Tiafoe: “Per riportare giovani fan al tennis dobbiamo riproporre la cultura del basket”
Frances Tiafoe crede che il tennis sia troppo “ingessato” e debba svoltare verso una cultura più pop e sbarazzina per portare i fan più giovani sugli spalti e in tv. L’ha dichiarato in un’intervista rilasciata al magazine statunitense Forbes, nella quale afferma che il suo sport è elettrizzante ma deve avvicinarsi di più a quel che propone il basket, a suo dire lo sport più seguito dai giovani e che suscita più emozioni.
“Cerco di competere al massimo delle mie possibilità ma sempre col sorriso sul volto, coinvolgendo il pubblico e facendolo sentire parte di questa folle corsa che chiamiamo vita. Penso che a loro piaccia molto. Non è qualcosa che ho messo su per loro, io sono così. Mi piace che le persone siano felici. Penso che i fan dovrebbero poter entrare e uscire, muoversi e parlare durante le partite”, afferma Frances.
“Penso che i tifosi dovrebbero poter andare e venire, muoversi e fare chiasso durante il gioco. Immagina di andare a una partita di basket e non dire niente.” Ammette che alcuni eventi dovrebbero mantenere parte della tradizione, come Wimbledon, ma “a parte questo, iniziamo a cambiare le cose in quella direzione per portare i fan più giovani al gioco, a loro piace quel tipo di clima nello sport”.
“Mentre sto in campo e gioco al mio massimo anche le mie emozioni salgono, le esterno naturalmente e voglio che anche la folla si esalti”, continua Tiafoe. “Dopo tutto hanno lavorato duramente per guadarsi i soldi necessari a venire alle partite e seguire l’intrattenimento che noi proponiamo. Sto solo cercando di dare il meglio di me stesso, ho intenzione di mostrarmi sempre come sono, e sentire il pubblico che mi segue mi aiuta a giocare al meglio. Quando l’atmosfera è quella, c’è spettacolo”.
Per spiegare come unire la cultura del basket a quella del tennis, prende come esempio New York. Tiafoe afferma che il suo campo preferito è l’Arthur Ashe Stadium: “Non c’è niente come l’Arthur Ashe di notte. Lo stadio è sempre pienissimo, tanta gente, sono tutti su di giri e l’atmosfera è pazzesca. Questo è il tennis che attira”.
Uno dei suoi obiettivi è quello di diventare un testimonial per i suoi sponsor, magari con una linea di scarpe dedicate… “Mi piacerebbe indossare le mie scarpe, ma non ci siamo ancora. Non voglio fare soldi solo con il tennis. Tuttavia la mia gestione del tempo è piuttosto scadente, dovrò migliorare per combinare le due cose, il tennis e il business. Fa parte della crescita. Quando i grandi marchi vogliono lavorare con te, devi gestirlo meglio e imparare strada facendo. Mi sento onorato di poter vivere tutto questo”.
Un punto di vista “molto americano” su come intendere lo sport oggi e l’intrattenimento. Del resto, Tiafoe è esattamente così, adrenalina e colore.
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È talmente vero quello che dice….che già da tempo, dopo l’ignobile comportamento contro Sinner, ogni volta che c’è Tiafoe cambio canale. Un’altra occasione persa
In pratica propone un tennis “in caciara” dove si trova a suo agio….
La verità è che il tennis costa ed è meno accessibile di altri sport.
Oltretutto richiede molti più sacrifici.
Nel calcio bene o male se diventi un campione hai buone possibilità di rimanere nel tuo paese senza dover fare chissà quali viaggi fuori.
Nel tennis sei continuamente in viaggio. Vedi raramente la tua famiglia.
È chiaro che un giovane sia più attratto da altri sport.
@ Brufen (#3461176)
Forse Nike tira i remi in barca non solo nel tennis e cmq non mi sembra uno sport il tennis che non abbia un seguito o abbia pochi sponsor o sponsor piccolini. BNP Paribas ad esempio ne è un esempio. È un pubblico diverso e culturalmente meno chiassoso del pubblico del basket o del calcio. Concordo con te che serve un cambio di rotta per divulgare ancora di più lo sport più difficile, il tennis, ma ricordiamoci anche cosa era il tennis 30 anni fa. Uno sport di serie C che nessuno considerava. Oggi c’è a livello globale un grande movimento verso questo sport ed è innegabile. Sufficente guardare ITF e guardare quanti iscritti tutti i giorni provano a uscire dalla classica buca. Un infinità di ragazzi e di giovani. Servirebbe forse valorizzare di più gli sforzi che ognuno di loro fa per farli crescere tennisticamente e magari dare un po’ meno cachet ai guru del tennis. Forse ci sarebbero anche più talenti che oggi non emergono per possibilità di fare tornei in tutto il mondo, e non per capacità tecniche.
“L’NBA è un carrozzone dove conta più lo show che il basket giocato”. Sbagliato! Io seguo l’NBA da almeno 30 anni e ti posso assicurare che non è così. Anche lì, come del resto in tutti gli sport, ci sono i pagliacci, ma non sono tutti così. Quello che tu dici vale generalmente solo per l’ASG. Comunque il discorso è questo: il basket, almeno a livello americano, è uno sport molto praticato anche ai livelli più bassi e molti cestisti hanno origini del ghetto, nel tennis non è così, perciò fare una correlazione tra questi due sport in questo senso è impossibile.
Ma anche no!
Un altro che ha sbagliato sport come Kyrgios.
I casi sono 2, o i tennisti giocano con le cuffie come silent disco o il pubblico deve rimanere in mute caro Francisco.
Più che riportare i giovani al tennis, se mai ci sono stati e sono andati via, meglio tenersi quelli che ci sono e riportare Tiafoe a casa sua
Bene, cominciamo la sperimentazione al foro italico durante gli incontri di Tiafoe con fumogeni, trombette, tamburi, invasioni di campo, cori tipo “devi morireee”…
Tiafoe, per quanto mi piaccia il suo tennis, l’ho sempre visto come un giocatore di basket che non ce l’ha fatta. 20 centimetri di altezza in più e a quest’ora non impugnerebbe mai una racchetta. Ne sono sicuro.
L’america, “l’incubo con l’aria condizionata” Henry Miller…
Ci sono sport come il tennis (ma anche la ginnastica, per fare un altro esempio) che hanno ancora un pubblico numeroso, ma abbastanza competente e, soprattutto, rispettoso della concentrazione degli atleti. Anche nel Rugby quando c’è un tentativo di trasformazione gli spalti sono muti, come è giusto che sia…
Lui si carica con il pubblico rumoroso e che interagisce?
Sono lieto per lui, ma lo vorrei vedere al Foro Italico con gli Ultrà del calcio a fare il tifo indiavolato per un italiano.
Forse si ricrederebbe…
Ho detto che lo vorrei vedere, ma in realtà spero che quella tipologia di tifoso non entri mai al Foro e i campi li veda solo passeggiando verso l’Olimpico.
Sinceramente già da giovane mi davano fastidio i cori pro-Panatta durante gli scambi, la trovavo una mancanza di rispetto per gli avversari, con gli arbitri costretti a zittire il pubblico e frammentare il gioco.
Bene gli applausi e le ovazioni alla fine del punto, ma due secondi dopo tutti muti per rispetto.
Credo che il pubblico statunitense apprezzerebbe anche le cheerleader tra un game e l’altro. Vogliono lo spettacolo.
Troppo spesso e sempre più frequentemente il pubblico vuole essere lui il protagonista, dimenticando che si va a vedere un evento sportivo, non uno spettacolo.
Tiafoe è questo. Tennista talentuoso, senza rispetto dell’avversario, con un concetto di tifo tennistico un po’ imbarazzante. Di buffonate nella sua carriera ne ha fatte e queste affermazioni sono un po il succo del suo comportamento super americano, ma caro Francis se ti piace il modo del tifo da basket vai a fare quello sport, vai, salta, urla e fai casino, il tennis è altra roba!…altrimenti impara a essere educato in campo, a rispettare il tuo avversario, a non fare diventare uno stadio tennistico un arena di scalmanati. Impara da Jannick che di carisma ne ha, in campo e fuori e per i giovani è un bell’esempio, sia in Europa che negli USA. Fuori dal tuo paese invece Francis non hai un gran seguito, almeno non mi sembra… se non qualche gruppo di esaltati che ti seguono,ma quelli li trovi facilmente. Questa uscita con il basket comunque la potevi evitare…pietoso!!!
Dal pagliaccio arriva una pagliacciata.
Hai ragione – e i grandi sponsor si stanno GIA’ allontanando (basti pensare a Nike e altre big che hanno tagliato di brutto il loro portfolio di giocatori). Ed e’ un gran peccato perche’ il tennis e’ davvero uno sport globale – molto piu’ di industrie mega-multi-miliardarie come il football o il baseball, forse superiore allo stesso basket – e secondo solo al calcio – come diffusione veramente planetaria. Eppure tutti quegli sport supportano decine di migliaia di giocatori con guadagni principeschi e Porsche in garage, mentre il tennis – che poi e’ il piu’ difficile di tutti – fa mangiar bene giusto una manciata di super-super-top.
Se ci pensiamo, pure il basket tanti decenni fa si giocava in atmosfere ovattate, con palazzetti silenziosi che applaudivano compostamente solo alla realizzazione di un canestro… E in effetti, e’ molto piu’ avvincente seguire un match in serale sull’Ashe (pur con quei 2/300 ubriachi che fanno casino) o un match della vecchia Davis in un’atmosfera infuocata (pur con un pubblico decisamente “scorretto” secondo i canoni vigenti), rispetto alla gran parte delle partite di oggi giocate nell’indifferenza quasi totale di campi semivuoti. Io non dico che il tennis debba trasformarsi dall’oggi al domani nel wrestling, col pubblico che liberamente urla e fa coreografie strane per distrarre il servitore (come si fa, per esempio, sui tiri liberi). Ma qualcosa deve cambiare. E’ questione di pura sopravvivenza, e i nostri moralismi da boomer dei gesti bianchi non aiutano…
Le partite lunghe sono le più belle, quelle corte non interessano a nessuno. Nessuno va a riguardarsi un incontro durato 40 minuti e se capita di vederlo nessuno si diverte.
Se il tennis non fosse il tennis non piacerebbe più agli amanti del tennis. Piacerebbe a un altro tipo di pubblico. Meglio che resti quello che è.
No comment.
È meglio!!!
Direi proprio limitato. Parecchio.
Credo che quello che dice Frances sia assolutamente vero e corretto ma SOLO per quanto riguarda il suo paese (e quel pirla di Kyrgios).
Per tutti gli altri invece va bene così, il tennis piace per le vibrazioni della storia e delle tradizioni che questo sport ha come forse nessun altro.
Ma sono ovviamente concetti che un popolo come gli Statunitensi non possono o non vogliono capire perché solo concentrati su loro stessi.
Boh, dopo 2 minuti di una partita di basket a me viene sonno.
Il basket è bello in quanto è basket.
Il tennis è bello in quanto è tennis.
Se il tennis lo si fa avvicinare al basket, diventa semplicemente una buffonata.
Così come lo sarebbe il basket se lo si facesse diventare come il tennis.
Personaggio imbarazzante, maleducato, simbolo appropriato dei (più che mediocri) tempi moderni
Ha ragione. È ancora uno sport per fighetti borghesi
Andando oltre al baccano durante le partite, la riflessione che faccio è che uno sport così elitario e costoso, in un futuro con prospettive economiche non così rosee, è destinato a “morire” se non in grado di reinventarsi e diventare più accessibile (e forse anche piu divertente).
E il coinvolgimento e l’accessibilità dello sport a tutti è fondamentale per vedere tanti talenti in campo, e non solo Federer-Nadal-Djokovic (vedi la cultura sportiva americana e i suoi successi)
A Indian Wells già si sente un’aria diversa. In campi vicini, mentre in un campo si gioca si sente la musica a palla durante il cambio campo di un campo vicino.
Forse Tiafoe l’ha fatta fuori dal vaso, ma resta il fatto che il tennis deve fare qualcosa per far crescere l’interesse delle nuove generazioni.
Le partite sono troppo lunghe, i prezzi dei biglietti sono troppo alti e per praticarlo a livelli decenti è necessario un portafogli piuttosto capiente.
Certo nessuno può immaginare per il tennis la popolarità del basket o del calcio ma qualcosa si deve fare prima che i grandi sponsosr inizino a voltarsi da un’altra parte.
Intanto è già da un po’ che si vestono da pagliacci, piano piano chissa dove andrà a finire il tennis..
Meno male che ce ne sono pochi che la pensano come lui.
L’esagerazione, le smorfie che sfiorano il mancato rispetto dell’avversario, sono quello che i giovani non dovrebbero vedere né tantomeno imparare.
Se ci sarà qualche tifoso di meno ce ne faremo una ragione: meglio pochi ma buoni.
Quando esco da uno stadio dopo aver visto una partita di tennis penso che il mondo tutto sommato sia composto da persone che sanno divertirsi, rispettare i giocatori stando seduti e zitti, senza trasformarsi in scimmie urlanti come in uno stadio di calcio dove spesso assisti ad una delle peggiori rappresentazioni dell’umanità.
Detto questo, con tutto il rispetto possibile per il giocatore, non ho proprio un bel ricordo di come si comportò nell’ultimo doppio giocato contro Federer e Nadal.
Giocatori fuori dalle righe come lui, Paire, Tomic, per un pò possono anche essere simpatici, ma veramente a piccole dosi ed in minima percentuale… mi auguro che il tennis continui a restare quello che è stato sino ad oggi.
Non è che perché a lui va bene il pubblico che fa baccano durante la partita deve andare bene a tutti per forza, dichiarazioni abbastanza senza senso, del resto da un personaggio così difficile aspettarsi qualcosa di diverso.
Ammiro tantissimo la sua storia
Da ragazzo povero a star mondiale del tennis.
Ma faccia il tennista che è meglio.
Il tennis è il tennis e il basket è il basket
Due sport agli antipodi. E così è meglio che restino.
Rimpiango i tempi di Borg vs McEnroe.
Ogni tanto mi capita di rivedere un loro match e non sentire gemiti, lamenti, urla (lo so che John era famoso per…ma contro Borg diventava mansueto e disciplinato come Sgarbi davanti a un’opera di Cosme’ Tura)
Né tantomeno di vedere pugni minacciosi verso l’avversario o verso l’angolo.
Mi dico sorpreso: “allora si può”.
Invece adesso Tiafoe propone tifo in modalità Basket.
Forse in America è caldo ma contenuto. In Europa nel Basket ci sono hooligan come nel Calcio.
Ma va be’, Francis non credo si rifaccia al tifo di Belgrado o di Atene. Non credo voglia fumogeni, tamburi, sciarpate, bandiere, striscioni, trombe.
Però ci dia qualche informazione in più…Dai Francis, approfondisci.
Il basket non richiede la concentrazione del tennis, é molto piú “frenetico”. Secondo me una cosa del genere peggiorerebbe di molto il livello di gioco.
Praticamente si è dato del pagliaccio da solo, vantandosene!
A posto così.
No, la cultura del basket no, per pietà…
sono totalmente contraria a queste affermazioni.
L’NBA è un carrozzone dove conta più lo show che il basket giocato..
Credo che dei primi 100 solo lui e Kyrgios la pensino cosi’..
Ora capisco che tra i top player in pochi hanno gioco e carisma per avvicinare i giovani ( non si brilla certo per simpatia ad esempio) ma pensare che mentre si gioca si possa fare casino è allucinante!
forse sarebbe anche ora che gli adulti tornassero a guidare i giovani….e non che siano i giovani a trascinare gli adulti nella loro normale immaturita’