Polemica a Indian Wells e Miami: Potapova difende l’uso della maglietta dello Spartak Mosca e sogna Wimbledon
La polemica si è scatenata a Indian Wells quando Anastasia Potapova è apparsa in campo con una maglietta dello Spartak Mosca, in un momento in cui tutti i simboli relativi alla Russia sono banditi dal tennis, a causa del conflitto in corso in Ucraina.
Ora, a Miami, Potapova è tornata protagonista per aver affrontato – e sconfitto – l’ucraina Marta Kostyuk e, dopo questa vittoria, la tennista russa e ritornata sull’argomento e si è difesa dalle critiche per aver indossato una maglietta di una squadra russa. “Non c’era alcuna intenzione politica con questa maglietta. Sono una grande fan dello Spartak fin da quando avevo dieci anni. Mio padre ha costruito parte dello stadio della squadra, quindi è parte della nostra famiglia. Sono rimasta sorpresa da tutto ciò che è successo, perché non avevo alcuna cattiva intenzione”, ha assicurato Potapova, che ha anche espresso il desiderio di competere a Wimbledon.
“Sogno di farlo perché è uno dei miei posti preferiti della stagione. Posso solo pregare e aspettare quello che succederà. Se riusciremo a competere, sarò molto felice”, ha concluso.
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E chi dice che non se ne può parlare? Chi dice che gli altri sono conflitti di serie B?
Vedi il problema è il benaltrismo: alle porte dell’Europa nel 2023 si sta aprendo, dopo 30 anni dal conflitto slavo, una guerra dove un capo di stato ne invade un altro, lo spaccia per una operazione speciale per edulcorarne la gravità e minaccia l’uso di armi nucleari. E viene pure accusato dal tribunale internazionale, che il “tuo” Paese sostiene, di crimini contro l’umanità.
E di fronte a questo prima dell’indignazione emergono i “ma allora quelli che hanno fatto? ”
Ti ricordo che sei italiano e che il tuo paese aderisce alla NATO : non siamo pecore, possiamo esprimere ed avanzare proteste verso chiunque commetta dei soprusi ma ciò che abbiamo di fronte è un’infamia, una guerra di invasione compiuta persino attraverso mercenari come nelle peggiori guerre d2l continente africano.
Vero che non si puo’ condannare il popolo russo e penso che onestamente qui nessuno lo voglia fare.
E’ il regime che si vuole condannare e visto che si danno le armi all ucraina non permettere agli atleti di esibire simboli di quel paese ne e’ una delle minori conseguenze.
Certo vedere gli attuali atteggiamenti di Trump, per fare un esempio, fa rabbrividire e anche qui speriamo nel popolo americano !!
Come viene scritto sotto, gli Usa hanno ancora truppe che occupano Siria e Iraq . In modo illegale perché non esiste nessun motivo al mondo per il quale dovrebbero essere lì. Ieri hanno fatto un raid in Siria.
Perché si parla solo di Russia che aggredisce e occupa il donbass e non si dice nulla degli Usa che occupano tutt’ora illegalmente territori di Siria e Iraq come hanno occupato per 20 anni l’Afghanistan?
Ma perche gli ameriCani possono bombardare dove e quando vogliono, e gli date pure ragione. questa è IPOCRISIA.
Ma ci sei mai stato in Russia ?
oppure, ti bevi tutto quello che dicono i TG-mainstram a senso unico ?
In Russia mi son sentito molto piu libero che in Italia.
Se Ruusvuuori indossasse quella della Nazionale finlandese non ci sarebbe nulla da dire. Ma la Finlandia non sta minacciando nessuno. La Russia è entrata nei confini di un altro paese (Democratico) colpendo strutture civili.La Potapova ed il suo staff lo sanno, si tratta di una provocazione e le provocazioni generano reazioni altrimenti non sarebbero tali.
Spacciare questo per puro tifo calcistico (in uno stadio di tennis)americano significa non vedere l’ovvio.
#eventiavversi #malorimprovvisi 😆
Tutto condivisibile, ma se non voleva finire in polemica bastava che non tirava fuori la maglietta dello spartak ed evitava fraintendimenti. Non penso che non poteva sentirsi realizzata senza quella maglietta. Adesso si becca le critiche del caso
Sicuro a Wimbledon non l’avrebbe fatto. Adesso voglio vedere il primo che combinerà qualcosa del genere e se la direzione del torneo avrà il coraggio di prendere provvedimenti davvero.
E’ arrivato un altro amichetto di Putin, ma falla finita, se tanto disprezzate l’Occidente perché non ve ne andate a vivere dalle parti di zio Vladimir !!!!
Perche solamente criticarle. Perche non estromettere tutti gli atleti americani, visto che fa sempre guerre nel pianeta ? PERCHE ?
Questa ova
Proprio ieri gli Usa hanno bombardato con un violento raid missilistico la Siria dove ci sono ancora truppe e basi americani che rubano il petrolio e non sono ben voluti ne dal governo siriano che continua a lamentarsi senza essere ascoltato dei continui furti di barili travasati , ne dalla popolazione locale …
Pwrche nessuno fa nulla per imporre agli usa di lasciare la Siria al momento da loro occupata illegalmente?
Potapova conosce bene la regola ed esibisce la maglietta russa.
Non si accontenta di giocare …troppo semplice dire non avevo nessuna cattiva intenzione !!
Perche ora non dice che e’ contraria a tutte le guerre di invasioni e quindi condanna l invasione Russa ?
Farebbero bene prendere provvedimenti di esclusione nei suoi confronti.
Condivido pienamente invece di far partecipare gli atleti russi in tutte le competizioni;se non vogliono dire che sono contro la guerra pazienza li si puo’ capire ma che non ostentino simboli russi.
In russia hanno i loro parenti e poi per loro non sarebbe facile ritornarvi, con quel regime.
@ magilla (#3462510)
Cosa c’è di negativo nell’indossare la maglietta di una squadra di calcio russa?!?!……
@ magilla (#3462609)
Un conto é una critica ed un conto sono tutte le sanzioni ridicole che devono subire gli atleti russi. Vista tutta la falsa propaganda pro Ucraina, io comincio a non più reggerli questi ucraini. E ce ne fosse uno che vuole la pace! Tutti solo a predicare guerra. Tutti!
Criticate da chi? Non ci sono mai state ripercussioni per gli Usa, che non hanno mai pagato per nessuno dei crimini commessi ( e scoperchiati da Assange ) in Iraq…anzi viene perseguitato Assange che ha fatto luce sulle torture e omicidi arbitrari in Iraq.
Nessuno ha mai pensato di bannare gli atleti Usa dagli sport, nonostante solo tra Iraq e Afghanistan abbiano prodotto circa 4 milioni di morti.
Gli atleti americani non hanno mai avuto addosso il marchio di cattivi da bannare, che hanno in questo momento gli atleti russi.
Eccone un altro!.
Si chiama Covid 19 per la cronaca,ma,secondo me,non sai nemmeno cosa sia!.
Grande Troll!
E perche dovrebbe?
La n.a.t.o., è dal 2014 che con il COLPO di stato in Ukraina, ha continuato ad armare e fanatizzare gli Ukraini, bombardando il Dombass continuamente, per fare la guerra alla Russia.
Ancora non l’avete capita che questa è una guerra x procura Nato contro Russia, per poter dominare il mondo.
Io la butto se tu stai passando sotto. Altrimenti me la tengo, costa.
spero la tua sia una battuta anche se di cattivo gusto…tutt’ora vengono criticate quelle guerre e l’atteggioamento dei vari governi Usa
Non ho mai visto atleti americani schierarsi contro le tante guerre sanguinose ( con milioni di morti ) create dagli Usa…ne mi sembra di ricordare BAN e censure verso Sampras, Agassi & company
che piangina questi ucraini.
Una vecchia canzone della lines riadattata all’ucraino tennista tipo:
piangi bambino/a asciutto lines notte ti da le botte.
“In Russia ci sono squadre serie, e poi c’è lo Spartak”
Una provocazione, niente di più.
@ Ace (#3462450)
La maglietta l’ha indossata a Indian Wells prima di affrontare Jessica Pegula, e che io sappia non è ucraina
È vero! Ammetto che queste polemiche vengono fuori solo (o quasi) a livello femminile.
Tra giocatori la via polemica è quasi assente!
Probabile che ci sia stata della provocazione da parte della Potapova, però dall’altra parte c’è anche chi ci è caduto in pieno!
Questi ci prendono pure per il c…
almeno difendesse le sue battaglie fino in fondo….vile a giustificarsi e poco credibile
In effetti non hai capito nulla… la storia della maglietta dello spartak risale a qualche giorno fa, alla partita di indian wells contro la Pegula, quindi non c’era nessuna presenza ucraina che avrebbe potuto fare pensare ad uaa provocazione.
Ora, dopo la partita con la Kostyuk le é stato chiesto di quell’episodio ed ha detto quel che si legge nell’articolo.
Quindi, esclusa la provocazione, per dare un giudizio bisognerebbe sapere cosa esattamente é vietato e se la maglietta dello spartak si possa considerare un simbolo della russia, però, vietato o meno, diciamo che in questo momento storico la Potapova avrebbe potuto evitare…
Mai, però,che un atleta russo si schieri contro l’invasione
Il fatto di non poter mettere una maglietta di una squadra russa è l’ennesima testimonianza del mondo ottuso, bigotto e iconoclasta in cui siamo. È una maglietta di Putin? È un braccialetto di Lavrov? È un cappellino del KKK? No, è una maglia dello Spartak Mosca? È una squadra russa e allora? È un battaglione militare? È una squadra di calcio, porca paletta! Questo perbenismo, siccome sta diventando censorio e repressivo, deve ben presto finire. La Russia è un Paese guerrafondaio come tanti altri nel mondo, ma è appunto un Paese, cioè, se proprio se ne sente il bisogno, si può censurare ciò che ha a che fare con l’elemento politico. Ma lo stato NON è espressione di tutti cittadini e di tutta la cultura in esso presenti! Sennò si parla di statalismo, che è un concetto dittatoriale. Ma ciò vale tanto in prospettiva interna quanto in prospettiva esterna: non tutto ciò che è russo deve essere espressione del regime politico, non tutto ciò che è russo è censurabile perché è espressione del regime politico. Questo concetto per me è insindacabile.
Lo Spartak Mosca e’ una squadra di calcio. Mica e’ scesa in campo con una divisa militare con la Z gigante sulla schiena.
Sarebbe potuta essere la maglia del Milan o del Real Madrid. E non sarebbe cambiato NIENTE.
Se indossava quella della dinamo Kiev era meglio
Si. Le regole come quelle del Virus Covi-19.
Ma smettetela ad eseguire le regole dei Poteri burattinai, dimostrate solamente di esseres schiavi con le vostre regole, e soprattutto buttate dalla finestra la T.V, che vi rincoglionisce.
Fatemi capire, tu stai scendendo in campo sapendo di gareggiare contro una collega ucraina, e ti metti una maglietta con scritto Spartak Mosca, ed è tutto a posto? Poverina, non immaginava di urtare la sensibilità della rivale, no? Anche sorpresa delle critiche?? Ma dai, ci fa o ci è? Non prendo posizione politica, non è questo il punto, ma è palese il gesto inappropriato e sfacciatamente provocatorio.
Davvero ste polemiche soprattuto a livello femminile stanno diventando stucchevoli ed insopportabili. Ogni giorno ce ne è una non se ne può più
CI SONO LE REKOLEH! BISOGNA RISPETTARE LE REKOLEHHH!!!!
Ma uno non può giocare con la maglietta che vuole?
Capisco che se uno entrasse in campo con una maglietta che inneggia a Hitler o con una scritta che ridicolizza gli arbitri.
Le regole vietano di portare la politica in campo, ma una maglietta di una squadra di calcio, per favore.
Ma errestatela o buttatela fuori, che gente.
Le credo, ma se ci sono regole vanno rispettate.
È da apprezzare la Potapova,molto meglio del CSKA, Lokomotiv o Dinamo Moska.
Squadre fondate da polizia e esercito.
Spartak fondato da un sindaco operaio ispiratosi a Spartaco,schiavo romano che si ribellò ai potenti.
La più scudettata dell’ex Unione sovietica,alle spalle dello ora ucraina DINAMO KIEV della leggenda Oleg Blohkin.
Sarà la sua coperta di Linus in un momento dove ogni russo per bene si sente additato come il diavolo.