Dal Roland Garros: Lorenzo Musetti” questa partita mi servirà da lezione” Parla anche Sonego (VIdeo)
Lorenzo Musetti:” Oggi ho fatto tutto quello che non dovevo fare. Il piano di gioco era chiaro ma non sono riuscito a metterlo in pratica e ad esprimermi come avrei dovuto . Non credo sia stata l’emozione, è solo che devo avere più consapevolezza di me stesso; a volte mi faccio condizionare troppo da chi c’è dall’altra parte della rete. Devo concentrarmi su me stesso e , su quello che devo fare cercando di fare meno confusione”.
PRIMO PUNTO SHOW DI MUSETTI
“Certi numeri e certi gesti atletici altri giocatori non li fanno – spiega – , ma se sei il numero 1 al mondo, e oltretutto il numero 1 più giovane della storia del tennis, c’è poco da sorprendersi. Più che altro sono rimasto sorpreso in negativo da quello che facevo io… dalle cavolate che ho fatto per uscire dallo scambio, delle scelte sbagliate. Andavo sempre di fretta, non mi sono mai caricato e ho avuto sempre un atteggiamento negativo. C’è poco da sorprendersi, c’è da rimboccarsi le maniche e lavorare per preparare una rivincita”.
”Questa partita mi servirà da lezione – a, oggi posso solo accettare il fatto che lui abbia giocato meglio di me, è entrato in campo più grintoso e con più voglia di vincere. Ha meritato, gli ho stretto la mano e gli ho detto bravo. Devo ripartire da questo torneo, devo analizzare questo match e capire perché l’ho affrontato in questo modo. Devo trovare il modo per fare un cambio di marcia”.
GLI HIGHLIGHTS DI KHACHANOV-SONEGO
INTERVISTA A LORENZO SONEGO
TAG: Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego, Roland Garros, Roland Garros 2023
Enzo, ascolta… non c’è bisogno di firmare sempre le str…anezze che scrivi perché nei post compare il nick di chi scrive! Ma se proprio non puoi farne a meno, scrivi almeno Enzo con l’iniziale maiuscola, trattandosi di nome proprio di tro…ehm… di persona. Rischi pure un paliatone dall’utente “Ignoranza pura”
Si, domani con zizzìpas
Infatti ho scritto che un altro Panatta ANCORA non ce lo abbiamo, non che non ce lo avremo. Ed ho aggiunto che pur vedendo nettamente meglio Sinner tra i grandi, anche Musetti ha le carte in regola per starci. Ma ricordiamoci sempre che Panatta è stato un tardone rispetto alla maggioranza dei grandi dell’epoca, basti citare Borg che a 18 anni aveva già vinto il suo primo slam. Comunque, tornando alle dichiarazioni di Musetti e al suo sentirsi già un campione arrivato (questione che tu liquidi un po’ troppo semplicemente attribuendogli del “presumin”), sono del parere che ad oggi questo è il suo più grave limite, molto più di quelli che pure gli sono riconosciuti di natura tecnica, atletica o emotiva.
@ pibla (#3601528)
Ne parlavo in ottica allergie, vivo in zona rg… in questi giorni è al max, nel 2020 ovviamente no.
Penso i campi fossero più lenti allora. Pioveva a secchiate.
@ MISSION TO SLAM (#3602012)
Non parliamo poi x tsi tsi servizio pressa x terminator e dritto martellata di thor più che sufficienti x chiudere il discorso .Strategie schemi tattiche …. tutto inutile …. servizio e dritto … un buon rovescio lungo piazzato una buona corsa laterale , discreto scatto in avanti x le smorzate e i giochi sono fatti . Dove sta la difficoltà di dare 20 – 30 km in più al servizio è al dritto ?
@ MISSION TO SLAM (#3602008)
Idem anti Rune e anti medvedev … non funziona invece quest’uomo due contro Djokovic dove vince chi rimette tutto lungo stando in campo anche 6 ore con la stessa verve dei primi giochi !
@ MISSION TO SLAM (#3602003)
L’anti Carletto è un servizio alla Roddick con dritto alla Delpo …. scacco matto in due mosse !!!!
@ gattone mecir (#3601738)
Mentre il medico ” Musetti” studia
Il paziente ” slam ” se lo pappa Carletto !!!
Eh, però nel tennis equilibratissimo di oggi, il campo allentato dalla pioggia, le palle che non viaggiano, non sono cose così banali, basta poco per rendere le gambe molto più importanti della potenza dei colpi, non solo per Jannik…
Comunque, come dici giustamente tu, ora si cambia scenario e vediamo che succede… 😉
@ Francesco (#3601496)
Non manca la preparazione, manca la fisicità dei due! E se non ce l’hai, non potrai averla. enzo
iniziano ad essere troppe le lezioni per i nostri giocatori…
Prima o poi si inciamperà il mostro spagnolo…
Si Si, anche se avesse servito come ad Amburgo non avrebbe vinto un set, ma almeno avrebbe reso il parziale meno severo. Come ho scritto nel precedente post, Lorenzo è al pari di Alcaraz dal punto di vista tecnico, ma c’ è un gap enorme dal punto di vista fisico e tattico(al di là dell’ aspetto mentale). Però, guardando gli aspetti positivi, ritengo che a tratti Lorenzo sia riuscito a raggiungere il livello di gioco dell’ avversario. Purtroppo lo ha fatto solo in sporadici momenti del match. Alcaraz invece quel livello mostruoso che ha fatto vedere ieri, l’ ha fatto suo da tempo.
Concordo con le tue osservazioni, ma ritengo che ieri, pur servendo secondo i suoi migliori standards, Lorenzo difficilmente avrebbe portato a casa un set ! Con il murciano che accelerava a tutto gas, pur battendo meglio, per Lorenzo sarebbe stato complicato tenere con accettabile continuità il servizio.
Ovviamente queste sono solo ipotesi perché poi sono i fatti quelli restano e ieri la storia è stata quella che è stata.
Certo, tutto ciò non vuol dire che se da qui a pochi mesi ci sarà un nuovo mach tra Lorenzo e Carlito non possa vincerlo Lorenzo, su qualunque superficie di gioco ed in ciò voglio distinguermi da tutti gli indovini che vedono a partire da adesso e per diversi lustri l’esclusivo predominio di Alcaraz, ormai erede conclamato di Nadal … troppo presto per dirlo 🙂
Non si è fatto trovare pronto. Si d’accordo tutto, le palline che si sgonfiano, il campo lento, tutto quanto. Però dalla semifinale di M.C. con Rune non si è ancora ripreso, te guarda anche a Roma. Ora si cambia scenario e speriamo che si sblocchi da questa situazione.
Il lungolinea di rovescio non glie l’ ha fatto giocare Alcaraz, rifiutando costantemente lo scambio sulla diagonale sinistra. Inoltre la scelta di giocarsela sul tocco non è così sbagliata essendo l’unica fase di gioco dove il nostro se la gioca alla pari. Purtroppo però Alcaraz aveva l’ enorme vantaggio di arrivare sempre prima(un po’ per la posizione in campo, un po’ per la sua inumana rapidità). Più che la parte tattica, Musetti dovrebbe rivedersi la partita e rendersi conto che a tratti è riuscito a giocare allo stesso livello dello spagnolo e provare a trovare continuità a quel livello. Non so se ci riuscirà, ma è un dovere provarci, perchè il potenziale è tanto.
Sì, tieni conto che nel 2020 i campi erano abbastanza allentati, ma le palle almeno viaggiavano, quest’anno hanno ulteriormente rallentato le condizioni di gioco.
Sì, tieni conto che nel 2020 i campi erano abbastanza allentati, ma le palle almeno viaggiavano, quest’anno hanno ulteriormente rallentato le condizioni di gioco.
Che Musetti abbia un certo, come diciamo a Genova, “presumin”, non lo scopriamo adesso. Eviterei però di diventare fini esegeti dei tennisti che, anche se probabilmente sono meglio dei calciatori, sono più bravi con la racchetta che con la penna…
Sul fatto che non sia nato un Panatta: Adriano ha colto i suoi maggiori successi a 26 anni, in un’epoca in cui forse c’era ancora maggiore tendenza alla precocità di adesso. Sinner e Musetti ne hanno 22 (non ancora compiuti) e 21… un po’ di tempo c’è ancora.
Grazie, aggiungerei solo un paio di cose raffrontando la partita di ieri e quella di Amburgo.
Al netto della perfetta tattica di Alcaraz, Musetti ad Amburgo aveva servito molto meglio e lo spagnolo rispetto allo scorso anno è migliorato tantissimo in risposta, risultato: Musetti ha subito caterve di breaks.
Detto questo secondo me il punteggio è severo rispetto alla reale differenza di livello tra i due. A tratti Musetti è riuscito anche a giocare al livello dello spagnolo, quindi più partite di questo livello gioca, più riuscirà a trovare continuità. Lo stesso Alcaraz l’ anno scorso era molto più altalenante di rendimento, durante le partite rispetto a quest’ anno.
@ antoniov (#3601373)
Secondo me il suo problema è che crede davvero che sia un problema di tattica di gioco o atteggiamento. L’atteggiamento è sicuramente sbagliato dal secondo set in poi perchè ha mollato e non si deve mai mollare. Ma la differenza è tutta nel prendere il comando dello scambio. Lui non può pensare che la sua solita tattica di partire da 3 metri dietro la linea di fondo, caricare i topponi per far accorciare l’avversario e poi entrare coi piedi in campo a chiudere, possa funzionare contro Alcaraz, ma non funziona neanche contro Sinner e Tsitsipas. Questi giocano d’anticipo, non si fanno sbattere indietro come Norrie e comandano loro il gioco. Lui deve essere molto ma molto più aggressivo dai colpi di inizio gioco, servizio e risposta. Non può andare in progressione o rallentare troppo con questi. Non glielo consentono.
Se Musetti fosse entrato in campo con la consapevolezza che Alcaraz abbia in generale un tennis superiore al suo , avrebbe fatto di tutto per metterlo in difficoltà grazie alla consapevolezza della sua maggior classe provando a giocare di genio diciamo.. invece entrambi sono scesi in campo solo con la seconda di consapevolezza ed il primo , con la sua umiltà, ha fatto di tutto per annullarla quella capacità avversa..così L’ho letta..e forse dall’analisi che Musetti ha fatto forse davvero la lezione l’ha imparata..