Nick Bollettieri è in fin di vita: ad annunciarlo è la figlia con un comunicato sui social
Nick Bollettieri, uno degli allenatori più noti nel mondo del tennis, è in fin di vita. Ad annunciarlo è stata la figlia Angelique Anne, che in un lungo messaggio pubblicato sui propri canali social ha dichiarato: “Papà è prossimo al passaggio in un altro luogo. ma adesso è ancora qui con noi e spera di trascorrere il Giorno del ringraziamento (24 novembre, ndr). Vi prego di pensarlo e di pregare per lui per una partenza serena e per un viaggio meraviglioso. Ti vogliamo bene, papà“.
Bollettieri, classe 1931, è noto per aver fondato la Nick Bollettieri Tennis Academy e per portato ben dodici suoi allievi ad occupare il primo posto nelle classifiche mondiali ATP e WTA: Maria Sharapova, Venus Williams e Serena Williams sono state tra le ultime giocatrici seguite dal tecnico statunitense, che nel corso della sua lunga carriera ha avuto modo di lavorare, tra gli altri, anche con Monica Seles, Boris Becker e Jim Courier.
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…ricordo come fosse ancora ieri i tempi in cui uscirono fuori prima Arias e poi Krickstein e la finale di Roma’84 quando perse da Gomez in una giornata ventosa sembrava di stare nel Sahara tale la terra che volava quel giorno…
…dopo Pato Alvarez(el mejor entrenador del mundo),come amava definirsi lui un altro pezzo di storia del nostro sport con cui sono cresciuto sta per salutare…
PS: mi piacerebbe leggere un bel ricordo della Reggi su di lui…
Perdere il papà è orribile…
È stato a suo tempo maestro di Courier un tennista poco apprezzato e si può dire quasi sconosciuto malgrado sia stato n°1 per diverse settimane, se non ricordiamo male, megli anni ’90; non sappiamo se sia stato Bollettieri a insegnargli la presa della racchetta a mo’di battitore di baseball. Certo all’epoca c’erano anche due mostri sacri che gli rubarono per sempre la visibilità e quindi anche la cura del Maestro. Insegna anche il tennis agli angeli….
….
Si è vero, ma anche la Seles e la Capriati (io ero molto giovane, non vorrei sbagliare) credo debbano molto a Nik… In campo maschile, a parte Andrè, Jim Courier (giocatore incredibile anche se spesso dimenticato) su tutti (e poi mi pare che anche Rios migliorò molto con lui…).
Dispiace, ha dato molto al tennis mondiale. Purtroppo gli anni sono passati e i suoi 91 sono un traguardo che raggiungono in pochi. enzo
Diciamo che poi la Graf se lo è sposato, Agassi.
Ma la ‘transustanziazione’ non è avvenuta. Lol
FINE DI UNA EPOCA
La prima volta che sentii il suo nome fu con l’arrivo nel circuito di un precocissimo Jimmy Arias, primissimi anni 80.Nel bene, e nel male, il tennis odierno, quello del corri e tira, l’ha creato lui.
Ricordo una sua frase: “la Graf con un rovescio a due mani come quello di Agassi sarebbe stata imbattibile”.Lui la vedeva così, il giocatore deve spingere da ogni zona del campo.
Sei stato un grande allenatore, i risultati parlano chiaro, ma è un po’ come il calcio totale: l’Olanda era affascinante, il Barcellona stucchevole alla lunga. Gusti ovviamente ma preferisco il tennis come arte, creazione. Avendone il tempo, chiaramente.
Ciao Nick.
Il primo vero grande imprenditore tennistico.
Esperto, affabulatore, comunicatore di grande carisma, ha saputo dare una nuova impronta al tennis negli anni ’80.
Il suo impianto tecnico di pressione da fondo, servizio e dritto sono stati lo stampo con cui ancora oggi si forgiano i tennisti made in USA.
Ha fatto da attrattore per decine di tennisti che gli hanno regalato fama e a cui ha contribuito a regalare fama.
Il suo erede naturale è Mouratoglou.
Sta andando a fare due scambi con Susanne Lenglen…
Arriva per tutti. Sei stato bravo e sei stato bene, spero. Vai sereno.
Grazie di tutto Nick…Il tennis moderno ti deve molto.
Raffy Reggi andò da lui appena sedicenne e fece una splendida carriera, raggiungendo quasi la top ten in un periodo in cui il tennis femminile ha visto avvicendarsi Evert, Navratilova, Graf, Seles, Sanchez e tante altre vere campionesse. Raffy era uno scricciolo, ma lui ci vide la stoffa di una grande giocatrice. E questo è solo uno dei casi, forse quello che ricordo con maggiore affetto, di ragazzi cresciuti con Bollettieri
Un anziano maestro di un circolo romano ripeteva spesso che le ere del tennis si dividono tra il pre e il post Bollettieri, sicuramente il più grande innovatore di questo sport. Quante Academy sono state create dopo la sua? Quanti hanno copiato il suo approccio per la crescita professionale dei giocatori?
“Vi prego di pensarlo e di pregare per lui per una partenza serena e per un viaggio meraviglioso”.
Fatto.
Anche Aaron Krickstein era un prodotto marchiato Bollettieri.
Moltissimi talenti, pure dall’Italia tanti si muovevano per andare da Bollettieri a migliorare ed alzare il loro livello.
Ricordo anche il Cleto, il mio amico Anacleto Mapelli, era tornato dagli USA che era NC e vinceva tutto nella categoria sia NC che in quella C.
Lo criticavano perchè dicevano che non insegnava il tennis, ma il bombardamento da fondocampo con una racchetta da tennis.
Che poi è il tennis attuale, artisti della racchetta alla Edberg, Sampras, McEnroe,Cash… non ne esistono più, colpa dei materiali che hanno sostituito il legno permettendo ovali maggiorati che favoriscono il lift al posto dei ricami.
Comunque 91 anni, non ci si può aspettare che viviamo in eterno, è purtroppo il tempo che passa.
E’ un personaggio comunque che ha lasciato il segno in questo sport, ed indirettamente, mancherà, anche se non era lui ad andare in campo.
Lo ricordiamo quindi come un grande di questo sport.
Al quale vanno i dovuti ringraziamenti.
Checché se ne possa pensare, nessuno può negare che si tratti di un gigante assoluto nella storia del tennis. E checché se ne possa pensare, è un uomo che ha amato fortemente, e dato tutta la sua vita al nostro sport. Fa buon viaggio, Nick!
Ho sentito la prima volta parlare di quest’uomo ai tempi del duraturo è famoso binomio Bollettieri-Agassi.
Il Kid di Las Vegas rappresentava tennisticamente proprio il prodotto della visione di questo maestro.