Archeo Tennis: 22 marzo 1973, la prima sfida Evert vs. Navratilova
22 marzo 1973, una data fondamentale nella storia del tennis. Esattamente 50 anni fa in quel di Akron, Stati Uniti, andò in scena la prima sfida di quella che sarebbe diventata la più grande rivalità della storia della disciplina: Evert vs. Navratilova. Nessun altro duello nel tennis femminile (e non solo) vanta altrettanti episodi e di così grande importanza storica e tecnica. Martina e Chris infatti si sono affrontate per ben 80 volte, incluse 14 finali di tornei del Grande Slam.
Il 22 marzo di 50 anni fa, davanti a poche centinaia di tifosi nella cittadina operaia dell’Ohio, per nulla conosciuta per il tennis, la 18enne Chris Evert sconfisse negli ottavi di finale la 16enne cecoslovacca Martina Navratilova col punteggio di 7-6 (5-4) 6-3. Fu il primo episodio di una rivalità leggendaria, che ha segnato il tennis femminile in modo indelebile.
“Non è stato notato da nessuno tranne che dalle due giocatrici la partita del primo turno ad Akron, una vittoria per 7-6 (5-4) 6-3 di Evert su una paffuta ceca di nome Martina Navratilova”, scrisse il commentatore dell’epoca Bud Collins nella suo libro ‘La storia del tennis’, “Quell’incontro iniziale è stato solo il primo passo nella brillante rivalità che in 16 anni vide ben 80 partite”.
Le due regine del tennis, tanto forti quanto diverse sul piano tecnico, stilistico e caratteriale, hanno dato vita a una rivalità intensa, ricchissima di episodi di grande livello, dominando il tennis femminile tra anni ’70 e ’80. Sembravano create apposta per distinguersi, in tutto e per tutto, e battagliare in campo dando vita a un contrasto di stile totale e quindi uno spettacolo sublime. Precisa e geometrica dalla riga di fondo Chris, funambolica e attaccante verso la rete Martina; più fredda e calcolatrice l’americana, esuberante ma fragile la ceca. Col rovescio Chris poteva colpire una monetina dall’altro lato del campo, tanto era pulita e sicura negli impatti; con le sue volée Martina riusciva a trovare angoli straordinari, frutto di un istinto ed equilibrio senza pari. Ogni loro match è stato un campionario quasi esaustivo di quello che due donne potevano inventare, con talento e tecnica, su di un campo da tennis. In un documentario di ESPN del 201o, chiamato “Unmatched”, le due ripercorrono alcuni passi della loro storia, che le ha viste grandi avversarie ma allo stesso anche amiche sincere.
“Il mio sogno era quello di giocare sempre con i migliori, e ho avuto modo di affrontare te (Chris, ndr) al primo turno ad Akron”, ha detto Navratilova all’amica-rivale nel documentario. “È stato come un sogno diventato realtà perché ero riuscita a misurarmi con la prossima numero 1 al mondo. Il mio obiettivo per la partita era che tu ricordassi il mio nome”. Eccome se poi se l’è ricordato…
“Mi sentivo nervosa all’inizio della partita perché avevo sentito parlare di te”, confessa Chris a Martina. “Avevo sentito che eri pericolosa, un po’ grezza ancora come stile ma con un grande gioco al volo, un tennis offensivo e versatile nonostante la giovane età. Sapevi come colpire ogni colpo. Ti sei mossa bene, ma non così bene come in seguito, perché pesavi almeno 20 chili in più!”.
“Ero davvero ingrassata!” conferma Martina, “Quando sono arrivata negli Stati Uniti, sono ingrassata… tipo 20 libbre in due settimane! A causa di ciò, ero così stanca”.
“Ricordo di essermi sentita davvero minacciata dal suo gioco, e pensai ‘Ragazza, se mai si rimetti in forma, sarai pericolosa, da non sottovalutare.’”
Evert finì per vincere quel torneo a Akron, battendo Olga Morozova 6-4 6-4 in finale. Le due si ritrovano poi a St.Petersburg, su terra battuta americana, stavolta in semifinale. La spuntò ancora Evert, con lo score di 7-5 6-3. Chris vinse le loro prime cinque sfide; Martina strappò il primo successo contro la statunitense nel 1975, nei quarti di finale del torneo di Washington, al tiebreak decisivo. Quella vittoria per Navratilova fu un vero finale thrilling: il punteggio di 3-6 6-4 7-6 (5-4) fu deciso da un singolo punto, “sudden death” sul 4-4 del tiebreak, che risultò essere quindi un match point simultaneo per entrambe le giocatrici. In seguito il formato del tiebreak venne cambiato con la classica differenza di due punti per arrivare al successo.
Nelle 80 partite della loro straordinaria rivalità, Navratilova guida con 43 vittorie contro le 37 di Evert. La vittoria più netta di Evert su Navratilova è stata un “doppio bagel”: 6-0 6-0 nella finale di Amelia Island, in Florida, nel 1981; quelle più secche di Navratilova su Evert sono state tre per 6-2 6-0: quello della finale dei Virginia Slims Championships del 1983, poi sempre nel 1983 a New York e la finale del torneo di Amelia Island del 1984.
Considerando tutte le finali, Navratilova ha chiuso con un bilancio a suo favore di 36 a 25. Nei tornei dello Slam, sempre Navratilova conduce per 14-8, e nelle finali dei Major Martina ha vinto 10 sfide contro le 4 di Chris. Nelle finali di altri eventi non Slam, la rivalità si è chiusa in pareggio con 19 vittorie a testa. Passando alle sfide sulla varie superfici, Evert ha vinto 11 delle 14 partite giocate sulla terra battuta, ma altrove conduce Navratilova: 9-7 sul cemento, 10-5 su erba e 21-14 su tappeto indoor.
50 anni fa, in una cittadina dell’Ohio, si scrisse la prima pagina di uno dei veri libri d’oro del tennis.
Marco Mazzoni
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Patti McGuire…. non una qualsiasi. 🙄
Nel 1977, fu eletta Playmate dell´anno su Playboy.
Non ero a conoscenza della data del loro primo evento ma una data che mi ha riportato a una data che si conosce, tragicamente,da lì a 5 giorni nell’aeroporto di Tenerife….
E poi Chris conobbe il suo secondo marito… proprio a casa di Martina!!
Quotone!
A parte che restò fuori 7 anni, quindi in effetti su 28 Slam un bel po’ ne portava casa, se non l’hai mai visto giocare ti Consiglio di farlo.
Ciò che intendevo nel mio post, con una battuta, aveva il senso che il suo gioco era “modernissimo” Con un’attrezzatura vecchia. Il gioco di Rosewall era classico, quanto quello di altri come Pietrangeli, Laver variava le rotazioni. È come pensare che Federer e Nadal con racchette di legno avrebbero avuto le stesse rotazioni… No, Nadal sarebbe stato in profondo svantaggio.
Chris Evert tutta la vita.
Ricordo la love story con l’allora re del Tennis e delle copertine, Jimmy Connors, il matrimonio con John Lloyd.
Jimbo poi si sposò con una certa Patty…vidi la foto sulla Gazzetta dello Sport…mi trovavo in un bar di Zeri. Credo che siano ancora insieme.
Hanno scritto una lunga pagina della storia del tennis.
E la cosa più incredibile – nonostante la rivalità sul campo – è che sono sempre rimaste amiche.
Eh Stefan Edberg…
La sua eleganza nel gioco, la sua correttezza e la sua educazione erano l’essenza del verbo tennistico!
A prescindere dei risultati, la massima espressione di questo sport!
Io avevo un anno… prima di annusare il tennis ne sarebbero passati altri sette, quando le partite di calcio che guardava ogni tanto mio padre ancora mi annoiavano. Poi, vennero i mondiali dell’82, le Olimpiadi di Los Angeles dell’84 e quindi il delirio, tra Stefan Edberg e Martina Navratilova, Cabrini e Platini, Canè e McEnroe…
Non credo proprio: avrebbe vinto lo stesso numero di Slam perché la racchetta di Tsitsipas l’avrebbero avuta anche i suoi avversari.
LA EVERT COME LA SCHIFFRIN LA REGINA IN ASSOLUTO DELLA STORIA DEL TENNIS LA CECA DI FEMMINILE BOH.
E spero che chi ha quattordici anni adesso possa gioire per risultati ancora più importanti, nei quali oggi possiamo sperare.
Io di anni ne avevo, ahimè, 14. Nella mia adolescenza, e poi nella prima gioventù, ne ho visti tanti di incontri tra le due (per me Martina la migliore di sempre e Chris tra le poche dee dell’Olimpo del tennis). Furono anni tennisticamente meravigliosi, quelli a cavallo degli anni ottanta, anche per i colori italiani: lo Slam di Panatta e la vittoria nella David restano ancora oggi i successi più importanti del nostro tennis maschile nell’epoca del professionismo.
Il colletto della Navratilova… Stesso stilista delle camice di Sandro Ciotti.
Ragazzi però ci rendiamo conto con quali clave giocassero queste due? Poi qualcuno scrive “il tennis di un tempo andava a due all’ora” e certo, prova tu ha giocare la domenica mattina il doppio tra amici con quelle mazze da oltre 400g, col manico di cuoio che col sudore scivolava ed un ovale grande la metà della padella che usi oggi e che pesa 290g…avessero dato a Laver la racchetta di Tsitsipas di Slam ne avrebbe vinti 30…
@ ItalyFirst (#3460514)
Tifavo “pesante” per la bella ed elegante Chris che vedevo principalmente sul Guerin Sportivo.
Indimenticabile una foto dal basso dove sportavano i suoi slip di pizzo fatto a racchettine!
Era comunque una gioia vederle battagliare in campo!
Ahah! Sono archeo pure io…avevo 6 anni…