Classifica ATP Italiani: +15 per Franco Agamenone. Best ranking per Matteo Arnaldi

Moroni, Mager, Travaglia.

Come mai un 2022 così orrendo?

Scritto da simposio
@ walden (#3384126)
bisogna considerare che buona parte dei 28 tornei di Sonego ( e di Musetti ) sono eliminazioni al 1t.
Quando un’atleta imbrocca una losing streak ( e a Sonego capita spesso ) puo succedere di giocare 8 tornei in 2 mesi, che equivalgono a 8 match ( 1 a settimana ). In quel caso, quindi,solo apparentemente sembra che stiano giocando tanto. In realta’ giocando un match a settimana, non riescono nemmeno a trovare continuita’.
Jannik e Matteo giocano meno, proprio perche vanno in fondo ai tornei cui prendono parte. E se Matteo fosse andato in fondo a Firenze, per esempio, non avrebbe partecipato a Napoli.

Certo, ma infatti io parlavo di troppi tornei, non troppe partite: se tutto va bene il peso di tante partite si sente (relativamente meno), ma se perdi al 1° o 2° turno, oltre alla fustrazione si accumulano i disagi del cambio di luogo, di orario, di abitudini alimentari, di lingua, etc, e comunque ti resta sempre poco tempo per ambientarti, allenarti, riprenderti, etc. Sinner con la metà dei tornei, ha giocato 6 partite in più di Sonego (63 a 57) ma sono sicuro che , se avesse avuto tutti i malanni, ne avrebbe giocate una 15ina in più, e con risultati sicuramente superiori.

Scritto da walden
La prima cosa che a me è balzata agli occhi è il nunero di tornei disputati da Musetti e Sonego (28) due più di Passaro e solo due meno di Arnaldi, autentici stakanovisti della racchetta.
Sicuramente troppi, e mi chiedo se certi passaggi a vuoto (soprattutto da parte di Sonego) non siano stati causati da questo overworking, che non gli permette di prepararsi con la dovuta cura gli eventi. Per un tennista di prima fascia, come Sonego ( e Musetti, ovviamente) è, dovrebbe essere sufficiente giocare non più di 2 tornei al mese, quindi 20/22.
La seconda cosa è quanti pochi tornei abbiano giocato Sinner e Berrettini (fra l’altro, come da regolamento, a Berrettini sono stati attribuiti anche i Masters non disputati, ossia, Montecarlo, Madrid, Roma e Bercy, sarebbe altrimenti a quota 15). Se poi contiamo, soprattutto nel caso di Sinner, quanti sono stati portati regolarmente a termine senza ritiri (4 ufficiali, 5 considerando quello “virtuale” di Roma), abbiamo un numero di tornei veramente basso. Diciamo quindi che i risultati dei nostri primi due sono eccellenti, considerando un numero così basso di partecipazioni.
La terza è che abbiamo 3 giovani fra i primi 130 (Passaro, Nardi ed Arnaldi) ed altri 5 fra i primi 200: una situazione inedita, credo, nella storia del tennis italiano, e che, sicuramente, a dispetto di molti esterofili che ci importunano quotidianamente con improbabili promesse esotiche, porterà nei prossimi anni ad una forte presenza di italiani nella fascia alta del tennis maschile, paragonabile, forse, a quella degli Statunitensi.

Concordo su Sonego, ha iniziato il 2022 come top 25 e non avrebbe dovuto spremersi così tanto come ha fatto.
Musetti, al contrario, è partito oltre la 50esima posizione e quindi è più logico per lui aver fatto più tornei, molti 250, un paio di challenger 125 per salire in classifica. Nel 2023 partirà con una situazione simile a quella di Sonego l’anno scorso, saggezza vorrebbe che si dedicasse ad un paio di tornei al mese, forse giusto in primavera potrebbe fare un tour de force da Madrid a Parigi…
Per Berrettini e Sinner quest’anno è stato davvero difficile, viene da pensare se avessero avuto la salute cosa avrebbero potuto regalarci. Hanno comunque portato a casa 3 trofei e tutti e due nel loro momento migliore sono stati duramente colpiti dalla sorte.
Sui giovani in Top 200 credo molto in Nardi, che sia l’anno del salto definitivo verso la top 30.
Per tutti gli altri si sta confermando il pronostico di molti di noi che faranno una carriera tra i 50 e i 150, con qualche acuto e qualche caduta. Sinceramente non vedo nessun Top tra di loro (felicissimo di sbagliare), ma se qualcuno dice che una carriera tra 50 e 150 non è ottima è uno che capisce poco, non solo di tennis 🙂
Unica eccezione Zeppieri, se capisce come sistemare il carattere può stare stabilmente nei 50, ma è troppo umorale e discontinuo per pronosticargli il massimo…
Due parole anche per Pellegrino e Brancaccio: entrambi mi hanno sempre dato l’impressione che siano sempre sul punto di esplodere e poi nulla, ma resto convinto che prima o dopo riescano a trovare la quadra per fare un’annata stupenda e non perdersi totalmente nell’anonimato delle retrovie. Per loro un augurio che l’anno buono sia il 2023.
Sui vecchietti poco da dire, spero e un po’ credo che piazzeranno qualche zampata, ma temo che il loro sia un declino irreversibile.
Comunque sarà un 2023 molto interessante per tutti i nostri 🙂

Faccio fatica a capire il precipitare in classifica di Travaglia, Caruso, Mager…capisco lo scendere e stare dentro, fuori dai 100 ma così mi sembra troppo. Cobolli e Zeppieri faccio fatica vederli in top 100 penso che resteranno sempre lì tra 100 e 200. Gli altri spero che arrivino e possano fare una discreta carriera, anche se dubito fortemente che possano arrivare tanto alti nella classifica.

@ walden (#3384126)

bisogna considerare che buona parte dei 28 tornei di Sonego ( e di Musetti ) sono eliminazioni al 1t.

Quando un’atleta imbrocca una losing streak ( e a Sonego capita spesso ) puo succedere di giocare 8 tornei in 2 mesi, che equivalgono a 8 match ( 1 a settimana ). In quel caso, quindi,solo apparentemente sembra che stiano giocando tanto. In realta’ giocando un match a settimana, non riescono nemmeno a trovare continuita’.

Jannik e Matteo giocano meno, proprio perche vanno in fondo ai tornei cui prendono parte. E se Matteo fosse andato in fondo a Firenze, per esempio, non avrebbe partecipato a Napoli.

Classifica di Arnaldi se non ci fossero i tie breaks? 🙂

Nei top 20 italiani abbiamo solamente due over 30, Fognini e Cecchinato (trentenne), ennesima dimostrazione che il nostro movimento è in salute tenendo conto che il nr.20 è appena fuori dai top 200 mondiali.

Analizzando il “grafico” delle giovani promesse, Passaro, Nardi e Arnaldi sono vicini al loro best ranking e anche non lontani dalla fatidica soglia dei top 100. Dunque in ascesa. Cobolli e Zeppieri pare abbiano già toccato il loro punto massimo e siano in declino. Gli altri ancora abbastanza lontani. Ovviamente il ranking vuol dire poco, e i grafici di esso ancor meno. Si fa solo per dire.

Grandissimo Arnaldi.
Rimane il mio dubbio sulle Next Gen: Nardi ancora avanti.
Vedremo a fine anno.

Concrete possibilità di rivedere 7/8 italiani nei primi 100 tra qualche mese e, a differenza di un paio di anni fa, i più giovani possono rimanerci per parecchio tempo.

La prima cosa che a me è balzata agli occhi è il nunero di tornei disputati da Musetti e Sonego (28) due più di Passaro e solo due meno di Arnaldi, autentici stakanovisti della racchetta.
Sicuramente troppi, e mi chiedo se certi passaggi a vuoto (soprattutto da parte di Sonego) non siano stati causati da questo overworking, che non gli permette di prepararsi con la dovuta cura gli eventi. Per un tennista di prima fascia, come Sonego ( e Musetti, ovviamente) è, dovrebbe essere sufficiente giocare non più di 2 tornei al mese, quindi 20/22.
La seconda cosa è quanti pochi tornei abbiano giocato Sinner e Berrettini (fra l’altro, come da regolamento, a Berrettini sono stati attribuiti anche i Masters non disputati, ossia, Montecarlo, Madrid, Roma e Bercy, sarebbe altrimenti a quota 15). Se poi contiamo, soprattutto nel caso di Sinner, quanti sono stati portati regolarmente a termine senza ritiri (4 ufficiali, 5 considerando quello “virtuale” di Roma), abbiamo un numero di tornei veramente basso. Diciamo quindi che i risultati dei nostri primi due sono eccellenti, considerando un numero così basso di partecipazioni.
La terza è che abbiamo 3 giovani fra i primi 130 (Passaro, Nardi ed Arnaldi) ed altri 5 fra i primi 200: una situazione inedita, credo, nella storia del tennis italiano, e che, sicuramente, a dispetto di molti esterofili che ci importunano quotidianamente con improbabili promesse esotiche, porterà nei prossimi anni ad una forte presenza di italiani nella fascia alta del tennis maschile, paragonabile, forse, a quella degli Statunitensi.

Spiace x il Ceck che e’ uscito di nuovo dai 100, e non mi sembra segnato da alcuna parte per quest’anno, a meno che non usufruisca di qualche wc.

Scritto da simposio
E’ da circa due anni che Passaro ha quella data di nascita. Due anni fa si rideva di questo errore. Io non conoscendolo, due anni fa, pensavo si trattasse di uno dei tanti tennisti itf che non ce l’aveva fatta e stava uscendo dalla classifica,e che quindi il sito livetennis, non avesse interesse a correggere quell’errore.
Invece a due anni di distanza, questo ragazzo si ritrova a ridosso della top100.
Credo che adesso si potrebbe anche correggere quell’errore.

Secondo me è lui che ha chiesto espressamente di non correggerla perchè pensa che gli porti fortuna…

La classifica per il tabellone principale degli Australian Open è quella del 5 dicembre? 6 settimane prima del 16 gennaio, che dovrebbe essere la data di inizio del torneo. Qualcuno può confermare che quello che ho scritto è corretto?

E’ da circa due anni che Passaro ha quella data di nascita. Due anni fa si rideva di questo errore. Io non conoscendolo, due anni fa, pensavo si trattasse di uno dei tanti tennisti itf che non ce l’aveva fatta e stava uscendo dalla classifica,e che quindi il sito livetennis, non avesse interesse a correggere quell’errore.
Invece a due anni di distanza, questo ragazzo si ritrova a ridosso della top100.
Credo che adesso si potrebbe anche correggere quell’errore.

Ma è possibile che non si riesca ad aggiornare la data di nascita di Passaro???