Tennis & Arte a Buenos Aires. Inaugurato un Murale con Sabatini e Williams
Il tennis è uno degli sport più fotogenici ed evocativi, soggetto di splendide opere d’arte fin dagli albori della disciplina. Riportiamo con piacere la bella iniziativa lanciata dall’Ambasciata statunitense in Argentina, a Buenos Aires. Marc R. Stanley, ambasciatore USA nel paese latino americano, ha inaugurato ieri un nuovo gigantesco murale dipinto dal famoso muralista Martin Ron che raffigura Gabriela Sabatini e Serena Williams.
“Questo murale funge da simbolo dell’amicizia duratura tra gli Stati Uniti e l’Argentina ed è un vivido esempio dell’importanza di valorizzare le qualità delle ragazze, che devono essere consapevoli di poter diventare icone dello sport e fare la differenza in tutto il mondo”, ha affermato l’ambasciatore. “Volevamo aggiungere un murale creativo e stimolante ai campi di Palacio Bosch per incoraggiare le generazioni future a sognare di raggiungere grandi successi sportivi. Quando vedranno queste incredibili icone dello sport, che sono state leader dentro e fuori dal campo, avranno uno stimolo in più”.
Il nuovo murale di Martin Ron è stato commissionato dall’ambasciatore Stanley e da sua moglie, Wendy Stanley, appassionata di tennis. Anche il tennista argentino Diego Schwartzman è presente nel murale. Martin Ron è un muralista argentino noto in tutto il mondo per l’utilizzo di grandi dimensioni, colori intensi e dettagli estremi nei suoi evocativi murales. Di fronte a questo nuovo murale ce n’è un altro che Ron aveva realizzato nel 2016 con le stelle del tennis Andre Agassi e Juan Martin Del Potro.
L’inaugurazione della nuova opera d’arte ha visto la partecipazione degli studenti di Primer Peloteo, che hanno avuto l’opportunità di parlare con le stelle del tennis e partecipare ad alcune esercitazioni grazie alle donazioni di alcuni sponsor.
TAG: Buenos Aires, Diego Schwartzman, Gabriela Sabatini, Tennis & Arte
Bellissimo post, pieno di informazioni ed esperienza.
C’è gente che prende pollici ‘verdi’ a frotte e non dice un ca** !
Ti ringrazio. Quando si parla di tennis per me non si dovrebbe prescindere dell’attrezzatura non tanto per ciò che si usa ma con cui si è cresciuti, vedi Federer.Nel valutare le vittorie del passato va ragionato su quanto, e penso a te con un manico 5 (roba da ortopedia) ,una racchetta abbia inciso sul movimento e possa aver usurato l’atleta. Senza andare agli estremi di Connors pensiamo a Noah: per una parte della carriera ha giocato con un’altra Yamaha ( spiacente Capitano, la 883 pesava troppo!), la leggendaria Secret 04,con rigidità 81,350g nuda e profilo 25mm.Secondo me con un attrezzo così, in una prova dello Slam, 3 su 5 ci capiamo che tirare botte di prime al quarto/quinto match diventa faticosissimo? Lendl è stato 5 anni di fila n. 1 , vincendo 8 Slam su 20 ma con cosa? Una Kneissl/Adidas…l’avete mai usata? Io l’ho prestata ad un 18enne , rovescio una mano, fisicato: al terzo game si è arreso, non riusciva a tirare il rovescio con quel peso/ovale e non è un attrezzo rigido (sembra ma non lo è).
Con pochissima umiltà devo dire che anche a me piacevano gli attrezzi pesanti.
Sarà che già a 9/10 anni mi rifilarono una racchetta manico 5…
Un saluto 🙂
(scrivi sempre cose molto interessanti)
Ti giuro non credevo fosse così pesante.Con questa aveva sostituito la Prince ma ha un profilo maggiore perché le serviva più potenza su un oversize. Tra l’altro è rigida, 70ra quando una Prestige Classic (non le cineserie di oggi) era sui 60.Che braccio…
Il murales non rende giustizia alla Sabatini, mentre Serena molto bella, e dietro un piccolo Schwartzman, come nella realtà più bassino della Sabatini …
Ah ah, la Suzuki credo si sia ritirata dalla Motogp. Così ho sentito da Livio Suppo.
La Honda e la Yamaha non stanno molto meglio. 🙂
366 g? Insomma, una putrella! 🙂
Ahahah ma sul Murale ci hanno messo anche Schwartzman piccolino dietro alla Sabatini
Alla Yamaha preferisco la Harley Davison 883.
Non posso fare a meno di notare come Gabriela Sabatini, a 52 anni suonati, sia ancora stratosfericamente bellissima!!!!!
È troppo bella per poter essere riprodotta in un murales.
Il murales non le rende giustizia!
Ah Gaby Gaby, quanto ci manca quel tuo stare in campo, quel tuo viso dolce a contrastare la camminata da cowboy. Eri elegante ,quando non camminavi,sempre educata per via della tua timidezza, stretta tra una Graf (con cui giocavi il doppio a volte) e la Seles, due assatanate che troppo spesso non lasciavano il tempo ai tuoi gesti ampi ed armoniosi.
Giusto ieri mi è arrivata uno dei tuoi strumenti, una bellissima Yamaha Ex-110: beh mi devo ricredere: pesa incordata 366g…non eri solo dolce e delicata dunque.
Ah l’adolescenza…