ATP 500 Rotterdam: Sinner show! Domina Tsitsipas con una prestazione di qualità e intensità da campione
Jannik Sinner è la rockstar nella serata di Rotterdam. L’azzurro con una prestazione straordinaria batte Stefanos Tsitsipas nel secondo turno dell’ATP 500 olandese, vincendo per 6-4 6-3 e prendendosi così una bella rivincita sul greco dopo la sconfitta in cinque set patita all’ultimo Australian Open. Un Sinner sontuoso, quasi perfetto, capace di dominare il campo e il gioco assai più nettamente di quanto non dica il punteggio. Tsitsipas stasera è stato travolto dalla intensità, pressing e spinta dell’altoatesino. Solo un eccellente avvio col servizio e grazie a tante discese a rete, chiuse con tocchi acrobatici (e grande rischio), il greco è riuscito a tenere testa all’italiano nella prima fase del match, ma mai è riuscito ad incidere in risposta. Sul 4 pari, appena “TsiTsi” non ha trovato la prima palla, Sinner è salito in cattedra. Con due risposte e chiusura perentoria dal 30 pari, si è preso il break e soprattutto si è preso il campo e il match, senza più un calo o incertezza. Impressionante. Micidiale. Con uno strappo degno del miglior Pantani sulla più ripida salita alpina, dal quel primo break Sinner è volato via, ha alzato a tutta il ritmo nello scambio, ha servito come poche volte in carriera ed ha risposto con un’aggressività e profondità straordinarie. Tsitsipas è stato sportivamente spazzato via dallo Tsunami-Sinner, non è più riuscito a rialzare la testa e mettere pressione all’azzurro. Jannik del resto non gli ha concesso niente: ha perso solo 3 punti con la prima di servizio in campo, un dato straordinario, degno di un “Sampras” doc. Ha servito con oltre il 60% di prime e ha ottenuto anche tre punti su quattro con la seconda.
Numeri eccellenti, ma più di ogni numero oggi ha parlato il campo, hanno incantato i colpi di Sinner, la sua intensità, la netta sensazione di dominio del gioco, condotto dalla prima all’ultima palla con ritmi micidiali. Dominio anche del tempo del match, fattore questo assolutamente importante per il suo modo di stare in campo: Jannik è andato veloce, troppo veloce per Tsitsipas, non gli ha fisicamente concesso un’apertura, un momento di pausa, un piccolo break per interrompere il flusso dell’azzurro. Sinner stasera si è preso tutto.
C’è riuscito con una prestazione totale, tutto ha funzionato benissimo. Il suo sguardo era di un’intensità superiore ai suoi colpi, fin dai primi punti. Sentiva il match, aveva voglia di rivincita e c’è riuscito giocando un match fantastico. Tutto è partito dal servizio, davvero impressionante per continuità e precisione. Del resto l’inizio di stagione di Jannik era già stato chiaro: quando la prima palla lo sostiene con continuità, il suo gioco scorre a velocità e intensità che pochissimi possono sostenere e controbattere. Oggi Sinner ha servito in modo straordinario, e tutto gli è riuscito. Per larghi tratti del match è parso imbattibile. Mentre in Australia Stefanos riusciva col diritto a reggere da fondo, cambiare l’inerzia degli scambi e correre a rete, e soprattutto “coprire” il lato debole del rovescio, oggi Sinner non gliel’ha permesso perché ha trovato una continuità ottimale e ha spinto tantissimo con quel cross di diritto del centro che sta diventando un’arma tattica formidabile. Tsitsipas infatti preferisce assai comandare col diritto dal centro sinistra, perché controlla meglio la direttrice, perché è più rapido nel fare il passo avanti verso la rete. Jannik ha studiato benissimo la partita, non gli ha quasi mai consentito di stazionare da quel lato, usando benissimo il lungo linea di rovescio e quindi pronto a fare un paio di passi avanti per venire a chiudere. Inoltre il greco ha cercato nella fase centrale del primo set di spostare l’azzurro con smorzate e tocchi sotto rete stretti, ma la reattività di Sinner ha contrastato alla grande queste soluzioni, mettendo più di un dubbio al rivale, costretto a giocate super (e troppo rischio) per chiudere i punti. Appena la prima palla di Tsitsipas è calata, Sinner si è fatto trovare pronto, ha affondando immediatamente il colpo dalla risposta, continua e profonda, mandando praticamente al tappeto il rivale. Nel parziale clamoroso a cavallo dei due set, la strapotenza tecnica ed agonistica dell’azzurro è stata clamorosa.
Una partita bella, divertente, che ha regalato agli appassionati un Sinner da sogno, fortissimo. “Jan” indoor trova le condizioni migliori per far esplodere il suo tennis, è già oggi uno dei migliori al mondo al coperto, secondo solo a Djokovic e, forse, il miglior Medvedev. Peccato non ci sia uno Slam indoor… ma intanto ha battuto il n.3 del mondo, è numericamente la miglior vittoria in carriera per il ranking dell’avversario sconfitto. Nei quarti trova Wawrinka, sfida affascinante. Il Sinner ammirato stasera deve puntare a vincere il torneo, e non deve temere nessuno. Anzi, devono essere gli altri a temerlo.
Marco Mazzoni
La cronaca
La settima sfida tra Tsitsipas e Sinner inizia con il greco alla battuta. Il primo lungo scambio lo vince Jannik, bel diritto vincente da sinistra. Da 40-0, l’azzurro forza il game ai vantaggi con un gran tocco in avanti sul tentativo di smorzata di Stefanos. Molto aggressivo Tsitsipas, si butta avanti visto che da fondo nello scambio è andato sotto, la tattica funziona. 1-0 Tsitsipas. Sinner al servizio. Ottimo game, due Ace consecutivi, quasi non si gioca, 1 pari. Stefanos continua con la sua tattica proiettata avanti appena possibile, anche con il classico approccio in back, assai rapido in chiusura sulla rete. Ma appena non riesce a scendere, i fendenti potenti di Jannik provocano errori. Si va ancora ai vantaggi, chiude “Stef” con un’acrobazia e tanto rischio. 18 punti nei due turni di servizio del greco e diversi scambi spettacolari. Assai meno rischioso il tennis di “Jan” in quest’avvio, prima solida, grande ritmo a spostare il rivale senza cercare le righe e punto chiuso in avanzamento, o forzando l’errore. È anche molto rapido ad avanzare per riprendere i tentativi di palla corta di Tsitsipas e rimettere la palla con buona mano. 2 pari. Il set scorre sui turni di battuta e un’ottima qualità di gioco, entrambi molto offensivi. Con un pregevole serve and volley, Sinner impatta 4 pari (e terzo turno di battuta sui quattro giocati vinto a zero). Nono game, sul 30 pari Stefanos non mette la prima. Jannik si fa trovare pronto: risposta super aggressiva, via avanti e schiaffo al volo a chiudere. Perfetto. 30-40, prima palla break del match! Cerca l’Ace al T, ma non entra. Fantastico Sinner!!! Altra grande risposta col diritto inside out, nei pressi della riga laterale, passo avanti e via diritto cross pesante, con chiusura con uno smash comodo. BREAK Sinner, strappato in modo chirurgico alla prima vera occasione. Serve per il set l’azzurro. La prima lo sostiene, fa il pugno. 30-0 (dodicesimo punto di fila al servizio!), segue uno scambio di grande pressione che provoca l’errore (stecca) di rovescio del greco. 40-0, Tre Set Point Sinner! Sbaglia un rovescio l’azzurro, interrompe la striscia di 13 punti di fila vinti al servizio. Con un bel servizio esterno, si prende il primo set in 45 minuti, 6-4. Un solo break, ma 8 punti in più per Jannik, che dimostrano come abbia giocato molto meglio anche in risposta. 14 punti vincenti, ma soprattutto un dominio totale nei suoi game, 87% di punti vinti con la prima e un clamoroso 80% con la seconda palla (8 su 10). Sinner al limite della perfezione finora.
Secondo set, serve Tsitsipas per primo, ma la musica non cambia. Tira una serie di “sassate” micidiali dal centro del campo, senza punti con il servizio Stefanos è già in crisi totale. Subisce il greco anche un lob spettacolare, è 0-40! Tsitsipas forza a tutta la seconda palla, doppio fallo!!! BREAK Sinner, 1-0 avanti e servizio, con un parziale clamoroso di 16 punti a 3 per l’azzurro. Inizia il game con un doppio fallo, ma è solo un attimo. Ritrova subito la prima palla e continua a spingere con un’intensità e qualità micidiali. 2-0 e quinto game di fila (il parziale diventa 20 punti a 4). Stefanos non riesce a tener fermo l’azzurro, è calato con la prima palla e, senza poter correre a rete, nello scambio è in grossa difficoltà a contenere la furia di Jannik. Sbaglia pure col diritto “Stef”, il suo colpo, momento davvero difficile per lui, tutto va velocissimo e sembra scappargli via. E nemmeno rallenta i tempi di gioco per cercare di fermare l’ondata che lo sta travolgendo. Con un altro angolo di rovescio splendido, Sinner si porta 15-30 nel terzo game (parziale 22 a 5 per Jannik). Con un perfetto passante lento e basso, Jannik si procura la palla per il doppio break. Tsitsipas mette tutto quel che ha nel servizio, e stavolta la prima palla lo aiuta, in quello che era già quasi un match point. Con enorme fatica, ritrovando i migliori schemi offensivi verso la rete (e la prima di servizio), il greco vince un game ed interrompe la striscia negativa. Sinner tiene i suoi ritmi, la continuità al servizio, il martellamento continuo che non lascia scampo al rivale. 3-1 avanti Jannik. Il finale di partita è un assolo degno del miglior Guitar Hero: continua a servire come un treno, risponde con grandissima intensità, e sul 5-3 strappa ancora il turno di servizio al greco, annichilito. Una vittoria meritata, straordinaria. Una splendida rivincita e la conferma di quanto sia cresciuto l’azzurro, in tutto il suo tennis. Stasera, la vera rockstar, è lui.
Tsitsipas – Sinner
1 ACES 3
3 DOUBLE FAULTS 1
32/62 (52%) FIRST SERVE 27/44 (61%)
22/32 (69%) 1ST SERVE POINTS WON 24/27 (89%)
14/30 (47%) 2ND SERVE POINTS WON 13/17 (76%)
1/4 (25%) BREAK POINTS SAVED 0/0 (0%)
3/27 (11%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 10/32 (31%)
4/17 (24%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 16/30 (53%)
0/0 (0%) BREAK POINTS CONVERTED 3/4 (75%)
11/22 (50%) NET POINTS WON 12/15 (80%)
8 WINNERS 27
14 UNFORCED ERRORS 8
36/62 (58%) SERVICE POINTS WON 37/44 (84%)
7/44 (16%) RETURN POINTS WON 26/62 (42%)
43/106 (41%) TOTAL POINTS WON 63/106 (59%)
TAG: ATP Rotterdam 2023, Jannik Sinner, Stefanos Tsitsipas
Guarda che significa che sei stato bravo, che hai imitato alla perfezione il troll-pensiero. E scommetto che quella “j” non è un caso…
Lui e Ferrara credo abbiano preso qualche giorno di stacco, approfittando del fatto che lo avrebbe seguito Cahill insieme al nuovo fisio, a uno degli agenti di Starwing e al papà di Jannik.
Il livello di un torneo si misura anche dai partecipanti… Ma che commento del c…
Non posso non puntualizzare e , sia chiaro, senza nulla togliere alla prestazione di Sinner
Gli ultimi vincitori di Madrid sono stati Alcaraz, Zverev, Djokovic, Nadal, Murray e Federer.
Quelli di Totterdam sono stati Aliassime, Rublev, Monfils, Tsonga, Federer e Klizan
Gabriele, se non sbaglio ci sono 5 giocatori su 10 della classifica ATP. E allora?
L’ho visto giocare nella Lambertenghi del 2013 quando aveva 12 anni ed in quella occasione aveva perso da Moroni in semifinale che poi aveva vinto il titolo. Già allora il suo gioco era finalizzato alla conquista del punto e non sull’errore dell’avversario. Avevo avuto occasione di parlare con la mamma la quale mi disse che già era una promessa per lo sci ma probabilmente avrebbe optato per il tennis. Ed oggi possiamo dire che la scelta fu indovinata e positiva
Una crescita lenta se comparato ad Alcaraz forse.
Ti ricordo che esattamente quattro anni fa, 18enne, in questo periodo esatto perdeva nei futures da gente come Lootsma, Hoyt o Faria…
Quattro anni, di cui uno “perso” causa Covid e lo scorso complicato causa noie fisico/atletiche.
Il vento deve cambiare nei 1000 e slam, i veri tornei che se vinti fanno la storia, vediamo se siamo sulla buona strada… aspettiamo anche Berre se lascia in secondo piano figa e pubblicità…
Ottimo articolo di Mazzone che rende benissimo cosa ha fatto Sinner. Partita della svolta a mio parere.. ne vedrete… chi dice di uno Tsitsipas sotto tono spara cavolate, Sinner lo ha fatto sbagliare con la sua velocità e profondità. Anche i servizi non funzionavano perché Sinner rispondeva sempre, muovendosi come una mangusta…infatti fino al 4 pari c’era equilibrio…e ora non ci poniamo limiti…
@ correttograppa (#3431144)
Vero! Ho notato anch’io che rispetto ai precedenti lo ha inchiodato maggiormente sul rovescio, stuzzicando meno il dritto di Tsitsipas. Oltre al servizio secondo me è stata questa tattica un’ulteriore arma in più. Il greco ha perso fiducia e così non ha potuto far leva sulle sue armi migliori (dritto e servizio)
@ max91 (#3431053)
anche io la vedo un po’ come te. Non voglio certo sminuire il valore della vittoria di Jannik. Il greco, come ogni anno, arriva a spremersi a tal punto da ritrovarsi a giocare senza energie (e poi c’è chi critica la programmazione dei nostri…). Ieri per Jannik ha funzionato tutto, anche i suoi vecchi “tallone d’achille”, a partire dal servizio. Per me impressionante la percentuale di punti raccolti con la seconda (sta facendo progressi esagerati e non credo siamo vicini all’espressione del suo pieno potenziale). Quando avremo il suo completamento fisico e tecnico (lavori ancora in corso), ne riparleremo (come han fatto notare altri, qui sul forum). Per come la vedo io, era fondamentale invertire la pessima percentuale di h2h con Tsitsi. A livello di gioco e di tattica, Jannik ha studiato e preprato perfettamente il match (le sconfitte sono servite eccome). Ha inchiodato Tsitsi sulla diagonale del rovescio (non ha mai nemmeno cercato il lungolinea). Jannik sta crescendo, il greco ha tentato in diversi modi di metterlo difficoltà, ad esempio chiamandolo a rete. Ma ora the fox si presenta in modo diverso anche a rete. Ha dominato, ha schiantato il greco sul piano fisico e mentale. A parti inverse, era successo anche a Sinner di non riuscire ad esprimersi. Al greco ieri sera sono mancate le sue armi (servizio e dritto) e di conseguenza anche il rovescio (dove Jannik ha martellato) è crollato. Ora fondamentale confermarsi e sfruttare questo momento di grazia. Oggi ci sono partite “succose”, a partire da Med vs FAA. Forza Peccatore e forza Lorenzo! Buon tennis a tutti!
Vero, un ottimo torneo, con un campo di partecipazione eccezionale. un 750 oserei dire.
Probabilmente oggi sarà la terza, a turno ci sono tornei dove sono presenti entrambi i coach e altri con uno solo
………… e ………. quindi?
La solita fortuna.
Tsitispas che gioca male.
Un tabellone facile, le altre due teste di serie dalla sua parte hanno perso, la parte bassa è più difficile.
Anche con il telaio sbagliato e l’involuzione degli ultimi 12 mesi arriva in finale comodo comodo.
tempi lontani…. che adesso ci sembrano ancora più lontani
Poi vai a vedere e….scopri che si tratta di un ATP500….
@ Donatella (#3430801)
Donatella ho visto una partita di tennis, una stupenda partita di tennis. Ironia questa sconosciuta!
Io prima di espormi voglio vedere come andranno i due mille americani, li si capirà qualcosa di più. Tsitsipas ultimamente mi convince poco.
@ AriforJannik (#3431029)
Ieri io ero in brodo di giuggiole da super tifoso degli italiani e in particolar modo di Sinner. A mente fredda e mettendo da parte un attimo il tifoso che è in me la mia personale e modesta opinione è questa: primo set combattuto nonostante fosse evidente la superiorità di Jannik nello scambio. Dopo il break nel secondo set mi è sembrato (e sottolineo mi è sembrato, magari sbaglio) che il greco aspettasse un calo di Jannik, che non è arrivato, ma che non si sia dannato l’anima (vedi il 5 set in Australia scagliando il 90% di prime) per vincere la partita. Bisogna capire se non l’ha fatto perchè ha capito che con uno Jannik in formato deluxe non ce l’avrebbe comunque fatta o altre motivazioni per me/noi incomprensibili. Ovviamente ciò non toglie i meriti di Jannik e secondo me avrebbe comunque vinto ieri! 🙂
Quanto ti invidio… Manda un bacio a Jannik per me, dagli spalti, se puoi .. grazie.
Anche io la penso così.. fino al breack Tsitsipas aveva giocato bene, alla pari con il nostro..
Il fatto è che il greco è stato totalmente vittima9DELL’EFFETTO JANNIK:
prima è stato demolito fisicamente dalle continue bordare di Jannik che hanno disgregato colpo dopo colpo la resistenza fisica del suo avversario.
Poi invece Stefanos ha cominciato a tenere prima e a credere poi che ogni suo sforzo sarebbe stato va o, che la sua pallina lanciata con forza e maestria contro il nostro, sarebbe tornata indietro velocissima e ferale, tanto che ha steccato così tanti colpi come mai gli avevo visto fare.
E alla fine della partita egli era confuso e tramortito come davvero non avrei mai pensato..
Credetemi,. Sereno molto spesso scene simili, nei prossimi dieci anni…
Io non solo l’ho seguito a Bergamo, ma perfino a Santa Margherita di Pula una settimana dopo quando “benzinaio” doc andava a raccattare le palline, spesso per passarle anche all’avversario. Lo scalpo di Tsitsi vale parecchio, soprattutto per l’autostima, però gli obiettivi importanti devono ancora essere centrati, ma mai come adesso sembrano alla portata. Avanti così.
@ Santer (#3430986)
Ma deve essere così, Jannik ha 13 anni meno di Nole, che vogliono dire più freschezza, più bisogno di sperimentazione e, diciamolo, meno usura da pratica di uno sport impegnativo e faticoso che ha dato a Nole tutti i record a disposizione, con l’inevitabile collegato dispendio di energie..certo Nole è un caso eccezionale, che bene o male, per rimanere giovane a livello mentale ed emozionale, che si riflette anche sulla reattività fisica, continua per assurdo a trovare il modo di alzare sempre una sua asticella che deriva proprio dal rispetto verso gli avversari e dal riconoscere a tutti consistenti potenzialità, soprattutto ai giovani per quanto detto sopra..poi Nole il suo valore l’ha dimostrato, lo sta dimostrando avendo vinto in pochi mesi quello che la maggior parte dei tennisti in azione non hanno ancora vinto in carriera, e questo è per i giovani, come accade a Jannik, un inevitabile esempio da seguire: l’aggressività di Nole è implicita nella sua resistenza, nell’essere di nuovo al n.1, appena mascherata/mediata dalla sua intelligenza tattica e saggezza anagrafica
Io vado stasera a vederlo contro Wawrinka. Forza JanniK!
Ma il torneo di Bergamo di qualche anno l’hanno giocato allo stadio?
Perchè a leggere i commenti qui sotto sembra ci fossero tutti i partecipanti del blog al completo!!!!
Forza Jannik!!!
@ bxldav (#3430980)
Crescita lenta ? Ma ha solo 21 anni.
i GUFI nostrani anti Sinner e anti italiani, supertifosi del serbo no vax Djokovic, dicono che non sia stato l’italiano a vincerem ma il greco a perdere, giocando malissimo. Pace all’anima loro !
Jannik e’ sempre stato bravo su tutte le superfici. Ma su cemento indoor e’ dove si trova meglio. Su erba ci si gioca troppo poco durante, ma aver portato uno come Nole al quinto, significa che anche li sta trovando la quadra. Su terra battuta e’ molto sottovalutato, ma ha gia fatto quarti sia a roma che al roland garros, dove fino ad ora ha perso 2 volte da nadal e una da rublev per ritiro.
Poi chiaramente in ognuna di queste superfici, possono esserci avversari piu forti di lui.Per esempio Tsitsipas abbiamo visto che puo batterlo su cemento indoor ma non su terra ( dove ci ha perso 4 volte )medvedev e zverev secondo me li puo’ battere, anche piuttosto agevolmente su erba, ma non su cemento. Medvedev lo batte anche sulla terra, ma non su cemento indoor…con alcuni avversari bisogna vedere anche la superficie dove si affrontano.
In ogni caso il punto forte di Jannik e’ la costanza. Sia nei 1000 che negli slam, cerca sempre di sfruttare al massimo i tabelloni e non si consegna mai all’avversario senza avere combattuto. Se ci sono le condizioni, lui almeno i quarti di finale li porta sempre a casa. Quello che gli e’ mancato finora e’ l’acuto. Il momento della svolta. Lo stava avendo con Hurcacz a Miami e con Alcaraz agli Us.Open…ma gli e’ mancato il classico centimetro. Ha sicuramente la testa per riuscire a fare questo salto di qualita’. E sono molto ottimista anche su Berrettini a Wimbledob. Su erba e’ davvero il n2 dopo Nole. E mi aspetto molto anche da Musetti nella stagione su terra.
Al momento stiamo facendo fatica a trovare nuovi elementi da inserire in top 100. E non sono cosi convinto * come molti ” che i Nardi, i Passaro, gli Arnaldi possano entrare nei 50… pero’ abbiamo 3 punte di diamante di notevole spessore.
Il fatto che non la si veda in giro, è un altro indice della forza di questo ragazzo, a cui – può sembrar strano – la visibilità non piace per niente
Paragone possibile e, parrà strano dirlo, con un po’ di aggressività in più
Non ero a Rotterdam e quindi lo dico con beneficio di inventario.. ma in tv ho avuto la sensazione che se Tsitsi non c’è stato è stato soprattutto perché Jannik non ha proprio voluto che ci fosse. Non l’ha proprio fatto entrare in partita
Ieri ero a Rotterdam e le sensazioni dal vivo sono molto positive.
Sta facendo ottimi progressi nei punti con discese a rete e palle corte. Sinner ha avuto una crescita lenta e solo ora sta trovando la coordinazione necessaria. Prima arrivava su molte palle in maniera scomposta e con poco equilibrio.
Ieri comunque Tsitsipas ha funzionato solo a tratti, quindi aspettiamo per capire il livello del nostro con avversari più in palla.
Tabellone in discesa per la finale..forza Jannik!!
Partita eccezionale di Sinner ben rappresentata da statistiche incredibili se rapportate a superficie e qualità dell’avversario.
Forse il 59% di punti totali vinti è un dato che può passare inosservato… Ricordo allora che il sig. Rafa Nadal in tutta la sua carriera al RG ha vinto il 57,6% dei punti giocati.
L’84% di punti vinti sul proprio servio (di cui il 76% con la seconda) fotografa perfettamente un dominio totale sul proprio servizio, senza la ben che minima chianche di break per l’avversario.
Ma il vero dato su cui Sinner potrà costruire una carriera vincente è il 42% di punti sulla risposta, dato che normalmente conduce (come avvenuto anche questa volta) ad un 30% di break ottenuti.
Anche io faccio parte del gruppo dei “bergamaschi” e quando iniziai all’epoca a dire che avevamo trovato un campione, fui spesso deriso da amici (incompetentii) al circolo . Oggi i fatti dimostrano che avevamo ragione. Certo non siamo ancora dove vorremmo, ma Jannik ci porterà la.
Non si è visto il coach Vagnozzi! È già la seconda partita che non si vede!
@ correttograppa (#3430941)
sono cavoli amari anche per tutti i capiscers di questo e degli altri blog….
sono felicissimo per Jannik e adesso un passo alla volta si prenderà tutto quello che merita!!!!!!!!!!!!
AnDoniooo Mauroooo uscite da sotto il letto! 😆 ❗
J A N N I S F E R I C O
ora son cavoli amari un po’ per tutti (gli avversari che si troveranno di fronte questa versione granitica e matura di quel talento “acerbo” che seguo dai suoi esordi)
Tsitsi versione inguardabile stasera (per me anche un pochino a corto di fiato) ma così il tennis, così la vita. Ne vedremo delle belle in questo 2023. Domani altro incontro da non perdere! Forza Jannik sempre e comunque! E andiamo!!!!!!!
un abbraccio proprio a tutti (uno gigante per Ari) e buon tennis!
Che Sinner è stato?? Semplicemente mostruoso.
Questo è il match della svolta, per me.
Sinner è pronto a giocarsela con tutti e su tutte le superfici. Go Jannik 😀
Bellissima vittoria del nostro Jannik!!!
Una partita praticamente perfetta. Solido, concentrato, efficace.
Premetto di essere da sempre un grande tifoso di Sinner. Non solo per il suo talento, ma anche per la sua umiltà, determinazione e sobrietà nel modo di stare in campo.
Personalmente credo che abbia ancora ampi margini di miglioramento e che possa fare una carriera straordinaria. Quanto straordinaria ce lo dirà solo il tempo.
Io ci credo molto.
Vero che oggi Tsitsipas non ha giocato benissimo, ma Jannik non gli ha concesso niente. Ha dominato il match dall’inizio alla fine.
Nel nostro cuore, da sostenitori di Sinner, oggi eravamo tutti convinti della sua vittoria. Con una giusta dose di timori, ma ne eravamo consapevoli.
Chiudo con una domanda/provocazione: stasera Tsitsipas, nonostante l’ampio vantaggio nei confronti diretti, ha realizzato che Jannik gli è (o a breve gli sarà) superiore?
@ Marco10 (#3430735)
Perché, il “killer instinct” non è alla Djokovic? Così completiamo il quadro..del resto, quale migliore augurio per Jannik che, avendo molte caratteristiche simili a Nole, abbia tutti i requisiti necessari per avanzare in una carriera altrettanto ricca di soddisfazioni? Direi che nella partita di oggi ho visto anche più marcate le affinità con Nole, come se Jannik e staff si fossero riviste e studiate le vittorie su Tsitsi, che non perde facilmente con tutti ma che in Nole sembra avere un ostacolo insormontabile, persino sulla sua prediletta terra, che lo rende meno lucido, boccheggiante, in crisi di fiducia..e non analizzo i vari passaggi, ma mi ha impressionato il risultato finale: lo stesso Tsitsi confuso, le stesse “steccate” di rovescio, la stessa resa finale, insomma Jannik ha ammortizzato le potenzialità del greco e ha stanato colpo dopo colpo le sue debolezze, proprio come Nole è riuscito a fare sistematicamente negli ultimi h2h
Stasera il terzo set non lo ha visto nessuno…
Lo “sbadigliatore” ? 🙂
Anche quella di Monfils, quella volta ad Anversa… 🙂
“Peccato non ci sia uno Slam indoor” ?
Ci sono le Finals… 🙂
Sinner è un campione che se la gioca con i migliori e che può vincere tutti i tornei.
Lo avevamo pronosticato già 4 anni fa dopo il torneo di Bergamo dove aveva messo in mostra le qualità del grande giocatore.
Certo doveva mantenere le promesse ma con la testa che si ritrova non avevamo dubbi.
È solo l’inizio : grande Sinner !
Sontuoso Jannik, può è deve essere la vittoria della svolta, Tsisi dominato in lungo e largo. Adesso concentrazione, se gioca così è il favorito, ma pensiamo a Wawrinka.
Bene Sinner, molto bene Cahill.
L’incontro dell’altoatesino contro il greco sulla superficie molto lenta di Rotterdam era abbastanza incerto nell’esito, anche per via del tipo di manto particolare usato che costringe i tennisti ad accorciare molto lo swing per generare palle ficcanti che possano spiazzare l’avversario. Si sapeva già che Tsitsipas non amava questa modifica dall’incontro precedente, lui che è abituato ai gesti ampi del rovescio, alle aperture del suo modello ispiratore monobraccio, Pablo Cuevas. Quello che non si sapeva era come l’avrebbe affrontato Sinner che nell’incontro con il francese Bonzi era stato piuttosto incerto, con un netto calo di performance nel secondo set.
A incontro finito, si possono trarre le somme, e non mi riferisco solo a questo torneo.
Sinner è stato praticamente perfetto nell’interpretazione delle condizioni di gioco, un adattamento dovuto quasi totalmente al nuovo coach Cahill, che già era riuscito pronti-via nel miracolo di tenerlo in piedi sui campi erbosi, dove Jannik aveva un terribile 0-4 nei precedenti. L’australiano ora sembra avere in mano il pallino dell’interpretazione di gioco, mentre a Vagnozzi rimane la gestione più tecnica dei colpi. Cahill è questo, lo era anche quando allenava la Halep, un sapiente allenatore che sa adattarsi e fare adattare i suoi assistiti alle diverse condizioni, ai diversi avversari, capace di far vincere Wimbledon ad una “terraiola” come la rumena contro S.Williams. Molto bene Cahill, dunque, ottima scelta per integrare il team di Sinner e dargli quella plasticità mentale che gli era mancata più di una volta e lo aveva portato a sconfitte piuttosto clamorose- si pensi contro Tiafoe a Vienna 2021.
Con questa partita si possono anche rimuovere gli ultimi residui piatteschi, quell’infondata teoria dei 3 anni per “arrivare” fra i top, già smentita dai vari FAA, Rublev quando hanno trovato il “loro ” allenatore, e notabilmente anche un cambio nelle interviste da parte di Sinner che non si rifugia più nelle sensazioni e interpretazioni, ma si predispone positivamente verso i prossimi incontri. Il suo “vediamo che succederà” racchiude tutto questo, e resta proprio da vedere , ora che ha una guida matura, quale siano realmente, cioè sul campo, le sue potenzialità.
Grande Ari, io faccio come Jannik però, mi godo il momento con voi, ma penso già a Wawrinka 🙂
Come no, Bottazzi-Cancellotti, mica male come doppio
Anche io mi unisco a quelli che lo seguono da Bergamo, quando leggendo su questo sito alcuni commentatori euforici per questo ragazzo, mi sono incuriosito e sono andato a sbirciarlo. Mi piace come vince, come perde e la serena determinazione che traspare dal suo sguardo in ogni situazione. Destinato a grandi cose
Già e quello sconosciuto era Carlitos…
Assolutamente! Forza Muso..li vogliamo presto in top ten tutti e due!
E non solo: uno che già a 14 anni cucinava, faceva le pulizie, studiava e si allenava a 500km dai suoi genitori
Quanti ragazzi lo farebbero?
Concordo…però guarda, mi sto riguardando il match, senza il patema che avevo prima, e devo dire che se Tsitsi non c’è stato è stato soprattutto perché Jannik non ha proprio voluto che ci fosse. Non so se è la migliore partita di Jannik, ma di certo la più autoritaria. I segnali già c’erano, dal modo in cui, anche nei match precedenti ha imparato a confermare i break
Forza Muso!!!!!