La politica USA si muove contro le norme anti-covid, possibile apertura per Djokovic a Indian Wells e Miami?
Si apre uno spiraglio alla partecipazione di Novak Djokovic al cosiddetto “Sunshine Double” di Indian Wells e Miami del prossimo marzo, ma il super campione serbo non è direttamente coinvolto nella faccenda. Nessuna norma ad personam, è la politica negli USA a mettere in seria discussione la legge che vieta fino all’11 maggio 2023 l’ingresso negli Stati Uniti d’America per i non cittadini statunitensi non vaccinati contro il Covid-19.
Allo stato attuale delle cose, gli stranieri che non hanno ricevuto una completa vaccinazione contro il virus che ha provocato la pandemia non possono entrare nel paese nord americano fino all’11 maggio prossimo, quando la norma decadrà e quindi ci sarà completa libertà di accesso. Molti politici USA sono assai critici contro l’allungamento del blocco all’ingresso, deciso alcuni mesi fa dall’amministrazione Biden per l’impennata di casi Covid-19 in Cina, visto che nella quasi totalità degli altri stati sono state eliminate norme simili, inclusi quelli più fermi nelle normative anti-covid (Nuova Zelanda e Australia, per citarne due).
Il politico repubblicano Thomas Massie ha posto formalmente una richiesta per revocare prima possibile il requisito del vaccino per l’ingresso negli USA. “Gli USA devono guidare il mondo libero, ma in realtà stiamo crollando all’indietro. Centinaia di Paesi hanno politiche sui vaccini più liberali di quella degli USA, tutti i maggiori stati e quelli a noi confinanti. (…) Se arriva qualcuno al nostro confine che ha sintomi di Covid ma è stato vaccinato, ok, non c’è problema entra pure! Portaci una nuova variante o qualsiasi cosa sia, sei benvenuto… Ma se sei un tennista sano che non è stato vaccinato, devi startene fuori dal nostro Paese. Questo è il messaggio che stiamo mandando. La nostra politica è vecchia di almeno due anni. La US Travel Association riconosce tutto questo”. Diretto quindi il riferimento allo status di Djokovic, perso ad esempio come persona a cui non è consentito l’accesso. Tuttavia non si tratta di una richiesta “per Djokovic”, ma per aprire a tutti i viaggiatori che vorrebbero tornare negli Stati Uniti ma che dovranno attendere a metà della prossima primavera con le norme in vigore.
Infatti le associazioni che promuovono il turismo negli USA stanno facendo pressione con tutti i propri mezzi per spingere la politica a rivedere le posizioni restrittive. In una nota ufficiale hanno dichiarato di aver “a lungo sostenuto la rimozione di questo requisito e non vedono alcun motivo per attendere fino alla scadenza di maggio dell’emergenza sanitaria pubblica, in particolare poiché i potenziali visitatori stanno pianificando viaggi primaverili ed estivi”. Affermano inoltre che “Gli Stati Uniti sono l’unico paese che ha ancora questo requisito per i visitatori internazionali quando non c’è più alcuna giustificazione di salute pubblica”.
Tutto questo sta aumentando le pressioni sul presidente Biden affinché riveda la posizione della sua amministrazione. Nel periodo pasquale infatti una vacanza negli USA è un classico per moltissimi turisti da tutto il mondo, che scelgono le spiagge della Florida, i grandi parchi, le città più moderne o le bellezze della California, solo per citare alcune delle mete più ambite.
Vedremo se la crescente pressione sull’amministrazione Biden porterà a un passo indietro sulla norma restrittiva. Netta anche la posizione di Tommy Haas, direttore del torneo di Indian Wells: “Sarebbe bello veder accorciare i termini di queste norme e così far venire Djokovic a giocare Indian Wells e Miami. Penso che lui voglia giocare, quindi dovremmo dargli una possibilità. Speriamo di poterlo avere con noi. Vista la situazione attuale, ai miei occhi sarebbe una vergogna se non potesse venisse a questi eventi, se non gli fosse permesso di venire”.
Marco Mazzoni
TAG: Biden, Djokovic, Masters 1000 Indian Wells 2023, norme anti-covid
Mi chiedevo a cosa serve studiare, quando basta andare su internet e formarsi col fai da te?
Eh sì che la medicina non è una scienza esatta…
Bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla
@ Losvizzero (#3425011)
Nessun record in negativo di ascolti se non su ESPN, cosa già successa anche con la finale Nadal vs Ruud e in più tornei, per via della programmazione ESPN e dei loro contratti. Nulla a che vedere con Nole. Vatti a leggere gli ascolti pubblicati dall’Australian Open sul sito, comunicato ufficiale. O sei uno di quelli che pensa che l’america sia il mondo intero?
@ Kenobi (#3424677)
No, non ha mai detto che avrebbe mostrato la risonanza e francamente non vedo perché debba farlo, Nadal lo ha fatto? No.
Siamo messi veramente bene. Speriamo in un ritorno di DONALD
spero che ci sia la possibilità di farlo giocare.
le nuove leve devono imparare a batterlo, in sua assenza, il tennis ne esce imporvertito.
Francoo ohhh Franco! Per me Djokovic può vincere anche Sanremo che tanto la situazione non cambierebbe di una virgola. Ormai si è autodistrutto l’immagine e si è visto con il record in negativo di ascolti della finale degli Australian. Le regola per cui non si possa entrare in America se non si è vaccinati è ingiusta visto anche che non vale per tutti e sarebbe giusto eliminarla, anche se lui non se lo meriterebbe assolutamente.
L’obiettività, questa sconosciuta. Ma ognuno ha gli idoli che si merita.
Questo é estremamente preoccupante.
Di danni ne ha già fatti fin troppi
Innanzitutto distinguerei fra Paese e Paese. In Australia si giocava d’estate quando il virus, lo possiamo finalmente dire dati alla mano senza essere tacciati d’ignoranza, “stagionale” è notoriamente in fase regressiva, con pochi casi negli ultimi 3 anni in varie parti meteorologicamente simili del pianeta. Quindi l’Australia non fa testo sul covid.
Diverso è il caso dell’Europa che climaticamente è molto simile al sub-continente nordamericano. Qui siamo in piena stagione invernale, quando il virus ha storicamente raggiunto il suo picco pre- e post-vaccini. Quindi in linea teorica sarebbe sconsigliabile aprire le frontiere. Conosco già l’obiezione, in Europa è tutto aperto e non c’è obbligo di mascherine, vero, sulla base dell’alto tasso di vaccinazione ricevuta, e qui i dati statunitensi, pardon, quelli dei vaccinati della California e della Florida dovrebbero essere preminenti rispetto al dato federale, anche perché i tennisti non vanno lì in vacanza e non si spostano in altri Stati al contrario dei turisti. In ogni caso riaprire le frontiere statunitensi a Marzo,
permetterebbe a Djokovic di giocarsela per 2000 punti di Indian Wells e Miami (l’anno scorso gli venne proibito l’accesso per i motivi vaccinali, in modo un po’ sui generis visto che aveva sviluppato gli anticorpi naturali dopo esser guarito dal covid a fine Dicembre, e la scienza non pinco-pallino di livetennis dice che in quel caso si può rimandare la vaccinazione, la prima iniezione, a non prima di 6 mesi, vedi CDC e altri centri di salute pubblica in giro per il mondo al riguardo).
Ora tutto sta a capire se il politico repubblicano, notoriamente pro-business, riuscirà a convincere i suoi colleghi a non perdere gli introiti delle vacanze pasquali, il che vuol tennisticamente dire che Djokovic non dovrebbe giocare Indian Wells.
Ma anche senza “tamponarsi” tutti i giorni, darebbe maggiori garanzie!
@ Ubaldo Tommasi (#3424862)
SACROSANTA VERITÀ
Sicuramente il serbo vorrà evitare i feroci avversari e preferirà starsene a casa per evitare figuracce.
Da non vaccinato può contagiare e uccidere milioni di cittadini statunitensi, in questo caso la prudenza non è mai troppa
Nel senso di prendermi in giro qualora Nadal arrivasse in finale a Parigi, cosa che ritengo impossibile
Mi mangio il cappello se… come faceva Rockerduck su Topolino 😀
La presa dei media su quest’ultima è davvero formidabile purtroppo
Premesso che non sono esperto, Dubai Montecarlo e Roma non sono sufficienti come “preparazione” per Parigi?
Tra Dubai e Montecarlo c’è un altro torneo valido e sarebbe opportuno/necessario giocarlo per mantenere condizione psico/atletica?
Grazie
Eppure il destino dell’umanità è in mano a quest’uomo Pensa te!!!
Eheheh… ma anche Carlitos e Taylor che lì difendono titolucci vinti senza troppe complicazioni!
Sei un salumiere
@ il capitano (#3424648)
Vero…uno in meno papabile…anch’io egoisticamente lo spero…ha già vinto fin troppo…
@ Betafasan (#3424718)
Anch’io vorrei un mondo perfetto…
Sei sicuro di appartenere al genere umano? Giudicando da quello che scrivi non si direbbe
Se è vero che il vaccino attuale non evita il contagio anche da parte del vaccinato mi pare una norma più che altro illogica e antiscientifica! Il problema in cui si inciampa è aver parlato per smerciarlo di vaccino che quindi per definizione immunizza il siringato e lo rende non trasmissore del virus cosa che in questo caso non è confermata dalla stessa casa produttrice.
Per me Ivanisevic spera che rimanga il divieto. Perchè converrebbe a Djokovic riposarsi, e prepararsi per la stagione su terra, dove arriverà, questo anno, sulle ali dell’entusiasmo come 2 anni fa (a differenza invece dello scorso anno, un cui portava ancora la ferite dell’Odissea Australiana, e perse contro Nadal). Il problema è che se può andare, penso che Djokovic (che non molla mai niente anche quando gli converrebbe mollare) ci andrebbe.
Di fatto un “tamponato” tutti i giorni avrebbe dato 1000 garanzie in più di un vaccinato, tanto più vedendo l’inefficacia di quanto iniettato.
non ci andrà lo stesso vedrete, si riposerà x la stagione sulla terra
Mi VERGOGNO di appartenere al genere umano per TUTTI I DANNI CHE HANNO PROVOCATO AL PIANETA LE NORME ANTICOVID !!
Ma quando si fanno i test Covid negli USA? Non si capisce nulla…se Nadal avesse sintomi una settimana prima di indian Wells??
@ Mark (#3424663)
Perculatemi? Scusa?
Ben venga se il caso Djokovic può servire a esercitare maggiore pressione per cambiare una norma obsoleta e antiquata (forse assurda lo è sempre stata). Tra l’altro viene anche applicata in modo incongruo visto che un “vaccinato” infetto può entrare, mentre tale diritto viene negato a un altro perfettamente sano, per una mancata iniezione. Tuttavia è bene anche che ne beneficino tutti, non solo Nole!
Ma caro Franchino, secondo te io perdo tempo a rispondere a Biden?
@ Mark (#3424665)
Troppo intelligente il tuo pensiero per la Massa ….
Si ma non può rimanere troppo fermo. Il ritmo partita nelle gambe lo deve mettere.
Speriamo bene che la finiscano con queste sciocchezze. A me Nole non piace come gioco ed è stato un co…azzo nella sua professione di fede novax, ma è giusto che i migliori possano esercitare il loro diritto di esserlo sul campo.
Per come è messo Djokovic in classifica e per i suoi obiettivi, secondo me, gli conviene non andarci comunque negli USA e dedicarsi, dopo Dubai, alla preparazione dei tornei su terra europei finalizzati esclusivamente per la preparazione ai 2 slam successivi.
Un 1000 in più o in meno non gli cambia niente e riduce il rischio infortuni
Ma io forse mi sono perso la Risonanza Magnetica di lesione di 3 cm di Djokovic? Aveva detto che l’avrebbe mostrata, giusto?
Per uno come Djokovic che vive di preparazione pura mi sembra difficile che stravolga così i suoi programmi a metà Febbraio. Di fatto non credo cambi nulla. Per la gioia di quegli ultimi giapponesi di questo sito, consapevoli ormai che i ban sono gli avversari più ostici di Nole.
Nadal non arriverà in finale a Parigi (fate screenshot e perculatemi in caso contrario)
Ho saputo da fonti attendibili che il presidente Biden prima di prendere una decisione chiederà un parere vincolante al senor Mauro e a Lo Svizzero E quindi per Djokovic la vedo male Meglio così però Novak deve concentrarsi su Parigi dove potrebbe esserci l’Armageddon con Nadal Ma ti immagini se arrivano in finale e si giocano il ventitreesimo Slam Praticamente la supremazia mondiale Sarebbe un match epico
Io fossi in Nole non ci andrei lo stesso.meglio riposare recuperare ed allenarsi specificatamente per la terra.cosa gliene frega di un 1000 in più tanto alla fine chiude 1 lo stesso
Di sicuro Tsitsipas, Medvedev & Company spereranno che il divieto rimanga in vigore sino all’11 maggio.