Masters 1000 Monte Carlo: Sinner cede a Rune nel rush finale del terzo set, dopo una battaglia feroce
Perdere così fa male, dopo un inizio scintillante, dopo aver dominato il primo set con una prestazione eccellente, una progressione di una potenza ed efficacia mostruosa. Purtroppo dall’avvio del secondo set, e poi complice anche un’interruzione per pioggia di 50 minuti, il match di Jannik Sinner nella semifinale del Masters 1000 di Monte Carlo si è complicato terribilmente e Holger Rune è salito, prendendo sempre più smalto e campo, servendo meglio e vincendo con maggior sicurezza i propri turni di servizio nel terzo set, finendo per vincere nel rush finale. 1-6 7-5 7-5 lo score conclusivo a favore del danese dopo quasi 3 ore di battaglia feroce, non sempre tecnicamente al top – tantissimi saranno gli errori finali, più del doppio dei vincenti – ma assolutamente avvincente per agonismo e intensità. Il successo porta il classe 2003 danese in finale, a sfidare Andrey Rublev per il titolo del primo 1000 su terra in stagione. Jannik ha giocato una grande partita, ha lottato con forza fisica, testa e buon tennis contro un avversario altrettanto tosto, bravo a spostare l’inerzia dell’incontro a suo favore dopo un inizio terribile e prevalere in un terzo set carico di tensione.
Holger è stato fisicamente superiore, è cresciuto via via che il match avanzava, è sembrato più fresco nel terzo set e soprattutto ha gestito meglio la pressione e il discreto caos con gli spalti, da lui voluto e “gestito” per mettere ulteriore pressione all’azzurro. Di sicuro Sinner non ama i contesti del genere, come successe in passato nel match perso (anche quello in rimonta) contro Tiafoe a Vienna. Tuttavia sarebbe ingiusto attribuire ad Holger solo meriti “a-la-Connors”: il contesto l’ha certamente agevolato, ma è corretto sottolineare anche i meriti tattici di Rune. Holger dal secondo set è stato più efficace col servizio, sia per punti diretti che per migliori percentuali in campo, mentre Sinner ha ricavato sempre meno, servendo troppe seconde che poi ha dovuto gestire prendendosi bei rischi, non sempre ripagati. Inoltre l’aspetto tecnico che ha girato totalmente l’incontro a favore del danese è stata la posizione in campo. Era il tema più critico analizzato nel pre-partita, e il campo ha ampiamente confermato la teoria.
Nel clamoroso inizio di Sinner ha pesato tantissimo la sua abilità nello spingere subito a tutta forzando immediatamente, grazie un servizio efficace, ad una risposta molto profonda ed aggressiva. Colpi d’inizio gioco che gli hanno permesso di liberare la potenza e velocità del suo braccio, soprattutto col diritto, con i piedi molto vicini alla riga di fondo. Rune era con le spalle al muro, non aveva letteralmente il tempo di trovare una contro mossa, era sbattuto fuori dal campo e aggredito da pallate micidiali per profondità, velocità e potenza. Angolate e precise. Una morsa micidiale che l’ha schiacciato. Senza appello. Si aspettava una reazione di Rune, ed è arrivata.
Holger è stato bravissimo ad approfittare di un paio di errori col diritto di Sinner all’avvio del secondo set. Errori banali, non forzati, in momento in cui c’era tanto vento e pioveva, una combinazione di cose che hanno fatto perdere sicurezza a Jannik. È stato un attimo, ma l’azzurro si è irrigidito, lo si è visto subito da come abbia perso anche la prima di servizio, è il primo segnale di tensione nel suo gioco. In quel preciso momento Rune ha cambiato i suoi drive, ha avuto quel filo di tempo in più per caricare col diritto e col rovescio dei colpi centrali, nemmeno così veloci ma carichi di spin, che sono stati sufficienti ad allontanare dalla riga di fondo l’azzurro. Meno sicuro e con palle meno rette da controbattere, Sinner ha perso il comando del tempo di gioco, ha perso un metro di campo e non è più riuscito a comandare gli scambi, a tirare quelle accelerazioni con i piedi vicini alla riga che erano state mortali per Rune. Un cambio tattico semplice che ha mandato fuori ritmo Sinner all’avvio, incapace di ritrovare con delle variazioni la miglior posizione. Rune ha variato di più, tra top, palle corte, improvvise pallate, mentre Sinner ha continuato a spingere, a cercare grande velocità, ma sbagliando di più e senza l’aiuto del servizio, stasera meno efficace rispetto alle giornate precedenti. Con questa combinazione di fattori avversi, ha perso la posizione ideale, è stato costretto a rischiare molto di più perché Rune ha tirato su un vero e proprio muro difensivo, di grande qualità, e quindi è finito più spesso sotto pressione, sbagliando.
Era stato bravissimo a riprendersi il contro break nel finale secondo set, ma purtroppo nel 12esimo game ha di nuovo perso il servizio, e il set. Lì la partita si è fatta difficilissima perché nel terzo Rune ha iniziato a servire per primo e ha servito meglio, ha messo grande pressione all’azzurro. Lo dimostrano le sei palle break (MP incluso) strappate in risposta, contro le zero di Sinner. Jannik ha trovato le giocate migliori, le più spettacolari, con più rischio, facendo saltare il pubblico, ma ha anche commesso più errori e spesso si è fatto sorprendere dalle palle corte del rivale.
È un boccone amaro da mandare giù, perché la partita era iniziata benissimo mostrando una netta superiorità. Ma anche perché se si fosse arrivati al tiebreak, la spinta di Jannik avrebbe anche potuto prevalere sul punto secco. Tuttavia nel terzo set Rune è stato più solido, più forte al servizio e si è meritato il successo. Sinner nonostante la sconfitta si conferma ormai tennista di vertice, pronto alla lotta, irriducibile nonostante un avversario davvero forte e “cattivo” agonisticamente. Dovrà riflettere sulle cause che non gli hanno consentito di riprendere il controllo del gioco, è lì che ha perso la partita. Ne vedremo ancora molte di sfide tra i due. Saranno battaglie avvincenti.
Marco Mazzoni
La cronaca
La seconda semifinale di Monte Carlo 2023 scatta con un discreto vento, un cielo meno minaccioso e i riflettori accesi, e Sinner alla battuta. Rune cerca subito la palla corta, evidente la sua tattica (rivelata anche nell’intervista di ieri sera): non lasciare Jannik colpire da fermo, dal centro, dalla sua posizione preferita. Molto aggressivo l’azzurro, spinta a tutta col diritto pronto a scattare in avanti, e prima palla forte al corpo, meglio non dare troppo angolo in risposta all’avversario. Ottimo avvio per Jannik, 1-0. Anche Rune gioca un buon turno di servizio, più cauto nella spinta, anche per il vento contrario che abbassa le traiettorie. Proprio col vento a favore infatti Sinner nel terzo game ha qualche problema di controllo, come sul 15 pari quando in avanzamento è costretto a una demivolée troppo complicata. Si salva dal 15-30 con una prima Top, e poi vince una schermaglia sotto rete, chiamato avanti dal danese. È importante riuscire a battere Holger in queste giocate sul net, perché mentalmente lo costringe a spingere e prendere più rischi, e con questo vento non è affatto comodo picchiare la palla a tutta. Il diritto di Sinner continua a funzionare a meraviglia, come in tutto il torneo, potente e aggressivo, anche se un po’ meno profondo in quest’avvio rispetto al match contro Musetti perché lavora un filo la palla viste le condizioni. 2-1 Sinner. Molto molto MOLTO bene Jannik nel quarto game: prima tira una pallata di diritto ingestibile inside out sulla palla rallentata dal nastro, quindi costringe Rune e rincorrere dai teloni con un pressing bestiale. 0-30! Ancora un forcing a tutta, comanda Jannik, ha lui in mano il tempo di gioco, e Holger è timido col rovescio, sbaglia. 15-40, prime palle break, per Sinner. Le annulla Rune, un bel servizio e un buono scambio, condotto senza paura. Il BREAK arriva alla terza chance, con un doppio fallo del danese, che sente troppo la pressione della posizione molto avanzata dell’azzurro. 3-1 avanti Jan, 18 minuti. Più dello score, è la sensazione di controllo dei tempi di gioco e della profondità dei colpi, soprattutto con la risposta al servizio, che fa sentire avanti Sinner. Jannik col diritto dal centro fa “le buche per terra”, con una combinazione di precisione e potente entusiasmanti. Corre il via quinto game, 40-0, poi arriva un errore di tocco e un doppio fallo. È il momento di chiudere il game, non rimettere mentalmente in corsa Rune. Ci riesce con una prima al T, imprendibile. Ottimo Sinner, 4-1 in 22 minuti di dominio del gioco. Holger è in difficoltà al servizio, con la prima non riesce a fare la differenza mentre la risposta di Jannik è continua, asfissiante, non lo lascia mai libero di impostare il gioco. 15-40, due chance per il doppio break! Vola via il diritto all’uscita dal servizio di Holger sulla seconda. CINQUE-UNO SINNER. Enorme la differenza di intensità spinta tra i due, tutta a favore dell’azzurro, e non ha sbagliato praticamente niente, nonostante la grande forza impressa sulla palla. Serve per il primo set Jannik, e serve ottime seconde palle, esterne, precise. 40-15 e doppio Set Point Sinner! Rune si avvicina a Bernardes, cadono un po’ di gocce e cerca un’improbabile interruzione (scorretto il danese ad interrompere il ritmo di Jannik così!). Non si fa intimorire Sinner, prima al corpo, due passi avanti e diritto inside out che lascia fermo il rivale. 6-1 Sinner. SPETTACOLARE prestazione, dominante. 58% di prime in campo, ma 12 punti su 14 trasformati, e ancor più impressionanti i punti in risposta. Nullo in pratica Rune in risposta, solo 7 su 24. Nello scambio Jannik ha tenuto sempre l’iniziativa, Rune ha solo rincorso.
Secondo set, Rune to serve. La pioggia è più fitta, ma squarciata da raggi di sole. Nervoso Holger, un doppio fallo e poi esagera nella spinta col diritto, non gestendo bene il vento, sembra in confusione tattica. Ritrova un paio di prime profonde, 1-0 Rune. Nel secondo game arriva il primo vero regalo di Jannik, un diritto sparato largo. Ne segue un altro, diritto tirato lungo cross, un po’ di fretta nella spinta. 15-40, improvvisamente deve affrontare due palle break. Bene sulla prima: servizio esterno, diritto lungo linea profondo con poco rischio e via avanti a chiudere di volo (quinto punto sulla rete su sette discese). Seconda palla sul 30-40… se la gioca col pilota automatico Jan, diagonale di rovescio in controllo, è Holger a sbagliare per primo e si tira una racchettata sulla gamba, per la frustrazione della chance persa. Un po’ distratto Sinner in questo game, altro errore di volo su di un passante veloce ma centrale. Terza PB Rune. Uff, che rischio.. la risposta di Rune era vincente ma esce di poco, su di una la prima di Jannik profonda. Ancora il diritto tradisce l’azzurro, quarta chance di break da difendere. Lungo scambio, al centro, è Jannik che cerca di uscire con un’accelerazione di rovescio che, purtroppo, esce. BREAK Rune, 2-0 e servizio dopo un game di oltre sette minuti. Il break è arrivato per troppi errori col diritto di Sinner, che inizia male anche il terzo gioco, con una stecca e poi una botta lunga. Sembra aver perso la distanza ideale dalla palla, ora sbaglia per primo nello scambio. La condizioni restano complicate, folate di vento, gocce di pioggia. 3-0 Rune, attento a non sbagliare niente, quasi da “pallettaro d’antan”, mentre Sinner forzando ha sbagliato troppo, perdendo la sicurezza totale dell’avvio. Al cambio di campo il gioco di ferma, Bernardes chiama una pulizia delle righe, diventate scivolose. Rune si avvicina a Mouratoglou ma non può farlo, essendo il coach dall’altra parte del campo. Fa freddo, i due si coprono, attendono. Il gioco è sospeso, i due tornano negli spogliatoi, le righe sono pericolose. Si riparte alle 19.57, dopo 59 minuti, Sinner serve sullo 0-3. Jannik ha ritrovato più precisione nella spinta, il secondo punto è uno scambio micidiale di 28 colpi, vinto dall’azzurro. Ottima la ripartenza di Sinner, quattro punti e resta in scia sul 1-3. Sull’angolo aperto e palla veloce Rune è in difficoltà a contenere Sinner, 30 pari. Smorfie sul viso di Holger, è teso. E infatti sparacchia male col diritto incrociato sulla pallata veloce dell’azzurro, 30-40, palla del contro break! Purtroppo Jannik stecca un diritto. 4-1 Rune, assalto respinto. Il danese rispetto al primo set riesce ad alzare maggiormente la parabola e trovare discreta profondità, questo non permette all’italiano di spaccare la palla, e sbaglia colpi che nella parte iniziale gestiva con totale agio. Con un regalo di Holger su di una seconda non ficcante e poi una bella prima palla, siamo 2-4. È salita la percentuale di prime e di trasformazione di Rune, che si porta agilmente 5-2. In questa fase Sinner non riesce a travolgere di forza il rivale, sbaglia per primo senza tirare a tutta, come se l’errore sulla palla del contro break non sfruttata l’avesse un po’ bloccato. Ottimo Holger ora, non sbaglia più niente nello scambio visto il ritmo minore dell’azzurro, lo chiama pure a rete e si prende il punto. 0-30. È comunque fondamentale tenere questo game di servizio per, eventualmente, iniziare per primo il terzo set. Il servizio aiuta Jannik, 30 pari, quindi ritrova finalmente un grande schema offensivo, rovescio cross velocissimo e via a chiudere di rete con lo smash. 4 punti di fila, e 3-5. Ore Rune serve per il secondo set. Il primo punto è un lungo scambio, non cede campo Sinner ed è Holger a sbagliare. Altro diritto lunghissimo di Rune sulla risposta lenta ma profonda di Sinner. 0-30! Il pubblico è tutto dalla parte dell’azzurro, la tensione è massima. Il Passante di Sinner! Uno lento, difficile da gestire, poi quello lungo linea vincente. 0-40, tre palle del Contro Break!!! Splendido Jannik, grande profondità col rovescio, è Rune a sparare fuori. BREAK Sinner! Che testa l’azzurro, è riuscito mettere grande pressione al rivale, il cui braccio è andato in tilt. Serve Jan sul 4-5. Dura, durissima la partita adesso, si gioca a ottima velocità, nessuno dei due retrocede. Sul 15 pari un pessimo doppio fallo, un regalassimo di Jannik in questa fase così cruciale. Altro duro scambio, sbaglia di rovescio Rune e 15-40, ci sono Due Set Point per il danese. Via il primo, sbaglia di rovescio Holger; BRAVO! Holger comandava lo scambio, molto profondo, ma con diritto cross sposta il rivale, si apre il campo e infila un vincente da tre quarti campo. 40 pari. Si salva Sinner, 5 pari, tre game di fila e rimonta completata (parziale di 13 punti a 5). Rune zittisce il pubblico col dito, gli spalti non gradiscono. “Non aiuti nessuno così” gli intima Bernardes… Continuando a litigare col pubblico, Holger si carica a-la-Connors… trova anche un Ace e si porta 6-5. Inizia male Jannik il dodicesimo game, prima il nastro gli porta via un diritto, poi arriva male su di una smorzata non perfetta, 0-30 e poi 15-40. Altri due Set Point per Rune. Annulla il terzo con una prima al centro; stavolta sbaglia col rovescio Jannik, 7-5 Rune. Si va al terzo set. L’azzurro ha pagato il brutto inizio, ma soprattutto i troppi errori in scambio (25 in totale, tantissimi) e un modesto 57% di punti con la prima, davvero troppo pochi.
Terzo set, Rune inizia alla battuta. Sembra essersi calmato, spinge con forza e non polemizza con gli spalti. 1-0 Rune. Sui teloni il danese in risposta, il suo game plan ora è scambiare tanto, portare il match sul fisico visto che in difesa ha tirato su il “muro”. Jannik trova un buon game, anche una variazione con la palla corta ottima. 1 pari. Nel quarto game la durezza degli scambi è micidiale, sul 15-30 Sinner ha bisogno di tirare 3-4 pallate per provocare l’errore del rivale, che in questo momento è davvero tostissimo da dietro. Con una bella palla corta sul 30 pari Holger si prende una palla break delicatissima. Ace! Esterno, nel momento più importante. Fa il pugno l’azzurro al suo angolo, la lotta è dura e lui c’è. Con un diritto cross formidabile per angolo e velocità, finalmente Jannik torna a “piegare le gambe” ad un Holger irriducibile. Ma che risposta poi di Rune, per la parità. Altissimo livello in questa fase. NOOO, che errore di Sinner, dopo la palla corta non trova precisione nel passante lungo linea. Altra Palla Break per Rune. Paziente Jannik, con la seconda imbastisce lo scambio e forza l’errore del rivale. Che Battaglia! Punto su punto, un vero braccio di ferro, con Sinner che annulla anche la terza chance di break. Dopo quasi 11 intensi minuti, Jannik trova il punto del 2 pari. Quinto game, inizia male Rune col doppio fallo, quindi subisce un grande attacco dell’azzurro col diritto, chiuso alla perfezione di volo. 0-30! Seconda palla… si prende il rischio Holger col diritto uscendo dal servizio e gli va bene. 15-30. Servizio esterno e poi diritto vincente, molto bene Rune, si porta 3-2. Dopo il sofferto turno di servizio precedente, ora Sinner trova un buon game, con prima sicura e diritto ficcante. 3 pari. La faccia contrariata di Sinner dopo aver sbagliato un affondo sul 15 pari è il segnale evidente di come ogni punto adesso conti tantissimo. Si rifà nel punto seguente, con una rincorsa all’indietro premiata da un passante no-look incredibile. 4-3 Rune, grazie al servizio e tanta forza fisica in campo. Un bel vincente a testa, poi un doppio fallo per Sinner, non ci voleva. 30 pari. Sbaglia col diritto Sinner, e rischia di prendersi pure la palla in testa a gioco fermo per la rigiocata del rivale. Attenzione, palla break sul 30-40, e non c’è la prima in campo… Rischia Rune la risposta, ma sbaglia di metri. La prima non entra più nel game, commette un altro doppio fallo, troppo vivace la seconda. Altra palla break da difendere. La gioca con grande attenzione Jan, spinge senza esagerare, apre a tutta l’angolo e alla arrivare l’errore di rovescio del danese. FINALMENTE torna la prima di servizio, mancava da un po’. 4 pari. Con tanta, tantissima sofferenza e altre due PB cancellate, si entra nel rush finale. Velocissimo Rune, quattro spallate e si porta 5-4. Purtroppo Jannik sul 30-0 sbaglia una volée a campo aperto, poi non tocca bene su di una smorzata – ben eseguita -, un game che pareva liscio si complica terribilmente. Ne esce bene con un lungo linea perfetto, improvviso, non lo giocava da un po’ e sorprende Holger. Altro errore in chiusura, dopo essersi ottimamente aperto il campo. Vantaggi. Rune è a due punti dalla vittoria. Stavolta la palla corta non sorprende Jannik, e con una bella prima in “kick”, siamo 5 pari. Come si cava dalla buca Sinner, nonostante due erroracci, è fenomenale, chiaro segno della forza mentale raggiunta dall’azzurro. Nemmeno il sesto turno di battuta del danese nel set va ai vantaggi, 6-5. Come si salva Sinner nel primo punto del game, una mezza volata incredibile e poi bel riflesso. Un punto pesantissimo, confermato da un servizio vincente. Non fortunato Jannik sul 30-15, il nastro rallenta la sua palla, si avventa e chiude di volo Rune. 30 pari. Scambio duro col rovescio, sbaglia per primo Sinner. 30-40 e Match Point Rune!!! Altro lungo scambio, purtroppo il primo a sbagliare è Jannik col diritto. Game Set Match Rune. Un vero peccato perdere così un match iniziato benissimo, con una superiorità schiacciante. Purtroppo il match si è complicato e nella lotta è venuta fuori la grinta e potenza del danese, sicuramente più scaltro ed efficace col servizio nel terzo set.
[7] Jannik Sinner vs [6] Holger Rune (non prima ore: 15:30)
0 ACES 4
5 DOUBLE FAULTS 5
65/116 (56%) FIRST SERVE 56/86 (65%)
42/65 (65%) 1ST SERVE POINTS WON 38/56 (68%)
29/51 (57%) 2ND SERVE POINTS WON 16/30 (53%)
11/14 (79%) BREAK POINTS SAVED 4/7 (57%)
16 SERVICE GAMES PLAYED 15
18/56 (32%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 23/65 (35%)
14/30 (47%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 22/51 (43%)
3/7 (43%) BREAK POINTS CONVERTED 3/14 (21%)
15 RETURN GAMES PLAYED 16
13/27 (48%) NET POINTS WON 15/25 (60%)
19 WINNERS 20
44 UNFORCED ERRORS 41
71/116 (61%) SERVICE POINTS WON 54/86 (63%)
32/86 (37%) RETURN POINTS WON 45/116 (39%)
103/202 (51%) TOTAL POINTS WON 99/202 (49%)
216 km/h MAX SPEED 222 km/h
193 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 196 km/h
148 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 161 km/h
TAG: Holger Rune, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Masters 1000 Monte Carlo 2023
Che peccato. Cocco di mamma ha perso il secondo 1000.
@ mausab (#3502819)
Straquoto !! E qua dovrebbero , se per il tennis serve la testa, aiutarlo quelli che paga a milioni. Dovrebbero, perchè da quello che si vede, finora, non se ne sono accorti. Serviranno 150 partite per capire questo?
Vero sinner basta che qualcuno si mette dietro e para i colpi è finito si fa male da solo
ma ai tanti commentatori con tutta la loro irrefrenabile sicumera perchè non vi mettete in gioco a dimostrare sul campo le vostre incredibili capacità?
vi avverto il debole e incapace Sinner è terzo al mondo in questa stagione.
scusate se è poco cari lettori, sicuramente a stare a sentire molti di questi su LT solo in Italia ce ne sono almeno un pulman pieno ogni anno in grado di fare meglio di lui o no?
prego avanti voi che a me vien da ridere
E’ la sintesi di quello che si legge nei forum internazionali. Dove scrivono che… la differenza tra i due è data dalla capacita di lettura nel proseguimento della partita. Rune ha una più forte mentalità durante il match, è più giovane di 2 anni ha meno esperienza ma trova soluzioni. Sinner quando è sotto pressione si sgretola, spreca. Aiuti dall’angolo di Sinner inesistenti. Abbandonato a se stesso. Servizio sufficiente per passare i primi turni , ma che è inferiore a molti giocatori top 40….
Gli è andata bene che Musetti ha eliminato Nole, altrimenti si sarebbe fermato ai quarti.
Ha messo in saccoccia un’ altra semi. Più di questo…
Siamo in un mille.. e se non ne ha ancora vinto uno qualche motivo ci sarà.
Io credo che si debba concentrare su meno tornei. In molti pensavano hlgia tre anni fa che jannik avrebbe dominato la scena. Purtroppo esistono giocatori più forti di lui,ma sono pochi, molto pochi. A me sembra che ancora non regga fisicamente a certi livelli. Il servizio tende a essere meno incisivo quando è stanco. Oppure via via che il torneo va avanti. Io ripeto non sono un esperto ,ma seguo il tennis da 45 anni. Sono impressioni.
Non va, così non va. Non ha cambiato di una virgola il suo tennis nonostante le condizioni del campo fossero diametralmente mutate. Nessuna palla corta, rune si muoveva sui teloni perché sapeva di non aspettarsi che pallate, nessuna verticalizzazione in controtempo, nessuna palla morbida e senza peso in modo da sfruttare la pesantezza del campo e destabilizzare così il ritmo. Niente, solo pallate: un tennis senza luce, acefalo e dilettantesco. Js è intelligente e ci arriverà. Ma il coach dov’era? Stava forse vedendo la partita in remoto? Fuori dal contesto? Non si vedeva che la seconda ora di gara si stava svolgendo su di un altra superficie, abbisognando di vari aggiustamenti in fieri?
Bel commento veritiero ma con la racchetta bisogna anche giocarci! 😉
*Voler essere (il “non” è di troppo)
No scusa ma questa fa proprio ridere. Servizio 9? Che ogni turno di servizio era una sofferenza e nei punti importanti (tipo sul 30-30) non entrava mezza prima? Dritto e rovescio 10? Che tra errori in palleggio e colpi di chiusura sbagliati a campo aperto ha regalato a Rune una valanga di punti? Ok non voler essere ottimisti, ma cavolo un po’di obiettività non guasterebbe
Non è tanto il fatto che ha (dovuto) abbandonato piatti…è il perché …e sembra che sia ancora una spina nel fianco…
Sotto leggevo di Djokovic e Murray, e dei risultati che ottenevano negli slam e nei 1000 all’eta’ di Jannik.
Sono andato quindi a leggere i dati.
Djokovic nel 2007 aveva 20 anni.
Dal 2007 al 2010, quindi da 20 a 23 anni ha ottenuto:
1 slam
2 finali
6 semifinali
nello stesso arco temporale ha perso 6 finali 1000
era gia molto forte, ma in quella fase ( 20/23 anni ) aveva due avanti due avversari che spesso lo fermavano in semifinale o in finale.
Il salto di qualita’, avviene effettivamente nel 2011
Andy Murray. Stessa eta’ di Djokovic. Anche lui classe 1987
Lui dal 2007 al 2010 ( fascia 20-23 anni ) a livello slam aveva giocato e perso 2 finali , 2 semifinali e 2 QF.
Nel 2011 ha fatto 3 semifinali e 1 finale persa. Alla fine, nel computo totale ha 3 slam vinti, 8 finali perse e 10 semifinali
Ora, io all’epoca seguivo gia il tennis, ma non seguivo FAN PAGE dedicate al tennis. Quindi non so cosa pensassero i fans, del fatto che Murray e Djkovic perdessero cosi tante finali e semifinali. Pero’ non penso ricevessero la mole di messaggi negativi che riceve jannik oggi
Ma torniamo ai risultati giovanili di Andy e Nole e visto che Jannik adesso ha 21 anni, limitiamoci a paragonare i risultati SLAM, nella fascia 19-21
Novak Djokovic dal 2005 al 2007 ( quindi dai 19 ai a 21 anni ) come rendimento aveva:
1 QF e 2 SF
Murray dal 2005 al 2007 aveva raggiunto solo 2 volte gli ottavi di finale negli slam.
Come veniva spiegato sotto da altri utenti penso che non occorra mettere inutili pressioni a Jannik.
Al momento riesce ad andare in fondo nei 1000 ed e’ gia materiale da QF di finale negli slam. A 21 anni.
Il fatto di riuscire ad arrivare cosi spesso nelle semifinali dei 1000, sia di cemento che terra, dovrebbe essere vista come una cosa ultra-positiva. Perche’ e’ costante e continuo nei risultati.
Con Alcaraz e Rune battaglia alla pari. Non viene sconfitto malamente. Gioca al loro stesso livello. Quindi qual’e’ esattamente il vostro problema? lasciatelo giocare tranquillo e andate a trollare nelle pagine dedicate al calcio.
Sono d’accordissimo con Francesco !! Comunque non e’ colpa di Rune ma di sua madre che lo ha tirato su’ in questa maniera irrispettosa dell’avversario !! Non importa come….ma vincere in qualunque modo !! Antisportivo assoluto !!
@ Luce nella notte (#3502347)
Giusto e pazzo, molto piu
Pazzo di tutti i pazzi nell publico agregatti per farlo impazziree.
@ Scimpa (#3502616)
Non rssistono margini di credcita lsnciando comodini o lavsndini.
La crescita perviene controlando la mente ed i colpi, cioe giochando il tennis, non baseball…
Cio si deve cspire, essere mentalmente coscenti..
ComandanteCeGhevara…. addirittura pollice verso!
Io e Perugino abbiamo solo espresso un parere, mica insultato…
In attesa di verificare dopo molti confronti diretti a venire, che credo proprio verranno, chi sia più forte tra il Murciano ed il Danese, lasciamoci col beneficio del dubbio.
P.S.: certo che vedere lei, non MAURO, ergersi a baluardo difensivo di AlcarazGarfia fa proprio strano…
Anche se Rublev lo trovo un ragazzo serio e laborioso nel tennis e non ha mai vinto un Mille, io spero che vinca Rune poiché mi piace il tennis e il suo è entusiasmante. Inoltre ha battuto due top come Medvedev e Sinner quindi sarebbe come concludere in bellezza. Poi che vinca il migliore
A giudicare dall’intervista, Jannik stesso si e’reso conto della grossa occasione sprecata:
-mi dispiace molto perche sentivo che ero vicino a vincere il torneo
-Provero’ a prendere gli aspetti positivi di queste ultime settimane, ma appena uscito dal campo e’ difficile buttare giu questa sconfitta.
Jannik stesso sa di essere andato piu vicino adesso a vincere il mille che non a Miami ( dove in finale l’attendeva Medvedev e non Rublev ).
Andare a giocare subito a Barcellona potrebbe far storcere il naso, ma forse lo puo’ aiutare a resettare…
Ci sono ancora 6 mille e 3 slam da giocare. Quindi non ci si puo’ lasciare abbattere da una sconfitta. Jannik ha il livello per andare in fondo in quasi tutti i tornei di qualsiasi superficie.
E’ solo questione di tempo.
Domanda:se dovesse incontrare TIAFOE e quello fa lo “spettacolino”…..perderebbe? ?
@ giacomoc67@vodafone.it (#3502527)
Si vabbe’,ma nel giro del Tennis di tamarri c’e’ ne una caterva.
Che fa con quelli continuera’ a perdere.
Dopo Tiafoe,etc dovrebbe avere imparato a non avere rispetto o timore reverenziale per nessuno.
Ma quale amicizia,quando si scende in campo,si deve giocare come se non ci fosse un domani.
Poi dopo al limite,si va a prendere un caffè,insieme,forse……
Ma basta con questi luoghi comuni
I post da Boomer..
Federer era un Signore in campo e ha vinto tutto .
Djokovic non è un simpaticone in campo e ha vinto tutto .
Si può vincere ugualmente , il resto non è che qualunquismo spiccio
Passero’ una Domenica da incazzato(ho ancora il veleno addosso),ma senza la tensione della finale.