Dalla Cina parlano di un ritorno delle WTA Finals a Shenzhen nel 2023
Dopo tre anni di assenza, le WTA Finals 2023 potrebbero svolgersi di nuovo a Shenzhen. Lo riporta un (lungo) articolo del media cinese sznews.com nel quale l’ufficio per la cultura, la radio, la televisione, il turismo e lo sport di Shenzhen, in una conferenza stampa, ha dettagliato l’elenco di varie manifestazioni sportive che, dopo lo stop per le strettissime norme anti-covid, torneranno a disputarsi quest’anno. Si va dall’attesissimo WCBA All-Star Weekend (basket femminile) alla maratona, fino alla massima kermesse del tour WTA in autunno.
Cosi si legge nell’articolo: “Nel gennaio 2018, l’International Women’s Professional Tennis Federation ha annunciato che le finali di fine anno WTA si sarebbero tenute a Shenzhen dal 2019, con un accordo di 10 anni (2019-2028). Tuttavia, i tre eventi di fine stagione nel 2020, 2021 e 2022 non si sono potute tenere a Shenzhen a causa di molteplici fattori. Nel 2023 l’evento tornerà a Shenzhen”.
La notizia proviene dalla Cina ed è autorevole, essendo una fonte statale. A questo punto è necessario attendere una conferma, o smentita, da parte della WTA che aveva fatto intendere che il suo “no” al ritorno dei tornei nel grande paese asiatico sarebbe stato confermato a meno di un chiarimento definitivo e soddisfacente sulla posizione e libertà di Shuai Peng. Così aveva dichiarato il CEO WTA Steve Simon lo scorso novembre: “Tornare in Cina? Abbiamo preso una decisione e non abbiamo intenzione di rimettere in discussione i nostri principi. Sapevamo a cosa ci stavamo esponendo, ma in questo momento non sappiamo praticamente niente di nuovo su Shuai Peng. Dobbiamo trovare presto una soluzione, non abbiamo potuto parlare con lei liberamente e sappiamo solo che è a Pechino in buona salute”.
Oltre a questa ferma dichiarazione, Simon aveva lasciato intendere che sono state avviate serie riflessioni sullo spostare in modo definitivo gli eventi in Cina altrove: “Continuare a prendere decisioni anno dopo anno sui tornei in Cina non è sostenibile. Se non sarà possibile tornare in Cina a breve termine, prenderemo una decisione finale e programmeremo i nostri impegni per diversi anni altrove”. Parole queste che non lasciavano alcuno spazio per il ritorno in Cina dei molti eventi WTA, a meno di una totale apertura e chiarezza sulle sorti e libertà di Peng.
È una situazione alquanto delicata, per i diritti umani e la libertà individuale in Cina, ma anche dal punto di vista economico perché la “leg” cinese sul tour WTA aveva un peso enorme a livello economico e le Finals sono l’evento più prestigioso per il tour rosa (Slam a parte). Le ultime WTA Finals disputate a Fort Worth negli USA sono state un vero fiasco a livello di presenza di pubblico, difficilmente quella sede verrà riproposta. Il calendario WTA 2023 al momento si ferma all’Open delle Puglie a settembre. Tutto quindi è ancora in discussione.
Marco Mazzoni
TAG: Caso Peng, Cina, Shenzhen, WTA Finals 2023
Dimenticate il presunto problema SANITARIO…..!!!
Pecunia non olet. Fino ad ora hanno fatto i fighi eroi dei diritti perché con le restrizioni che c’erano di fatto era impossibile giocare. Ma senza i tornei cinesi la wta diventa il torneo del circolino
la cina è al bando per la vincenda Shuay Peng. e ci mancherebbe altro!
Perché ci sono smanie di gigantismo e virilità laddove non serve. Il tennis femminile è bello ed ha i suoi estimatori: che siano di meno rispetto ai corrispettivi uomini è un fatto ma non è un problema.
Stoccarda va bene perché Zverev a fare da traino. Ma senza più la kerber e le altre ( goerges, pektovic etc ) non sono sicuro che un torneo femminile farebbe bene.
A Forth Worth è stato un fiasco ma a Guadalajara un successo migliore che in Cina, perché non sono rimaste là invece che trasformarlo in un mille? E a Milano come sarebbe o in Germania dove a Stoccarda non mi pare vada male.
no peng, no tennis in cina
Prima di tutto, l’Open delle Puglie (4 settembre) non è l’ultimo torneo in programma.
E’ infatti l’Open di San Sebastian (25 settembre).
E comunque si tratta di tornei WTA 125, quindi che non fanno parte del circuito maggiore.
Dov’è Shuay Peng?
The show must go on