Rune: “Vado in campo ed è come se stessi andando in guerra”
Holger Rune non nasconde le proprie ambizioni per il Masters 1000 di Miami, pronto a scattare sui campi in sintetico della cittadina della Florida. Dopo l’incredibile scalata vissuta nel 2022, che l’ho portato tra i migliori tennisti al mondo, nell’annata in corso vuole confermare la sua forza, vincere contro i migliori cercando la perfezione, pur consapevole dell’impossibilità di questo obiettivo. Il giovane danese ha parlato alla stampa nella press conference di rito prima dell’avvio del secondo mille stagionale, riportiamo alcuni passaggi salienti delle due dichiarazioni.
“Rispetto allo scorso anno ho migliorato moltissimo in termini di sicurezza e livello di gioco. Quest’anno continuo questo processo, è logico che sto seguendo passo dopo passo il programma, migliorando ogni anno. Tutto sta accadendo davvero velocemente. Adesso sono il numero 8 al mondo: va benissimo, ma non sono ancora soddisfatto. Voglio di più, ma non devo avere fretta, devo procedere passo dopo passo e mi sento un giocatore migliore ogni giorno. Penso che sia molto importante: ho solo 19 anni e devo guardare al quadro generale della mia carriera”.
Il suo approccio agli incontri è quasi brutale, non si risparmia mai, non ha paura di mostrare le sue emozioni e in campo è pronto a tutto: “Penso che il tennis sia uno sport elettrizzante, non lo maschero affatto mentre gioco. Anche in una partita del primo o del secondo turno, dove in teoria non sei spinto al limite, sono ugualmente affamato di vittoria. Penso che sia qualcosa di naturale. Vado in campo ed è come se stessi andando in guerra, voglio sempre fare tutto il possibile per disarmare l’avversario, giocando nel modo giusto”.
Non sempre Rune, per la giovane età, riesce a giocare al suo meglio e spesso mostra una ruvidità di carattere che non a tutti piace. Lui tira dritto per la sua strada, consapevole che non tutti i giorni sono uguali: “Lavoro molto duramente, ma penso anche che sia molto importante voler davvero migliorare, vedere che il lavoro ripaga e assaporarlo ogni giorno. Amo così tanto il tennis che voglio essere perfetto, anche se so che non posso esserlo. Tuttavia, penso che la sensazione di sentirsi migliore è quella che non mi dà più emozioni. Non ci sono limiti, questo mi entusiasma. Ci sono giornate di allenamento peggiori di altre. Alcuni giorni mi spingo al limite e mi sento benissimo, ma ce ne sono altri in cui non ti senti bene e devi continuare a spingere, i veri campioni lo fanno. Non si tratta di come ti senti, devi essere disciplinato e dare il 100% indipendentemente da come ti senti. È chiaro che devi prenderti cura del tuo corpo, ma credo che la costanza sia una parte molto importante di questo sport”.
Per ora Rune non sembra accettare di buon grado le sconfitte, ma da quel che afferma le considera un momento fondamentale per la sua crescita: “Le sconfitte sono le partite da cui impari di più. Ti fanno pensare a come dovresti affrontare le cose. Quando perdi una partita pensi molto, cosa ho fatto bene e cosa non ho fatto bene? Cosa devo fare per essere migliore, per vincere la prossima volta questa partita? A questo livello, sono cose molto piccole ma molto importanti, cose che potrebbero non essere così difficili da fare ma che invece lo sono mentalmente perché devi farle costantemente. È uno sforzo, ma alla fine vedere come danno i loro frutti ti dà una sensazione molto bella”.
Holger crede di avere già il tennis necessario a vincere uno Slam, mentre è consapevole di dover migliorare la sua mentalità: “Devo essere molto coerente e disciplinato. Penso che per vincere un Grande Slam non mi manchi il tennis, si tratta maggiormente di come sono in grado di gestire il carico fisico e mentale. Per arrivare fino in fondo devi vivere due settimane molto, molto lunghe. Fortunatamente hai dei giorni di riposo tra una partita e l’altra, il che aiuta un po’, ma è estenuante. Ho raggiunto i quarti di finale del Roland Garros e quel torneo per me è stato come scoprire un mondo intero. Devi rilassarti quando hai tempo, perché sei esausto, ma anche restare sempre focalizzato. Sento di dover continuare a migliorare la mia forma fisica ed è quello che faccio”.
Idee chiare, obiettivi ambiziosi, Rune è certamente uno dei tennisti più interessanti e con maggior potenziale. Come ha correttamente analizzato nelle sue riflessioni, lo scoglio da superare per arrivare al livello dei migliori è crescere nella combinazione di resistenza fisica e mentale. Non bastano i suoi momenti straripanti, per arrivare in fondo a sette match tre set su cinque è necessario essere in grado di tenere assai più a lungo il picco di prestazione e la concentrazione. Ancora vive alti e bassi, momenti di ira furibonda che ne minano il focus, fasi in cui cerca di spaccare la palla invece di aspettare che passi la tempesta restando in scia all’avversario. Il 1000 di Miami è sempre un torneo di grade livello, quindi si sposterà sulla terra. Vedremo come affronterà l’avvicinamento a Roland Garros e lo Slam su terra battuta, dove potrebbe essere una delle sorprese.
Marco Mazzoni
TAG: Holger Rune, Intervista
Se è per questo Lorenzo bestemmia pure …. Certamente è fumino ma non arrogante come Rune ….
Comunque io distinguo sempre fra bravura in campo e comportamento.
Non tutti sono invidiosi, ma qualcuno che rosica c è, poi ripeto Rune non è simpatico neppure a me, lo apprezzo come giocatore. Ricordo che Musetti anni fa fece un bel punto e gridò all avversario “succhiamelo”, però ii lo tifo ugualmente
Non puoi dire che chi critica Rune è invidioso. È un processo alle intenzioni.
Puoi essere bravo quanto vuoi, ma se sei tamarro, sputi sul campo, sei sprezzante con gente come Ruud e Wawrinka, urli come un cavernicolo a ogni punto fatto anche se per errore altrui o culo tuo, spiace, ma ti critico. Il 1000 vinto non glielo vuole togliere proprio nessuno.
Spero sia più chiaro
La cittadina della Florida?
Comunque ci sta che se la tira un po’, alla sua età, nel senso che pure Carlos (almeno fino a prima di fare il salto negli Slam) e Sinner rilasciavano delle dichiarazioni abbastanza “egocentriche” (ricordo quando Sinner, all’esordio assoluto in uno Slam, contro Wawrinka, disse “avevo i colpi per vincere primo, secondo, terzo e quarto set”).
Nulla di particolare, si spera solo che il biondino impari a moderarsi con il passar del tempo.
Io o Vitus Holger?
Io non ho detto che bisogna provare simpatia per Rune, ho detto che molti tifosi italiani non gli petdonano di essere un vincente precoce, poi non è simpatico neanche a me per l atteggiamento in campo, fuori sembra un po’ meglio.comunque in ogni classe di bravi bambini c è sempre il discolo.
brutto Carlone, su questo penso ci siano pochi dubbi
Cala trinchetto.
GRANITICO non è affatto brutto. Potremmo definirlo un tipo.
Purtroppo non ho mai sentito un militare dire “vado in guerra come se andassi a giocare un incontro di tennis”
Fuffa
@ Mats (#3459422)
Aspetta… perfettamente d’accordo con te nel senso che vado per i 51 e ho sempre conosciuto guerre dall’infanzia. Mai come ora, però, nei soliti anni, il discorso s’è infilato così prepotentemente nel tennis. Ecco perché le parole del ragazzINO stonano.
Questo non ci sta con la testa
@ Tempia fugit (#3459605)
@ Tempia fugit (#3459605)
Eh bravo…complimenti, l’avevo notato anche io. Evidentemente e’ più tosto di quello che sembra da buon montanaro, non si scherza.
Ma sei un avvocato che patrocina chi è imputato nei famosi processi alle intenzioni?
Bravo però!
Ma per piacere…
Si è lamentato una volta sola verso il suo angolo, la sera stessa ha liquidato l’angolo stesso. Calmo sì, ma implacabile.
Dato che nel frattempo c’è una guerra vera in Europa, sinceramente di quelle di Rune non importa a nessuno. Ma questo ragazzo imparerà mai l’arte di tacere se non si ragiona prima? Meno male che è giovane, e può ancora maturare, anche se c’è chi poi non cresce mai veramente.
È la chiave di tutto ciò che stiamo vivendo. La manipolazione delle masse si fonda sulla manipolazione del linguaggio, come aveva capito perfettamente Orwell.
Buono: CARLONE;
Brutto: GRANITICO;
Cattivo: PICCOLO RUNE.
“la cittadina della Florida”???
@ Purple rain (#3459502)
Non è una questione di perdono, non siamo in una confessionale, è che, parafrasando Totò “Simpatici si nasce, e Rune modestamente, non lo nacque”, né fa niente per limitare questa naturale antipatia. Mi dovrebbe piacere per forza perché ha vinto? La simpatia, il feeling con un giocatore non è un “dovere” strettamente basato sui risultati della classifica, se per me il suo modo di fare è respingente, lo è. Questo almeno per me, poi ci mancherebbe non avere la libertà di scegliere chi ci è simpatico e che non ci è simpatico, i “cattivi” son sempre piaciuti, a me è simpatico Medvedev, che di solito piace a pochi
@ Viri (#3459539)
Il pugnetto odioso e urloso è SOLO WUTLLO DI CARLITOS!!
@ Vito (#3459374)
A me piacciono
Allora quale sarebbe la percentuale di pugnetti lecita? Il 50%, il 25%, il 10%. Hai anche tu un bignami del pugnetto come quello della legnata di Mauro?
Spoiler: MAI visto Sinner fare il pugnetto per punti sbagliati dall’avversario. MAI! E comunque una cosa è il pugnetto fatto fra sè e sè di Sinner (che equivale a darsi il cinque nella pallavolo), una cosa l’urlo in faccia all’avversario dei Neanderthal tipo Rune o Shelton (e spesso perfino Alcaraz che comunque è correttissimo)
nessuno si lamenta di 1 pugnetto ogni tanto. L’appunto era sul pugnetto ad ogni santo punto, anche quello in cui l’avversario cicca la palla o fa un rovescio a mezza rete
In ultima analisi è una manifestazione di nichilismo perchè se vai in bocca al lupo esaltandolo non ti autoconservi!
Sicuramente a Bercy la finale contro Nole fu “simpaticamente” una guerra, il serbo perdendo si fortificò ancora di più per i Masters che avrebbe egli vinto di lì a breve
Il maestro Musettone potrebbe poi dirgli: “Ehi biondo lo sai di chi sei figlio tuuuuu? Sei il figlio di una grandissima puauauauauauh (cit.)
Però la sorella la salviamo davvero 😀
Secondo me era così quando le classifiche protette lo costringevano, col solito suo palco reale danese al seguito, a cominciare tornei in anticipo con svalutanti qualificazioni, vedasi il pendolarismo Sanremo – Montecarlo che fu uno degli ultimi esempi lampanti in merito 11 mesi fa: adesso lui può giocare “sul velluto” per meriti sportivi che gli concedono spesso dei bye al primo turno, ed in fondo se lo merita
Vabbè, dai. I termini sono usati per dare un altro significato.
E’ come dire ” Buono il servizio” , quando una moglie uccide il marito a colpi di tazza di caffè.
Rune è un gran figlio di, ma avercene due o tre come lui. Quello che gli utenti di questo sito non gli perdonano e di aver vinto un mille a diciannove anni battendo cinque top10 in un solo torneo, cosa che al loro idolatrato Sinner non è mai riuscita
a leggere molti commenti capisco perchè ormai viviamo in un’epoca nella quale se ti augurano “in bocca al lupo” tu devi rispondere “viva il lupo” e non “crepa”, con buona pace del reale significato dell’augurio…
@ Dancas (#3459447)
Beh,ma qui sono stata realista, vedendo questi ragazzi tremo al pensiero del “filo da torcere” che daranno a Nole con i suoi (pochi) capelli bianchi..ma siamo obiettivi, dal punto di vista del carisma, del vissuto, della personalità, delle vittorie macinate in carriera, delle battaglie epiche con Roger e Rafa, Nole emana un altro fascino!!! (Eccalla’ che ci sono ricaduta!!)
Barlumi di intelligenza su questo sito, grazie
mamma mia, ma la metafora è un naturalissimo modo di esprimersi. è normalissimo, anche in questo periodo, poter definire l’avversario sul campo “un nemico” e scendere in campo come “andare in battaglia”. altrimenti è da quando siamo nati che non potremmo dire di avere sete o fame da morire, sapendo che centinaia di milioni di persone muoiono realmente di fame e di sete.
Ogni volta che scrivi di tennis, ti considero tra le migliori “penne” del forum. È davvero un piacere leggere ciò che scrivi, anche senza essere necessariamente d’accordo con te. Peccato che quando cambi argomento, e invece di tennis parli di amore (il tuo nei confronti di Nole), sbarelli completamente. 🙂
E in quale momento storico non ci sono state guerre?
Lei probabilmente non si è reso conto che ci sono stati conflitti dalla notte dei tempi.
La maggior parte dei tennisti vengono sconfitti ogni settimana della loro carriera visto che in ogni torneo c’è un solo vincitore, mentre il resto dei tennisti devono sapere affrontare la sconfitta. Penso che Rune dovrebbe scendere in campo con l’entusiasmo di volere vincere, pur sapendo che potrebbe non accadere.
Altrimenti c’è il rischio che si affonda nella frustrazione.
Rune già era sbruffone prima, da quando ha vinto a Parigi graziato dall’infortunio di Alcaraz e dalla giornata storta di Djokovic gli è venuto il delirio di onnipotenza e crede di essere il nuovo Djokovic ma una rondine non fa primavera ed infatti in tutti i tornei importanti fino adesso non è andato oltre i quarti, può essere forte e promettente ma attualmente il n. 8 non è la sua classifica,la Race è la classifica più veritiera con i primi ad eccezione di qualcuno come Paul e Khachanov,dove Rune vale la top 20 ma così come Rune sono imparziale e ci metto anche i nostri con tipo Musetti che quella classifica non gli appartiene e vale attualmente la top 50
È talmente autoreferenziale da risultare stucchevole: “mi spingo al limite”, “voglio essere perfetto”, “non ci sono limiti “, “cosa devo fare per essere il migliore”. Mai una parola sul tennis di un collega, su un colpo che l’ha ispirato, su qualcosa che gli piace fare insieme a qualcun altro, del suo team o del circuito. È tutto un “me, myself and I”, sembra faccia fatica a collegarsi con l’esterno. È vero che è giovane, ma va per i 20 anni, comincia ad essere inquietante
in Liguria la chiamano rumenta
Se vogliamo assomiglia molto al nostro Darderi, ha quell’energia prorompente che non sa bene come canalizzare e spesso erutta in esternazioni scomposte.
Salvatelo dalla madre!!!!!
Pienamente d’accordo.
@ Renato72 (#3459289)
Non parlo da tifoso di jannik ma devo dire il ragazzo è uno dei più tranquilli e corretti del circuito, non l’ho sentito una volta lamentarsi con il suo angolo o con se stesso anche quando faceva degli errori clamorosi,facendo invece una classifica dei 3 tennisti più odiosi del circuito metterei al primo posto Tsitsipas, poi Tiafoe e Rune
Concordo in pieno su tutto quello che hai scritto molto bene… quale abisso con lo stile di Alcaraz o di Sinner…il modo di porsi e di parlare di Rune denota una grandissima insicurezza e anche un senso di inadeguatezza inculcato forse senza volerlo da quella arcigna signora che è sua madre. Quale differenza tra lei e quel grande signore che è Ferrer…o anche con Darren…temo che questo ragazzo diventerà un grande frustrato con gravi problemi di adattamento…alla vita prima che al tennis
non so perche’ ma ogni volta che prende una tramvata sui dentini da latte , tipo quella datagli da Wawrinka settimana scorsa, non mi dispiace affatto…sara’ la simpatia che emana 🙂
E vogliamo parlare allora delle urla di Sonego che iniziano dal lancio di palla alla fine del punto
Come può pretendere di vincere uno slam se ha la resistenza di un tennista di 40 anni, posso capire Wawriknka,Fognini, Gasquet che avendo una certa età ormai se gli va bene riescono a esprimere il loro tennis per non più di un set e poi crollano ma Rune ha 19 anni ed è preoccupante che il suo fisico ceda così in fretta,solo quest’anno ha perso da Cressy, De Minaur e Wawrinka perché dopo un’ora e mezza non si reggeva più in piedi
Approccio sbagliatissimo alla partita (e mi ripeterò, ma dietro intuisco le istruzioni materne), si vede che scende in campo troppo carico, troppo teso, troppo presuntuoso, e quello che ai suoi inizi sembrava giovanile spavalderia, adesso è un continuo incitamento che si sta trasformando in nevrosi, tic, continuo parlare, gesticolare, a scapito della concentrazione e soprattutto di una corretta gestione delle risorse fisiche e di una muscolatura che ultimamente finisce spesso afflitta da crampi..mi viene davanti l’ultimo Alcaraz, l’esatto opposto, sempre sul pezzo, riflessivo, senza pretese di imporsi a priori ma attraverso lo studio paziente della situazione e dell’avversario..e devo dire che il Carlitos mi piace molto da questo punto di vista, leggo umiltà in questo suo impegno che non dà niente per scontato pur nella giusta consapevolezza delle proprie risorse e mi sono piaciute persino le scritte sulla telecamera, la prima autocritica e intelligente, la seconda tenera e affettuosa..il mix ha prodotto questo campioncino, ancora giovane ma che vedo non solo come, ahimè, il più temibile attrezzato avversario per il Nole giunto nella sua fase matura, ma anche come il rappresentante (insieme a Korda, Jannik, Casper e altri) di un bel tennis, godibile, completo, composto, per gli anni a venire
Penso che dalla descrizione il tuo campione preferito coincida col mio. Bravo.
Salvate il soldato Holger
Il pugnetto passi ma il rantolo, ad ogni colpo, di Alcaraz proprio no.
Ottimo tempismo queste sue parole.
@ DTER68 (#3459254)
sentenza rune, taco alcaraz e il biondo sinner
Citare la guerra come metaforica tennistica,in questo momento storico contingente e’ realmente inappropriato,e’ un’ uscita infelice che denota l estrema immaturita’del ragazzino.
Evidentemente non s’ e’reso conto…
Proprio perché un po’ cavallo pazzo con potenziale lo stesso Alcaraz non avrà vita facile col suo tabellone a Miami con avversari mine vaganti!
@ Renato72 (#3459289)
Quelli che si lamentano del pugnetto di Sinner sono degli sfigati che non capiscono una fava. E’ un gesto come un altro che funge da appiglio mentale per trasmettere confidenza a se stessi. Come il gesto del tunnel di Marcell Jacobs prima di mettersi sui blocchi. Sono piccole cose che automatizzate possono fare tanta differenza. Basi del mental coaching.
Su un remake del famoso film ci metterei una firma. A condizione che la colonna sonora la suoni il maestro Musettone
saggio commento, io aggiungerei che é uno str…o per dire queste cose.
Hai perso da nonno Wawrinka….ma.dove.devi andare che non stai in piedi….il guerriero…aahhahahaha
Prossime dichiarazioni di Rune: “l’entusiasmo nei miei confronti è virale, contagioso e sento che si estenderà come una pandemia “
Non so perché mi viene in mente quel film di Dino Risi “Scemo di guerra”!!! Bel film tra l’ altro
Quando vincerà Miami, gli diremo bravo! enzo
Perchè non sa cos’è la guerra, quella vera, povero sciocco…..
E’ sufficiente abbandonare momentaneamente i suoi comodi trastulli con racchetta in mano e fare un salto in UCRAINA 😈
Ops, ho cominciato a scrivere che mi dava un commento solo, viceversa evitavo di ripetere quanto già avevate affermato.
8 al mondo a 19 anni…..ha già vinto un 1000 che molto altri giocatori talentuosi come Sinner, Alliassime e Shapovalov non hanno vinto. Futuro campione slam e numero 1. Per fortuna che ci sono giocatori come lui nel circuito.
Un termine meno forte, in questo periodo, era probabilmente chiedegli troppo…
Comunque, a 19 anni un po’ di buzzurraggine ci può stare a patto che termini compiuti i 20.
Si lamentano tanto del pugnetto di Jannik (non che a me mi esalti), ma alla fine è un modo di scaricarsi/caricarsi che non ha la negatività dei soliloqui né la poca “tennisticità” degli improperi.
Rune giocatore strano da decifrare, ancora da capire il suo vero potenziale e quest’aria un po da bulletto secondo me nasconde delle insicurezze.
Non penso abbia ancora il tennis per lottare per uno Slam, lo vedo più come il dark horse
ad ogni torneo
Commento abbastanza fuori luogo visto il momento
Rune sarà pure un gran talento ma il mio campione preferito non usa inappropriate metafore belliche per una partita di tennis, si permette di sorridere per dei fuori programma anche durante i match più tirati, riesce ad essere determinato ma sempre corretto ed educato in campo, non se la prende con la sfortuna, l’arbitro e/o l’avversario ma cerca solo di migliorare ad ogni errore. Anche il mio campione punta al numero 1 ma non ha bisogno di fare lo sbruffone e credo che riuscirà ad arrivare più in alto di questo 19enne danese perché l’umiltà è una qualità indispensabile se si vuole conquistare la vetta.
Queste dichiarazioni al giorno d’oggi stonano abbastanza, si vede che è ancora molto giovane ed è cresciuto nella bambagia. Prova a chiedere a Stakhovsky se quando va in guerra è come quando andava in campo
Rune è un tipo un po’ sbruffoncello…mi ricorda un po’ il primo Becker, che se ne andava in giro con quella consapevolezza di essere sempre lui a decidere le sorti di un incontro….ma sbagliava!
Nel tennis di oggi è molto meglio avere un atteggiamento determinato ma educato come Alcaraz e Sinner.
unn disturbato mentale….
Vorrei vedere in una battaglia vera in Ucraina questo spirito guerriero. Andrebbe a piangere dalla mamma immagino
Frase infelice se ce n’è una
Credo che molti colleghi vorrebbero dedicare al simpatico Holger un bel monumento commemorativo:”Al tennista ignoto”.
Il soldato Rune quest’anno farà il botto o farà a botte, una delle due.
Ha ragione Il Capitano, nei prossimi anni sostituiremo i tre Big con Il buono, Il brutto e il Cattivo.