Italiane nei tornei ITF: I risultati di Giovedì 09 Febbraio 2023

@ Fabblack (#3425426)

Se vuoi sapere pure come gioca stile Barty o Jabeur. Altezza 1.68. Gioca molto con la testa ed è molto creativa. È iscritta in comunicazioni, alcuni video che ha fatto durante il periodo della pandemia hanno raccolto centinaia di migliaia di visualizzazioni. A ognuna il suo percorso. Importante è essere felici e trovare la propria strada.

@ bogar67 (#3425421)

Certo, è quello che dicevo. È l’utente che ti ha fatto mille domande che ne ha una per ogni giocatrice presente, per la federazione e per i genitori delle ragazze.

Bellissima vittoria della pedone

@ Gaz (#3425304)

Allora questa teoria era sposata anche da me però qui si parla di tennis femminile dove tutto è possibile. Non per nulla viene citata la Trevisan ma potrei aggiungere tante altre ragazze. Certo non vi aspettate nell’imminente ragazze che vincano lo slam o siano a 19 anni delle Sinner in gonnellina ma in una buona carriera da top 100 il picco, la settimana da leoni è stata trovata da Pennetta, dalla Vinci, dalla Schiavone e dalla Errani. In questo sport tra le donne se hai un minimo di talento e di carattere con la costanza si arriva e si prendono soddisfazioni.

@ Guardiano della Fede (#3425379)

@ Guardiano della Fede (#3425346)

Quindi, allora: Irene Garbo, Freshman a Saint Anselm, Goffstown, New Hampshire.
5,5 ft (ca 1.67).
8W 4L (direi pure ottimo da n. 1 ed al primo anno).

@ Med (#3425407)

No no quale screditare. Qui chi scredita non ha idea dei sacrifici che fanno queste ragazze. Al forte mi è capitato sentire una ragazza italiana lamentarsi con il suo coach che non era giusto non potersi permettere nemmeno una relazione sentimentale per andare dietro ai tornei. Bisogna stare attenti a scrivere in siti come questi perché leggono anche le ragazze e fate male che non vi rendete conto. A me era capitato una volta di commentare in un blog una ragazza top 400 scrivendo che tirava piano, sono stato redarguito e il post era stato cancellato perché mi spiegarono in quel periodo la ragazza era riuscita a trovare uno sponsor che pagava le trasferte. Inoltre tempo dopo ho visto la stessa in a2 buttata in un divano di un bar aspettando il suo turbo e mi aveva fatto davvero pena. Smise un paio di anni dopo mi pare vicino alle 350 wta.

@ bogar67 (#3425353)

Ottime risposte, bello vedere un genitore tifare per tutte le ragazze, in particolar modo poiché l’utente aspettava queste risposte per screditare queste ragazze così come ha fatto da 10 anni a questa parte. Ognuno sceglie la propria strada ed è giusto che non nessuno si debba permettere di giudicare le scelte altrui. Un augurio a sua figlia, che possa realizzare le sue ambizioni!

@ Guardiano della Fede (#3425379)

Non credo ci sia spazio per commentare perché alla ragazza il professionismo non interessa. Ha il carattere molto forte e non ha avuto problemi a farmelo sapere. Meglio così che trascinarsi in campo per far felici i genitori. Per quanto riguarda quella gara, aveva 14 anni e nel secondo set era 3 a zero sopra a suon di vincenti ma le ragazze spagnole, brasiliane e portoghesi che vedo spesso al forte dove vado ogni anno per vedere partite hanno la consistenza come la loro arma maggiore. Molto forti sulla terra però si diventa pro sul veloce. Comunque era un periodo molto bello del percorso. Poi adolescenza che è una brutta bestia ha creato problemi alla mia ma anche a tante altre ragazze presenti qui su livetennis nei tornei Junior. Per adesso è al college dopo essere stata notata a suon di risultati nella high school l’anno precedente. Va bene così.

@ Guardiano della Fede (#3425346)

….
Anche Schiavone, Errani, Pennetta, Vinci… tutte top 100 prima dei 21 anni

@ bogar67 (#3425353)

Tanti auguri a tua figlia Irene, spero che nel futuro la potremo commentare..

Non sono un mago, ho trovato i tuoi post precedenti e sono riuscito a trovare le partite ITF del 2019 giocate in Sardegna avevi fatto riferimento ad una partita con la Cavalle Reimers..

@ ilpallettaro (#3425270)

Miiii quante domande provo a rispondere :):
perché avete rifiutato il progetto regionale e cosa avete scelto al suo posto?

Perché non era un vero progetto agonistico e le condizioni per farne parte erano deleterie. A titolo di esempio gli allenamenti federali erano spesso con 4 giocatori in campo e a 11/12 anni si usavano ancora le mid e spesso il genitore era costretto a fare anche 500 km ar per l’isola e dormire a sue spese la sera per fare allenare la figlia con i federali. Un allenamento ludico di poche ore in 5/6 in campo a volte costava 300 euro in un fine settimana. Quando si andava a competere fuori regione invece le migliori si allenavano già con lo sparring seconda categoria e a intensità 10 volte maggiore. Altra cosa ad esempio per le convocazioni team Italia, la fit ti accompagnava a sue spese la ragazza ai tornei tennis europe ma con partenza da Roma dove comunque dovevi arrivare a tue spese, inoltre tutto il team doveva tornare dopo ultimo eliminato significa che se si perdeva subito e uno del team arrivava in fondo si perdevano 5/6 giorni di scuola.Tralascio giudizi sulla competenza del responsabile federale regionale che non aveva esperienza né come maestro né come giocatore ma in Sicilia o nelle Marche mi sarei tenuta stretta la Federazione e infatti in questa pagina vedo ragazze nate da quei progetti che ci provano e tifo per loro. A posto del progetto federale mi sono fatto un progetto personale, mi sono creato un team con le scartate e sono andato avanti lo stesso. In regione a livello regionale la ragazzina ha vinto tutto.

Parli di “persona sbagliate”: cosa è successo? tornassi indietro faresti le stesse scelte?

Tra i 15 e i 19 anni è età critica, molte ragazze lasciano, non servono tecnici ma motivatori in grado di farti appassionare e non farti smettere. Serve un gruppo di agoniste e non solo allenarti da sola. Inoltre le ragazze iniziano a sentirsi diverse e questo non viene accettato, iniziano anche a mangiare e hanno rigetto ma per fortuna non è stato il mio caso però ricordo la Trevisan….

poi, allenarsi full time quanto sarebbe costato?
Full time se tieni un piede a scuola e uno in campo in inverno è impossibile a meno che non sfrutti per farlo la domenica. In estate puoi farlo, i costi dipendono molto da come organizzi la giornata e con chi. Nel progetto che avevo creato io con tre ragazze, due campi e un maestro max 20 euro totale ma considera che qui in Sardegna un campo costa anche 1,50 ora totale mentre a Milano 20. Un’estate a Belgrado per fare allenare nia figlia dal preparatore serbo di Djookovic ho pagato per due settimane ad agosto 300 euro. Un full time fatto bene in una academy oggi costa minimo 1000 euro al mese, con il fai da te low cost stile Giorgi circa 400 euro.

come funzionano le iscrizioni dei tornei al forte village o in giro per i resort?

Al forte se ti presenti a firmare sette volte su dieci entri. Per gli agonisti sardi è una miniera d’oro solo che ci vanno senza casco da minatore e si fanno male subito 🙂 .

che tu sappia, è possibile “comprare” le wild card iscrivendosi a raffica ad esempio a sharm o a monastir e prenotando l’albergo in corrispondenza?

negli altri resort non ci sono mai andato, qualcuno mi ha detto che le wc si pagano, ci sono inoltre academy che hanno canali privilegiati ma con una oculata scelta dei tornei secondo me non c’è bisogno di vendersi la dignità propria e dei propri figli. In quali ci sono possibilità di entrare senza punti perfino nei 60.000 dollari.

se ti iscrivi ad uno di questi tornei e non alloggi dentro la struttura, è possibile allenarsi nei loro campi?

Che mi risulti in alcuni resort si in altri no.

venendo all’oggi nei college USA come funziona per allenamenti e partite?

Dipende se sei in divisione uno o due. Se sei in un college pubblico o privato. Se sei in uno stato o in un altro stato. Dipende poi quanta è forte il college, dall’italia sono andate ragazze che qui erano tra le prime tre/quattro a livello nazionale e nel college giocano da 5 o da 6 o non giocano proprio. La mia gioca da uno ma le compagne sono proprio scarse ed è divisione due dove si bada più a studiare che a giocare.

quanto costa alla famiglia e cosa secondo te fa davvero la differenza come esperienza rispetto al rimanere al circolo per provare la scalata attraverso i tornei itf?

Se ti riferisci al college, ci sono borse full dove non paghi nulla, ti allenano meglio che nelle academy e ti portano a volte anche a fare itf gratis ma non è il mio caso.

Spero di essere stato esaudiente.

@ ilpallettaro (#3425270)

Intanto se fossi coerente avresti dovuto chiedere l’altezza della ragazza per valutare se fosse un fisico adatto al professionismo..

Tralasciando l’ennesima banalità/luogo comune smentito puntualmente dai fatti è evidente che, con la lodevole eccezione di Giorgi e Cocciaretto, le tenniste italiane esprimono tutto il loro potenziale non prima dei 23 anni.

Poi se Delai, Pigato e Alvisi faranno una carriera professionistica si vedrà con il tempo di certo non si possono bocciare tenniste di 19 o 20 anni che hanno vinto uno Slam Junior in doppio o vinto partite di qualificazione WTA da minorenni.

Già con Arnaldi e Passaro hai dimostrato quanto ne capisci di tennis la cosa grave è che ti definisci del mestiere..

Scritto da Mexico
@ Gaz (#3425284)
Hai sempre rimarcato fino a quattro anni fa ” coloro che non raggiungono la top 300 entro i 20 anni di età, non hanno possibilità di entrare in top 100″ una per volta sono entrate Paolini, Trevisan e Bronzetti e sta arrivando il momento di Stefanini. Da quel momento il disco rotto si è fermato. Gli esempi non si fermano solo in Italia, ma noi non abbiamo la memoria corta.

Hanno possibilità minime, è diverso.
Paolini è stata 309,adesso non siamo fiscali, Trevisan solo perché ha saltato ben 4 anni, altrimenti sarebbe entrata.
Bronzetti appartiene a quei casi rari,come potrebbero esserlo Stefanini,ma queste ultime giocano quasi 40 tornei l’anno, hanno fatto e fanno grandi sacrifici.
Ci sono tenniste migliori dietro nel ranking che però vivono il tennis molto distaccate,senza ambizione o obbiettivi,giocano si e no 15-20 tornei, spesso fuori forma.

@ Mexico (#3425308)

Esatto infatti pochi giorni fa, presagendo l’ennesimo fallimento di una teoria strampalata, ha detto che deve studiare la Brancaccio.

Ne seguiranno tante altre stiamone certi.

Brava la Pedone oggi

@ Gaz (#3425284)
Hai sempre rimarcato fino a quattro anni fa ” coloro che non raggiungono la top 300 entro i 20 anni di età, non hanno possibilità di entrare in top 100″ una per volta sono entrate Paolini, Trevisan e Bronzetti e sta arrivando il momento di Stefanini. Da quel momento il disco rotto si è fermato. Gli esempi non si fermano solo in Italia, ma noi non abbiamo la memoria corta.

Chiariamo un’altro concetto.
Non ci sono certezze ma probabilità.
Una che arriva in top 10 juniores con 25 tornei ha il 90% di emergere.
Una che non arriva tra le 100 con 50 tornei non ha più del 10% di emergere.
Sono percentuali puramente inventate ma occorre per fare capire un concetto.
Tra la prima categoria di tenniste citate e le seconde ci sono tante sfumature,ho preso in considerazione solo gli estremi.
Tenendo conto che ci sono anche i casi rarissimi che ribaltano queste tendenze.

Vorrei dire a gente cocciuta che la carriera juniores è abbastanza indicativa ma non è affidabile, perché le cose evolvono.
Nel caso delle nostre rispecchia molto quello che son diventate.
Paolini ha avuto una discreta carriera juniores ed è entrata in top 100 solo a 23 anni,alla stessa età della Bronzetti,la quale però non ha avuto una lunga carriera juniores,solo 17 eventi,di conseguenza non si può parlare neanche di carriera juniores negativa.
La Trevisan è quella che ha giocato ancora meno,eppure è arrivata in top 50, è presumibile che se non fosse stata a lungo fuori sarebbe arrivata molto prima tra le 100.
Ecco..nel caso di Stefanini si può invece parlare di carriera juniores negativa,oltre 50 eventi ed un best ranking di 50 circa,20 posizioni in più rispetto alla Paolini ma con ben il doppio di eventi giocati, infatti a 24 anni non è ancora tra le top 100.

Scritto da bogar67

Scritto da ilpallettaro

Scritto da bogar67
Leggere una pagina di match itf con nomi di coetanee di mia figlia sia italiane che straniere con cui ha giocato e in alcuni casi anche vinto da under mi fa una certa impressione. La mia però è felice che studia in un college Usa e la sua felicità è la cosa più importante. In bocca al lupo a tutte.

che classifica ha avuto? cosa l’ha spinta ad andare al college (cosa studia?) invece che stare nel giro itf?

Rispondo solo adesso. Per classifica cosa intendi? Se quella Fit era 2.6 a soli 13 anni giocando pochi tornei. Attività internazionale poca perché era tutto a spese nostre che abitiamo in Sardegna con difficoltà che potrai immaginare. Nessuno aiuto federale anche perché non avevamo sposato il progetto federale regionale. Il migliore risultato è stato una semifinale in un tennis europe under 12 in Slovenia. Poi ci sono stati anche tre tornei da 25.000 dollari a Santa Margherita. Dopo è iniziata adolescenza, alcuni problemi fisici e persone sbagliate. Dai 15 ai 19 anni è età molto critica e smettono in tante. La ragazza pertanto è andata a fare il quarto anno in una high school, ha fatto dei buoni risultati facendosi notare ed ha ottenuto una borsa di studio importante. C’è stato un periodo in estate che aveva pensato di allenarsi full time e fare i tornei al forte village ma l’abbiamo incoraggiata per il college dove studia relazioni internazionali e parla già fluente inglese e spagnolo. Essendo una 2004 potrebbe seguire la strada di Anna Turati facendo tornei in estate ma non interessa. Del resto quasi tutte le ragazze italiane che sono andate a studiare negli Usa con i tornei itf hanno chiuso.

grazie per la risposta, davvero interessante e che apre uno squarcio nel mondo che gestisce il passaggio dei giovani atleti più capaci.
0 aiuti dalla FIT per una ragazza promettente, mentre altre ricevono aiuti a oltre 20 anni a dispetto di risultati e soprattutto di livello di gioco insufficienti. non dici nulla che non sia noto a chi è del mestiere, diciamo che è importante che questa notizia circoli perché tutti comprendano certe dinamiche non sempre virtuose, perché tutti capiscano che alcune domande sorgano spontanee e perché certi interventi anche qui sopra di amici e parenti delle beneficiate non appaiono del tutto disinteressati.
ma veniamo al tuo racconto, che è molto più interessante e secondo me davvero utile a tutti per capire quel mondo. quando tua figlia era più ragazzina, perché avete rifiutato il progetto regionale e cosa avete scelto al suo posto? parli di “persona sbagliate”: cosa è successo? tornassi indietro faresti le stesse scelte?
poi, allenarsi full time quanto sarebbe costato? come funzionano le iscrizioni dei tornei al forte village o in giro per i resort? che tu sappia, è possibile “comprare” le wild card iscrivendosi a raffica ad esempio a sharm o a monastir e prenotando l’albergo in corrispondenza? se ti iscrivi ad uno di questi tornei e non alloggi dentro la struttura, è possibile allenarsi nei loro campi?
venendo all’oggi nei college USA come funziona per allenamenti e partite? quanto costa alla famiglia e cosa secondo te fa davvero la differenza come esperienza rispetto al rimanere al circolo per provare la scalata attraverso i tornei itf?
ti ringrazio in anticipo per la risposta, perché sicuramente sarà un bello spaccato di questo mondo.