Race To Milan: Restano tre posti disponibili. Otto gli italiani nella top 20
All’indomani di una giornata vissuta nel segno dei Next Gen grazie ai successi in due dei tre ATP 250 conclusi ieri conquistati da giocatori che si sono già qualificati per le Finals di Milano – Lorenzo Musetti a Napoli e Holger Rune a Stoccolma – si fa caldissima la lotta per gli ultimi posti disponibili. La scorsa settimana hanno raggiunto la qualificazione altri tre giocatori: il britannico Jack Draper (attualmente numero 5 della Pepperstone ATP Race to Milan), lo statunitense Brandon Nakashima (numero 6) e il ceco Jiri Lehecka (numero 7). Questo terzetto si è aggiunto ai già citati Musetti e Rune, rispettivamente numeri 3 e 4 della classifica, riducendo a tre le posizioni Lorenzo Musetti (numero 3) e Holger Rune (numero 4), il che significa che sono ormai solamente tre i posti rimasti per Milano.
Alcuni dei giocatori italiani tra gli otto che si trovano nelle prime 20 posizioni del ranking Next Gen saranno fra i protagonisti del rush finale. Primo su tutti Francesco Passaro, al momento nono a soli 17 punti di distanza dal taiwanese Chun-Hsin Tseng. Quindi ci sono il perugino Matteo Arnaldi, sceso di un gradino rispetto a sette giorni fa e ora al numero 11, e Luca Nardi (numero 12), che guida il plotone tricolore impegnato questa settimana nel Challenger di Ortisei. Insieme al diciannovenne pesarese sono infatti iscritti al main draw del torneo altoatesino anche Giulio Zeppieri (numero 18), Flavio Cobolli (numero 19) e Mattia Bellucci (numero 15).
Quest’ultimo è stato recentemente protagonista di un vero e proprio exploit che si è materializzato nei primi due trofei challenger della carriera, conquistati uno dopo l’altro, prima a Saint-Tropez e poi domenica scorsa a Vilnius. La grande crescita del ventunenne varesino è certificata anche dai suoi numeri nella Pepperstone ATP Race to Milan dove ha scalato ben 22 posizioni in sole due settimane: un risultato che iscrive di diritto anche il nome di Bellucci alla corsa verso le Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals.
PEPPERSTONE RACE TO MILAN (24-10-2022)
1. Carlos Alcaraz (19 anni, ESP) – 6.460 punti
2. Jannik Sinner (21, ITA) – 2.310
3. Lorenzo Musetti (20, ITA) – 1.696
4. Holger Rune (19, DEN) – 1.588
5. Jack Draper (20, GBR) – 945
6. Brandon Nakashima (21, USA) – 912
7. Jiri Lehecka (20, CZE) – 630
8. Chun-Hsin Tseng (21, TPE) – 490
9. Francesco Passaro (21, ITA) – 473
10. Dominic Stricker (20, SUI) – 422
11. Matteo Arnaldi (21, ITA) – 401
12. Luca Nardi (19, ITA) – 385
13. Filip Misolic (21, AUT) – 376
14. Timofey Skatov (21, KAZ) – 373
15. Mattia Bellucci (21, ITA) – 362
16. Juan Manuel Cerundolo (20, ARG) – 356
17. Ben Shelton (19, USA) – 337
18. Giulio Zeppieri (20, ITA) – 334
19. Flavio Cobolli (20, ITA) – 311
20. Emilio Nava (20, USA) – 292
TAG: Next Gen ATP Finals 2022
Non sono fesserie, ma se per una volta la federazione ha fatto qualcosa di giusto per far crescere i nostri ragazzi, credo ci sia da complimentarsi….o era meglio quando bisognava sperare in uno Stefanini qualsiasi perchè arrivava nei quarti di un 15k a Sassuolo e sembrava avere un bel dritto??
O forse Sinner non vuole incontrare Musetti in forma smagliante (come Rune tra l’altro) per non trovarsi in imbarazzo con Nike che gli versa 15 pippi all’anno !!!???
L’imbarazzo è dovuto al fatto che Sinner potrebbe pensare che Nike ha puntato su di lui quale nuovo Super astro nascente. Se perde da qualcun’altro (e non solo da Rune/Musetti) oltretutto al torneo degli astri nascenti, vuol dire che Nike potrebbe ritenerlo non tanto Super come una volta.
Oltretutto, perchè non dovrebbe rivincere un torneo ? Forse Djokovic, Federer, Sampras, Borg e compagnia bella non hanno più partecipato a Wimbledon perchè l’hanno vinto la prima volta ?
Anche io non capisco perchè Sinner non debba giocare il next gen. Al momento è fuori dalle finals per cui non può contarci. Rimangono due tornei ATP e poi la next gen quindi non deve risparmiarsi per chissà quali impegni (la DAVIS è due settimane dopo visto che l’Italia gioca alla terza giornata).
Senza Alcaraz potrebbe benissimo rivincere il torneo da “undefeated champion” e prendersi circa 400.000$ (poco meno del premio al vincitore di un ATP500) oltre a terminare l’annata in bellezza magari in finale con Musetti per la gioia del loro sponsor comune e di Binaghi che andrebbe in estasi celestiale auto proclamandosi presidente divin-papale !!
@ walden (#3368938)
Ma cosa stai dicendo passaro non può più superare nessuno sono terminato i torneo resta solo questa settimana. Strillerò sta giocando in 500 con una vittoria lo supera
È un torneo che non assegna punti in classifica e si gioca con regole tutte particolari (il set arriva a 4 game e c’è il killer point sul 40-40).
Direi che uno come Sinner che è già affermato è giusto eviti tornei inutili e lasci spazio e visibilità a qualche altro giovane. Perché solo questo è questo torneo: una vetrina (e un salvadanaio) per i giovani che si affacciano al grande tennis
@ Walden (#3369134)
Sinner ha giocato e vinto questo torneo 3 anni fa a 18
Perché l’ha già vinto 3 anni fa e non ha senso rigiocarlo adesso
Perché conta meno di zero. Così dicono.
Ho letto ora del ritiro ufficiale di Jannik, ma non lo capisco lo stesso. Forse gli scoccia vincere un torneo già vinto? Arrivare a Torino è molto duro…
non capisco perché Sinner non dovrebbe esserci……
Mi sembra si dia per scontato che Alcaraz e Sinner si chiameranno fuori, altrimenti resterebbe un unico posto disponibile, dal momneto che dfficilmente Lehecka potrebbe essere superato. Quindi la graduatoria scalerebbe fino al 10° posto, occupato attualmnete da Stricker, con 22 punti su Arnaldi, 37 su Nardi e via via gli altri. Passaro sembrerebbe in una posizione abbastanza solida, con 51 punti su Stricker, potrebbe addirittura scavalcare Tseng.
Insomma Arnaldi e Nardi se la possono giocare, anche in caso non ci siano ulteriori defezioni, tutt’altro che improbabile, basandoci sull’esperienza degli scorsi anni. Comunque, nell’ipotesi meno favorevole avremmo due dei nostri, senza le wc degli anni anni 2017/18: fanno pensare le classifiche dei nostri under 21 in quei non lontani anni, quando, a parte Berrettini nel 2017, 15esimo, non c’era nessuno nei primi 50. E appaiono ancora più assurde le fesserie che circolano , ultimamente con minore intensità, sul fatto che l’attuale predominio, per lo meno numerico, dei giovani italiani, sarebbe frutto di una situazione favorita dai numerosi challenger. La crescita di tali affermazioni, ampiamente smentite dai fatti, trova terreno fertile da una parte nell’ignoranza di molti che seguono occasionalmente questo sport, dall’altra da un atteggiamento di taluni che meriterebbe un’attenta analisi da parte di specialisti della psiche.