Murray esulta! Al Challenger di Aix en Provence vince il suo primo titolo dal 2019
A volte ritornano. Soprattutto se sono dei veri leoni, guerrieri indomiti capaci di andare oltre alla sofferenza, al dolore, quasi all’impossibile. Così è Andy Murray, lo “scozzese di ferro”, proprio come la sua protesi all’anca che ha rischiato seriamente di mettere fine alla sua carriera. Murray invece ha continuato a lavorare, a crederci, nonostante tanti alti e bassi, la difficoltà di ritrovare il suo miglior tennis, che ormai tutti pensavano fosse solo un ricordo. Andy ha concluso un’ottima settimana sul rosso del Challenger di Aix en Provence alzando la coppa di evento assai qualificato, battendo in finale (e in rimonta) lo statunitense Tommy Paul col punteggio di 2-6 6-1 6-2. Per il 35enne è il primo titolo dai tempi di Anversa 2019, e su terra dal successo agli Internazionali d’Italia 2016. Non vinceva un torneo Challenger dal lontanissimo 2005, quando era ancora un teenager, in totale ne ha vinti 3.
“L’ultimo anno, anzi direi gli ultimi 18 mesi, sono stati un po’ faticosi per il mio gioco. Ma la mia squadra è stata lì a sostenermi e a lavorare con me per cercare di migliorare”, ha detto Murray dopo la vittoria. “Continuiamo da qui, è un buon momento”.
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— ATP Challenger Tour (@ATPChallenger) May 7, 2023
Il titolo in Francia vale ad Andy punti preziosi, che lo portano al n.42 nel mondo nel ranking aggiornato domani. È la sua classifica migliore dal maggio 2018, segnale piuttosto evidente di una ritrovata continuità di rendimento, insieme a buonissimi picchi di qualità. Nel 2023 infatti ha battuto già tre tennisti classificati tra i top20 del ranking: Paul nella finale di Aix, Berrettini nella prima delle sue avvincenti battaglie agli Australian Open lo scorso gennaio, Zverev a Doha a febbraio.
Proprio all’inizio dell’anno, lo scozzese ha stupito il mondo del tennis ed esaltato il pubblico con una serie di maratone infinite nei primi tornei disputati, dimostrando un’efficienza fisica davvero sorprendente dopo quello che ha subito. Ricordiamo che sta giocando con un’anca ricostruita con un delicato intervento chirurgico. In passato altri grandi del tennis (Kuerten, Norman, Hewitt, per citarne solo alcuni) per un problema simile sono stati costretti al ritiro o non hanno mai più ritrovato la miglior qualità di gioco. Questo è il risultato della forza di Murray, fisica e mentale, insieme ad evidenti progressi della chirurgia e della riabilitazione.
Murray quindi si presenterà in buona condizione al Roland Garros, torneo che giocherà per la seconda volta dal 2017. Il suo obiettivo tuttavia è chiaro: Wimbledon. Già lo scorso anno dimostrò di aver ritrovato un tennis di qualità su erba a Stoccarda, quando giocò un eccellente torneo estromettendo gente come Tsitsipas, Kyrgios e Bublik, perdendo solo in finale contro un Berrettini in grandissima forma.
In un video rilasciato sul canale dell’ATP Challenger Tour, Murray in settimana ha raccontato un po’ di ricordi di esperienze sul tour “del piano di sotto”.
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TAG: Andy Murray, Challenger 175 Aix en Provence
Murray ha fatto il suo (attuale) 110% ma il timido Paul si è consegnato all’esecuzione! Credo (e spero) che si ricordi questa sconfitta per un bel pezzo!!!
Che leone
Grande Andy!Un guerriero!
Complimenti a Sir Andy,campione di abnegazione e voglia di lottare senza se e senza ma. Chapeau!!!!
Che campione. Un vero esempio di forza di volontà. Sono davvero contento per lui!
Bravissimo Murray, solo tanta stima per la determinazione di un campione, che nell’ultimo anno ha avuto un miglioramento esponenziale e oggi occupa meritatamente la top 50. In bocca al lupo!
Mi fa davvero piacere, in fondo è uno dei FAB 4 (5 se ci mettiamo Wawrinka)
Immenso
Non ha vinto Wimbledon, ma il piacere della vittoria è sempre tanto.I nostri non farebbero male ad iscriversi ai challengher enzo
Muzza. Contento per lui. Chapeau
Uno come Murray ex n1 del mondo scende nel circuito challanger per trovare continuità. Fabio invece ( prima che si facesse male) non si abbassava.
davvero un Leone mi fa piacere per lui!