ATP Challenger 2023: otto tennisti da seguire
Arriva un nuovo anno e sono otto i tennisti del mio taccuino che terrò particolarmente d’occhio fra speranza e curiosità. Cinque per gioventù. Due perché hanno il tennis e, probabilmente, anche la maturità per puntare alla top 100. L’ultimo perché è un personalissimo guilty pleasure.
I cinque giovani prospetti da tenere d’occhio:
Zachary Svajda: mio pallino personale. Statunitense, 20 anni, numero 301 del mondo. Fisico da impiegato, doti di anticipo sulla palla fuori dal comune. Storia particolare la sua, come la sua sensibilità umana. A undici anni dice ai genitori che non vuole più giocare tornei under per dedicarsi esclusivamente all’allenamento. Poi a 17 anni vince i campionati nazionali under 18 e, insieme al titolo, anche una wild card per il tabellone principale degli Us Open, torneo dove porterà al quinto set il nostro Lorenzi. Due anni dopo sempre agli Us Open batte Cecchinato e impegna strenuamente Sinner. Sembra un talento pronto ad esplodere… E quest’anno, in estate, dopo il trionfo nel challenger di Tiburon, sconfiggendo Ben Shelton in finale, Svajda sembra aver raggiunto la maturità tennistica per cominciare la corsa ai top 100. E invece…. Zachary nelle settimane successive inanella una serie di sconfitte e, soprattutto prestazioni, abbastanza sconcertanti, frutto di una mente brillante, ma probabilmente anche problematica. Sarebbe davvero un bene per il tennis muscolare dei giorni nostri l’emergere della leggerezza di Svajda. La sua stupefacente facilità di gioco meriterebbe davvero ben altri palcoscenici.
Ethan Quinn: diciotto anni e mezzo e nuova promessa del tennis statunitense. Primo nella classifica di fine anno della ITA Collegiate Tennis Rankings (pur essendo una matricola) e numero 454 del ranking ATP. Giocatore dallo splendido tennis, capace di far tutto in campo. Vincitore quest’anno di due ITF a San Diego e Champaign e già in grado di portare al terzo set buoni giocatori come Del Bonis, Thompson e Kovacevic. Anche nel 2023 dividerà la sua attività fra circuito professionistico e carriera universitaria, ma nutro molti dubbi che nel 2024 sarà lo stesso. Il circuito ATP lo attende. Sono convinto che Ethan ci farà divertire.
Abedallah Shelbayh: diciannovenne giordano, numero 470 del ranking ATP. Ha vinto tre ITF quest’anno e raggiunto una semifinale nel challenger di Mallorca, torneo in cui ha battuto Dominic Stricker. Mallorca è anche il luogo, con più precisione l’Accademia di Rafa Nadal, che Shelbayh da adolescente ha scelto come centro di allenamento, grazie al sostegno nientemeno che della principessa della Giordania. Nel 2021 ha giocato il campionato NCAA per i Gators della Florida, ma pochi giorni fa ha deciso di dedicarsi a tempo pieno all’attività nel circuito professionistico. Giocatore dal rovescio quasi nalbandiano, ricorda come stile di gioco Holger Rune per geometrie e velocità di piedi. Credo di poter azzardare che diventerà il giocatore più forte della storia della Giordania…
Macs Kasnikowsky: diciannovenne polacco che ha chiuso l’anno al numero 385 del mondo. Il suo 2022 ha avuto una svolta in estate e in ottobre con alcuni ottimi risultati in tornei ITF fra Polonia, Estonia e Bulgaria. Tale svolta si è poi consolidata in novembre con una tournèe canadese di challenger che ha portato in dote una semifinale e un secondo turno, in entrambi i casi provenendo dalle qualificazioni. Kasnikowski è un contrattaccante da fondo dotato di poca potenza, ma con solidi fondamentali, lucidità tattica e attitudine da lottatore. Uno che sa come si vincono le partite.
Jonas Forejtek: ventunenne ceco, numero 263 del ranking ATP. Sarebbe bello se il percorso di sviluppo di un tennista fosse una strada in discesa, magari con qualche curva invece di essere in realtà un percorso pieno di passaggi a livello e salite ripide. Così è stato per Jonas Forejtek che dopo aver vinto nel 2019 gli Us Open juniores battendo fra gli altri Nardi e Nakashima, si ritrova da un anno e mezzo un po’ impantanato fra la duecentesima e la trecentesima posizione mondiale. Fra i suoi migliori risultati ci sono due semifinali challenger e un exploit, la vittoria contro Marin Cilic nel 250 di Sofia. Il tennis di Forejtek rientra nei canoni della migliore scuola ceca, solidità da fondo (soprattutto con lo splendido rovescio bimane, meno con il dritto un po’ alla Gulbis) e ottimi colpi di inizio gioco, ma i risultati stentano ad arrivare. Nel 2022 dopo una buona prima parte di stagione ha inanellato un record di 5 vittorie e 12 sconfitte a livello di tornei challenger e quali degli slam. Ancora troppi alti e bassi nel suo gioco. La parola d’ordine per il 2023 è allora trovare un maggiore equilibrio nel suo tennis. Le vittorie arriveranno di conseguenza.
I due ventiquattrenni forse pronti alla svolta:
Yosuke Watanuke: ventiquattrenne giapponese numero 145 del mondo. Giocatore di culto capace di giocare un tennis straordinario. Molto discontinuo purtroppo e piuttosto incline agli infortuni, almeno fino al novembre di quest’anno, momento in cui Watanuke sembra aver trovato la quadra del suo gioco a livello challenger. I risultati parlano chiaro: finale a Yokohama, successi a Kobe e Yokkaichi con conseguente best ranking raggiunto nel giro di poche settimane. Sarebbe fantastico se Watanuke riuscisse a ripercorrere lo stesso percorso del suo connazionale Nishioka che proprio intorno ai ventiquattro anni ha dato una svolta alla sua carriera. Stagione quindi fondamentale quella che sta per arrivare per Yosuki che insieme al fratello coach ed ex-giocatore Yusuki, proverà a mettere ordine nel suo potenzialmente straordinario tennis. Se fosse un cartone animato il titolo potrebbe essere Yosuki & Yusuki alla conquista dei top 100.
Aleksandar Kovacevic ventiquattrenne statunitense numero 158 nel ranking ATP. Bel talentino quello di Aleks, ma a frenare la sua carriera c’è stata finora una certa volubilità mentale che mi piace ricondurre alle sue origini slave. Ha sprecato tante occasioni Kovacevic: nel 2021 nel turno decisivo delle quali dell’Us Open contro Trungelliti, perde una partita incredibile sprecando otto match-point, quest’anno nel challenger di Indianapolis in finale contro Yibing Wu arriva un’altra sconfitta incredibile dopo aver avuto sei match point. Due possibili punti di svolta della propria carriera svaniti in un festival di rimpianti. Nonostante queste sventure tennistiche, Kovacevic ha raggiunto sul finire di questo 2022 il suo best ranking, grazie soprattutto all’incredibile semifinale raggiunta da lucky-loser nell’ATP 250 di Seoul, torneo dove lo statunitense ha messo in mostra il meglio del suo repertorio: ottimo servizio, propensione offensiva, dritto solido e rovescio monomane con cui è in grado di trovare angoli impossibili. Seoul resterà un exploit nella carriera di Aleks? O riuscirà invece a trovare continuità di gioco e soprattutto capacità di lottare in campo e vincere partite anche non giocando al meglio? Credo sia questa una delle risposte che potrà dare il 2023 di Kovacevic.
Il guilty pleasure:
Alafia Ayeni: ventitreenne statunitense, numero 432 del mondo. Ho scoperto in una mite serata di agosto questo ragazzone di Walnut Creek impegnato nel challenger di Lexington. In pratica un giocatore da NBA piazzato su un campo da tennis, con il suo serve & volley del tutto personale caratterizzato da volèe più che colpite quasi spinte per inerzia e con il suo gioco da fondo impaziente e un po’ casuale. Un mostro di atletismo e potenza con una tecnica da affinare. Nel 2022 i risultati non sono mancati peraltro. Ha cominciato la stagione intorno alla novecentesima posizione e grazie a ben sette tabelloni quali challenger superate su sette, ai quarti di Winnipeg e alla semifinale di Lexington ha raggiunto l’obiettivo di entrare in top 500. Anche a livello di college ha disputato una gran stagione con Cornell University chiudendo con un record di 19 vittorie e sei sconfitte. Dal 2023 giocherà il suo ultimo anno di college a Kentucky University e se continuerà a mostrare i progressi messi in evidenza nella seconda parte dell’anno, credo che fra le pieghe della stagione Alafia troverà un posto per sé.
Antonio Gallucci
TAG: Abedallah Shelbayh, Alafia Ayeni, Aleksandar Kovacevic, Antonio Gallucci, Ethan Quinn, Jonas Forejtek, Macs Kasnikowsky, Yosuke Watanuke, Zachary Svajda
Articolo che mi lascia molto perplesso. Non riesco a capire quale sia il criterio con cui sono stati scelti questi nomi.
Sono senz’altro delle preferenze del redattore, ma mi sfugge quello che può essere l’obiettivo di un elenco per nulla completo e poco rispondente a quello che il mondo challenger, ogni giorno e ad ogni latitudine fa vedere.
Se devo criticare il punto di vista, dico che si sono mischiati tennisti che stanno facendo il passaggio dall’itf ai challenger, per cui in prospettiva non si può prevedere molto sull’impatto con la categoria superiore (e parliamo di Shelbay, Quinn, Kasnikowski, Ayeni, ma possiamo mettere pure Debru, Atmane e tanti under 19) e altri che qualche potenziale hanno lasciato intravedere e che nei challenger possono sicuramente crescere Diallo e Forejtek e che devono consolidare e rafforzare molti aspetti del loro gioco.
Quando si guarda al mondo challenger una cosa non va dimenticata: si tratta di una categoria di miglioramento e rafforzamento dei punti di forza di un tennista. Chi passa in breve tempo dagli itf all’atp tour è meno del 5% dei tennisti. L’altro 95% cresce in questa categoria e se migliora entra nel mondo atp.
Le traiettorie normali di questa categoria sono diluite nel tempo e mai troppo veloci, così che la maturità dei migliori, di quelli che vanno nell’atp, si sviluppa tra i 21 e 24 anni.
Tra i tennisti citati, Kovacevic e Watanuki possono avere prospettive, ma allora se vogliamo essere obiettivi, quanti ne hanno, ad esempio e per stare in una sola nazione, i 3 ragazzi ungheresi Piros, Valkusz e Maroszan?
Si è parlato di Forejtek, ma in Repubblica Ceca Svrcina, Kopriva, ma soprattutto Machac dove li mettiamo?
In Francia Mayot, Fils, Van Assche, Atmane, possono crescere moltissimo nel 2023. In Belgio Collignon ha già un buon livello per i challenger, in Austria Rodionov, Misolic e Neumayer, in Svizzera Riedi, in Finlandia Virtanen, in GB Jubb, in Polonia Michalski e Zuk, in Giappone Mochizuki, in Cina Wu e Shang, Taipei Chun Hsin Tsen e Tun Lin Wu, in Spagna Sanchez Izquierdo, Moro Canas, Alvarez Varona, in Argentina, Navone, Burruchaga, Ugo Carabelli, Comesana, Rodriguez Taverna, Tirante e negli USA prima di Ayeni e Quinn arriveranno Nava e Holt, in Australia, Hijikata, Sweeney e lo stesso Popyrin. E senza aggiungere degli italiani con almeno una dozzina di ragazzi bravissimi.
Insomma, l’elenco è lungo e neanche completo. Quello che conta è da che lato si guarda questo mondo. Se si cerca il crack si spara a caso; se si guarda all’obiettivo più ampio della crescita non basta un elenco di 5 nomi, neanche tra quelli con buon potenziale, ma non migliore di altri
…pochi giorni e scoprirai,questa nuova iniziativa!!!
@ MM&I (#3398213)
Walden e Capitano (e non solo) certamente sono fra coloro con cui sono più in sintonia ma questa della nuova imprenditoria e della birra non l’ho capita
Comunque non aspiro alla presidenza di qualsiasi cosa. Mi piace l’odore della strada (cit.)
…a breve la presentazione dell’organigramma e dell’uscita di questa nuova bevanda,e ancora COMPLIMENTI,sarò felice di farvi da TESTIMONIAL(aggratis)!!!
…per le critiche pesanti mi scivolano addosso,la maleducazione,mi trattengo(ma ammetto che faccio davvero fatica a farlo)…
…comunque non avevo scritto che mi trovi antipatico(avevo semplicemente scritto di non dirlo,per non attirarti le ire dei noti integralisti di questo forum),vista la mia impopolarità da queste parti…
…ammetto che sono fissato(come dice un noto utente),con la MERITOCRAZIA,a proposito un tuo parere sulla differenza dei punti che vengono assegnati alla neonata United Cup,ovviamente io trovo che FINALMENTE si riconoscano i meriti di chi vince e fa più punti a secondo di chi batte(una sorta di rivisitazione dei BONUS POINT,che sono un argomento su cui mi batto da anni)sei d’accordo sulla reintroduzione in quest’occasione(io la metterei in tutti i tornei challenger inclusi) e tu?
PS: mi complimento per la nuova iniziativa imprenditoriale (una nuova BIRRA)di voi forumisti che ti ha eletto a PRESIDENTE,e ai 2 VICE PRESIDENTI (walden e l’ex capitano)!!!
(spero che non ve la prenderete anche per questo),soprattutto te e il tuo sarcasmo(che ci accomuna),anche il noto produttore/consumatore di bevande improbabili(non ci sarà concorrenza)!!!
E invece non mi stai antipatico. Perché ti trovo genuinamente fuori come una tapparella. Scrivi cose fuori dal mondo credendoci.
Preferisco, paradossalmente, i tuoi sproloqui nonsense (di cui mi piace zero, intendiamoci, e che spesso irritano) a quelli a mascella serrata, ore rotondo e tanta spocchia (e maleducazione) di altri e pure ai brevi, ma farisaici, commenti dei disturbatori per partito preso.
Un altro che contesto spesso ma che pure mi sta simpatico in quanto genuinamente fissato nelle sue teorie sballate è Enzo
Ecco, ho fatto outing.
Spoiler: non esistono zoccoli duri. Esistono utenti con i quali concordo molto spesso e che spesso concordano con me. Altri con cui concordo talvolta e che talvolta concordano con me.
E ce ne sono altri con cui non concordo affatto ma che argomentano. Tu invece scrivi cose con cui pure, appunto, non concordo, ma esprimendo complottismo e mania di persecuzione. Questo ti espone spesso a critiche anche, lo ammetto, pesanti
Ovviamente!!!
Il contrario esiste solo nelle distorsioni intellettualmente disoneste di chi propone l’equazione tifoso uguale fanatico
Ossia si chi, per giustificare il proprio disfattismo, addossa il proprio fanatismo a noi tifosi
“Anto'”, ma dove sei andato a pescare Alafia Ayeni? Ha giocato contro tuo figlio :-)? Detto tra noi: AA è una pippa; un’amabile, godibile pippa. Che poi sia meglio vedere un suo incontro rispetto a uno del serpo, è altra faccenda.
sarebbe stato il mio nono.
Tanti italiani sono migliori di tutti questi… Il solito esterofilo!
@ sileno (#3398107)
Aggiungerei sicuramente Maestrelli
Con tutto che seguo Stricker da due anni e mi piace come giocatore, ma che entri in top50 nel 2022 (ENTRO DUE GIORNI) credo che possa accadere solo se la United Cup si trasforma nell’equivalente del “tutti contro tutti” della royal rumble (si chiamava così??) del wrestling. 😆
Ma quindi si possono citare talenti stranieri senza essere tacciati di anti italianità?
bellucci
musetti
arnaldi
m.berrettini
passaro
oradini
nardi
ruggeri
in ordine di tifo e senza guilty pleasure
Spettacolare articolo, davvero i miei complimenti all autore
…non dire che mi trovi simpatico,perchè poi vieni RINNEGATO dallo zoccolo duro (i noti integralisti) di questo forum!!!
PS: lo dico per te!!! 😎
…Landaluce,dovrà fare i conti con la pressione che tutto il mondo o quasi gli metteranno nei prossimi anni(i paragoni con i suoi più illustri connazionali,già si sprecano)ciò non toglie che è un gran talento,ma ne dovrà mangiare di pane duro,per arrivare ai massimi livelli,altro che Wc a pioggia…
…anni fa in concomitanza con l’esplosione di Nadal,si parlava di un suo certo Carlos Boluda Purkiss che poi negli anni è finito nel dimenticatoio rapidamente(anche perchè non assistito dal fisico),ovviamente nessun paragone tra lui e Landaluce,già per la sola altezza…
…se riuscisse ad avere una carriera come quella di Pospisil,non sarebbe proprio così male (BR 25 ndr),se consideri i mille problemi che ha avuto,alla schiena soprattutto nel momento migliore della sua carriera,in molti firmerebbero subito per arrivare ai suoi livelli…
Ci sono già dei giochi organizzati dagli utenti del sito, vi lascio il link se siete interessati.
https://www.livetennis.it/forum/viewforum.php?id=3
Eh già…. tutti a cercare nomi esotici ma il vero futuro campione (e Landaluce lo sarà) non lo nomina più nessuno…. Se no non se la potrebbero tirare a talent scout da osteria
Guarda che i cosiddetti innominabili nessuno e sottolineo NESSUNO crede che siano tutti futuri top 10. Siamo tifosi ma non deficienti al contrario della macchietta che tu e altri (meno simpatici di te, oso dirti) ci cucite addosso
Per restare sul suo paese: carriera alla Pospisil al massimo. Ovviamente esageravo a definirlo “pippa” ma di qui a definirlo una promessa tipo Stricker o Shelton, dai ….. Ce ne corre (nb ho citato stranieri in modo da non essere accusato di tifo ….)
…eh già,davvero ci sarebbe da divertirsi!!!
…ovviamenente inclusi anche gli innominabili,giusto?
…secondo te facendo un paragone con un innominabile qual è il suo livello,giusto per avere un’idea…
PS:comunque rispetto a Leo Borg è di un altro pianeta!!!
…così è troppo facile limitarlo ai primi 200!!!
…dovrebbe essere open,è chiaro che il numero 600 ad esempio non può costare quanto un primi 10…
…andrebbe studiata bene,ma la cosa mi stuzzica parecchio!!!
Aggiungo neanche uno spagnolo.. ormai Landaluce è caduto nell’oblio? Mi sembra che si tirino fuori e si consumino come un fiammifero, se succede qui è poco grave, chi vuoi che lo legga, ma in altri contesti si rischia di bruciarli. E di esempi, anche a casa nostra, ce ne sono parecchi…
Per nulla d’accordo, secondo me nessuno dei giocatori presenti in questo elenco combinerà un bel nulla.
La seconda che hai detto
Thiem
Riscatto di Paire lo darei a 200, a 22 non scommetto un cent
@ Harlan (#3397969)
Quella del Fantalivetennis potrebbe essere una bella trovata.
Per semplificare lo applicherei solo a tornei Atp (dai 250 agli Slam)
Es.
a) Ogni partecipante ha un budget di 500 fantamilioni per acquistare da un minimo di 5 ad un massimo di 10 tennisti.
b) Si possono acquistare giocatori fino alla 200 posizione. Ogni tennista ha una quotazione iniziale in base alla propria classifica. Es Alcaraz costa 200 ed il numero 200 costa 1.
c) Ogni settimana le persone che partecipano possono schierare fino ad un massimo di 5 giocatori impegnati nei tornei settimanali. Se nella nostra rosa abbiamo infortunati o giocatori a riposo e non possiamo schierare nessuno non guadagniamo punti.
d) In base ai punti ottenuti dai tennisti schierati si dichiara il vincitore settimanale, poi il vincitore mensile ed il vincitore finale dopo il master.
Ognuno potrà scegliere la propria strategia:
puntare ad esempio su Alcaraz (200) Djokovic (196)Shelton (103) (Koepfer 2) (Maestrelli 1) contando che Alcaraz e Djokovic non giocheranno tutte le settimane o scegliere ad esempio una squadra tutta italiana con Sinner (186) Musetti (177) Nardi (66) Zeppieri (40)Pellegrino (20)?
Scommettere sul riscatto di Paire quotato 22 o sul ritorno di Thiem (98) a grandissimi livelli?
Ottima idea
Quanti somari che uscirebbero allo scoperto! Quanti soloni sarebbero ufficialmente sbugiardarti senza poter arrampicarsi più sulle lastre di vetro!
Diallo è una pippa conclamata. Tipo Leo Borg ma per fortuna Borg non lo nominano più
Oramai i francesi li conoscono cani e porci. Non perché siani futuri campioni ma perché fa figo da mesi nel forum.
Pertanto essendo usurati, bisogna che gli scopritori dei fenomeni de noantri se ne escano con liste di minorenni in fasce. Ovviamente uno su mille ce la farà. E i talent scout all’amatriciana potranno dire: l’ho scoperto io.
Grazia Graziella e Grazie ar….. Nei hai nominati mille….
Complimenti ad Antonio Gallucci per quest’articolo bello, interessante, originale, personale. Grazie!
…mi fa piacere che sei uscito indenne dalla prima parte delle feste,spero che ti limiterai (almeno) fino al 6 di gennaio!!!
PS: come non ci sono panda in questa lista è pieno,a parte il ceko imMENSIK e il suo connazionale Forejtek,c’è un polacco,un giordano cosa sono per te?
…spero (davvero)che non abuserai dei tuoi intrugli,ci tengo troppo alla tua salute!!!
Ahahah grande Antonio Gallucci! Anch’io mi sono innamorato di Alafia Ayeni, non so perché, scoperto casualmente anch’io, forse perché mi sta simpatica la sua faccia e perché notavo dei risultati niente male per la sua posizione (quando ancora era 700esimo al mondo già superava qualche turno nei Challenger). Non pensavo potesse interessare a qualcun altro! Da quando l’ho visto la prima volta sono un suo tifoso 😉
…sarebbe una bella idea,ma temo che è il tifo prenderebbe il sopravvento e verrebbe a cadere tutto il divertimento!!!
ullalah!, neanche un Francese…
Non volevo essere caustico, solamente è probabile che qualcuno dei giovani Francesi (Fils, Van Assche, per citare quelli che mi sembrano più avviati) dovrebbero farsi notare
Gli italiani non si nominano per scaramanzia, in più si sta parlando di challenger, per passaro, nardi, maestrelli, darderi, cobolli è lecito pensare in ottica top 100 entro il 2023.
Per i puntigliosi fenomeni antiitaliani del forum, ottica 100 non vuol dire che debbano per forza aver vinto 8 slam, 22 masters 1000 e battuto alcaraz 60 60.
1- Gabriel Diallo, vero l’ho visto solo una volta ma mi piace come approccia la partita, gioco non banale.
2- Dominic Stricker, tennis da vero crack, per me arriverà in top 50 nel 2022 il talento c’è tutto.
3- Leandro Riedi, gli ultimi challenger vinti descrivono le sue potenzialità
4- Arthur Blockx, interessante anche se ha giocato poche partite a livello Itf, da seguire per il suo tennis.
5- Gabriel Debru, 2005 vincitore del Rg junior ma con colpi già da Challenger.
6- concordo su Abdellah Shelbayh, ha una percentuale w/l impressionante nel 2021, credo possa davvero dire la sua.
7- Dino Prizmic, leggero ma con gran mano. A differenza secondo me dell’altro 2005 croato Poljcak strutturato male fisicamente e anche se potente, molto meno tecnico e più limitato.
8- Kalin Ivanovski, poco noto ma davvero da seguire, alto, serve bene e ha pochi punti deboli, forse sul lato del rovescio. Vinto più volte a Wimbledon Juniores, soprattutto contro Butvilas mi impressionò. Poi a livello Itf ricordo di lui almeno 2/3 semi.
Sarebbe bello un FantaTENNIS, simile al Fantacalcio, qui su LT
Si potrebbe fare, ad esempio, che ogni utente di LT al 31/12/22 posti la sua lista di 10 giocatori che faranno più punti oppure che scaleranno più posizioni o cose simili
Non sarebbe facile fare le regole ovviamente ma sarebbe divertente per prendersi un po’ in giro e farsi due risate
REDAZIONE pensaci
E nemmeno un panda!!!
Non c’è più la meritocrazia…
@ Paola (#3397931)
Grazie per il commento all’articolo, Paola. L’articolo punta ad accendere i riflettori su alcuni tennisti delle retrovie. Ovviamente ce ne sono tanti e incide anche il gusto personale nella scelta. Dei giocatori da te indicati Shelton, Wu e direi anche Virtanen sono fortissimi e già abbastanza conosciuti dall’appassionato, credo. Gli altri sarebbero benissimo potuti rientrare nella lista. A Diallo avevo pensato.. Non conoscevo l’olandese, me lo segno. Grazie ancora.
Senza il figlio di Nadal e la figlia di Monfilstolina nessun elenco ha senso
Occhio a Fognini Jr piuttosto!
Spoiler (tornando serio): nessuna lista di futuri fenomeni, crack e predestinati unti dal Signore ha maggior valenza della lista del circo Togni, prima che il tennista abbia compiuto almeno 17, meglio 18 anni.
Di futuri fenomeni, predestinati e crack spariti dai radar della posizione 2000 è lastricata la via del sempiterno oblio
Dopodiché ognuno è libero di farsi le liste che gli/le piacciono
L’Italia è il paese dei Don Abbondio per questo ce ne sono tanti nei 200 mica perché sono bravi…
…ti faccio i miei più sinceri complimenti,sono anche i miei,aggiungerei anche il croato Prizimc e il giordano secondo me può salire ancora molto…
…sul panda olandese,andiamoci piano è ancora molto molto giovane e dipenderà molto anche da che telaio riuscirà a costruirsi nei prossimi anni…
…colgo l’occasione per augurarti Buone Feste!!!
sarò sincera: di questo elenco nessun tennista mi fa impazzire.
magari punterei su Ethan Quinn, per una buona scalata, ma non credo entri nei 100 come ha fatto Ben Shelton.
Mi sembrano tutti giocatori leggerini, che con il power tennis attuale non so quanto possano sfondare.
I miei 8 nomi su cui puntare, quest’anno sono
Ben Shelton 2002 ( per puntare alla top 30)
Otto Virtanen 2001 e Dominic Stricker 2002 ( per entrare nei top 50)
Gabriel Diallo 2001 (per entrare nei top 100)
e Jakub Mensik 2005 (per entrare nei top 200)
Menzioni speciali per 3 giocatori che mi piacciono
Yibing Wu, cinese, classe 99 ex vincitore degli us open junior, pronto finalmente a una stagione completa senza infortuni e libero di mostrare il suo power tennis da cemento
Joao fonseca ,brasiliano classe 2006, mi ha impressionato come nonostante la giovane età abbia vinto 2 battaglie a livello challenger contro giocatori da top 250.
ha già la mentalità da pro e può salire tantissimo nel ranking
Thijs Boogaard, olandese, classe 2008. Per me un vero e proprio crack.
Nel 2023 può già vincere uno slam junior e sono sicura farà i suoi primi punti anche a livello atp.
Nemmeno un italiano?