ATP Rotterdam: Sinner lotta, vince un durissimo primo set ma subisce la rimonta di Medvedev in una finale combattuta
Un buonissimo Jannik Sinner non basta a sconfiggere Daniil Medvedev nella finale dell’ATP 500 di Rotterdam. L’ex n.1 al mondo si impone in rimonta col punteggio di 5-7 6-2 6-2 al termine di una partita molto dura, giocata con grande intensità e qualità da parte di entrambi. C’è voluto il miglior Medvedev per rimontare e superare un Sinner davvero migliorato sotto tutti i punti vista, ma ancora un po’ indietro rispetto ai più forti come “cilindrata”, come capacità di tenere quel ritmo e intensità necessaria a tener testa e superare un avversario così forte in difesa e complicato come il moscovita. Jannik ha condotto il primo set, avanti 4-1 e poi ripreso, quindi bravissimo a strappare un break decisivo nel dodicesimo game, con tante gambe e tantissima testa. Freddo, chirurgico nelle scelte in quei due punti decisivi. Ha spinto tanto l’azzurro, ha giocato con pazienza accettando la velocità “media” del russo e cercando per primo il cambio di ritmo, prendendosi molti rischi. Ha avuto successo, con tanta fatica.
È stata una tattica difficile da attuare e mantenere, perché lo ha costretto a spendere moltissime energie, che certamente ha poi pagato nei due restanti set. Infatti il primo è stato un parziale molto duro sul piano fisico, tanto che all’avvio del secondo ha tirato il fiato, solo per un attimo, ma Daniil non si è fatto pregare. Il russo ha strappato un break immediato e da lì in avanti ha alzato terribilmente il livello ed è scappato via, prendendo in mano molti scambi e diventando quasi imprendibile nei propri game. Medvedev è un tennista assai lucido sul piano tattico: nel rush finale del primo set ha capito che restando prettamente in difesa a rincorrere, lasciando il pallino ad un rivale così ben centrato e volitivo, avrebbe rischiato seriamente la sconfitta; quindi ha letteralmente cambiato marcia. Ha immediatamente avanzato la propria posizione in campo, ha chiesto molto al servizio (numeri strepitosi nel secondo e terzo set) e ha disegnato col rovescio traiettorie splendide, a tratti incontenibili, andando così a superare l’azzurro proprio sulla diagonale usata da Jannik per costruire i suoi schemi offensivi.
Sinner ha capito la contro mossa del rivale, non ha mollato, ha cercato una reazione di forza spingendo prima e ancor più forte col diritto cross e cercando per primo il cambio in lungo linea, ma un po’ più stanco ha commesso qualche errore di troppo. E complessivamente ha pagato la maggior aggressività del rivale, più efficace e rapido nel prendersi il punto, e diventato ancor più intenso in difesa.
Cosa è mancato a Jannik per completare una finale capolavoro e vincere? Di sicuro un po’ di tenuta e forza fisica per provare a “montare” sopra ad un avversario bravissimo ad alzare il livello. Non ci dimentichiamo che veniva da tanti match consecutivi vinti. Sono mancati un po’ di punti “facili” col servizio, non tanto Ace – pure quelli… – quanto aperture di campo con prime palle esterne molto precise, che avrebbe potuto poi chiudere con un immediato affondo col diritto in spinta. Vista la posizione estremamente arretrata di Medvedev in risposta, magari servire con insistenza degli slice più corti poteva destabilizzare il game plan del russo. L’azzurro ha continuato a spingere, a provarci, con un tennis dal secondo set mediamente più rapido e verticale, ma il “muro” alzato dal rivale è stato davvero troppo alto e resistente, insieme alla bravura di Daniil di prendersi il campo con improvvisi strappi.
Ci possiamo chiedere se la tattica impostata fin dall’inizio da Sinner sia stata la migliore, accettare il ritmo di Daniil, guadagnare campo e quindi infilarlo. Probabilmente con una resistenza “da Djokovic” sì; vista la diversa tenuta di Jannik, si poteva rischiare prima l’affondo. Ma… servivano più punti col servizio. E questa in fondo era stata la tattica usata nelle altre sfide contro Daniil, tutte perse. È corretto accettare che il Medvedev ammirato in questa finale è un gran giocatore, fortissimo e difficilissimo da battere. Sinner ha confermato i grandi passi avanti in tutti i settori del suo tennis, ma ancora manca qualcosa per sconfiggere il russo, tennista che per il suo modo di giocare sarà sempre assai complicato per Jannik.
Tanti, tantissimi applausi a Sinner per questa finale, giocata con qualità e coraggio, e per le ultime due settimane, nelle quali ha mostrato quanto sia migliorato. La stagione è appena iniziata.
Marco Mazzoni
La cronaca
La finale 2023 del 500 di Rotterdam inizia con Sinner alla battuta. Lunghissimo scambio, a ritmo non così alto, è Jannik a sbagliare per primo col rovescio. Medvedev risponde da molto lontano, quindi si avvicina progressivamente alla riga di fondo colpo dopo colpo. L’azzurro con pazienza accetta la velocità del russo, riuscendo ad alzare il ritmo dopo qualche colpo. Si porta 40-15 Jannik lavorando bene lo scambio, ma due errori di rovescio forzano il game ai vantaggi. Con una splendida apertura di campo col diritto, prima cross e poi inside out, Sinner vince il punto dell’1-o. Serve Medvedev, il canovaccio tattico non cambia, si scambia tanto, con Sinner a spingere di più e Medvedev più attendista, pronto ad appoggiarsi sulla velocità dell’azzurro. Più comodo il turno di servizio del russo, chiuso con un Ace esterno. Il match è…una partita a scacchi. La palla non viaggia a tutta, si manovra con pazienza, cercando il momento per il cambio ritmo e l’affondo. Nel terzo game Sinner si ritrova sotto 15-30, con Daniil così lontano il risposta prova il primo serve and volley, ha successo. Segue uno splendido attacco col diritto lungo linea e tocco perfetto di volo, non facile, bravissimo ad ammortizzare la palla con le gambe. Due punti diritti, veloci, offensivi, necessari per uscire dalla ragnatela del rivale. Chiude il game Jannik con un rovescio lungo linea splendido. 2-1 Sinner. Nel quarto game l’azzurro gioca a ritmi superiori, il cambio in lungo linea funziona ed è Medvedev in difficoltà, poco sostenuto dal servizio. 15-30. Con una splendida risposta angolata Jannik si apre il campo e il rivale sbaglia col diritto. 15-40, ecco le prime palle break del match. Attacca Daniil, ma l’approccio è timido, Sinner intuisce l’angolo e tira un passante robusto, con la volée di Medvedev che scivola via. BREAK Sinner, bravissimo a prendersi la prima chance del match, avanti 3-1 e servizio (parziale di 8 punti a 1). Si torna a scambiare molto, ma è Jannik a gestire gli angoli, Daniil è costretto a correre tanto e nonostante la velocità non si spaziale, è il russo il primo a sbagliare, soprattutto quando deve correre rapidamente a destra. Da 40-15 il gioco si complica per l’azzurro. Con tre punti di fila (due errori di Jannik) arriva la palla del contro break! Rischia la palla corta uscendo dal servizio, gli riesce, punendo la posizione troppo arretrata del rivale in risposta. Con due ottime prime esterne, Sinner consolida il break, 4-1 avanti. Granitico l’altoatesino, ha respinto la chance del russo ritrovando il servizio nel momento decisivo, gran segnale mentale. Alza il ritmo Medvedev, vince il miglior game del suo match finora, 2-4. Settimo game, un errore col rovescio costa il 15-30 a Jannik. Trova un attacco lungo linea ottimo, chiuso con uno “slam dunk” spettacolare. Rischia poi la palla corta, ma stavolta Daniil la legge e tocca vincere. 30-40, palla break per il russo. Niente prima in campo… cerca il rovescio lungo linea, ma la palla gli svaria appena larga. BREAK Medvedev, serve sul 3-4. Il gioco si interrompe perché una pallata del russo danneggia uno dei pannelli di bordo campo. Si riprende dopo qualche minuto, lo score si fissa sul 4 pari. Si entra nel rush finale. Da 40-0 Sinner è costretto a lavorare duramente, vince uno scambio durissimo e si porta 5-4. Risponde col primo turno di battuto a zero del match Medvedev, 5 pari. Rapido Jannik a portarsi 6-5, quindi è ancor più rapido a riprendere la prima smorzata del russo. Con un errore di Daniil, è 0-30! A due punti dal set l’azzurro. Mette in moto la prima palla Medvedev, 2 Ace, ma il game va ai vantaggi. Gran punto di Sinner! Lungo scambio, con un rovescio cross stretto e profondo si apre il campo e chiude con uno smash tutt’altro che facile. Set Point Sinner!!! E niente prima palla in campo… GRANDE SINNER!!! Lungo scambio, prende campo, tira quindi un diritto cross, passo avanti e diritto lungo linea, corre avanti e il passante di un Medvedev stremato è lungo. SET SINNER, in 67 minuti è 7-5. Un set durissimo, meritato, ha comandato di più il gioco e si è preso più rischi. Ha avuto pazienza e lucidità di lasciar correre il braccio al momento giusto.
Secondo set, Sinner to serve. Medvedev trova grande profondità, si porta 15-30 e poi 15-40 con un diritto cross micidiale. Con un nastro “mortale” sulla risposta, il russo trova un BREAK immediato. 1-0 e servizio. Solido Daniil, consolida il vantaggio sul 2-0 e può fare corsa di testa nel set. Gioca più vicino alla riga di fondo il campione di US21, entra nel campo col rovescio e si prende il punto, con un gioco più rapido. 3-1 avanti il russo. Sotto di break, un po’ di fretta nel tennis di Sinner, si butta avanti “con poco”, perde due punti e si ritrova 0-30. Con errore di diritto in spinta, lo score è 15-40, due palle per il doppio break per Medvedev. Con un’ottima prima esterna annulla la prima chance; fantastico il secondo punto, disegna il campo e chiude con uno smash non ben colpito, ma che geometrie. Più scarico con le gambe sul rovescio Jannik, un rovescio in scambio è in rete. Terza palla break da difendere. Regalo di Medvedev, un diritto banale di scambio gli vola via. Il BREAK arriva purtroppo alla quarta chance, con un doppio fallo. 4-1, è evidente un calo fisico di Sinner, mentre il russo gioca più aggressivo, più verticale, più vicino alla riga di fondo. Si rilassa un po’ Medvedev, crolla 0-40 al servizio. Il servizio lo aiuta, il rovescio lungo linea torna rapido. Con 5 punti di fila, Daniil si porta avanti 5-1. Non crolla l’azzurro, vince un game, ma Medvedev chiude in sicurezza il secondo set 6-2 al primo Set Point con un diritto vincente. Un parziale dominato, molto più aggressivo, incisivo, mentre l’altoatesino è calato nella spinta dopo aver incassato il break in apertura. Solo il 38% dei punti vinti con la seconda per Jannik, e un 54% di prime in campo.
Terzo set, Sinner scatta alla battuta. Nei primi punti sembra aver ritrovato intensità nella spinta, è lui che comanda dal centro e fa correre il rivale. Buon game per l’azzurro, tiene bene e si porta 1-0. Molto bene Medvedev col rovescio nel secondo game, mentre Jannik sbaglia in modo clamoroso uno smash da due passi. 1 pari. Terzo game, si scambia a ritmo alto, Daniil tiene ed è Jannik il primo a sbagliare. 0-30, scatta l’allarme per l’azzurro. Strappa col diritto inside out Sinner, troppa fretta. 0-40, tre palle break per il russo, pericolosissime. Alza il livello l’altoatesino, dinamico, molto attento. Annulla le prime due senza prendersi rischi. La terza purtroppo gli è fatale: scambio lunghissimo, è lui a comandare, ad aprire l’angolo, a spingere, ma Daniil è un “muro”, così che è Jannik il primo a sbagliare. Si piena sulle ginocchia mentre lo score segna 2-1 Medvedev, un BREAK amarissimo che manda il russo avanti. Fantastica reazione di Sinner. Spinge ancor più forte, coi piedi praticamente sulla riga. Fa correre il rivale, rischia anche la palla corta e poi lo infila. 0-30. Medvedev ruggisce col rovescio, dal secondo set con questo colpo non ha sbagliato più niente e imposto grandi strappi. CHE SCAMBIO! Sul 30 pari Jannik spinge come un forsennato, trova la riga e si prende la palla del contro break! Applausi Medvedev: servizio esterno, passo avanti e rovescio cross vincente. Con tre punti di fila, tenendo in mano l’iniziativa Daniil vola avanti 3-1. Con un ottimo game, e finalmente l’aiuto della prima palla, Sinner resta in contatto, 2-3. Gran livello di gioco complessivo, si scambia di meno con entrambi più rapidi nel cercare l’affondo. Tiene l’azzurro, spinge, provoca l’errore del russo. Il sesto game va ai vantaggi. E un bel “vantaggio” è aver una prima palla a volte ingestibile per chiunque. Un nastro ancora sfortunato porta via un diritto aggressivo di Jannik. 4-2 Medvedev. Settimo game, sul 30 pari Daniil trova un’accelerazione lungo linea di rovescio clamorosa. Delicatissima palla break da difendere per Jannik, e la prima palla non va… Rischia col diritto, gli va bene, Tante, troppe volte Sinner è stato costretto a prendersi enormi rischi in spinta per provocare l’errore del russo. Troppa fretta costa all’azzurro un errore e la seconda PB da difendere. Si scambia, il diritto da sinistra vola via di poco lungo. BREAK Medvedev, serve per chiudere avanti 5-2. Chiude il russo con un servizio vincente, completa la rimonta. Si merita il successo, è stato ancora più “duro” dell’azzurro, bravo ad alzare il livello all’avvio del secondo set. Ha trovato molti punti col servizio, è stato più vicino alla riga di fondo e ha comandato col rovescio, alzando “il muro” in difesa. Bella prestazione anche di Sinner, che interrompe la sua striscia positiva, ma ha dimostrato di essere ancor più vicino ai migliori al mondo. Indoor Medvedev è secondo solo a Novak Djokovic.
Jannik Sinner vs [6] Daniil Medvedev
2 ACES 4
1 DOUBLE FAULTS 1
55/96 (57%) FIRST SERVE 59/86 (69%)
34/55 (62%) 1ST SERVE POINTS WON 44/59 (75%)
19/41 (46%) 2ND SERVE POINTS WON 12/27 (44%)
7/12 (58%) BREAK POINTS SAVED 4/6 (67%)
14 SERVICE GAMES PLAYED 14
15/59 (25%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 21/55 (38%)
15/27 (56%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 22/41 (54%)
2/6 (33%) BREAK POINTS CONVERTED 5/12 (42%)
14 RETURN GAMES PLAYED 14
21/30 (70%) NET POINTS WON 8/14 (57%)
21 WINNERS 18
48 UNFORCED ERRORS 34
53/96 (55%) SERVICE POINTS WON 56/86 (65%)
30/86 (35%) RETURN POINTS WON 43/96 (45%)
83/182 (46%) TOTAL POINTS WON 99/182 (54%)
211 km/h MAX SPEED 212 km/h
196 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 194 km/h
142 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 149 km/h
TAG: ATP Rotterdam 2023, Daniil Medvedev, Jannik Sinner
No, per fortuna. 😆
@ Allende (#3434696)
Non mi pare gli h2h Sinner Alcaraz siano sfavorevoli a Jannik….
Lo sono i tornei vinti. Per ora.
@ Luce nella notte (#3434760)
Il servizio a rete che dev’essere seguito è quello che fa male. E Sinner ce l’ha. Solo che gli è entrato meno frequentemente
Chi ha tempo non aspetti tempo !
O il servizio lo (ulteriormente) migliora ora, tra i 21 e i 22 anni , oppure sarà sempre più difficile.
D’ altro canto lo sapranno sicuramente, molto meglio di noi, che scriviamo, Vagnozzi / Cahill / Sinner.
Quoto anch’io…bravissimo! E ricordiamoci sempre dov’era Danilo all’età di Jannik
Ma sentite..ma ve lo ricordate Medvevev all’età di Sinner?
Mah…inferiore ad Alcaraz perché?
Cari amici tutti e cari voi,. Cui non piace Sinner e che lo criticare, e parlo a colori di voi che sono onesti e si c’eri, perché è possibile avere idee diverse e discuterci su, anzi, è auspicabile e a volte pure divertente
Lascio fuori da questa dedica solo i troll e coloro che sono qui ad odiare Sinner per partito preso,. Che lo fannj
E io le virgole delle virgole…
Eppure hai scritto (vedi sopra) ” la % di prime in campo non e’ importante…”… ” errore e’ stato non seguire le prime di servizio a rete…”
Quindi sei fuori strada di brutto, abbi pazienza.
Se il servizio non c’ e’ , non c’ e’, nemmeno se lo “segui a rete”…
Dopo avere vinto il primo set Sinner, se vuole diventare ulteriormente “top” non deve farsi BREKKARE NEANCHE MORTO, e deve sparire il regalare un break all’ avversario giocando… doppio fallo.
Con un servizio cosi’, che sta migliorando, non basta, e al ” top” non ci arriva, seguire o non seguire che sia.
Alla fine del primo set, al rientro, DM, aveva cambiato faccia, non l’ho riconosciuto per un attimo mo. Era semplice arrivato l’altro. Niente da dire su sinner, prima e dopo, ma era arrivato l’altro..
Però è sempre la stessa storia. A me non convince. È un giocatore molto forte,ma qualcuno è più forte di lui.quNdo avrà vinto un mille e uno Slam ne riparleremo. Convinto anche io che prima o poi ci riesca. Se era
È inferiore anche ad Alcaraz,per il momento.