Swiatek e il suo amore per la lettura: “Mi fa sentire meno sola”
In un’epoca dominata da smartphone e social network, è curioso e interessante scoprire che la più forte tennista al mondo, Iga Swiatek, è una grande appassionata della lettura. Una passione scoperta alcuni anni fa e che a suo dire è diventata parte importante della sua giornata quando, in giro per il mondo, stacca da tutto e si sente meno sola in compagnia dei suoi libri. Un esempio? Giusto ieri, poche ore dopo aver vinto il suo 13° titolo al Porsche Tennis Grand Prix, la numero 1 del mondo si è rivolta ai social media per postare una serie di messaggi celebrativi sulla Giornata mondiale del libro, che cadeva giusto il 23 aprile in onore di William Shakespeare, Miguel de Cervantes e Inca Garcilaso de la Vega, che morirono tutti quel giorno. Quindi ne ha parlato nel corso di una chiacchierata col sito WTA, nella quale racconta i suoi autori preferiti e ricorda un progetto interessante lanciato lo scorso gennaio, “Leggi con Iga”, con il quale incoraggia i suoi follower su Instagram a leggere almeno 12 libri nel 2023 e condividere con lei le riflessioni dei vari volumi terminati.
“Ho scoperto il mio amore per la lettura quando avevo 17 anni. Leggere mi ha fatto sentire meno sola al mondo. È stata divertente la combinazione di divertirsi e conoscere le persone di cui hai letto, è come se sentissi che sono diventati tuoi amici” racconta la polacca.
Ken Follett è stato l’autore che ha acceso la miccia, poi non si è più fermata: “Quando ho letto le due trilogie di Ken Follett, mi sono resa conto di quanto fosse bravo, mi è piaciuto davvero molto. Erano dei libri così grandi, prima di leggerli non sapevo che si potesse leggere questo tipo di libro così velocemente. Da un certo punto di vista, sono un po’ pesanti, ma li ho letti davvero velocemente perché li ho trovati molto interessanti, mi sono semplicemente divertita di più. Li ho letti quando avevo 17 anni. È difficile per me scegliere un momento in particolare per leggere, alla fine… leggo sempre. Adoro avere quel tempo solo per me”.
In questo periodo Iga si è concentrata sulle biografie: “Ieri ho finito di leggere la biografia di Matthew Perry. In questo momento voglio dedicarmi a questo settore di letture, leggerò di Leonardo da Vinci ora. Ma non so cosa sceglierò per la sfida del mio club di letture, voglio scegliere qualcosa che piaccia davvero alle persone e che sia facile da leggere per chi lavora tutti i giorni. È giusto alternare vari tipi di letture, più o meno impegnative. Magari molta gente non ha tempo per leggere tanto quanto me, io viaggio molto e cerco di ammazzare i tempi morti, i trasferimenti, l’attesa prima delle partite, ecc, con un libro. Sono consapevole che non molte persone sono così fortunate. Per il club del libro che ho lanciato, voglio scegliere qualcosa che li convinca a leggere di più invece di guardare la TV”.
Leggere per Swiatek è un’attività completa, per conoscere, rilassarsi e distrarsi. “Il mio obiettivo è divertirmi leggendo. Leggere di persone che possono ispirarti e anche acquisire maggiori conoscenze sul mondo. Credo che sia più difficile convincere le persone anziane a spostarsi su certe letture. Se stanno già leggendo, ovviamente sanno cosa gli piace ed è difficile dargli qualcosa di nuovo, e se sono lettori da sempre, sicuramente sui libri ne sanno molto più di me! Il mio obiettivo è cercare di convincere le persone della mia età o più giovani, perché questa è l’età in cui puoi iniziare a leggere e leggere fino alla fine della tua vita. E penso che, nel mondo moderno, queste persone siano quelle che ne hanno più bisogno”.
Carta o digitale? Una scelta difficile per la polacca: “Mi piace andare nelle librerie e vedere tutti i libri, annusarli, sfogliarli. Ma in termini di acquisti, voglio essere ecologica. Quindi sono combattuta tra avere tutti questi libri su carta e godermeli o averli in digitale. D’altra parte, so che rimarranno sul mio scaffale per alcuni anni e nessuno li leggerà tranne me”.
Visto il suo impegno nel promuovere la lettura, possiamo solo concludere affermando… brava Iga!
Marco Mazzoni
TAG: Iga Swiatek
Non c’è niente di meglio di avere un libro tra le mani con il suo tipico odore.
Gli ebook saranno comodi ma si perde tutta la magia
Sicuramente avrà letto “Jestem Isia”
A 22 anni da compiere, senza aver fatto dello studio il suo impegno principale credo che sia importante comunque leggere e non incollarsi al cellulare come fanno molti anche laureati o presunti acculturati.
@ Ken Falko (#3522718)
Doveva leggere Umberto Eco vero?
Ammazza! Ken Follet… roba impegnata!
non sai quale biografia sta leggendo, però hai già deciso che non va bene. che già … boh … però poi decidi di superarti dandole dei suggerimenti. cioè, pensi che lei li leggerà, o stai solo trovando un modo per farci sapere che conosci conrad e calvino?
sì, probabilmente dovrebbe leggere subito Sartre e Russell e poi andrebbe tutto bene Dopotutto il testo non parla di questo, non di mostrare la tua conoscenza della letteratura, ma di incoraggiamento e del modo diverso di trascorrere il tempo libero. Iga sei grande.
@ robdes12 (#3522382)
Ma sai, se Swiatek sbandiera con vanto di leggere Ken Follet o biografie di personaggi TV può essere che per l’ambiente sia già un “titolo di merito”, basta vedere con quanta enfasi sono state esternate da lei e citate in LT queste dichiarazioni che per la prima volta riportano la parola “lettura” !! Queste dichiarazioni inedite, per reazione, ne hanno generate altre più terra a terra e realiste dei commentatori, alcune, consentitemi, esilaranti..
@ robdes12 (#3522382)
Best seller (correttore non docet)
@ Luchador (#3522255)
Se i titoli da lei menzionati indicano cultura, allora l’ottava per cento dell’umanità può fregiarsi del titolo di erudita. Biografie scritte da un gost rider, bestia selleria da passatempo in spiaggia, poi una vita di Leonardo che immagino sia qualche polpettone da cui hanno ricavato il girato televisivo storicamente più che improbabile, temo che più che colta divenga disinformata. La cultura richiede sforzo e impegno, dalla campagna alla biblioteca specialistica. Fa bene a leggere, ma forse farebbe altrettanto bene a evitare di sentirsi sola. Potrebbe leggere la Dickinson, che le farebbe capire che non si è mai soli finché si abbia la solitudine a farci da compagna. Anche il già citato Calvino potrebbe essere utile, da Il castello dei destini incrociati a Palomar. In alternativa leggere una biografia di Conrad, polacco come lei ma esule idiopatica e poi i suoi romanzi, in cui l’isolamento è una trama sempre sottesa. Solitudine per solitudine, scegli un conterraneo, sarà più organico alla tua sensazione di esilio tennistico.
Leggere non implica necessariamente essere colti. Conosco ragazze che leggono foto-romanzi o novelle commerciali.
La maggior parte dei tennisti credo abbiano lasciato gli studi in tenera età per dare la priorità agli allenamenti. Fanno eccezione alcuni americani perché li c’è un altro sistema che permette sua di studiare che di giocare. Infatti ve ne sono diversi laureati.
Si vede da lontano che e’ una ragazza intelligente e destinata a eccellere.
Il tennis e’ uno degli strumenti a sua disposizione
Non credere. Credo che l’attore descriva la, depressione di cui ha sofferto, le paure di sbagliare che lo attanagliavano sul set. L’essere un comico dà spesso un’impressione di frivolezza ma dietro si nasconde altro (come insegna John Belushi o i nostri Walter Chiari e Francesco Nuti).
bisogna anche avere il tempo,parole sante….
Ci sono qui un paio di commenti per i quali sarebbe consigliabile, all’autore, di entrare in qualche libreria, scegliere un libro nel reparto psicologia e leggerlo, cercando di capirne il contenuto
….e farne tesoro…
Ho letto veramente tanto in vita mia, ma viaggiare ti completa, ti aiuta a capire ciò che leggi.
Il tennis è uno sport stupendo perchè ti permette di viaggiare ed avere tempo per leggere.
E non un caso che sia una campionessa.
Ricordano una certa giocatrice nostrana. Peccato i risultati non siano proprio gli stessi 🙁
Certo che leggere la biografia di Matteo perry di friends, non mi sembra chissà chissà quale opera 🙄 ..ma i gusti sono gusti
Ricordo qualche anno fa che quando tutti si prodigava o per dare consigli a quinzi io gli consigliavo di leggersi qualche libro. Il ragazzo aveva difficoltà ad esprimere pensieri anche banali, immagino le difficoltà nel pensare a cosa fare in campo. Alla fine la capacità di pensiero è legata al linguaggio
Swiatek e Sabalenka…2 bravissime tenniste che pensano anche ad altro nella vita e ciò le aiuta anche a prendere il Tennis non solo come il loro lavoro,ma come un gioco.
Sinonimo di grande intelligenza.
Brave davvero
Leggere, oltre che essere rilassante, ha un pregio impagabile: stimola lo spirito critico, al contrario di quando più passivamente si assorbono contenuti multimediali. Una società migliore è una società più colta e che si fa domande. Brava Swiatek
Oggi ho visto un video sui 100 libri imperdibili, consigliati da Piero Dorfles.
Mi sono offeso perché c’era solo un’opera di Italo Calvino, mio grande amore.
Grazie a lui presi anche un gran voto ad un esame universitario.
Lezioni americane. Six memos for the next millennium! E vai con la lode.
Pare si stia preparando per Roma e Parigi col Viaggio al centro della terra.
Noi, ahinoi, rischiamo di finire col Fu Mattia…Berrettini.
Tutto il contrario della Satta!
Non è un caso che sia la n.1
La serenità e l’acume tattico sul campo passa anche dalla lettura fuori dal campo.
Ma scusa, perché non ti metti con il nostro Berrettini e vi mettete a leggere, così magari anche lui, oltre ad acculturarsi, magari vince uno Slam?!?
Si scherza eh…
Ragazza intelligente e colta
La capisco. Leggere piace molto anche a me.