra che l’ha bloccato completamente. È parsa subito una cosa grave, non riusciva nemmeno ad appoggiare il piede a terra. È corso il fisioterapista, con un doppio trattamento sui muscoli del n.1, uno immediato e poi al cambio di campo successivo, ma la partita purtroppo è finita in quel momento. Carlos resta in campo per onor di firma, sperando in un’improbabile ripresa, ma vince a fatica un game, per il 6-3 5-7 6-1 6-1 finale a favore di Djokovic, che torna in finale a Parigi, a caccia del suo terzo titolo al Bois de Boulogne e soprattutto Slam n.23 in carriera.
È davvero un peccato che una partita così importante, per tantissimi motivi, con in campo il più forte dell’epoca moderna e il giovane fenomeno che sta segnando record storici di precocità, e soprattutto un match che nelle prime due ore aveva regalato spettacolo e tanti temi tecnici, sia stato rovinato da un problema fisico… esattamente come l’anno scorso, con la caviglia di Zverev KO nel tiebreak del secondo set. Sarà importante per Alcaraz ora capire il perché di quest’attacco violento di crampi, dopo due ore e mezza di partita, intensa e sotto un bel caldo, ma niente di trascendentale rispetto ad altre maratone già vissute da Carlos (per esempio le 5h contro Sinner nell’umidità della serata di NY lo scorso anno contro Sinner).
L’incontro nei primi due set è stato a tratti esaltante, con una differenza tra i due totale, a creare vero spettacolo. Fantastica la precisione, freddezza, acume tattico di Djokovic, armi tecniche e mentali con le quali ha posto enormi problemi tattici ad Alcaraz, meritandosi nettamente il primo set. Novak ha tenuto in mano i tempi di gioco, ha costretto Carlos a scambiare ai suoi ritmi, variando continuamente angoli e profondità dei colpi, con poca e poi molta rotazione, bloccando spesso il giovane rivale nell’angolo destro con dei contropiede splendidi. Enciclopedico il suo incedere in campo, l’efficacia del servizio nei momenti importanti, la scelta dei colpi. Un Maestro. Alcaraz era a tratti furibondo, non voleva accettare quella morsa, quegli schemi, finendo per accelerare troppo presto, su palle sbagliate tatticamente, e ha pagato dazio.
Nel secondo set Alcaraz si è calmato, ha iniziato a macinare maggiormente il suo tennis, aspettando il momento per sparare a tutta e spurando davvero fortissimo. Col diritto si è centrato, ha iniziato a prendersi grandi punti, e poi anche la smorzata e suoi attacchi hanno iniziato a funzionare. In un finale di set spettacolare ed agonisticamente feroce, Alcaraz ha iniziato davvero a stroncare la resistenza di Djokovic, che pareva più stanco, aggrappato al servizio ma crollato nel dodicesimo game. Quando tutti stavamo già pregustando un terzo set coi fiocchi, aspettando la reazione tattica di Novak o una fuga di uno straripante Carlos, ecco il crack che non ci voleva e che di fatto termina il match. Davvero un grande peccato, ma il tennis è uno sport anche di resistenza, fisica e mentale. E come quasi sempre accade, Djokovic è il più duro.
“Gli ho detto alla rete sei giovanissimo, vincerai questo torneo molte volte. Sei un grande giocatore, forte, educato, meriti tutto il meglio. È stata dura per lui, non sapeva se continuare o ritirarsi, ho grande rispetto per come è stato in campo. Eravamo al limite fisicamente alla fine del secondo set, anche io ero tutt’altro che fresco. C’era equilibrio, ce la siamo giocata palla su palla. Purtroppo è successo quello che è successo, io dovevo solo restare concentrato, lui era in difficoltà, ma ho cercato di pensare solo al mio gioco. Grande rispetto per Carlos, spero torni presto”. Queste le parole del serbo a fine match in campo.
Novak giocherà la sua settima finale a Parigi. Aspetta il vincente di Ruud – Zverev, sarà in ogni caso il favorito. Davvero un peccato vincere così, ma si è meritato sul campo quest’ennesima chance di alzare la Coppa dei Moschettieri.
Marco Mazzoni
IL MOMENTO IN CUI ALCARAZ SI FERMA PER INFORTUNIO
La cronaca
Djokovic inizia il match alla battuta. La sua prima palla funziona benissimo, varia gli angoli e con tre ottime prime vince il game, non così sciolto il braccio di Alcaraz in risposta. Va meglio al servizio, il murciano carica il diritto, velocissimo e con tanto spin, irresistibile anche la difesa di Novak. 1 pari. Solo due game, ma il livello è molto alto. Interessante il S&V di Djokovic sul 30 pari: con Alcaraz così dietro in risposta, ha avuto il tempo di arrivare bene sulla rete e toccare (ottimamente) di volo. Inoltre il serbo insiste col contropiede sul diritto del giovane rivale, visto che ama stazionare sul centro sinistra e comandare da lì. Anche “Carlito” copia la tattica dell’esperto avversario, rapido poi a correre avanti per capitalizzare il vantaggio ottenuto con la spinta. Cerca anche la palla corta lo spagnolo, ma i risultati sono modesti. Sul 30-30 Djokovic trova una splendida risposta aggressiva sul diritto di Alcaraz, si procura la prima palla break del match. Chiudendo di volo uno scambio splendido, rotto da una palla corta difesa benissimo con una corsa in avanti, Novak strappa il primo BREAK, volando avanti 3-1. Treccani-Djokovic, enciclopedico per tattica di gioco. Già 7 discese a rete per “Nole”, è lui che comanda i tempi di gioco e governa lo scambio. Con un rovescio lungo linea strepitoso su di una bordata a tutta del rivale, Djokovic si prende un punto fantastico, mentalmente durissimo per Carlos. Un’esecuzione coi sottotitoli, sembra gridare al rivale “io sono già qua, dove stai pensando di tirare”. 4-1 Djokovic, Alcaraz non trova la chiave per scardinare il pressing e variazioni del serbo, perché il tempo di gioco lo controlla il “Djoker”. Finalmente Carlos trova un game rapido, con un po’ di servizio e e colpi che hanno subito inciso. 4-2. Il settimo game è più caotico, Novak smarrisce la prima di servizio e ai vantaggi con un doppio fallo – molto vento sul lancio palla – concede la prima palla break. Seconda di servizio, cortissima (123 km/h), si scambia a basso ritmo e tanta rotazione e alla fine Carlos si spazientisce e cerca una smorzata che muore a metà rete. Fretta, troppa fretta di incidere in Alcaraz, lo sta pagando caro, come sulla risposta tirata a tutta sulla seconda PB da una posizione troppo esterna. La lotta continua, con un insistito forcing sul diritto Novak salva anche la terza palla break del game. Con un prima esterna, è 5-2 Djokovic al termine di un game di quasi 14 minuti. Fa fatica Carlos a sfondare Nole, ci riesce con un rovescio lungo linea splendido, che chiude un gioco dove ha annullato col servizio un set point. 5-3, il serbo serve per il primo parziale, e non serve bene. Commette anche un doppio fallo sul 30-15, ha problemi col lancio di palla. Bravissimo Alcaraz sul 30 pari: aggredisce la seconda di servizio, mette nell’angolo il rivale e lo punisce con palla corta e poi lob. 30-40, palla del contro break (la sua quarta chance del match, finora 0/3). Splendida prima esterna del serbo, 207 km/h, sulla riga. Perfetta, arrivata nel momento cruciale. Con un altro bel servizio, stavolta da destra, ecco secondo Set Point (primo al servizio). Altra prima esterna, la risposta atterra in corridoio. 6-3 Djokovic, 56 minuti. Merita “Nole”, tatticamente perfetto, mentre Alcaraz è parso nervoso e confuso su come prendere in mano il gioco. C’è una statistica terrificante a favore del serbo: in semifinale Slam, non ha mai perso dopo aver vinto il primo set (26-0).
Alcaraz scatta al servizio nel secondo set. Finalmente un game a zero, è la prima volta al comando nel punteggio. Sull’1 pari, Alcaraz trova un punto in difesa allucinante, un colpo di polso all’indentro da squash, che ricorda uno simile di Federer giocato proprio a Parigi qualche anno fa. Punto che fa scattare in piedi Chatrier, anche Novak applaude la prodezza. Un vincente straordinario che diventa una miccia per lo spagnolo, lo scuote, tanto che le sue traiettorie sono più profonde. Djokovic non molla niente, c’è un gran tennis adesso in campo, entrambi giocano molto bene. E il livello fisico della partita è decollato. Alcaraz ha capito che deve accettare lo scambio prolungato, soffrire, rincorrere, e sparare a tutta dopo aver spostato e fatto soffrire il rivale, visto che sui 3 colpi non riesce a spaccarne la resistenza. Mentalmente è durissimo, non solo fisicamente, ma non c’è altra via se il serbo non cala o commette errori. Si avanza sull’equilibrio, 3 pari. Carlos non riesce ad incidere come suo solito col rovescio, ma è molto merito di “Nole” che gli gioca da quel lato carico e profondo. Sul 4-3 Alcaraz, arriva il trainer a massaggiare l’avambraccio del 22 volte campione Slam. Sembra un po’ sofferente durante il trattamento. Lo spagnolo intuisce il momento, libera il braccio a tutta e avanza deciso nel campo. Con un triplo smash, giocato con cautela, il murciano si porta 15-30 in risposta. Spreca un’occasione Carlos dopo aver aperto il campo col diritto, era il momento per volare a doppia break. Con una bella smorzata col diritto, Alcaraz trova ugualmente la PB sul 30-40 (la prima del set). Si scambia, ma ancora ha fretta il giovane spagnolo, cerca di uscire dal palleggio carico di spin con una bordata senza alcun senso tattico. La bagarre continua, stavolta sotto rete è Novak ha sbagliare (ma il back difensivo di Alcaraz è splendido), seconda chance di break da difendere. Eccolo! Stavolta il diritto inside out dal centro è potente e preciso, la rimessa del serbo è lunga. BREAK Alcaraz, finalmente in controllo del tempo di gioco, con Djokovic un po’ calato nell’intensità. 5-3, serve per il secondo set Carlos, ma Djokovic alza la velocità dei colpi, accetta di fare “a pallate” e si procura una palla break sul 30-40! Rischia un serve and volley Alcaraz che destabilizza il rivale, la risposta è out. Arriva una seconda PB, Alcaraz costruisce uno schema perfetto, ma sbaglia malamente il passante finale a campo aperto volendo tirare a tutta… Qua il “Djoker” non perdona, si apre il campo e infila un rovescio lungo linea perfetto. Contro Break, 5-4. Che errori, Carlos… ma che grinta! Non si abbatte per l’errore, anzi, rilancia. Trova un paio di sbracciate micidiali, quindi riprende benissimo una smorzata e vola 0-40, a Tre Set Point! Che freddezza “Nole”! Annulla la prima dominando lo scambio, poi col servizio. 5 punti di fila -> 5 pari. Classe infinita del Campione. Grande tennis, c’è tanta classe in campo, nella spinta a tutta come nel rigiocare smorzate e tocchi sotto rete, da parte di entrambi. Sul 40 pari, Alcaraz arriva con poca coordinazione su di una risposta corta di Novak, spara a tutta ma affonda a mezza rete. Errore che gli costa una pericolosissima palla break. Rischia col rovescio in salta il serbo, gli esce. 6-5 Alcaraz. Rischia un S&V Novak, gli esce di poco, poi la smorzata dello spagnolo è perfetta. 0-30! Travolgente nella spinta Alcaraz con i piedi sulla riga di fondo, mentre la difesa del serbo è meno reattiva. 0-40, altri Tre Set Point! Vola via il diritto di Djokovic. SET Alcaraz, 7-5. Un set meritato, è stato bravissimo lo spagnolo ad alzare l’intensità del suo tennis e accettare anche i lunghi scambi senza forzare per primo. Sembra più vivo fisicamente anche. Un set pari.
Terzo set, Alcaraz to serve. Vince un buon game, ma in risposta sull’ultimo punto si blocca la gamba destra per crampi. Si avvicina anche Djokovic, i due parlano mentre a fatica Carlos torna alla sua panchina. Arriva il medico, con i 3 minuti per il trattamento, ma il gioco non si poteva fermare per questo tipo di problema, quindi lo spagnolo da regolamento perde il game. È un break. Djokovic va a servire sul 2-1. La partita è condizionata, Carlos è evidentemente menomato, Novak deve gestire il momento e non è facile nemmeno per lui. Alcaraz cerca ovviamente di accorciare il punto al massimo, sperando che il campo passi. Trova una risposta vincente che forza il game ai vantaggi, ma poi esagera lasciando correre il solo braccio. 3-1 Djokovic. Alcaraz è in preda ai crampi, non solo al polpaccio, guarda e parla sconsolato al suo angolo, ma siamo all’inizio nel terzo set di un match al meglio dei cinque… non una bella prospettiva. Gioca da fermo e sbaglia l’allievo di JC Ferrero, 0-40 e break. Non si gioca in questo momento. Torna il fisioterapista al cambio di campo, ma l’iberico non riesce a muoversi. Il set termina mestamente 6-1 dopo mezz’ora. Il fisioterapista non può più trattare Alcaraz, essendo già intervenuto due volte per lo stesso problema. Esce dal campo lo spagnolo, rientra dopo 6 minuti e mezzo.
Quarto set, Djokovic serve per primo. Sembra distratto il serbo, sbaglia palle banali (forse lo stop gli ha fatto perdere ritmo) e concede una palla break sul 30-40, ma l’annulla con una prima perfetta al centro. Sembra aver ritrovato una certa mobilità Alcaraz, mentre il tentativo di smorzata di Novak è pessimo. Seconda palla break! Si aggrappa alla prima esterna Djokovic. Con più fatica del previsto, quando scoccano le tre ore di gioco, 1-0 Djokovic. Alcaraz non riesce a trovare la corretta distanza dalla palla sulle risposta ficcanti di Novak, e cede il turno di servizio non riuscendo a gestire una normale palla di scambio sul 15-40. Break, 2-0 Djokovic. Forte del vantaggio, “Nole” gioca sciolto, lascia correre il rovescio cross e l’altro nemmeno ci prova più, non rischia uno scatto. Il serbo spinge, gioca al suo meglio, e fa pure il pugno dopo qualche vincente, prendendosi pure i fischi – ingenerosi, non è colpa sua se l’altro è andato in crisi fisica – del pubblico parigino. Chiude 6-1 Novak, una partita che gli si era complicata non poco con il secondo set perso, proprio in un momento nel quale Alcaraz sembrava averne di più e Djokovic in calo. Nessuno poteva prevedere il crollo muscolare del 20enne. Novak aspetta ora il vincente di Zverev vs. Ruud. In ogni caso, sarà il favorito domenica.
GLI HIGHLIGHTS DI DJOKOVIC-ALCARAZ
ALCARAZ: IL PUNTO DEL TORNEO IN TWEENER
Carlos Alcaraz vs Novak Djokovic
Djokovic | Alcaraz | |
---|---|---|
Aces | 3 | 8 |
Double faults | 2 | 3 |
First serve | 74/103 (72%) | 88/125 (70%) |
Win on 1st serve | 40/74 (54%) | 63/88 (72%) |
Win on 2nd serve | 14/29 (48%) | 16/37 (43%) |
Max Speed | 219 km/h (136 mph) | 210 km/h (130 mph) |
1st Serve Average Speed | 184 km/h (114 mph) | 182 km/h (113 mph) |
2nd Serve Average Speed | 163 km/h (101 mph) | 146 km/h (90 mph) |
Break points won | 2/12 (17%) | 7/12 (58%) |
Receiving points won | 46/125 (37%) | 49/103 (48%) |
Winners | 35 | 39 |
Unforced errors | 50 | 36 |
Forced errors | 39 | 29 |
Net points won | 19/30 (63%) | 25/45 (56%) |
TAG: Carlos Alcaraz, Novak Djokovic, Roland Garros 2023
Ma quale normalità! Stavolta s’è inceppato ma altre volte ha giocato tranquillamente 5/6 ore a ritmi inumani, giorno dopo giorno dopo giorno – una volta addirittura due volte in un giorno. Non c’è dubbio che sono due prodotti della grande “medicina” spagnola. Non confondere Enzo ora che finalmente comincia a capire il segreto del “fisico bestiale”…
I danni non si sentono a caldo
belle parole che non cancellano quanto visto ieri
il serbo che penosamente esultava platealmente contro il giovanissimo spagnolo, fortemente menomato, che invece rimanendo in campo gli dava una lezione di coraggio e orgoglio rifutando il ritiro,arrivando persino a polemizzare con il pubblico perchè come ovvio era dalla parte del suo avversario ,certo uno strano comportamento per chi a fine match fa il gesto rituale di dispensare amore al pubblico il quale ormai ha imparato a giudicarlo fin dai tempi della gestione della vicenda covid.
per questo e per altri motivi anche se fosse il più vincente non sarà mai il più grande
Come avevo previsto e detto sin dall’inizio, Nole è arrivato in fondo al torneo che, a mio parere, vincerà con buona pace di tutti coloro che l’avevano considerato sul “viale del tramonto”, dopo la recente sconfitta ai quarti di finale a Roma !
@ Sottile (#3607843)
Esattamente..
@ I love tennis (<a href="#comment-3607867" Proprio così!
non contraddirlo lui ha la sfera di cristallo ….come il 90 % di gente che scrive qua dentro …dopo il secondo set che dire stracombattuto è poco lui era già proiettato alle due ore successive …concordo assolutamente con te su Ruud perchè è uno di quei giocatori che devi batterlo per vincere quindi Nole dovrà tenere le antenne ben dritte
Reincarnazione di David Ferrer
lascialo perdere è un patacca
Io sono riuscito a vedere solo i primi 2 set,e sono rimasto ammirato da come Nole tesseva la sua tela contro Carlitos,riusciva a controbattere colpo su colpo con una lucidità disarmante.
Dopo svariati giorni in cui tutti i media parlavano di come e quanto lo spagnolo fosse dominante contro tutti (alla Federer 2004) ,ecco che incontra un guerriero serbo che con appena 36 anni, non solo corre come lui, ma anche tira forte come lui, resiste cone lui….Ma soprattutto mentalmente e tatticamente questo pseudo-umano serbo è imbattibile.
Poi Nole ha anche questa capacità di autoimporsi di alzare il livello quando conta, che boh,sembra che premi un tasto .
Questo per dire che Nole è ancora il più forte e non mostra in alcun modo segni di cedimento: per me è pazzesco
NOLE(la leggenda) batte brufoli 3-1 😆
Siamo tutti un pò enzo alla fin fine.
@ Aramis (#3607349)
Dimentichi come ti è già stato fatto notare l’Australian Open 2022, che per altro, senza Nole, è stato proprio lo Slam che ha permesso il momentaneo sorpasso a Nadal.Altro dato per rinfrescarti la memoria fragile, lo scorso anno di Slam senza Djokovic Rafa ne ha giocati due, nemmeno agli Us Open c’era Nole e, anche se non lo ammetterai mai, il risultato sarebbe diverso e ora il serbo avrebbe uno stacco maggiore sullo spagnolo.
enzo?
Dovesse vincere a Parigi (come ormai è molto probabile) Djokovic quest’anno porterà a casa il Grande Slam. enzo
Guarda che questa non era la finale. Dove avrebbe trovato un Ruud in netta ripresa (con buona pace di tutti quelli che pronosticavano Zverev). Esito non scontato.
Alcaraz ha spiegato esattamente cio’ che e’ successo. Non ha avuto alcun tipo di infortunio muscolare ma solamente brutti crampi. Nel terzo e’ rimasto li’ nella speranza che la situazione migliorasse. E in effetti nel quarto stava molto meglio: correva e giocava, certo non al suo solito livello sovrumano, ma non aveva dolori particolare ed era in grado di stare in campo. Pertanto – ha detto – non ha mai pensato di ritirarsi. Forse saprete che non sono un fan di Alcaraz, e ho i peggiori sospetti su di lui (piu’ che sospetti, certezze pasoliniane: “io so, ma non ho le prove…”). Pero’ questa condotta gli fa onore, perche’ ne abbiamo visti fin troppi negli ultimi anni (anche fra le italiche fila) mollare solo perche’ stavano prendendo una stesa.
Detto cio’, e’ sciocco sminuire la straordinaria vittoria di Djokovic. Il tennis ormai e’ sport ultra-fisico, non dissimile al pugilato, e spesso vince chi ne ha di piu’ dopo 16 round, non necessariamente chi ha i colpi piu’ strabilianti. Lo stesso Alcaraz ha detto che i crampi li ha causati Nole… Dunque affermare che “ha vinto perche’ l’altro si e’ rotto” equivale a dire che Ali’ non meritava di battere Foreman a Kinshasa o Frazier a Manila, solo perche’ l’altro alla fine non ne aveva piu’…
In effetti Nadal è stato incomiabile da questo punto di vista, il suo fisico gli ha permesso di fare quello che la sua testa voleva, sempre a mille senza mai un piano per ottimizzare le energie.
Alcaraz, credo che in un certo senso sia “figlio” di Rafa, stessa filosofia ma con il fisico di Carlos non all’altezza di quello del maiorchino.
La normalità è il fisico di Alcaraz che si rompe se vai sempre a tutta, è il fisico di Rafa ad essere stato assolutamente anomalo e del tutto eccezionale.
…ma non ci sono le Olimpiadi…
A pensar male si fa peccato, spesso ci si indovina…ma questa volta secondo me no.
Commento ineccepibile…oh, no!
Non si è ritirato, ma la sostanza non cambia e la condivido.
@ Gian Paolo Pasquali (#3607534)
Proprio perché RUUDsta giocando a livelli eccelsi, non lo darei così sconfitto.
A me ha impressionato la sicurezza con cui ha risolto la pratica Jarry. Qualcosa che da un punto di vista difensivo e di intelligenza tennistica mi ha ricordato proprio Djokovic.
Insomma, non lo darei spacciato. Questo ragazzo impara tantissimo dal suo passato
Erano crampi perché prima li ha avuti sul braccio e poi sulla gamba. Uno strappo muscolare non si sposta in più parti del corpo. Quindi sicuramente domani starà meglio e lo rivedremo presto in campo. Comunque Nole ha stameritato di vincere per la forza di un fisico perfetto che ha demolito il giovanotto facendolo zoppo per tanta fatica espressa nel secondo set
Ridendo e scherzando la butto lì…. Djokovic non ha il vaccino anti Covid 🙂
Si pensava che fosse già pronto per mettere fine (almeno sulla terra) al dominio Slam dell’ultimo dei Fab… E invece anche Carlito è umano, mentre Nole è semplicemente(ancora) il più forte 🙂
@ Betafasan (#3607599)
Veramente il secondo set lo ha vinto meritatamente, ma a quale prezzo!
@ Betafasan (#3607599)
Veramente il secondo set lo ha vinto meritatamente, ma a quale prezzo!
@ Betafasan (#3607599)
Veramente il secondo set lo ha vinto meritatamente, ma a quale prezzo!
@ Tello (#3607410)
Parole sante!
Mi chiedo: Nadal e Federer cosa avranno visto della semifinale?
Ma quale crampo…difficilmente giocherà Wimbledon
Il fisico non c’entra niente crampi legato alla tensione come ha detto anche lui (purtroppo è successo anche a musetti alcune volte). Non se lo aspettava nessuno, carlitos non è inscalfibile allora
@ Giambi (#3607453)
Esatto!!
@ MAURO (#3607295)
Quando…se se se
Così, solo per il piacere di postarti, magari qualcuno non avesse letto…
… ricordo cari MAURO&Co che senza i ” crampi ” lo spagnolo ha perso il 1 nettamente ed ha vinto il 2 set fortunosamente…
Nadal? Credo che in tutta la carriera si sia ritirato solo una volta contro Ferrero a Roma.
Come può chiedere l’intervento del massaggiatore se ha i crampi??
Ricordi male, basta tornare all’Australian Open dell’anno scorso.
Alcaraz battuto da … Alcaraz
Nessun avversario top ten incontrato, arrivando quindi in carrozza alla semifinale e poi ecco pure i crampi di Alcaraz…ma sta di fatto che li ha avuti lui e non Djokovic. E la partita era la stessa per entrambi…o sbaglio?
Mah…qua va a finire che a settembre avrà superato Margaret Smith Court…ah già, con il Grand Slam…dimenticavo…..
@ Aramis (#3607349)
ma sei serio? AO 22 ti dice qualcosa?
A me invece è sembrato sciocco. Restare in campo per il quarto set non aveva alcun senso. Avrebbe avuto più rispetto a ritirarsi alla fine del terzo invece che portare avanti sta farsa
Alcatraaaz,Alcatraaaz dadaradadaradadadada…
Ma “discreto giocatore, massimo 5 o 6 slam” è una cosa tipo licenza poetica? Tipo “un grande avvenire dietro le spalle” (cit) Un ossimoro come l’acqua asciutta per aumentare l’effetto ironico del commento? Perché era ironico vero?
Si, mi sbaglio, ho scritto Nadal per errore 😀
Quanto e’ Garroso questo Rolando…Garroso, Garroso, Garrosissimo, anzi direi immensamente, inopinatamente, inadeguatamente Garroso (e anche un po’ Garrulo)…Si direi proprio Garroso e Garrulo
@ Aramis (#3607349)
Solo per dirne uno appena un anno fa AO Gennaio 2022
La tua memoria probabilmente non ce la fa ad arrivare ad 1 anno fa
Purtroppo questa sarà la dura verità fra 2 giorni.
@ Aramis (#3607349)
Quindi per la proprietà transitiva lo US OPEN che ha vinto Alcaraz lo scorso anno non vale uno slam vero perché Djokovic era assente, ma anche i due mille americani che ha vinto non valgono visto che lì erano assenti sia Nadal che Djokovic.
MA FAMMI IL PIACERE!!!!
23° Slam !!!
Il risultato del 3° e 4° set la dice lunga sul problema di Alcaraz…peccato perché poteva essere una partita molto intrigante…
Oggi Ruud ha giocato al massimo delle sue possibilità: mai visto giocare così bene. Il picco della forma nel momento giusto e al posto giusto. Complimenti. In finale perderà perché Djokovic è più forte e per avere una chance Ruud dovrebbe ripetere una prestazione perfetta come quella di oggi e Djokovic non essere in giornata. Difficile che capitino entrambe le cose. Ciò non toglie nulla a Ruud, che si è dimostrato ancora una volta un grande giocatore, un grande atleta (il migliore sul circuito con Djokovic) e uno dei giocatori più corretti del circuito. Merita tutte le soddisfazioni che si sta togliendo, perché è un grande lavoratore. Chapeau.
tanti hanno dei pensieri negativi sui crampi di alcaraz, ma hanno la memoria corta perché dall’altra parte della rete c’era un giocatore che a inizio carriera concludeva una partita importante su due. molti tennisti tra cui federer e roddick lo hanno ridicolizzato per i suoi ritiri. basta cercare su youtube, roddick scherzando disse pure che era affetto da antracite. è normale. a 20 muscolarmente stai ancora crescendo. paradossalmente, questo tipo di incidenti capitano più frequentemente a un ventenne, piuttosto che a un 36enne, il cui problema è casomai il recupero post match. ed è lo stesso genere di fastidi che capitano a sinner e a musetti, che proprio contro djoko qui a parigi cedette, in parte, per crampi.
Se fai il saltimbanco anche quando non necessario rischi di romperti e cosi’ e’ stato per Alcaraz,giusto che vada avanti Nole che ha una intelligenza superiore
Sei un guru del tennis
Che noia oggi…per fortuna ci siamo divertiti ieri con le semifinali femminili!
Grande Nole.
@ Derek (#3607254)
Si hai detto bene e secondo me non sente la fatica,come Nadal ai tempi d’oro e quando non senti la fatica così è perchè ……beh ci siamo capiti e gli Spagnoli sono maestri in questo hanno dei dottori proprio bravi,solo che quando non senti la fatica e continui a scattare per ore su palle impossibili poi accade che qualcosa si rompe.
AO 2022 Vinse nadal . Cmq il tuo discorso non ha alcun fondamento. Perché djokivic ne avrebbe già 26 di slam : Ao e Us open 22; us open 20 e wimbledon 20 non disputato
Ad un numero 1 di 20 anni che dopo 2 set si ferma per crampi contro un 36 enne, dico solo una cosa, ma vai a cagare te e tutti quelli che ti stanno intorno
A Parigi oggi c’era un caldo opprimente Io l’avevo detto Fateli giocare più tardi Se giocavano adesso magari Alcaraz non aveva questi problemi Ma non mi danno retta!!!
Le cose non sono o bianche o nere, lo stesso Sinner a volte ha preferito ritirarsi… A volte si decide di restare in campo, per rispetto al pubblico e all’avversario, altre volte però ci si ritira per timore di aggravare una lesione (si pensi a uno strappo muscolare la cui guarigione potrebbe richiedere un tempo di recupero inferiore se ci si è fermati in tempo). È il giocatore a dover decidere e non è facile, deve compiere un’autodiagnosi senza essere anatomo-patologo e senza avere sotto gli occhi un’ecografia. Chi resta in campo pur sapendo di non poter più vincere è degno di plauso, chi si ritira per precauzione non va biasimato a priori.
É davvero difficile capire quello che è successo davvero.
…. Ma vi ricordate in semifinale a Miami quando Alcaraz ebbe i crampi? C’era Jannik in campo quindi ce lo ricordiamo tutti benissimo….
É già la seconda volta che succede, aspettiamo conferme future….. Magari in una finale Slam contro Jannik! 🙂
Si hai fatto bene ricordarlo, stava dominando la partita prima dell’infortunio.
… Spesso ci provi…