Ljubicic: “La FIT ha preso decisioni importanti e coraggiose. I soldi da soli non creano grandi giocatori”
Intervistato da Tennis Majors, Ivan Ljubicic ha rilasciato una lunga intervista dopo aver accettato un ruolo importante alla Federtennis francese per lo sviluppo dei giocatori di alto livello. L’obiettivo è chiaro: riportare il paese al vertice del tennis internazionale, guidando i giovani in una fase tutt’altro che facile di ricambio generazionale, soprattutto al maschile.
In quest’intervista ha toccato molti temi, tra cui il buon lavoro svolto in Italia dalla FIT. Ivan è cresciuto in Italia alle Pleiadi della famiglia Bucciero (Moncalieri) e quindi è arrivato al n.3 del mondo insieme a Riccardo Piatti, con il quale continua a tenere un rapporto importante di amicizia. Conosce alla perfezione il sistema italiano, che nel tempo ha portato ottimi risultati, e per questo continua a studiarlo.
“Imitare l’Italia? Penso che ci siano sistemi che devono essere esaminati. Conosco molto bene il tennis italiano. La loro Federazione ha preso molte decisioni importanti e coraggiose, come creare un canale televisivo e organizzare le Next Gen Finals. Questi sono grandi impegni. Hanno anche più Challenger della Francia e più tornei internazionali. E questo è sicuramente qualcosa che voglio esaminare. Certo, hanno commesso anche degli errori, ma se non ci provi commetterai sicuramente degli errori. E penso che questo sia qualcosa che sarà necessario. Se vuoi apportare modifiche, se vuoi fare la differenza, potresti dover prendere decisioni difficili e commettere anche errori, su questo non ci sono dubbi. Ma il tennis italiano ha fatto qualcosa di molto interessante. Non cercherò di copiare quello che fanno gli italiani, ma ci sono alcune cose che fanno che devono essere esaminate, per capire. Non si possono copiare e incollare i sistemi, bisogna capire dov’erano e poi cosa hanno fatto perché hanno sofferto per 40 anni, attraversando un periodo molto lungo e buio. E alla fine sono riusciti a superarlo“.
La decisione di iniziare a lavorare con la FFT è stata presa in tempi rapidi: “Immagino che in quel momento probabilmente abbian0 pensato ‘okay, forse Ivan può aiutarci vediamo se possiamo fare qualcosa insieme’ così mi hanno invitato a Bercy, sono stato lì per un giorno e mezzo, e poi sono andato a Parigi di nuovo un paio di settimane fa, solo per passare un po’ di tempo anche con Nicolas Escudé e Paul-Henri Mathieu, e anche per visitare il centro tecnico nazionale e le cose che avrei almeno bisogno di vedere. E poi molto rapidamente abbiamo iniziato a parlare di collaborazione e abbiamo concordato. Sono davvero grato che queste cose siano andate velocemente perché a volte rimani bloccato nella negoziazione e poi è spiacevole per tutti. È emozionante. È un’altra cosa nella mia vita che non avrei mai pensato di fare, ma è per questo che è eccitante. Questo sarà decisamente diverso da qualsiasi altra cosa perché, mettiamola così, se faccio un lavoro straordinario lo saprò tra cinque anni!”
È una grade sfida, perché lo considera il miglior mercato tennistico al mondo: “Considero la Federazione francese di tennis o la Francia come la più grande federazione di tennis del mondo. Alcuni si offenderanno forse ora. Il fatto è che credo che il mercato del tennis francese sia il mercato più grande del mondo. Quindi è sempre stato intrigante per me anche senza essere francese. È una specie di castello in cui non puoi penetrare, quindi forse è un altro motivo per cui non ho esitato perché voglio vedere com’è dall’altra parte e far parte di questa enorme struttura e di un potenziale incredibile. Ti aspetti che la federazione tennistica francese produca o aiuti a produrre molti giocatori, giusto? Quindi è intrigante per me, onestamente: non lo nasconderò. Solo per vedere cosa troverò. Questo sarà il mio primo passo, conoscere davvero la struttura, le persone, gli allenatori e i giocatori”.
Avere molte risorse, a suo dire, non è il fattore decisivo: “Il denaro non crea giocatori. Certo, è bello avere soldi, ma in realtà può essere quasi una cosa negativa. Se i giocatori e le famiglie o i genitori si aspettano sempre che qualcun altro risolva il loro problema, questo potrebbe essere l’inizio del problema. Non vedo i soldi come una soluzione per creare giocatori. Sicuramente aiuta in certi modi e in determinate situazioni, ma sicuramente non è una garanzia per creare campioni, top 10 o top 5 giocatori: i soldi non possono crearli”.
Molto interessante la sua risposta sul concetto di mentalità: “Cosa sia una mentalità vincente, non lo so ma io so cosa sono: ho sempre aspettative molto alte per me stesso e per le persone intorno a me. Spero che questo venga trasmesso. È sicuramente una cosa che sarà scomoda per alcuni, ma non puoi raggiungere la grandezza stando in una zona di comfort. Quindi, in questo senso, sono ben consapevole che non sarò amato in generale. Ma non sono io il cattivo, se mi sentissi a disagio con qualcuno sarebbe perché mi aspetto di più da lui e perché credo che si possa fare e non perché avrò aspettative irrealistiche. Obiettivi elevati possono essere raggiunti o meno, ma penso che sia molto importante credere che puoi e devi davvero puntare alle stelle perché potresti arrivarci! Questa è la mia filosofia”.
Parole molto importanti, che raccontano la qualità di una persona estremamente intelligente come Ivan Ljubicic. Non è facile trovare un personaggio come lui, ancora molto giovane e motivato, che sia stato allo stesso tempo un eccellente giocatore partito dal basso, uno che conosce la “sofferenza” per arrivare al vertice, che abbia vissuto un’esperienza di coach al massimo livello (Federer) con straordinari risultati, e che abbia anche capacità manageriali. Non sappiamo se “Ljubo” avrà successo con il complesso sistema francese, ma sicuramente gli auguriamo il meglio. E chissà, magari un giorno aiutare un talento italiano a spiccare il volo. Certamente se avesse scelto di entrare nel team di uno dei nostri invece della FFT sarebbe stata un’ottima notizia…
Marco Mazzoni
TAG: FFT, FIT, Ivan Ljubicic
No, 20 anni fa era così, poi è progressivamente cambiata l’aria, questo era il succo del commento, che consiglio di leggere fino in fondo.
Infatti è pieno di top ten di Nigeria, Islanda, Colombia.
Ivan di idee innovative ne ha tante in testa, più o meno come i capelli. Farà un copia-incollla della FIT e buonanotte ai suonatori.
Dubito che le Federazioni possano creare campioni, grandi giocatori si nasce, non si diventa. Il talento naturale, solitamente grande atleta,forte di testa, non ha neanche bisogno del coach, gli bastano un paio di allenatori che lo impegnino fortemente enzo
Chiunque si avvalga della consulenza di Ljubici, se avrà la capacità di seguire i suoi consigli, non può che trarne un grande vantaggio. Oltre ad essere un grande professionista è una persona equilibrata e secondo me lungimirante. I frutti si raccoglieranno però fra due o tre lustri.
Successo? Quale successo…Bah!?
Come negli altri sport ci sono i cicli, e nel tennis anche, per ora in Francia e un momento di poco come noi l abbiamo vissuto con il solo Fognini di recente e qualche altro…tra 5/6 anni magari ne spunta uno…tanto ne basta 1 in top 10 mica ne puoi avere 4!
Buon natale!!!!
Strano che non sia citata l’unica vera azione intelligente e lungimirante della FIT, l’iniziativa “campi veloci”.
Togliere il tennis italiano dal pantano del mattone tritato è stata una decisione strategica.
Non sarà mai tardi per erigere un monumento all’animatore del progetto, Roberto Commentucci.
@ DoubleFault (#3396972)
Mi stupisce che non abbia aggiunto che Trevisan è vergognosa e impresentabile come top100. È un suo classico.
Come siamo fortunati ad avere persone come “simposio”, che denunciano nelle sedi competenti azioni criminose, fornendo dettagli precisi, invece di lanciare accuse generiche e caso su un forum di tennis, nel commentare una notizia che parla di tutt’altro!
È uno dei miei eroi! Continua così. Grazie di esistere.
L’analisi di liubicic è incompleta . Il successo del tennis italiano ha radici più lontane legate 1 alla creazione di un ýcentro voluto e sviluppato da Lombardi che riconosceva il legame tra tennis e scienza .t
2 lo sviluppo di un sistema decentrato di centri per l’integrazione delle attività private con le opportunità tecniche ed economiche della FIT.
Il successo di Supertennis è la creazione di Next Gen sono la conseguenza del positivo successo qualitativo e quantitativo del nostro tennis negli ultimi anni
@ cataflic (#3396858)
Ma sei rimasto a 20 anni fa??!?!?!!!
?
@ simposio (#3396869)
@redazione @livetennistaff vi invito a eliminare il commento e a non permettere ulteriori
commenti da questa persona. Se non fate nulla siete complici di questa disinformazione e cultura del complotto
@ magilla (#3396855)
Ahahahah ahahahah
Se i francesi non hanno saputo sfruttare al meglio un talento clamoroso come Tsonga, non so cosa potrà fare di meglio l’ottimo Ljubo.
Come organizzazione credo che già oggi, non siano minimamente raggiungibili per noi italiani.
Dal punto di vista sociale hanno saputo integrare meglio la valanga migratoria che hanno subito.
Anni fa Calcio, Basket, Volley erano quasi nulli. Quando facevo le superiori, il libro di testo di francese cercava di analizzare, in un capitolo, perché erano così scarsi nel Calcio e avevano successo solo nel Rugby. Poi vennero Platini, Tigana, Giresse e Fernandez. Amavano Moser, ma avevano Hinault e poi Fignon.
Ora nel Calcio (ma non solo) sono ad altissimi livelli (2 finali vinte e due perse nelle ultime sette edizioni…vado a memoria).
Bravo ljubo. Ti auguro il meglio
Ragazzi, riporto una notizia letta poco fa su TgCom.
Pare che Camila Giorgi si sia procurato un finto green pass e che adesso rischi delle sanzioni.
Non sappiamo al momento se lo ha fatto davvero o no, perche si parla al momento di ”indagini”. Pero’ fosse vero, avrebbe tutta la mia stima e comprensione. Il vaccino e’ un veleno tossico, che sta causando migliaia di morti strane e improvvise in giovani anche di 20/25 anni perfettamente sani.
Quindi in ogni caso, forza Camila. Lo sappiamo che SE lo hai fatto, lo hai fatto solo per proteggere la tua salute.
EmmeEmme? Sei svenuto? Hai bisogno di aiuto?
L’errore della fit è stato quello di voler marginalizzare i coach privati pretendendo che ogni vago talento dovesse andare ad allenarsi nell’accademia nazionale dove a parte due o tre persone di esperienza, si trovavano ad avere a che fare con sconosciuti con preparazione madiocre e respiravano un’aria di mediocrità…ne sono venuti fuori dei giocatori mediocri.
Quando hanno capito che dovevano creare un substrato facilitatore di tornei e aiutare i team privati invece che cercare di fagocitarli, i talenti non si sono dispersi.
Ricordo quando si seguivano i futures alla ricerca di un 19enne che passasse un turno…tempi lontani per fortuna!
Dietro alle stelle, ne abbiamo davvero una vagonata e qualcuno si inserirà per forza nel tennis che conta.
La FIT fa tutto per soldi, basta vedere come ha immediatamente inglobato l’ultima fetta del mercato disponibile: il paddle. Hanno costretto tutti i circoli a tesserare chiunque respirasse, come se i giocatori fossero una loro proprietà. Non scherziamo.
non so….ma a me pare piu’ interessante questa notizia
OT : Camila Giorgi è indagata per falso ideologico (anche la cantante Madame)….avrebbero presentato certificati di avvenuta vaccinazione falsi!