DelPo ci riprova: “Voglio giocare un match al prossimo US Open e salutare davanti al pubblico di New York”
05/04/2023 09:25 
29 commenti
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Juan Martin Del Potro
Juan Martin Del Potro vuol provare per l’ultima volta l’emozione di giocare un match ufficiale nel torneo a lui più caro, US Open. Un nuovo piccolo sogno, per salutare alla grande lo sport che ha amato più di ogni altra cosa, che tanto gli ha dato e tantissimo gli ha tolto. Sui social negli ultimi giorni sono girate alcune foto – non postate da lui direttamente – che lo vedono in campo a provare con ritmo blando diritti e rovesci. Sembra che non sia solo la voglia di colpire qualche palla per divertimento, ma l’inizio di un percorso progressivo per testare la resistenza del suo malandato ginocchio e ritrovare la forma fisica. L’obiettivo non è assolutamente tornare attivo sul tour a 34 anni con mille acciacchi, ma quello più semplice di vivere una notte da sogno, sotto le stelle di New York, dove vinse il suo unico Slam nel 2009 rimontando un fortissimo Roger Federer a furia di frustate di diritto ingestibili.
L’ha dichiarato lo stesso DelPo alla stampa ieri notte, confermando la disponibilità di US Open a riservargli una wild card per l’edizione 2023 del torneo.
“Il mio obiettivo è essere pronto per giocare una partita ufficiale del torneo. Non so se sarò al 100% o meno ma, almeno, se la mia ultima partita di tennis dovesse essere quest’anno, voglio che sia agli US Open”, ha detto il 34enne di Tandil. “Lavorerò sodo per l’ultima volta, forse, nella mia carriera, e poi non si sa mai. Dio deciderà se sono pronto o no”. L’aveva pure detto per scommessa, se l’Argentina vincerà il mondiale in Qatar, torno a giocare. Detto fatto…
La USTA si è detta felice di sostenere il sogno dell’argentino: “Juan Martin è un vero beniamino dei fan degli US Open”, ha affermato il direttore del torneo Stacey Allaster. “È un giocatore eccezionale, gentile, saremmo entusiasti che questo ex campione si unisse a noi al torneo di quest’anno”.
Al momento quello di JMDP resta un sogno, un’ambizione, ma la voglia di riprovarci ancora, per l’ultima volta, è tanta. Una serie infinita di operazioni tra polso e ginocchio destro hanno martoriato e terminato una carriera davvero sfortunata come poche. Nei periodi in cui è riuscito a restare sano e giocare con continuità, il suo tennis ha ritrovato subito smalto portandolo a grandi risultati. L’esempio è la stagione 2018: dopo alcuni mesi di assestamento, Del Potro ha potuto giocare un’annata con discreta continuità, restando miracolosamente al riparo da gravi infortuni e arrivando di nuovo in finale a US Open, dopo aver raggiunto la semifinale a Roland Garros e i quarti a Wimbledon. Quell’anno sembrava rinato: il suo tennis era tornato esplosivo, efficacissimo, con un picco di forma eccezionale tra febbraio e marzo, quando vinse uno dopo l’altro i tornei di Acapulco (battendo Thiem e Zverev) e soprattutto Indian Wells, superando Federer in una splendida finale. A New York randellava col diritto come ai bei tempi, arrivò in finale stoppato da un Djokovic davvero troppo forte. Tornò al n.3 del ranking, sembrava finalmente rinato, pronto a riprendersi con gli interessi tutto quello che la sfortuna e gli infortuni gli avevano negato più e più volte. Purtroppo quel “sogno” durò l’arco di pochi mesi. Un maledetto crack al ginocchio sull’erba del Queen’s lo fece di nuovo crollare nell’incubo degli infortuni. Operazione, stop, un faticoso tentativo di recuperare, senza mai davvero riuscirci, fino all’ultimo match dello scorso anno in Argentina, dove in lacrime salutò la sua gente.
Oggi “DelPo” è un consigliere della franchigia di Miami nella Pro Padel League. “Mi piace giocare”, afferma Juan Martin, “il mio grande errore è che voglio giocare a padel come un giocatore di tennis, ma quando colpisci forte, perdi il punto. Sono completamente diversi tennis e padel. Ho bisogno di allenarmi per migliorare”.
Del Potro vive tra Miami e l’Argentina, e di recente ha trascorso una bella giornata con Gabriela Sabatini. “Abbiamo detto, ‘OK, andiamo a colpire un po’ di palle.’ Abbiamo giocato insieme per un’ora e mi è sembrato di giocare una partita di cinque set! Alla fine ero completamente esausto, ma che bella sensazione esser in campo”.
Proprio la ricerca di quelle sensazioni perdute, sentire la palla che arriva e colpirla con quel diritto “assassino”, uno dei colpi più straordinari della storia moderna del gioco, è quello che sta spingendo ancora una volta “El Titan” a riprovarci. Sarà sicuramente una strada difficile, un rischio per il suo ginocchio malandato, una sofferenza che ha scelto di sopportare per sentirsi giocatore ancora un’ultima volta. Noi tifiamo per lui. Pochi altri tennisti nell’epoca recente ci hanno regalato le stesse maledette emozioni.
Marco Mazzoni
TAG: Juan Martin Del Potro, US Open 2023
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Tutti tranne uno direi 😆
Lo capisco, ma ha già annunciato 2 volte il ritiro e poi è tornato, non riesce a darsi pace
Per quanto rivederlo giocare non possa che far piacere, io ritengo che farebbe bene a lasciar stare. La mia sensazione è che psicologicamente non riesca ancora a staccarsi completamente dal passato e continua a rimpiangere una carriera che senza infortuni sarebbe stata molto probabilmente ancora più gloriosa.
A mio parere, se la vita è stata dura con lui per la sua carriera di tennista professionista, potrà essere assai più generosa in altri ambiti! Guardi avanti e scoprirà cose ancora più belle di quelle che continua a rimpiangere!
@ ilpallettaro (#3476062)
Io pagherei il biglietto per una partita di Delpotro anche solo per vedere il suo dritto dal vivo almeno una volta. Tu puoi voltare le tue pagine per conto tuo.
@ Donatella (#3476527)
Commento bellissimo.
Sottoscrivo ogni singola parola.
Nessuno mi ha emozionata come Delpo
Mi auguro che ciò accada, se lo merita e mi aspetto gli spalti pieni, un gentiluomo che non si può non amare
Ti aspetto
@ Vito (#3475489)
Bravo, enzo
Speriamo che riesca a farcela, sono stato un ammiratore di Del Potrò, ho visto sue bellissime partite. È stato un forte picchiatore e come tale ha sollecitato troppo il suo fisico. Auguri, so che ci tiene tanto a rientrare. Nota. Del Potrò giá a 18 anni fece vedere di che stoffa era fatto. enzo
quando una cosa finisce, bisogna saper voltare pagina.
Un leone, un lottatore come pochi. Dritto devastante e tennista di una correttezza rara dentro e fuori.
Pochi come lui mettono d’accordo gli amanti del tennis. Spero tanto riesca a realizzare ciò che ha in mente per il suo addio al tennis.
Forza Delpo!
Io non lo avevo visto spesso, prima.
Mi ha colpito quando, durante la finale di Coppa Davis, in Croazia, si fermò per sincerarsi dello stato di un raccattapalle, colpito da un “missile” di Cilic, beccandosi fra l’altro un Warning.
Ecco, quello fu, secondo me, molto bello, e da quel momento iniziai a seguirlo, perché vedere un galantuomo giocare, a parte il tennis, è un piacere….
Dopo il Farewell Tour di Juan Martin, consiglio di ascoltare il Farewell Tour dei Doobie Brothers (I fratelli spinello, tradotto in italiano, ahah!:-) Veramente bello. Avevo l’LP!
Vediamo come rientra Nadal…
Fantastico, preparo vino rosso e asado per l’occasione.
Ragazzo davvero sfortunato ( ma fortunato allo stesso tempo visto quello che e’ riuscito a conseguire nella sua vita )…senza i big 3 e senza infortuni sarebbe potuto andare oltre 6-7 slam minimo…
Come si fa a non fare il tifo x lui… in bocca al lupo.
Dopo la finale del 2009 Federer disse che sarebbe diventato a breve il nuovo numero 1. E in effetti aveva tutte le carte in regola per giocarsela con i big 3 sul veloce. Peccato che il suo fisico non era del parere di Federer. Un gran campione dentro e fuori il campo. Il suo dritto è stato il più devastante della storia del tennis
Basta farlo giocare con uno dei nostri e avanza di un turno.
Oggi mi va di trollare.
Se ci arriva competitivo, va bene; per come la vedo io, lo sport agonistico è competizione, le passerelle si fanno sul red carpet.
Il rendo conto di essere poco romantico, saranno gli anni che passano 😀
Perché no? Del Potro è un tennista eccezionale che si è guadagnato il rispetto e la stima di molti. Il piacere di vederlo giocare, anche se in difficoltà, sarà per me sempre grande, come grande è stato questo fuoriclasse.
l’ultimo romantico del tennis…..un hulk dal cuore tenero
Alcaraz ricorda qualcosa ma in realtà chi ha molto in comune con Del Potro è Berrettini,purtroppo tutta questa esplosività che sprigionano possono ripercuotersi sul loro fisico stressando troppo e portando ad infortuni frequenti,infatti temo che sia Carlitos che Matteo seguendo questo modello di gioco faranno lo stesso triste percorso di Del Potro,Alcaraz si può ancora salvare da questo destino facendo dei cambiamenti sul suo gioco che è talmente vasto che non sarà un problema per lui,Berrettini per alcune carenze tecniche non ne può fare a meno ma dovesse continuare su questa strada piena di infortuni potrebbe ritirarsi al ridosso dei 30 anni
Non vedo l’ora!
Delpotro, un gentiluomo….grazie per le forti emozioni contro i mostri sacri..Federer,Nadal,Nole…
US Open 2023…una passerella che ti meriti tutta…Hombre…
Vamos Juan Martín…
Peccato per il padel del resto nessuno è perfetto..ma soprattutto maledetta erba, dovrebbero abolire i tornei su una superficie così pericolosa..lo scorso anno ad ogni scivolata di Jannik rimanevo senza fiato…
Sarebbe un meritato premio alla carriera, nel posto che più lo glorificò.
Già l’immagine di Delpo che palleggia con la Sabatini è uno spot(cacchio spot,inglesismo…a breve sarò sanzionato) fantastico, l’idea di vederlo in un serale a New York è emozionante. La città delle torri che riaccoglie la torre di Tandil, la forza e la fragilità, quello sguardo da gigante buono che affascinava trasversalmente tutti i tifosi (se giocava contro Waw o Fed confondeva i miei sentimenti).
Spero in un bellissimo adios.
Ecco… Peccato per il padel…
O. T. Mediaset manderà in onda il torneo del Foro Italico e subito mi immagino un match commentato da Pardo, con una tovaglia a quadri bianchi e rossi davanti e con sopra un panino col salame ed un bicchiere di rosso.A fianco magari l’Adriano nazionale e lassù Galeazzi a suggerire “turborovescio per Musetti! E andiamo a vincere! “
Delpo è il volto buono del nostro sport, un ragazzo che ha cuore, un esempio di persona corretta in campo ed un campione maledetto da infortuni e da un fisico tanto statuario quanto fragile. E poi c’è la mente che ogni giorno ti dice che sei a casa sul divano quando gli altri tuoi colleghi e amici sono a spingere sui campi di tutto il mondo…e solo chi è tennista e ha vissuto tutta la vita pensando, mangiando, vestendo e dormendo tennis…sa cosa voglia dire potere avere una chance per ritornare al proprio habitat, al proprio mestiere e alla propria passione…Fa bene l’USTA a dargli la WC, e fa bene il gigante buono argentino che ha come suo idolo Papa Francesco, a ritagliarsi questi mesi di emozioni e di preparazione all’evento newyorkese.
Il suo dritto e quello di Alcaraz hanno molto in comune. Una specie di esplosione a braccio teso, anche se intuiscono la direzione, spesso non ci arrivano lo stesso.