Jannik Sinner: “Quest’anno è stato il più difficile per me, con tante cose da imparare, con molti alti e bassi”
Jannik Sinner con un messaggio su Instagram ha parlato della sua stagione e della voglia di continuare a migliorarsi anche nel 2023.
“Ciao, non giocherò altri tornei individuali nel circuito ATP nel 2022. Quest’anno è stato il più difficile per me, con tante cose da imparare, con molti alti e bassi. La mia attenzione rimane sempre la stessa, voglio concentrarmi sugli aspetti positivi e imparare dai miei errori.
“Poi fra due settimane avremo la Coppa Davis, e dopo non vedo già l’ora di iniziare a preparare la prossima stagione con il mio staff. Sono pronto a fare il massimo per ottenere subito risultati in Australia. Il lavoro continua, forza!”.
TAG: Jannik Sinner
Tormentoni delle assurdita’ riguardo Sinner:
– con una alta percentuale di partite vinte mai successo che un gicatore non arrivasse alle “Finals”…
FALSO ED ASSURDO
Per esempio 2017 Tsonga con una altissima percentuale di partite vinte era indietro di classiffica… aveva perso le partite importanti, con una certa analogia con Sinner che quest’ anno non va mai oltre i quarti da nessuna parte (certo si Umago, Umago, certo …).
Anche Nishikori nel 2019 aveva percentuale di partite vinte molto alta, ma non fu ammesso alle “Finals” perche’ fuori dalla “top10”.
Il TORMENTONE DEMENZIALE SU SINNER, e’ poi quello dei punti Wibledon 2022 che “se gli fossero stati dati sarebbe 6′ in classifica…”
E gli altri giocatori ???
Se fisseto stati dati agli altri giocatori e se Medvedev, Kachanov, Rublev avessero preso parte al torneo SINNER SAREBBE ANCORA PIU’ INDIETRO semmai.
2022 non sono neanche stati capaci (a crescita ultimata) di gestire le vesciche (tenute sotto controllo negli anni precedenti).
Un produgioso “top 10” a 20 anni ha PEGGIORATO il servizio a 21 anni e non e’ piu’ andato oltre i quarti da nessuna parte !!!
Chi scrive le FALSITA’ di cui sopra, con spocchia e supponenza degna dei peggiori IGNORANTI, ha scritto per mesi e mesi nel 2022 che il servizio di Sinner migliirava…
RIDICOLI, SIETE RIDICOLI
Cosa dovrei ammettere esattamente non mi è affatto chiaro. Che gli allenatori portano risultati in un anno- un anno e mezzo, invece di chi che porta risultati in 3 mesi?? Ma poi non abbiamo la redazione che ci riempiva di “fra 3 anni Sinner tennista completo… in top10 etc..” ogni mese. Che fai non leggi nemmeno gli articoli qui sopra??
Vedo che fai molta confusione a seguire i discorsi tecnici altrui, mischiando pensieri diversi in paragrafi diversi.
Probabilmente alla parola Sinner hai mandato all’aria qualsiasi logica e hai scritto quel commento sbuffando come una locomotiva.
Dai, su, ti ho riempito di dati e notizie verificabili, non devi “credere” e non ti serve nient’altro per capire. Da te invece leggo solo affermazioni, opinioni non supportate da alcun fatto o costruzione verosimile, solo una grande voglia di buttarla in cagnara, dimostrando e inorgogliendosi di fare grande disinformazione.
Il tennis e questo forum meritano commenti migliori.
Un saluto.
@ Oh, Reilly? (#3381034)
Perché invece di farla tanto lunga non ammetti che il dato nudo e crudo dell’anno e mezzo (che manco sapevi) ti è andato un attimo di traverso e ha scombinato il tuo bel discorsetto, teso ad affermare presunte incapacità di altri senza alcuna argomentazione valida? Un miracolo in un anno e mezzo. Senz’altro. E Rafa cosa c’entra? E devo davvero credere che tu sappia esattamente cosa insegna Toni ai suoi assistiti? Almeno evita di sminuire FFA, il cui potenziale era noto a tutti da un bel pezzo, per dimostrare non si sa bene cosa (il potere della tecnologia?). E su Sinner informati meglio tu, io non ne ho nessun bisogno.
No, me l’ha detto il campo quando si erano sentiti e quando no. Se uno conosce FAA come giocava prima di prendere zio Toni e come e cosa insegna questi ai suoi assistiti non serve altro.
Invece Piatti era sempre in videoconferenza al telefono con Volpini durante l’ 80% degli incontri di Sinner? perché non c’era mai nel box a bordo campo quando Sinner vinceva e scalava a doppio passo la classifica..
Ti consiglio d’informarti meglio la prossima volta.
p.s: per come ha insegnato Toni a suo nipote Rafa è un mezzo miracolo che sia riuscito a trovare i modo di far sviluppare in 1 anno e mezzo uno come FAA che gioca tutt’altro tennis rispetto a Rafa, avendo FAA mantenuto il suo coach storico ( che ricalca la dinamica fra Vagnozzi e Cahill) facendo anche il direttore di un’accademia. Questo piuttosto che essere un demerito (Piatti, anche lui a capo di un’accademia, c’ha messo quasi lo stesso tempo per portare Sinner nella crema dei top player, anche se con metodi opposti a quelli di T. Nadal) è un plauso a zio Toni. Ma se non conosci la differenza fra un Toni Nadal e un Fontang o un Piatti diventa difficile discutere.
Cahill ha allenato n.1 ANCHE a distanza, durante il covid si collegava con Halep e aveva sul computer i dati degli allenamenti della rumena, lei in Romania lui in Australia.
Che facciamo usiamo internet ma non sappiamo che farci della tecnologia per il tennis? Vogliamo buttare pure l’Hawkeye per i rilevamenti dell palla su chiamate incerte dei giudici??
Poi aspetto di sapere come ha fatto Sinner a vincere e salire fra i top player con Piatti che non stava mai nel suo box.
Cos’è i coach di oggi sono i taumaturghi di ieri? Li devono toccare (incensire) benedire di presenza perché il loro assistito possa vincere?
FAA con Fontang non arrivava a vittorie ATP, con Toni Nadal vince.
Se uno sa come Toni fa giocare e cosa insegna, può vedere e riconoscere nel gioco dei suoi assistiti se c’è o meno la sua mano. Al contrario, ad esempio, Fissette ha fatto pochissimo o niente su Osaka e forse proprio per questo la giapponese ha vinto altri 2 (credo) Slam con lui.
@ walden (#3380746)
No..no.. proprio quella sconfitta non l’avevo messa tra quelle “pesanti”…e invece lo è… Poi certi post scritti neppure li leggo.
Certamente, per ora è un’idea, ma vorrei prima osservare alcuni elementi rincorrenti, ci vogliono un po’ di prove…
Scusa Walden se avere un opinione diversa dalla tua è di giampi significa essere provocatori… per me il provocatore sei tu. Io sono tifoso di sinner è di tutti i giocatori italiani . Tu non lo so. Dal mio punto di vista, per sinner è stata un annata deludente. Molti giornali specializzati la pensano come me, altri come te. La differenza tra me e te , è che tu sei un maleducato. Ti ergi a moralizzatore e voce della verità assoluta.
È stato Nadal che ha fatto grande Toni Nadal. Comunque “Reilly” credi a quello che dici? Toni telefona a Felix e quello vince le partite? Ma Cahill che ha allenato e vinto ad es. Con almeno due numeri 1, chi è un pescivendolo, con tutto il rispetto dei pescivendoli…
Sembra determinato e sicuro di andare avanti con questo team che a me non convince in toto, specie Vagnozzi, per uno che punti ai massimi livelli, magari mi sbaglio. Sa bene che il servizio è la cosa da mettere assolutamente a posto, nella fattispecie direi la percentuale di prime palle, senza la quale sarà difficile poter entrare in Top 5. Sistemata quella migliorerà di conseguenza il resto, ma necessita di salute, ha sempre qualcosa, anche la preparazione fisica sarà determinante. Forza Jannik, il 2023 deve essere il tuo anno!
Voglio portare un contributo al dibattito citando l esempio di Peter Fleming,che i più vecchi e stagionati del Forum,di certo ricorderanno:io da 56enne lo vidi giocare dal vivo a Milano alla fine degli anni 70 quando il Tour vi faceva tappa nell allora circuito Wct.
Ebbene anche lo yankee ,pur essendo alto 1,95,aveva un servizio” ballerino”,per cosi dire,non sempre performante e al quale introduceva spesso delle modifiche strutturali.
Con tutto ciò,riuscì nell’era di Borg,Connors,McEnroe e Lendl,( per citatre i grandissimi,) ,un ‘ era niente affatto povera di talenti e dove il livello era alto,a centrare un Best Ranking di numero 8 in singolare,e addirittura numero 1 del mondo in doppio costituendo proprio con SuperMac una delle coppie più forti di tutti i tempi.
Parliamo di 2 giocatori diversi,d accordo,dove l americano non aveva le ambizioni che puo’ avere adesso Jannik in singolare,( pur vincendo titoli anche in singolo),ma questo parallelismo,per dire,che Jannik,non e’ certo il primo tra i professionisti ad alti livelli ad avere avuto problemi col servizio ‘: e’pur vero che dalla gestione Piatti e’giunto alla 3ª modifica al movimento tra accoppiamento piedi lancio di palla,e mulinello,ma prima o poi ,maturando trovera’ le cosiddetta” quadra”,tanto agognata,per poter considerare finalmente affidabile e performante questo fondamentale,diventato ormai determinante nel tennis attuale.
Sono d accordo poi, con coloro che sostengono che e’ anche un discorso legato a fattori bio- meccanici connessi allo sviluppo fisico,nel suo caso,ancora in atto.
In ogni caso,c e’ da essere fiduciosi per il prossimo anno,dove ritrovata la forma fisica,e superato questa fase fi disorientamento,rivedremo uno Jannik competitivo.
@ Oh, Reilly? (#3380720)
Te l’ha raccontato Felix che si organizzano così? In ogni caso, il caro zio Toni ha impiegato circa un anno e mezzo di “telefonate” per ottenere da Aliassime i primi risultati davvero consistenti (l’inizio della loro collaborazione risale più o meno ad aprile/maggio 2021).
Il timore dell’avversario non è affatto fra i suoi problemi (ancora meno un atteggiamento servile). Le occasioni non sfruttate hanno altre radici. Qualcuno (non ricordo chi o in quale discussione) qualche settimana fa ha parlato di una sorta di sindrome da ultimo chilometro. Ecco, una cosa del genere è molto più vicina alla realtà.
Se non fosse che loro sono ipocriti e faziosi quanto i troll, e che gli interventi di censura sono principalmente mirati a difendere articoli mal fatti, non certo a correggere le cavolate che spesso scrivono gli utenti.
Comunque, mi interessa molto di più la tua teoria sul servizio di Jannik… quando l’avrai testata ce ne parli, vero?
@ zawix (#3380626)
La Davis la farà, lo ha detto chiaramente.
Io ricordo anche Miami quarti persi per infortunio contro Cerundolo,180 punti buttati soprattutto da come aveva giocato le partite precedenti e la possibilità di giocare semi e vittoria finale,ora serve preparare bene la prossima stagione,forza Jannik
Però vedi, anche una persona attenta e competente come sei tu, può essere distratta dalla montagna di cagate che girano, affermazioni prive di qualsiasi rispondenza, o addirittura completamente false, come quella che l’altro giorno attribuiva Sinner un anno e mezzo in più che a Musetti: come sappiamo, passano 7 mesi fra i due, ma come cambia passare da quasi due anni a pochi mesi di differenza. E questo grazie ad una banda di cialtroni che imperversano su questa lista.
Un tempo frequentavo spesso Ubitennis, e mi davano molto fastidio gli interventi, anche censori, dei moderatori: mi sto invece rendendo conto che ce ne vorrebbero anche qui, perchè di Antonio, Mauro, etc non se ne può proprio più.
Parole di Sinner (in Inglese per evitare interpretazioni):”Focusing on the positives and learning from my mistakes to keep moving forward always remains the same”. Ci sta parlando di aspetti positivi e di “errori”, quindi lui come tutti noi parla di entrambi.
Prima mi riferivo ai provocatori che si annidano in questa lista: eccone uno!
Caro Jannik, bene un po’ di riposo, ma spero vivamente che il tuo staff ti faccia capire che, per migliorare veramente, hai necessità di potenziamento fisico. Quindi palestra, palestra, palestra… Se non potenzi i cingoli scapolari e gli addominali il servizio ti verrà sempre ballerino, e così via.
Condivido ma anche Alcaraz a quello di ottobre dava una stesa…comunque al netto dei problemi di infortuni e di un marginedi crescita da un punto di vista neuromuscolare il suo problema è il servizio. Mi sono sempre meravigliato di come fosse competitivo nel gioco con un servizio palesemente inferiore a buona parte dei top 50. Un giocatore abbastanza simile per caratteristiche come Zverev ci campa con il servizio, non parliamo poi di Aliassime, Hurkacz, Medvedev. Dategli il servizio di Jannik e poi ne riparliamo….
L’annata poteva essere migliore, ma è stata una annata utile.
Il cambio di allenatore in corsa, gli infortuni primaverili hanno nociuto un po’ ai risultati.
Preparare e giocare al top gli Slam gli ha anche portato energie per tornei più “facili”, basta confrontare i risultati di Jannik con FAA e Rune negli Slam e si capisce che possa aver avuto meno freschezza nel finale di stagione.
Insomma, qualcosa poteva andar meglio, ma qualcosa DOVEVA essere sbagliato per migliorare nei prossimi anni.
Certo una maggiore solidità al servizio lo aiuterà. Soprattutto a non andare in crisi nei momenti topici del match
Ecco appunto non diciamo falsità. A meno di ritenere che le partite si vincano con “gli sguardi rassicuranti dall’angolo” -e in quel caso allora si mettano mogli e fidanzate nel box giocatore- la preparazione e la strategia di un incontro si fanno PRIMA della partita.
E prima di un incontro Toni Nadal prepara adeguatamente FAA, anche via telefono come facevano e fanno tanti altri allenatori che magari non viaggiano dovunque con i tennisti che seguono, o come fanno tanti assistenti/consulenti che tanti top player hanno nel loro team. Piatti non ha viaggiato che in 4 occasioni con Sinner, eppure l’ha portato molto in alto. Su, smettiamola con queste leggende da “ogni scarrafone è bello a mamma soja” tutte italiane che i tennisti so’ figli dei coach (che poi quando lo sono realmente date loro addosso inconsideratamente).
Concordo in pieno anche io…deve assolutamente imparare il movimento del servizio
@ Vesciche e polline!! (#3380593)
Sul servizio con me sfondi la classifica porta aperta…
Lui pensa ad una stagione non propriamente positiva, voi la vedete positiva, chissà se ha ragione sinner o avete ragione voi.
@ walden (#3380639)
Bravissimo! Non me la ricordavo più!
Ho commentato in precedenza quanto tu dici…una persona molto ben informata sui fatti mi ha parlato di motivazione esclusivamente economica
Vamossss, GRANITICO
Concordo anch’io, troppi (lasciando da parte i vari provocatori che si annidano in queste liste di discussione) dimenticano che ha giocato i quarti agli AO ed agli USO. Nessuno ha fatto meglio, tranne Alcaraz (che guarda caso ha avuto anche lui un finale di stagione terribile), e non considero per ovvie ragioni Djokovic. Quindi ha avuto una costanza unica nei risultati, che a fine stagione fosse un po’ scoppiato ci stava, in più si è fatto male. Sulla battuta io ho una teoria, ma per il momento me la tengo per me e conto di verificarla nel futuro prossimo.
Sulla crescita fisica “ritardata” credo che non ci siano dubbi, a parte Zverev anche altri TOP con caratteristiche fisiche simili (Medvedev, Rublev, Hurkacz, lo stesso FAA) sono cresciuti in ritardo a causa di questo problema. Per fortuna è un problema che dovrebbe scomparire con l’età, se non lascia strascichi dovuti ad errori di preparazione durante la fase dello sviluppo.
il secondo set era praticamente vinto: 42 e battuta, si fa fare il controbreak da FAA, sul 65 ha due match point sulla battuta di Faa facendosi rimontare da 1540. Poi gioca un TB da incubo, ed a quel punto crolla nel terzo set. Sul 42, a mio parere, ha voluto “vendicare” la sconfitta di Madrid, ed invece di conservare il vantaggio, si è messo a sparacchiare senza senso, FAA era pronto alla resa ed è stato resuscitato. Da allora è successo altre volte, anche con Rune a Sofia, nel secondo set, aveva la partita in mano ed ha subito un break senza senso.
@ Lambohbk (#3380469)
Concordo, l’importante è dare il meglio di sè.
Le ultime partite a Vienna e a Parigi sono state giocate col freno a mano tirato: paura di farsi male di nuovo alla caviglia?, non perfetta condizione fisica? timore di forzare i colpi? blocco psicologico? aderenza eccessiva a schemi tattici? obbligo di presenza imposto dagli sponsor?
Il fatto è che lo Jannik di sei mesi fa dava al Sinner di ottobre 6/1 6/2 senza far fatica: il calo di prestazione è evidente e innegabile
La cura? Il nostro tennista è ben seguito da professionisti capaci, secondo me: No alla Davis, riposo lontano dai campi almeno per un mese, reset di colpi e tattica, programmazione attenta dei tornei nel 2023.
Inutile nasconderci che l’anno prossimo ci dirà se abbiamo di fronte un gran campione o un ottimo giocatore.
Aggiungerei che lui, ancora più di altri, non essendo baciato da un talento cristallino, ha bisogno di continuità fisica. Tutti gli stop and go per i vari problemi lo hanno rallentato tantissimo. Il miglior augurio per lui è un anno giocato con meno intoppi fisici possibili (a questi livelli ce ne sono per tutti). Deve giocare tante partite per mettere a posto quello che gli manca.
Nel modo giusto:hai detto bene
Se avesse vinto Miami….era ancora con piatti….meglio così…prima o poi la ruota gira….ma deve imparare a servire come Dio comanda altrimenti non c e storia rimarrà sempre dove e
Sono d’accordo, Jannik si trova nella terra di mezzo, ha abbandonato le certezze del passato e non ha assomilato ancora le novità, il risultato è un mix d’insicurezza nelle soluzioni di gioco a disposizione che si è vista a tratti ( quante volte si è detto che non tira più i “lavandini” di una volta e che insiste troppo sulle smorzate la cui mano non è ancora all’altezza) e che, assieme alle magagne fisiche, l’hanno penalizzato assai.. per me ha ancora ampi margini di miglioramento e nonostante ciò ha raggiunto buoni risultati quest’anno oltre a ko evitabili.. certo, l’anno prossimo sarà fondamentale per la sua carriera, vediamo che direzione prenderà, forza Jannik
Nessuno ha mai sollevato questo dubbio: possibile che la separazione da Piatti abbia anche delle motivazioni economiche? In Australia si era notata una certa insofferenza ma pareva strano che un carattere come quello di Jannik diventasse improvvisamente “ribelle”… Sembra facile pensare che Vagnozzi si possa accontentare di uno “stipendio” meno pesante! Forse c’era in ballo anche una % sugli sponsor… Chissà!?!
Anche chi legge però… È evidente che si riferiva alle due Finals e il “non giocherò in altri tornei” è da intendersi come “non potrò più giocare in questi tornei” (sottinteso Atp… perché nella Davis potrà e vorrà giocare)
Fossi in lui vista l’esperienza maturata e le predilezioni limiterei la stagione sul rosso a Roma e Parigi, mi butterei a capofitto sull’erba per migliorare su una superficie a lui quasi ignota prima di giugno di quest’anno, ovviamente ad inizio anno dopo gli “AO” stagione indoor a lui davvero congegnale come Rotterdam, Marsiglia, ecc.
In realtà negli slam ha meno da rimproverarsi ed anzi su erba ha stupito ma era strano che facesse male con caratteristiche da rapido! Paga una conoscenza del tennis in alcune fasi un po’ scolastica ed ingenua. Gli altri giovani mi appaiono più furbi nello sfruttare le occasioni e nel mettere sotto i big marpioni che invece con i nostri hanno sempre buon gioco per un plus di timore reverenziale molto italiota/servile.
@ walden (#3380488)
Mhhhh…sono andato a vedere il risultato perché non me la ricordavo. Non ci è andato vicino a vincerla. 6-1 il 3°. Come mai ti è rimasta impressa nella memoria?
@ Dr Ivo (#3380501)
Per Tiafoe, ti rimando ad un’altra risposta. Poi per il resto concordo con te.
@ cataflic (#3380486)
Concordo. Io penso che se avesse il servizio adeguato, potrebbe fare anche lui la voce grossa con i grossi. I due bambini non hanno evidenti punti deboli tecnici. Il servizio carente invece è un bel guaio…
@ simposio (#3380484)
Per carità, c’è di peggio, hai ragione. Quella con Nole non la considero per due motivi: non era favorito e non c’è andato neppure vicino a vincerla. Nei tre set successivi, dominio assoluto del serbo. Però, anche questa ci sta.
@ Tennisti Friulani (#3380478)
Quella partita mi fece “incazzare” a bestia, perché la perse facendosi irretire da Tifone formato clown. Personalmente non la considero una sconfitta come le altre tre citate. Però ci sta.
Flusso canalizzatore per il fluido (di braccio) Jannik?
Io in in altro post avevo indicato un aspetto dai più trascurato: Sinner non è più un giovane sconosciuto, gli avversari ed i loro team sanno come “non farlo giocare”.Questo è il vero professionismo, la preparazione al match e non è detto che il nostro sia altrettanto capace di interpretare tatticamente la partita. Non sarebbe sorprendente, ognuno ha pregi e difetti e, azzardo, i trascorsi junior non entusiasmanti del nostro potrebbero non avergli dato quel pizzico di esperienza che magari altri hanno.
A molti poi colpisce il servizio, vero per carità, a me invece la limitata velocità di piedi , è come se Jannik avesse avuto una crescita fisica tarda e non fosse ancora pienamente coordinato (l’esplosività non gli appartiene, ecco perché ricorda Berdych). E lo si vede quando esce dalla sua comfort zone.
Ripeto il tormentone che sono costretto a ribadire ogni giorno. La stagione si chiude con il 5 posto per % di vittorie. Non è mai successo che il quinto non sia andato alle finals se non per rinuncia o infortunio. A parte Wimbledon, Jannik non ha potuto concorrere per ritiri e tornei persi per infortuni vari almeno per 5000. Vogliamo fare un 20-25% di punti proprio il minimo sindacale. Coi i punti di Wimbledon oggi era intorno al 6-7 posti e giocava le finals…
Speravo di leggere: sono stato mal consigliato e ho fatto un grande errore. Riprendo con il mio team storico che mi ha fatto crescere e diventare un campione.
Certo ci vorrebbe molta umiltà, e molta intelligenza.
Però continuare a dire cose false non è il massimo. Il coach di Aliassime che inquadrano in ogni torneo non ha cambiato nome e si chiama Fontang.Non so di nome ma non credo faccia “Toni”. Qualcuno sa dirmi quante volte ha visto zio Toni all’angolo di Aliassime? Zio Toni lavora presso la sua accademia e ho fatto delle sezioni di allenamento in affiancamento al coach storico di Felix. Semmai Cahill è, lui si, molto presente all’angolo di Jannik…lo dico a scopo preventivo, Muratoglu stava all’angolo di Rune perché si giocava in Francia ma dubito che lo seguirà in giro per il mondo nel 2023…
Comunque è stato un anno pieno anche di moltissimi alti veri.
Per me se si finisce di mettere a posto fisicamente e se migliora un pò il servizio più che altro in termini di percentuali di prime (che è l’unico vero punto debole), se la gioca facilissimo con tutti i top.
Poi questa generazione, io credo, non avrà tre a vincere tutto e gente d 10-15 slam, almeno a me così pare, ma mi pare altrettanto certo che già dall’anno prossimo lui giocherà i mille e gli slam quantomeno da outsider.
Per me con Jannik (soprattutto in australia e stati uniti), Musetti (soprattutto il Rolanf Garros) e Berrettini (soprattutto Londra, ma praticamente ovunque) è l’nno in cui si parte col rischio di vincere tutti gli slam.
Lavorare sodo è importante ed è la base, ma lavorare nel modo giusto per migliorare lo è di più, se no ti rischi di farti il mazzo senza vedere risultati e diventa frustrante.
Io sono certo che il meglio deve ancora venire…sia per lui che per Matteo e soprattutto per Lorenzo… non bisogna avere fretta…la candela che fa più luce quando brucia brucia molto più in fretta… Alcaraz denota già problemi… vedremo il 2023 di Rune…io sono molto ottimista…
Se avesse vinto a Miami certo avrebbe, giovanissimo, sfatato il tabù di vincere un major, ma non credo sia stato quello il punto d’inflessione. In seguito Jannik vinse tre bei tornei e tornò a livelli mitici impallinando come birilli gente come Rublev, Ruud ecc.
Se dovessi invocare chi dici, gli farei semmai ripetere il finale della dannata partita con Tiafoe, perché lì ha cominciato a dubitare e a incupirsi. Forse anche in Australia l’anno dopo le cose sarebbero andate diversamente, o per lo meno lui le avrebbe interpretate in modo diverso (perché i quarti di finale erano un buon risultato) e non avrebbe avuto il raptus di rompere con Piatti sui due piedi. Qui torniamo al problema tanto discusso… quella scelta sarà stata anche motivata, ma attuata malissimo nella scelta dei tempi (a stagione iniziata), per la fretta dimostrata (a 20 anni non ci si mette in proprio seduta stante, poteva aspettare ancora quest’anno) e per le modalità (alla cieca e senza aver pensato a un’alternativa).
Ma è acqua passata ormai, adesso ha messo insieme un team valido e a sprazzi nel corso di quest’anno altalenante ha dimostrato di poter giocare alla sua maniera, segno che anche lì si comincia finalmente a ingranare
Ogni cambiamento porta ad un decremento della prestazione,poi quando gli automatismi saranno ben strutturati vedremo se ci sarà un’ampliamento delle sue capacità tecnico-tattico.Il cambio di allenatore in corsa non gli ha facilitato la stagione.Sicuramente la prossima stagione avremo delle risposte più chiare sulle potenzialità del ragazzo
2022…
Cioè, leggendo… 🙁
“…non giocherò altri tornei individuali nel circuito ATP nel 2922…”
E quali sarebbero ?
Ma chi traduce, lo sa fare con cognizione di causa ? 🙂
Aggiungerei quella persa con FAA Cincinnati
Sicuramente ad oggi gli manca quel guizzo da vincente che invece hanno colto i due altri bambini prodigio.
Quella arroganza di dire “non mi importa un caso di chi sei, io ti passo sopra e mi vado a prendere il risultato”
Sono state importantissime, quasi vitali le due vittorie contro Carlos questa estate, perchè lo hanno tenuto ancorato al treno che sennò quest’anno poteva allontanarsi.
Io ho da sempre l’impressione che Jannik tenda un po’ troppo a fare della sua costanza la sua forza e finisca per riproporla anche nei momenti topici dei match, ma questo è un giochino che funziona con quelli più scarsi, i top sul breakpoint del 5/5 nel terzo set, ti fanno la palla sulla riga, vengono a prendersi il punto a rete, ti fanno quella giocata che hanno tenuto nel taschino per due ore, insomma, mettono in campo quel qualcosa in più che li classifica come top…se speri che te la regalino succede, ma molto raramente.
Jannik ha questa cilindrata nel suo bagaglio, ma deve abituarsi mentalmente al fatto che la resilienza è una cosa, ma fare quel passetto in più è il motivo per cui gente come i fabs hanmo vinto 20 slam a testa e gli altri nessuno, nonostante centinaia di partite finite sul filo di lana…
Credo che Jannik debba assolutamente dare continuità e migliorare un servizio che a oggi è buono in certi momenti ma in quelli decisivi soffre, poi solidità da fondo campo e risposta le ha già, chiaramente x quanto possa lavorare non sarai mai un Musetti ma può di certo migliorare con le variazioni e gioco a rete..forza Jannik!!
@ ItalyFirst (#3380472)
@ ItalyFirst (#3380472)
Ci aggiungerei anche i quarti a Wimbledon con Nole, dove, ricordiamolo, era 2-0
Ma ci sono casi ben peggiori rispetto a Jannik.
Per esempio Felix-Auger-Aliassime. Il togo-canadese ha perso le sue prime 9 finali giocate. NOVE. Sembrava una maledizione.
Poi cambia coach, e quest’anno si aggiudica ben 4 tornei, mostrando dei progressi incredibili e un salto di qualita’ visibile. E adesso e’ li, a alle ATP Finals.
Gli e’ bastato cambiare coach, per cambiare anche mentalita’.
Ecco, a proposito di Jannik, io continuo ad avere dubbi sul suo team.
Non discuto che abbia voluto separarsi da Piatti. Evidentemente non si trovava piu bene dal punto di vista umano. E quando non ti trovi dal punto di vista umano, e’ giustp cambiare.
Ma a me Vagnozzi come coach fisso sembra totalmente inadeguato. Perche mi sembra che con Cahill lavori molto poco durante la stagione.
Jannik avrebbe bisogno di un Cahill a tempo pieno. Non puo’ farlo ( perche non se la sente a viaggiare tanto per via dell’eta’???? ) e allora non capisco perche non abbia puntato tutto si Magnus Norman mentre era libero.
Vagnozzi, ripeto, come coach fisso, puo’ andare bene per dei challengeristi che aspirano ad entrare in top100, ma non va per niente bene per uno come Jannik che ha aspirazioni da Grande Slam e top 5
La finale con hurkaz è un grosso rimpianto, ma us open anche, perché tiafoe è ruud erano allla sua portata. E secondo me non è da dimenticare la sconfitta con tiafoe a Vienna. L’anno scorso indoor aveva una sicurezza disarmante……… e credo un po’ di insicurezza nel chiudere i match/set che già aveva denotato da quel match sono aumentate!
Esatto! Stagione con infortuni a raffica ed è quindicesimo al mondo e quel match point con alcaraz grida vendetta sportiva
È stato veramente un anno complicato. Cambio del team e guai fisici assortiti. Ieri parlavo con un amico delle partite perse per un soffio che avrebbero potuto già cambiare la carriera di Jannik. Sicuramente con Zverev a Montecarlo e con Alcaraz allo Slam americano. Ma se io potessi cambiare un risultato della carriera di Jannik, sarebbe la finale del 1000 a Miami. È vero che non fu proprio per niente vicino a vincerla, ma la gioco’ così male pur avendo la possibilità di aggiudicarsela sulla carta, che vorrei tanto una seconda possibilità. Se l’avesse vinta, probabilmente molti dei problemi di oggi non esisterebbe neppure. Orsù a me Doc Brown, procurami una bella Delorean!
Non per forza deve diventare il migliore al mondo. L’importante è che continui a migliorare e sicuramente è uno che lavora molto molto sodo.
In un anno difficile e complicato 3 quarti slam ,a un punto probabilmente da vincere uno slam 2 vittorie sul n.1 e comunque n.15 con tanti troppi infortuni.con la salute che assiste top 5 nel 2023
Il lavoro paga sempre caro Jannik, tu lo sai bene, hai una cultura del lavoro e del sacrificio che ho imparato ad apprezzare ed amare in te, fin dai tempi del Challenger di Bergamo.
Massima fiducia, i bei momenti che quest’anno hai solo sfiorato arriveranno presto, ne sono certo.
Un abbraccio