Un “super coach” per Musetti a fianco di Tartarini? Lorenzo è in piena evoluzione, non ne sente la necessità. I miglioramenti dell’azzurro
18/10/2022 14:32 
41 commenti
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Lorenzo Musetti, best ranking questa settimana
Lorenzo Musetti questa settimana ha fatto toccare il proprio best ranking al n.24 dopo l’ottima (e sfortunata) semifinale all’ATP 250 di Firenze. Il toscano è il terzo giocatore più giovane ai piani alti della classifica mondiale, dietro solo al 19enne Carlos Alcaraz e appena davanti all’altro classe 2003, Holger Rune (posizionato al n.27). Una crescita continua quella di Musetti, che all’indoor fiorentino ha confermato come il suo tennis sia tutt’altro che fermo. Importanti sono stati i miglioramenti in vari settori del gioco. Vediamo quali.
Il servizio è parso molto migliorato, sia nella velocità pura che nella continuità. Ha probabilmente tratto giovamento dalle novità introdotte di recente nel caricamento, con la partenza del movimento sostenuta da entrambi i piedi e con un lancio un filo più basso, che lo costringe ad accelerare tutto lo swing e quindi anche generare più velocità col braccio verso l’impatto. Anche col diritto si è visto un passo in avanti, figlio di un movimento meno “arzigogolato”, più lineare e diretto sulla palla. Quella apertura “bassa” col polso resta molto personale, ma quando poi riesci a distendere bene il braccio e generare velocità, allora la musica cambia. Non è ancora un colpo davvero stabile, come quel rovescio che pennella meraviglie e non lo abbandona mai, ancora tende a perdersi sotto pressione; ma come per il servizio, aver tolto qualcosa e semplificato lo ha aiutato certamente ad essere più reattivo. A Firenze si sono viste decine di soluzioni in spinta col diritto spettacolari, sia nella ricerca del vincente che per recuperare campo. Un diritto molto, molto migliorato, più efficace e diretto.
Proprio di questo aveva parlato Tartarini nella scorsa edizione delle NextGenFinals di Milano. Uno degli obiettivi tecnici del 2022 era “togliere”, “semplificare”. Quando hai così tante opzioni, alla fine se hai un’indole molto creativa e grande mano come Lorenzo puoi, per assurdo, complicarti la vita di solo cercando soluzioni più belle che efficaci. Purtroppo nel tennis del 2022 l’efficacia vince, la bellezza un po’ di meno. Per questo mortificare (passatemi il termine) un filo la creatività e arte del suo gioco verso soluzioni offensive più lineari ed efficaci da usare in momenti importanti può essere un passo in avanti, non indietro, se hai ambizione di arrivare in vetta, di sgomitare in volata con i migliori. Grazie a colpi più diretti, si è visto anche un gioco più razionale, offensivo, che si può racchiudere – vedi sopra – nella parola “ordinato”. Esaltare il braccio ok, ma farlo con meno soluzioni, quelle che ti possono aiutare maggiormente a mettere il rivale in difficoltà.
Qualche passo in avanti – in tutti i sensi – nella posizione, un po’ meno arretrata nello scambio; soprattutto perché ha scambiato di meno, ha cercato l’affondo prima, ed è stato rapido a venire avanti a prendersi il punto. Ancora un po’ troppo dietro quando è messo in difesa, una condizione di sicurezza per lui, ma sulla quale è necessario insistere per lavorare. Trovando più punti diretti, più velocità di schemi, verrà anche quella, lo trainerà in avanti anche nella difesa. Questa credo sia l’intenzione.
In risposta invece i passi in avanti sono di meno. Lorenzo a Firenze ha trovato alcuni punti diretti in risposta spettacolari, si è preso rischi – ben ripagati – perché era in fiducia, sentiva bene palla, il campo. Quando è “in the zone”, tutto gli riesce. Ma quando c’è da bloccare in risposta, soprattutto col diritto, ancora c’è tanto da fare, perché in quel caso la palla è troppo aggredibile e prevedibile. Auger-Aliassime servendogli costantemente a destra l’ha messo in enorme difficoltà.
Miglioramenti concreti, che fanno ben sperare per future evoluzioni. Probabilmente per questo Lorenzo alla domanda su di un eventuale “super coach” come è Darren Cahill per Sinner, ha risposto che al momento non ne sente la necessità. Queste le sue parole alla Gazzetta: “So che è un’opinione condivisa da tanti, ma preferisco andare avanti così. Come dico sempre, Simone Tartarini è una persona che mi conosce fin da bambino, ho la massima fiducia in lui e nel suo lavoro. Se un giorno decideremo che potrebbe essere utile aggiungere una persona in più alla squadra, allora lo faremo. Ma per ora va tutto bene così com’è”.
Risposta secca, che non lascia intravedere cambiamenti a breve. Credo sia giusto dargli fiducia. Ora che il suo tennis ha preso una direzione più offensiva e i risultati sono incoraggianti (e la classifica è lì a testimoniarlo) non resta che attendere l’inizio del 2023 per vedere la conferma del salto in avanti e, speriamo, ulteriori evoluzioni positive.
Marco Mazzoni
TAG: Lorenzo Musetti, Marco Mazzoni, Simone Tartarini, super coach
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..La domanda viene spontanea.. Musetti da grande cosa vuole fare? Siccome io mela canto e io mela suono.. alla fine la risposta mela dò da solo.. il professionista.. .. aggiungo.. e siccome vuole farlo con certi risultati e per farlo con certi risultati il buon Tartarini non basta.. semplice come ragionamento.
Poi vengono i rapporti umani, anteposti purtroppo dai rapporti professionali che alla fine sono quelli che contano..
In fondo se un professionista che pratica tennis, ed è di questo che stiamo parlando, guadagnerà un premio finale di 4.740.000 rimanendo imbattuto alle finali di Torino, ma veramente credi ancora a Biancaneve e i 7 nani?
Quindi il buon Tartarini come la fa la sbaglia… Se Musetti non vince e’ colpa sua. Se Musetti vince, cresce ed si avvicina alla top 20 a 20 anni e’ di nuovo colpevole (preventivamente) di non essere in grado di farlo andare ancora più su….
Siamo dei provinciali. Preferiamo la “griffe”, il supereore di nome alla professionalità dimostrata nei fatti. Secondo certi ragionamenti il pedigree di partenza e’ il valore assoluto a cui fare riferimento. I meriti palpabili, acquisiti e dimostrati sul campo vengono molto dopo…
Tartarini tutta la vita.Questo auguro a Musetti. E molto bene che ci siano valori e rapporti umani a sugellare la collaborazione professionale
Quindi secondo te è un problema di poca umiltà e del fatto che l’avversario sia troppo forte per lui 😯 allora alla NextGen contro Baez dove ha avuto il medesimo problema doveva semplicemente convincersi che l’argentino era più forte 😳 con Aliassime sono due pari come scontri diretti di cui uno per mal di schiena di Lorenzo ,a me non sembra così più forte ( su terra lo so ) non penso che Lorenzo debba ragionare così come dici te ma deve cercare di sanare quest’ansia che paradossalmente gli viene quando ha tutto il pubblico per lui 😛
Qualcuno ha scritto che Tartarini è come un secondo “padre”.. sta proprio lì il problema.. quando si mescolano le attività professionali con gli aspetti sentimentali..Tartarini ha fatto un buon lavoro portandolo a ridosso della ventesima posizione, ma adesso il gioco si fà più duro, ed è proprio in questa situazione che necessita un super coach che magari sappia trovare soluzioni sulla tenuta e sugli aspetti mentali..
Se non sbaglio è già stato seguito da lui…
Il fatto che dichiari di non avere bisogno di un supercoach è la prova che ha bisogno di un mentalcoach.
Io spero che gente come seppi e lorenzi possa aiutare i giovani Italiani.non dico super coach ma sicuramente una mano gliela possono dare
Io vedo bene Lorenzo sotto Moratoglu che è il migliore allenatore sulla piazza!
@ g.funaro@yahoo.com (#3363600)
Eh, vabbe’…anch’io avrei voluto essere Sofia Loren invece di Tina Pica…
CHE LEGNATA COBOLLI.
@ Annie (#3363530)
Si personalmente condivido il tuo post. Seppio e’ un caro amico, generoso ma molto esigente e di parole chiare…un esempio di dedizione al lavoro e figura pulita.. ho già avuto modo di scrivere lo schifo (e conosco i particolari ma non posso divulgarli) del diniego alla wc per Napoli o Firenze da parte della Fit.. spero che questo sodalizio possa essere possibile e condiviso da Tartarini che e’ un ragazzo e coach eccezionale contro il quale ho giocato 30 anni fa …
@ Mozz 22 (#3363572)
Non c’è dubbio che Tartarini abbia avuto il merito di creare il gioiello assecondandone le doti naturali, un enorme lavoro frutto di intelligenza e ispirazione, ma c’è anche il grosso rischio che Tartarini abbia il timore di rovinare questo gioiello snaturandone le caratteristiche, mentre forse ci vorrebbe un approccio più coraggioso, credo che siamo al limite , o l’anno prossimo di fa il salto di qualità oppure ci vorrà il coach da aggiungere al team, non sarebbe un dramma. Il tennis di oggi è spietato, o ti adegui o sei destinato a rimanere nel gruppo degli inseguitori. Sarebbe fantastico se Lorenzo riuscisse a esprimersi appieno anche ñel tennis survoltato e diretto di oggi, avremmo veramente un grande…
@ simposio (#3363440)
Io onestamente vorrei che Roger prendesse a cuore Lorenzo e diventasse il suo “Super Coach”
Il servizio è migliorato, la posizione anche, credo che dall’anno scorso sul veloce stia almeno mezzo metro di media più vicino alla riga
Bravo, parole sagge e competenti. Per Tarta Lorenzo è come un figlio e per Musetti Simone è un secondo padre che l’ha cresciuto e l’ha portato vicino alla TOP 20. Andranno avanti insieme finchè si potrà. Non c’è alcun paragone con il rapporto Sinner – Piatti che era un rapporto d’affari vero e proprio. Non c’era alcuna reciproca ” affectio” e infatti si sono separati alle prime difficoltà e ai primi malintesi.
@ Chittammuorto (#3363471)
Alcune settimane?..ma che ci si accozzi perennemente!! Un laghetto alpino, gran signore, che in campo ha sempre cercato di dare il suo massimo tanto da vantare tra i suoi trofei, anche se una volta sola, lo scalpo di Roger, 7 anni fa in uno Slam, qual è il mitico Seppio non può che fare bene a Lorenzo e rilassarlo anche durante la partita!! Basta che lo guardi, così serafico..con tutto il rispetto per Tartarini, che lo sta migliorando sotto aspetti tecnici che condivido in pieno, ottimo coach ma non esattamente una presenza che ispiri tranquillità
AHAHAHAHAHa. Mazzoni non ti smentisci mai. Vediamo fra un anno dove lo porta questa evolutzione. Io un’idea ce l’avrei… Fuori dai 100.
Quoto il tuo commento, ma potevo replicare ad altri simili, solo per evidenziare che lasciare il proprio coach è una cosa naturale se non si progredisce continuamente. L’hanno fatto tanti top10.
E non mi pare che il più volte citato, a sproposito, Sinner dopo aver lasciato Piatti sia caduto alla 70° posizione.
Questo già sta impicciato con la strizza che è molto meglio lo si lasci in pace ad allenarsi in tranquillità.
Tartarini, di cui mi è piaciuta molto l’intervista a caldo dopo i quarti a Firenze, ha già chiuso all’opzione supercoach cassandola con una punta di sarcasmo (spero senza riferimenti a Sinner, che visti gli interventi un po’ a gamba tesa del pre-olimpico però non escluderei). Per ora direi anch’io avanti così, poi Lorenzo giustamente non chiude la porta a nulla e a nessuno per il futuro.
ragazzi, si vede che l attuale team di Lorenzo è ben affiatato, stanno lavorando molto bene perché quando si migliora il gioco vuol dire che si sta lavorando bene.
Questo è uno sport che richiede una continua evoluzione fisica e tecnica, persino Nadal e Djokovic anche a 35 anni continuano a cercare di migliorarsi sempre.
Io il miglioramento più evidente che ho visto in Lorenzo negli ultimi tornei è stata la risposta al servizio, poi è logico ci vuole tempo anche in questo fondamentale per raccogliere risultati più concreti ma la strada intrapresa è quella giusta.
Forza Lorenzo!
Al posto dello psicologo, una birretta ogni tanto, giusto per rilassarsi. Come faceva McEnroe.
@ simposio (#3363479)
come dargli torto…
Quando uscirà di galera
Jannik non ha scaricato Piatti per motivi tecnici. O almeno, non solo per quello. Si sentiva asfissiato di essere gestito e programmato senza avere un minimo di autonomia e liberta’, inclusa la vita fuori dai campi di gioco.
Errata corrige: commetterà, li ottenne. Scusate scritto di getto
Lasciare o disturbare Tartarini dopo che ti ha portato vicino alla top 20 in poco tempo con una progressione costante senza strappi sarebbe una follia oltre che una ingiustizia e sono certo che Lorenzo non commettera lo sbaglio di Sinner. Per gli attacchi di panico o di vertigini da quartieri alti ricordo quello che successe all’immensa Pellegrini. Tutti si stupirono e la davano per finita o malata. I più grandi risultati gli ottene dopo .
@ Annie (#3363454)
Un ‘uccellino’ mi dice che dal 2023 il caro Seppio lo affiancherà per alcune settimane….
Lui si spogliava e lei rideva??!! rideva de che? nel senso che sorrideva del fisico pazzesco che si trovava davanti?!
ma poi scusa come fai a sapere questi dettagli?
dalla galera!
Mia opinione personalissima.
Il fatto che soffra di attacchi di panico, che insomma non riesca a trasmutare la tensione in energia, è cosa molto seria.
Avendo studiato questo problema le soluzioni che conosco non sono molte:
1. Medicine (soluzione che per un giocatore può essere controindicata perché ne rallenterebbe i riflessi)
2. Arrendersi totalmente alle terribili sensazioni (e al circuito negativo: sensazioni terribili – paura – che incrementa ancor di più le sensazioni di cui sopra). È un percorso difficilissimo.
3. Ristrutturare i percorsi neuronali interessandosi a cose che richiedono molto da noi (fotografia, ad esempio). In pratica avere una scialuppa di salvataggio.
Queste cose l’ho studiate alcuni anni fa (almeno 5).
Spero che nel frattempo abbiano trovato metodi più accessibili.
Comunque quando gli utenti insultavano chi si azzardava a dire che non era normale che ogni volta che fosse in difficoltà nel gioco accusasse problemi fisici, finalmente sono accontentati.
E’ come se gli facesse male fisicamente sentire di essere inferiore all’avversario. Con gli ultimi successi speravo fosse finita, invece con Aliassime è tornato il malessere. La mancanza di modestia quando si scontra con la realtà ferisce l’orgoglio. invece dovrebbe essere felice di come sta giocando, pur sapendo che i migliori sono ancora lontani soprattutto sul veloce. Deve lavorare come un matto e avere pazienza con se stesso, i risultati stanno arrivando, anche e soprattutto come modo di stare in campo. Quando trova uno più forte come Aliassime, deve solo stringergli la mano e trasformare la rabbia o l’ansia in voglia di lavorare ancora di più per raggiungere quel livello.
Alla luce degli ultimi avvenimenti, forse gli ci vorrebbe qualcuno che si occupasse dell’aspetto mentale, della fiducia in sé stesso, per prevenire gli attacchi di panico..sinceramente non sapevo che gli fossero già capitati, l’ho sempre visto, al contrario, piuttosto spavaldo, qualche volta anche con atteggiamenti e uscite “sopra le righe”, sicuramente facile ad irritarsi..evidentemente erano per nascondere insicurezza interiore, anche la Pellegrini ha avuto un fase in cui non riusciva a gareggiare ma poi ha risolto il problema, immagino anche con i giusti aiuti: comunque non sono situazioni semplici da affrontare e risolvere, speriamo che Lorenzo migliori velocemente come ha migliorato in poco tempo il dritto e il servizio, e comunque un filino di modestia e umiltà lo predisporrebbe meglio ad un percorso di maturazione, di preparazione a gestire le situazioni di difficoltà che si possono presentare anche nei match iniziati nel migliore dei modi
Non faccia l’ errore di Sinner ! Cerchi di risolvere il problema dell’ emotività, quindi un mental coach un po’ capace
Il Supercoach è il Signor Tartarini che lo ha preso bambino a 9 anni e l’ha portato a un moto perpetuo evolutivo che l’ha portato a soli vent’anni in odore di TOP 20. Direi ottimo e abbondante. Complimenti a Simone.
Avevo criticato Tartarini in passato.
Lo consideravo un grande “maestro”, ma non un grande “Coach”.
Tuttavia devo ricredermi, perchè i miglioramenti di Lorenzo sono evidenti. Probabilmente sta crescendo anche lui in parallelo col suo allievo.
Al momento secondo me non serve un super coach. Come giustamente detto Lorenzo deve semplificare e mettere troppe bocche a dar fiato, potrebbe essere controproducente.
Poi è chiaro che se ci dovessero essere momenti in cui la crescita si interrompe, allora un aiutino esterno potrebbe essere utile.
Boris Becker sarebbe l’ideale
Qualche anno fa aveva avuto un breve flirt con la Ruse. Pare che l’ansia da prestazione sia iniziata da allora. Lui si spogliava e lei rideva. E’finita che lei l’ha lasciato e lui ci era rimasto male. Per un po’di tempo l’ansia da prestazione era sparita, ora si è ripresentata con Alassime. Ma è peggiorata, perché l’avversario neppure si è messo a ridere durante la partita.
Vale lo stesso discorso di Sinner ad inizio anno: in ottima forma da luglio (e già a fine inverno all’atp 500 di Rotterdam) si prospettano per Musetti cambi ed affiancamenti… Per carità, ciascuno é padrone del suo destino…
Opinione personale, secondo me il supercoach a Lorenzo non serve. I miglioramenti tecnici sono evidenti, la risposta al servizio e’ il prossimo step d affrontare ma questo e’ piu’ complicato perche’ lo puoi “allenare” veramente solo in partita, quando di fronte hai i big serever. Lo scoglio piu’ difficile pero’ a quanto pare rimane l’approccio di certe partite e di certe situazioni. L’attacco di panico patito contro Felix che Lorenzo afferma di aver sofferto la dice lunga su questa questione. Mesi fa Musetti ha detto che un professionista lo sta aiutando, e suppongo che stiano lavorando in tal senso. Dopodiché l’ansia da prestazione, oltre che a me che ho una certa eta’, verra’ ai suoi futuri avversari.
Datelo a Sinner e a Berrettini il secondo o terzo super coach!