Nicola Pietrangeli: “chi più forte tra me e Panatta? Io ho vinto 47 tornei, lui 14… Il campione si racconta ad Un Giorno da Pecora
Nicola Pietrangeli si racconta a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1. Ospite in studio di Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, il campione di tennis, quasi novantenne, ha spiegato di esser in forma ma di aver avuto qualche problema di salute, per fortuna ormai alle spalle. Ha quasi 90 anni: se li sente tutti? “Me ne sento tanti, anche se di testa sto benissimo, mi ricordo tutto. Sono un uomo molto fortunato: pensate che anni fa ho avuto un brutto cancro al colon, sono stato operato da un mio amico medico il quale però mi rivelò solo dieci anni dopo l’intervento che avevo un male così grave”.
Ha giocato a tennis fino a pochi anni fa: le è capitato di sfidare anche dei politici? “Certo, da La Malfa al presidente dell’Argentina Menem, con cui facevo il doppio. Ma ho giocato insieme a grandissimi attori…” Ad esempio? “Antony Quinn e Charlton Heston. Entrambi avevano un servizio bomba”. Si ricorda qualche match particolarmente interessante? “Per un periodo abitai a casa di Quinn a Los Angeles, e giocavamo in doppio contro due fenomeni, Tiriak e Nastase. Antony Quinn era convinto di vincere, e per farlo contento chiesi ai nostri avversari di farci vincere un set”. E loro accettarono? “Si, però poi Anthony, vedendo che stavamo vincendo, se la prese con me dicendomi: vedi che possiamo batterli? Sei tu che sei scarso!” Oggi lo può dire: chi è stato più forte tra lei e Panatta? “Leggiamo chi ha vinto di più”. Cosa vuol dire? “Lui ha vinto 14 tornei, io 47. Però abbiamo giocato contro 4 volte e lui ne ha vinte 3. Va detto che ha 17 anni meno di me… Non tutti sanno che lei è anche un asso in fatto di barzellette… “Ho una sfida aperta con Berlusconi, lo batterò a colpi di barzellette”. Come mai? “Una volta, non ricordo bene quando, Berlusconi convoco’ alcuni membri della Federazione Tennis perché aveva piacere di conoscerci di persona. Dopo un po’, inizio a raccontare barzellette. Appena conclusa, mi guarda e mi fa: anche lei ama raccontarle? E io: certo, si…” E poi? “Ne raccontammo tre a testa, e finimmo in ‘pareggio’: tre a tre”. Fu una vera e propria sfida. “In parte – ha detto Pietrangeli a Un Giorno da Pecora – perché mancava una giuria vera e propria. Tanto che Berlusconi in quell’occasione disse all’allora ministro dello Sport Rocco Crimi di organizzarla, aggiugendo “questa sfida la vinco io che so più 1.400 barzellette!” L’invito alla sfida è ancora aperto? “Certo, facciamola. Lui mi disse però che quando si sarebbe tenuta ognuno si sarebbe portato il suo pubblico…” Ha conosciuto altri ‘celebri’ barzellettieri? “Si, il principe Ranieri di Monaco. Mi faceva chiamare dalla segretaria e poi, quando rispondeva, attaccava a raccontarmene qualcuna. Un altro era Marcello Mastroianni”. Il grande attore? “Si, una volta mi porto’ Londra con lui, e mi chiese se avevo qualche amica da presentargli. Io avevo una agendina piena di numeri ma ci dissero tutte di no. Alla fine andammo al ristorante da soli e, usciti, incontrammo nientemeno che Jeanne Moreau e Rudolf Nureev, il grande ballerino. Entrambi, secondo Marcello, volevano provarci con lui…”
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Meno male la discussione del n1 italiano si può definitivamente chiudere. Evidentemente si tratta di una terza persona con il nome che inizia con J e cognome con la S
Inutile fare disquisizioni tecniche, qui si va a pelle. Io dico ADRIANO tutta la vita
Sulla maggior simpatia di Panatta rispetto a Pietrangeli mah…sulla forza di gioco dico Pietrangeli, 2 slam e ben 4 finali, Panatta a parte l’exploit del 1976 ha fatto atre cose discrete ma in 15 anni di carriera ha vinto 10 tornei, Sinner, ad esempio è a 6 tornei e ha 21 anni, infine il più sottovalutato di tutti che per me è Corrado Barazzutti
Vale un po lo stesso discorso che si legge spesso su chi sia il più grande di tutti i tempi..impossibile stabilirlo con certezza,epoche diverse, resto dell’idea che,tralasciando Panatta e Pietrangeli, mi sarebbe piaciuto vedere Connors,Bjorn,Mc rivaleggiare oggi con Rafa,Nole e Roger…stessi attrezzi,stessi team di lavoro, stessi metodi di allenamento etc etc…Credo che Rafa, per dirne una, non avrebbe fatto il filotto che ha fatto a Parigi, ma neppure Roger e Nole avrebbero dominato a Wimbledon e Melbourne come i numeri dicono. A chi parla di numero 1 italiano di sempre chiedo…Hai visto giocare Pietrangeli??? Io che sono vecchio,ho visto Panatta ed era un fenomeno per stile ed eleganza ma la continuità non sapeva cosa fosse. Se ci si basa sui freddi numeri senza aver mai visto un giocatore sul campo si può comunque dire che Pietrangeli sia il più vincente
@ Pier (#3419007)
Connors ha vinto tornei veri, semmai adesso i 250 a volte sono challanger, talvolta anche dei 500. E poi ai tempi di Connors si giocava molto di più tre su cinque, senza asciugarsi il sudore a ogni punto e senza perdere tempo a scartare le palline come fanno adesso. Quindi più gioco e più fatica, calcolando anche che non avevano gli integratori di adesso, gli attrezzi di adesso, le scarpe di adesso ect. ect. Chi è stato più forte fra Pietrangeli e Panatta non ha senso basarsi sul numero di vittorie ma su quanto hanno inciso nella loro epoca. Panatta è stato un giocatore vero per 4/5 anni, Pietrangeli molto di più.
A Adriano piacevano troppo le patatine. Vogliamo colpevolizzarlo per questo?
Si può dire che non c’è partita; Pietrangeli di un altro livello!
@ Lo Scriba (#3418846)
I tornai da “imputare”, da “detrarre” a Connors non sono certo gli ultimi.
Piuttosto negli anni’70 lui vinse tornei, mi pare WCT ma magari mi sbaglio, dove c’erano solo due o tre turni. Per questo gli si contesta il primato di 109 tornei, perché erano torneini, così poco impegnativi che poi di simili non ce ne sono stati più.
Ai tempi di Pietrangeli un Panatta non c’era, visto che era un infante. Ai tempi di Panatta un Pietrangeli non c’era, visto che era ormai attempato e le foglie cadevono tristi sul suo sentiero del tramonto. Non c’è vincitore fra i due ma solo una cordiale antipatia negli anni amplificata dalla Stampa.
Ai tempi di Pietrangeli uno come Panatta non c’era. Adriano era ancora un infante Poi ai tempi di Panatta un Poetrangeli c’era ma in versione attempata. Un confronto fra due Monumenti senza un vincitore.
Perché non controllare prima di dire inesattezze?
Ritengo che come forza assoluta il più forte sia stato ad oggi Berrettini. Il problema è che facendo paragoni intertemporali il dibattito sul migliore perde significato perchè non sarà mai un confronto testa a testa ad armi pari. Chiaramente come forza Berrettini in palla asfalta quasi tutti i recenti e i passati nostrani.
Pietrangeli fortissimo, ma i suoi slam in teoria valgono zero o poco, vale più quello di Panatta. Dico un pareggio
Panatta ha incontrato Laver nel 1974, a quasi 24anni di eta’, quando aveva gia’ fatto due semi-finali Roland Garros e ci perse di brutto, nonostante Laver fosse vecchietto e non al “top” come quando Pietrangeli lo porto’ al 5′ set in una semi-finale tiratissima di Wimbledon.
Panatta incontra Laver ancora piu’ vecchietto, nel 1975 eppure ci ri-perde nettamente , nonostante avesse quasi 25 anni, tornei vinti, ecc. ecc.
Tornando a Pietrangeli invece, la seconda volta che incontro’ Laver fu alla finale degli Internazionali d’ Italia, le palle cadevano al massimo a 5cm dalle righe e gli errori non esistevano… e chi vinse ?
Purtroppo internet ha dato la possibilità di esprimersi proprio a tutti, prima al bar un incompetente stava zitto
Concordo. C’è questa strana abitudine per cui, per sminuire un giocatore non troppo apprezzato, si svalutano gli avversari, in fondo lo si fa pure con Federer. Inoltre si trascurano le difficoltà negli spostamenti, il diverso livello di conoscenza della preparazione atletica, dell’alimentazione, diverse erano le terapie ed i materiali non solo utilizzati ma quelli di avvicinamento alla disciplina erano diversi. Epicondiliti? Epitrocleiti? Vesciche da Superga in tela? Clave da 420g e palline più piccole e durissime?
Altro mondo e chi è emerso era fortissimo. Però l’impressione è che Pietrangeli nutra sempre un certo risentimento verso il figlioccio Adriano… E si che al Foro ha sempre un posto gratuito in prima fila: mai contento.
Facciamo allora un esempio: Jimmy Connors, fra i tanti che contendendevano i tornei a Panatta.
Nel 1991 , entrate in circolazione da 10 anni le racchette in carbonio, a 39 anni di eta’ Connors arriva in semifinale agli US Open, dove viene sconfitto da un n.1 del mondo e cioe’ Courier.
Vogliamo credere che 10 o 15 anni prima Connors, quando incontrava Panatta, fosse piu’ scarso ?
Sempre negli anni ’90 il Connors ha anche incontrato Pete Sampras (gia’ vincitore di Slam, non “minorenne”) e la partita e’ arrivata al “tie-break”.
Io ci andrei piu’ cauto sul “basso livello” degli avversari di Panatta.
Connors, 15 anni dopo gli scontri con Panatta, un po’ arrugginito, era ancora alla pari con la generazione del carbonio, e addirittura con un mito come “Pete Sampras”.
@ sergiomar1948 (#3418789)
Infatti…sarebbe interessante leggere i tabellone , il seeding.
..inoltre questa tiritera delle “alte” frequentazioni, attori, principi , presidenti sa un po’di “cortigiano”, di sportivo d’altri tempi, niente a vedere con il professionismo dagli anni ’60-’70 .
Rino Tommasi scrisse , anni fa, che Panatta al suo top avesse giocato un tennis migliore, mentre Pietrangeli è stato ” fisicamente” più longevo, dato che nel 1972 , a 39 anni, raggiungeva il terzo turno in uno Slam, anche se , nell’era Open , dai 35 anni, ha combinato ben poco.Il fatto che negli anni ’60 i più forti iocaserro nel circuito PRO è storia, ma ciò non significa che Pietrangeli, perlomeno sulla terra, non sarebbe riuscito a batterli, forse non avrebbe vinto 2 Parigi. Non ho visto molti filmati, non ci sono sul web, dal poco, mi potrei sbagliare, ci vorrebbe il commento di un esperto, il gioco di Pietrangeli non mi sembra elegante come quello di Panatta ; a Wimbledon perse in semifinale da L’aver , in 5 set, Laver poi persa la finale da Fraser. Ho letto pure che , con i PRO in giro , Pietrangeli sarebbe stato a malapena un top ten, ma chissà.
Fognini a Panatta gli porta il borsone, asciugamano, racchette. Se Adriano avesse fatto una vita da atleta avrebbe vinto molto di più!
Ti aspettano a Zelig.
Direi proprio di no. Ai tempi di Pietrangeli il tennis era ancora amatoriale. Panatta anche se ha vinto un po meno ha vinto nell’era open confrontandosi con i più forti della sua epoca, borg, connors, nastase etc…
Vai a vedere con chi ha vinto Connors nei suoi ultimi tornei.
Ma non diciamo fesserie! Panatta ha vinto contro Borg per 2 volte al Roland Garros. Sono le uniche 2 sconfitte subite a Parigi dal campione svedese, dominatore assoluto sulla terra battuta. Panatta ha vinto anche Roma ed è stato nella top ten, in un’epoca in cui gli avversari erano Borg, Connors, Nastase, Vilas e Mc Enroe.
molti tornei erano dilettanti, come connors a 40 anni vinceva i challenger di oggi e glieli contano ancora come circuito maggiore..
Ai tempi di Pietrangeli giocavano a tennis in 27.
Lui all’epoca era fortissimo ma fosse nato oggi… chissà…con altri 3 milioni di tennisti con cui competere ..
Ha vinto 47 tornei, due tornei dello Slam: diciamo che ha vinto la metà dei tornei e un decimo degli Slam.
@ Andy.Fi (#3418748)
Si a favore di Adriano aver vinto solo un Roland Garros, ma in ormai in era open rispetto a Pietrangeli…
Pietrangeli ha vinto 47 tornei, tra cui i 2 RG, quando esistevano due circuiti: quello dei professionisti (pagati) e quello dei dilettanti (non pagati). Allora si iniziava tra i dilettanti con la speranza di essere chiamato nel circuito pro per gli ingaggi.
Si può dire che i migliori erano nel circuito pro, diciamo che i primi 60 al mondo giocavano lì, poi c’erano i dilettanti.
Rod Laver dopo lo slam 1962 (che lui stesso ha sempre detto valere poco o nulla perchè fatto nel circuito dilettante) passò pro e il primo anno fu un disastro, dovette riabituarsi a giocare, poi fece grandi cose anche lì fino al secondo slam open del 69.
Pietrangeli sarà pure stato un grade tennista, non si discute, ma qualcuno ogni tanto dovrebbe ricordargli che giocava pur sempre nel circuito b senza Laver, Rosewall, Gonzales solo per citare i super top dell’epoca
Sarebbe interessante sapere quali sono i 47 tornei che ha vinto? Non l’ho trovato da nessuna parte, mentre per Panatta i tornei in singolo sembrerebbero 10…
Mi spiego meglio Wikipedia gliene assegna 48, di varia importanza; Tennis Archives Tournament gliene assegna 67, compresi quelli vinti ai giardinetti. Qual è il numero ufficiale? E lo stesso per Panatta.
Visto che si tratta dei nostri due più grandi (spero per ora) mi piacerebbe che la redazione di Livetennis ci illuminasse. Grazie
I risultati sarebbero che con un centesimo dei trofei vinti da Djocovic si copre tutta la storia del tennis italiano?
Pietrangeli in quanto a modestia… Anzitutto sarebbe logico che la valutazione venisse fatta da terzi e comunque mi sembra come giudicare chi sia più “grande” tra un tipo che pesa 150 kg ed un altro che è alto 210 cm. Vero?
Lea Pericoli e Nicola Pietrangeli = Signorilita’e sportivita’ d’ altri tempi.
L’ unica che puo’ reggere il confronto secondo me e’ Flavia Pennetta.
Adriano Panatta non e’stato ad altissimo livello per cosi’tanti anni come Nicola Pietrangeli e a Wimbledon non ha combinato tanto come Nicola Pietrangeli
Panatta o Pietrangeli?
Io voto Adriano, perché a lui nn interessa chi sia il più forte. Parigi di Nicola senza professionisti…..tanta differenza.
Tiriac con la c….
Due Roland Garros vinti altre due finali e n. 3 al mondo se ci fosse stato il computer a tenere la classifica come oggi
Per quanto Panatta sia un miliardo di volte più simpatico di Pietrangeli, quest’ultimo è ad oggi il più forte giocatore italiano di tennis di tutti i tempi e su questo non ci piove
Premetto che sono un tifoso di Panatta che resta l’unico italiano ad aver vinto uno Slam nell’epoca Open. Detto questo però Pietrangeli è sicuramente il più grande tennista italiano di tutti i tempi. Ha vinto Slam e ottenuto straordinarie vittorie sia in singolo che in doppio nei più importanti tornei. Negli anni 60 era costantemente fra i migliori giocatori al mondo. È primatista mondiale in Coppa Davis e ha avuto un grande merito come capitano non giocatore anche nella vittoria del 1976. È l’unico italiano nella Hall of Fame mondiale di tennis. Non c’è confronto di risultati e relativa importanza. Spero che presto potremo dire che Sinner o Musetti o Berrettini siano i più grandi .. ma per il momento i risultati parlano da soli.
Ditemi se sbaglio, i 2 RG vinti di Pietrangeli non erano ancora in era “open” ? Se è così quello di Panatta vale molto di più secondo me
Per me più forte Panatta, dico nei due tre anni in cui fu forte. Poi vabbè Panatta come personaggio pubblico ex giocatore ha un’altra caratura. Anche se il prestigio ortodosso di Pietrangeli non si discute.
Bravo! E quando giocava Panatta il livello era molto basso. Il livello dei tennisti italiani di oggi Sinner Musetti e Berretto è superiore a Panatta Barrazzutti e l’altro.
Panatta era un Fognini che ha avuto più fortuna in una settimana della vita
Pietrangeli? Il GOAT del tennis italiano.
Con tutto il rispetto Adriano Panatta molto più piacevole come gioco!
Che vita meravigliosa! Principi, attori, attrici…
Nick aveva sicuramente molta più grinta dell’Adriano Nazionale.
Però la classe tennistica e l’eleganza atletica di quest’ultimo, penso proprio di no.
Il perfetto ambasciatore del circoltennis italiano….
L’immagine che ho di Pietrangeli è quella di un campione di quando il tennis era solo un gioco di buona società. Panatta con tutti i suoi limiti è stato un giocatore di tennis.
Ho visto il docu-film “Una squadra” e il ritratto che ne hanno dipinto i 4 moschettieri non è proprio quello di un simpaticone. In più, non ha mai digerito l’esclusione dal ruolo di capitano di Coppa Davis. In interviste dell’epoca fa fatica a nascondere la soddisfazione per risultati non eccelsi della squadra dopo la sua cacciata. Si è sempre ritenuto “er mejo”, e nel solo nel tennis, e lo ha fatto sempre pesare a tutti quelli intorno a lui. Credo che Zugarelli se avesse potuto… Come tennista, però non si discute.
Uomo di mondo (…ma da ex giocatore, non in piena carriera come qualcuno!)
Vecchio marpione.
Mi spiace per lui, che oltre tutto ne ricevette anche il ben-malservito in quell’anno orribile del tennis italiano che fu il 1977, ma le vittorie di Panatta in un circo della racchetta ormai globale e non più diviso tra dilettantismo e professionismo valgono di più delle sue.
L’unica vera sua superiorità sta nella durata della sua carriera ad alti livelli che, al paragone, quella di Panatta è brevissima. Ma intensissima.