Bentornato “Sebi” Korda
È un vero piacere varcare le porte degli IBI23 e ritrovare in campo Sebastian Korda. Il 22enne statunitense, figlio del campione ceko Petr, sembra aver superato il problema al polso patito agli Australian Open lo scorso gennaio. Un infortunio bruttissimo, perché rimediato dopo aver dominato Daniil Medvedev in un torneo che sembrava davvero promettente, e particolarmente problematico per un tennista, poiché dal polso passano le sensazioni dell’impatto, le correzioni di angolo e spin, il “rapporto con la palla”. Ancor più quando hai un tennis poco muscolare e molto sensibile come quello di Sebastian, basato su fluidità di movimento e tempo d’impatto. Ha saltato quasi 4 mesi di tornei, rientrando a Madrid dove ha ceduto all’esordio (2° turno) contro il francese Grenier in due tiebreak. Tanta ruggine, troppi errori, il prezzo da pagare al rientro.
Sul rosso del Foro Italico, meno veloce di quello della capitale iberica, “Sebi” avrà più tempo per impattare la palla, e questo forse potrebbe giocargli a favore per ritrovare quelle sensazioni perse durante il lungo stop. Ha affermato di aver lavorato molto sul piano atletico, su gambe, schiena, per prepararsi ad un’estate da protagonista.
In effetti avendolo osservato da bordo campo è apparso bello tonico, alto e longilineo come sempre, ma con un tono muscolare ben definito. Si è allenato nel pomeriggio sul campo dietro al Centrale, con non pochi spettatori ad osservarlo sul campo condiviso con l’australiano Chris O’Connell. Un allenamento davvero poco “da terra”, con la palla che viaggiava spedita, retta, velocissima, tra i rovesci magnifici in anticipo del nativo della Florida e qualche botta di diritto dell’aussie molto interessante.
C’era tranquillità e concentrazione in quella sessione di training, un po’ disturbata dai rantoli e risate provenienti dal campo attiguo, con Galan e Etcheverry, mentre nel terzo campo della fila c’erano Norrie e Garin discretamente in lotta nonostante fosse solo allenamento, con addirittura una palla contestata da Norrie a Garin, e con i due coach attoniti ad osservare l’inusuale siparietto.
Nessuna contestazione tra Korda e O’Connell, ma valanghe di schemi offensivi. Quelli provati da Sebastian sono stati molto chiari: servizio esterno, passo avanti per anticipare la risposta col diritto lungo linea e via avanti a prendersi il punto a rete; oppure un cross lento per cercare il contro piede. Diversa la resa nei due schemi: con il diritto lungo linea Korda è stato preciso, efficace, mentre col “crossettino” non sempre ha trovato precisione. Chissà che non senta ancora qualche scoria col polso, non tanto a livello di dolore o fastidio, ma proprio per la sensazione che non c’è ancora.
Invece in risposta Korda è stato poco preciso, tanto che all’ennesima palla finita abbondantemente lunga lo scambio di sguardi col coach valeva più di mille parole. Bene invece nello scambio dritto per dritto col rovescio, con palla che veleggiava sicura e profonda, dopo un impatto maestoso per compostezza e timing. Una bellezza che da sola “vale il prezzo del biglietto” per chi ama i gesti tecnici.
Difficile che Sebastian possa essere un vero protagonista degli IBI23, ma è stato bello ritrovarlo in campo e aprire la “personale” edizione del torneo proprio con lui, con il suo tennis splendido per purezza stilistica ed eleganza.
Marco Mazzoni
TAG: Masters 1000 Roma 2023, Sebastian Korda
Fa molto piacere vedere che siamo in tanti ad essere estasiati dal gioco di Sebastian.
Sono d’accordo sia con l’utente che lo ha collocato nella top3 insieme a Alcaraz e Sinner sia con l’altro che sostiene che talvolta si perde un po’ nel suo talento: per quanto riguarda il primo forse il suo posto è messo in discussione da Rune che è cresciuto tantissimo nell’ultimo periodo ma a parità di condizione reputo l’americano ancora un gradino sopra, anche in virtù della cattiveria agonistica(e con ciò mi ricollego all’altro utente) che ha mostrato nell’ultimo anno, aspetto però sul quale può lavorare ancora per cercare di livellare il gap rispetto al murciano e il pusterese.
Ciò che mi ha sempre destato piacere è proprio, al contrario di quanto scritto pocanzi, la sua compostezza ed eleganza nel colpire la pallina, quel suo muoversi nel campo a piccoli passi quasi come una ballerina.
@italo Ha già vinto un torneo su terra rossa.
a me sembra troppo leggero.. un fisico alla medvedev ma con un gioco totalmente diverso: a mio parere sulla terra non può essere competittivo.
La sua superfice ideale è l’erba
Gran bel giocatore e gran belle sorelle
Anche io pensavo che caratterialmente fosse un po’ “molliccio”, però prima dell’infortunio mi è sembrato molto più solido e tosto. A livello di estetica di gioco, sportività, correttezza ecc… ecc… tra i giovani è tra i miei preferiti.
Con una forza mentale alla Alcaraz/Sinner/Rune e il talento che si ritrova potrebbe essere tranquillamente un top5. Ma mi sono tenuto cauto proprio per il carattere. A me ha convinto molto prima dell’infortunio ma effettivamente quel livello di determinazione dovrà dimostrarlo per un buon periodo. Ma cosi com’era l’ultimo periodo (secondo me) tra i primo 10 potrà starci tranquillamente a lungo.
@ Kenobi (#3551380)
tornare?non è mai stato tra i primi 16 anche se ne avrebbe le potenzialita.
Non è mai arrivato tra i 16, il massimo che ha raggiunto è la 26° posizione e comunque entrarci non sarà facile perché ci sono attualmente più di 1000 punti di distanza
Vediamo se tornerà quello di prima, il polso per i tennisti è una delle zone più delicate e sensibili, Thiem dall’infortunio non è stato più lo stesso
Korda mi piace molto, speriamo riesca a tornare tra i 16 entro l’estate, tra qualità e prestazioni è uno dei miei giocatori preferiti che diverte, a volte lo dimentico ma è un giovane anche lui.
Si bel gioco, ma spesso si specchia nella sua bravura..mi pare un Nardi che c’è l’ha fatta..manca di cattiveria e di ambizione..Sinner ed Alcaraz sembrano due bravi ragazzi ma hanno una ambizione smodata, una ferocia tennistica e una disposizione totale al sacrificio e al lavoro che manca alla maggio parte dei colleghi..Platini, che aveva il fisico di un ragioniere, senza quella testa e determinazione giocava nei tornei aziendali…
Speriamo torni in forma al più presto. Quanto mi piace il suo tennis! Molto bello, sa fare tutto. Ottimo servizio, tatticamente molto intelligente e con ottima propensione all’attacco.
Non fa niente a caso.
Infortuni permettendo e un top 10 per almeno 10 anni. Con ottime prospettive per vittorie importanti.
Forza Sebastian, c’è bisogno del tuo tennis per sollevare l’asticella del bel gioco che il tennis moderno ci ha fatto perdere (in parte)…
A parte Sinner e Alcaraz, con quel tennis moderno ma elegantissimo me lo fa preferire a tutti gli altri. Ben tornato davvero!
Sono proprio contento, bravo ragazzo con tanta classe e talento
E già siamo partiti male, anche in passato ha avuto diversi infortuni…
dai dai dai!
Concordo!
Bentornato Seb! Io sono sempre convinto che lui sarà il vero Big 3 con Alcaraz e Sinner : ha troppo talento per non vincere qualche slam, infortuni permettendo