ATP 250 Firenze: Berrettini lotta, arriva vicino al successo ma è rimontato e sconfitto da Carballes Baena
Inattesa, amarissima sconfitta per Matteo Berrettini all’ATP 250 di Firenze. Il romano, all’esordio nel torneo toscano, è stato rimontato da Roberto Carballes Baena per 5-7 7-6(5) 7-5 dopo oltre tre ore di gioco, al termine di una prestazione deludente. Matteo ha sprecato molto, sia in campo con i propri colpi, che soprattutto in situazioni di punteggio favorevoli: dopo aver vinto il primo set, è stato un break avanti nel secondo e soprattutto 4 punti a 2 nel tiebreak. Perso il secondo parziale, ancor più duro il boccone da mandar giù nel terzo set: avanti 4-2 con un break, sembrava in totale controllo dell’incontro, tornato finalmente efficace con il servizio e con il diritto. Ha servito per il match sul 5-3 portandosi 30-0. Lì si è letteralmente spenta la luce, ha incassato un parziale di 16 punti a 3 (e due break!), finendo sconfitto. Un’eccellente prestazione da parte dello spagnolo, è corretto sottolinearlo: indomito, assai efficace in risposta, è stato prontissimo nel rimettere tutto con dinamismo e precisione, appoggiandosi molto bene sui colpi veloci ma non sempre precisi e profondi dell’azzurro. Ma è altrettanto corretto affermare che purtroppo Berrettini l’ha un po’ “buttata via”.
Tante, troppe le chance sprecate, e non solo per il vantaggio conquistato sia nel secondo che nel terzo set, ma anche in varie fasi di gioco nelle quali ha preso possesso dello scambio ma non è riuscito a vincerlo per errori in spinta o tattici. Carballes Baena ha giocato un match ordinato, semplice, tatticamente ineccepibile. Ha cercato il più possibile il rovescio dell’azzurro, e sul diritto l’ha preso in contro piede in modo sistematico, mettendo a nudo una lentezza eccessiva di Matteo nello spostarsi a destra. Inoltre i tanti tentativi di lavorare lo scambio col back di Berrettini sono andati persi perché i suoi colpi erano quasi sempre centrali, o sul diritto, ma non così profondi, quindi Roberto ha sempre avuto il tempo di arrivare bene sulla palla e rigiocare un colpo profondo, che non consentiva all’azzurro di mantenere una posizione di vantaggio.
In questo match tatticamente giocato così così, nemmeno col servizio è riuscito ad ottenere punti pesanti nei momenti importanti, è questa è purtroppo una novità negativa, visto che Matteo – quello in buona condizione – quasi sempre o molto spesso si cava dal buco con prime pesanti e precise. Inoltre in risposta è stato altalenante: alcune ottime tirate a tutta, ma quelle di contenimento sono state facili preda degli attacchi del rivale.
Carballes Baena è riuscito ad appoggiarsi fin troppo bene alle palle di Berrettini, che non ha trovato una contromossa efficace. Forse serviva tirare meno forte con palle di diritto più cariche, per allontanare l’avversario dalla riga di fondo e non dargli modo di entrare. Per farlo serviva un Matteo più lucido di quello di stasera, ma soprattutto meno lento, indeciso e frettoloso in troppe occasioni.
Berrettini non giocava un match ufficiale dalla Davis dello scorso settembre, praticamente un mese fa, quindi era prevedibile che l’ingresso nel torneo potesse essere non così liscio, con qualche ruggine da limare. Nessuno si aspettava tuttavia una partita così lunga e sofferta, e soprattutto una sconfitta così bruciante. Troppi gli errori soprattutto col rovescio, insieme a tanti diritti affrettati in rete, altri sparati larghi, con decine di occasioni sprecate in costruzione. Lo spagnolo ha avuto il merito di giocare ogni scambio in modo tatticamente ineccepibile, ha fatto giocare tante palle all’azzurro e l’ha costretto spesso nell’angolo sinistro. Oggi le lacune di rovescio di Berrettini sono state decisive, come la scarsa velocità in campo nei recuperi e negli scambi. Un brutta sconfitta e scadente prestazione. Un vero peccato, a Firenze c’era grande attesa per lui, il pubblico locale (anche ieri prima dell’incontro della Fiorentina) l’aveva accolto con grande calore. Purtroppo hanno ammirato un Berrettini davvero lontano dalla sua miglior condizione.
Marco Mazzoni
La cronaca della partita
Il match scatta con Carballes Baena alla battuta. Spinge e conduce lo scambio lo spagnolo, ma Matteo regge in difesa e provoca gli errori del rivale, per l’immediato 15-40. Le annulla Roberto, ma niente può sulle bordate di diritto e via palla corta sulla parità, per la terza PB a favore dell’azzurro. Come nelle due chance precedenti, RCB spinge sul rovescio di Berrettini, che finisce per sbagliare. Altro attacco con la smorzata, perfetto, di Matteo e le palle break diventano quattro. Con un tocco di volo troppo bello per non essere anche fortunato, si salva ancora. Con una bella palla corta, Carballes Baena chiude un primo, sofferto, game. Difficile il primo game di battuta anche per Matteo. Un errore, l’iberico è molto aggressivo, è 0-30. Arriva il primo Ace del match, e altre buone prime, per l’1-1. Dopo due game “complicati”, il set scorre sui turni di servizio. Berrettini ci prova in risposta, ma è poco preciso negli affondi. Carballes Baena è monotematico, insiste solo sul rovescio di Matteo, che quindi prova col back a riguadagnare campo o portarsi avanti col taglio. I risultati sono così così, più errori che soluzioni positive. Invece è entrato in ritmo il suo diritto, a tratti totalmente incontenibile soprattutto col lungo linea finora. L’ennesima bordata da destra fissa lo score sul 3 pari. Arriva “fatidico” settimo game, Carballes Baena rischia troppo, doppio fallo e poi errore, crolla 0-30. Con un pessimo diritto di attacco terminato in rete, Roberto concede una palla break sul 30-40. Serve al corpo, la risposta dell’azzurro non è precisa. Rischia ancora un attacco Roberto e viene passato, ecco la 2a PB del game. Stavolta Matteo riesce a girarsi sul diritto, impone la sua potenza e con un tocco preciso sotto rete rimettendo una smorzata di prende – alla sesta chance – il BREAK. Avanti 4-3 e servizio. E che servizio! La direttrice esterna da destra è una sentenza, per il 5-3. Carballes Baena ha accusato il colpo, si prende rischi eccessivi con tempi di gioco minimi, e regala punti pesanti. Sul 30-40 ecco il primo set point per Matteo. Se lo gioca bene Roberto, con uno “strettino” di rovescio lo annulla. Un altro errore marchiano di diritto costa al nativo di Tenerife il secondo set point. Non va il passante di Matteo, di rovescio lungo linea. Funziona eccome il diritto, dall’angolo sinistro una frustata micidiale, che lo porta al terzo set point. Solito schema: Carballes Baena forza sul rovescio, Berrettini cerca di contenere ma sbaglia. Troppi errori da sinistra per l’azzurro. Non riesce a chiuderlo qua il set Matteo, serve 5-4. Con un diritto pesantissimo sul 30 pari, si prende il quarto set point, primo sul proprio servizio. La prima non entra, arriva il “solito” errore di rovescio da fondo del romano. Un errore col diritto, di pochissimo, gli costa una pericolosa palla break. E niente prima palla… Rischia troppo con la seconda, è doppio fallo. Tutto da rifare, dopo 4 set point. Siamo 5 pari. Momento non positivo, ma la reazione di Matteo è immediata, lavora bene con la smorzata si prende due punti, per lo 0-30. Un errore banale col diritto costa a Carballes Baena una palla break da difendere. Roberto chiama il falco, ma la risposta di Berrettini tocca un lembo di riga. Altro Break, stavolta prova chiudere sul 6-5 l’azzurro. Stavolta nessun patema: rovescio aggressivo, servizio boom, 40-0 e altri tre set point. Chiude al primo con servizio e diritto. 7-5 Berrettini.
Secondo set, Carballes Baena inizia al servizio. Come all’avvio del match, c’è subito una palla break per Berrettini. Stavolta Matteo se la prende, con una risposta di diritto a tutta, ingestibile tanto è veloce e profonda. Un break che lo manda al servizio avanti 1-0. Ace al primo punto, poi alterna grandi esecuzioni a qualche incertezza. 2-0 Berrettini. Nel quarto game l’azzurro non trova punti diretti col servizio, e sbaglia un paio di colpi (un diritto pessimo ad inizio game) che gli costano il 30-40, una palla del contro break da difendere. Se la gioca benissimo Carballes Baena: risposta sulla riga e Matteo niente può. 2 pari e quindi 3-2 avanti l’iberico. Brutto momento per l’azzurro: errore col diritto, attacco fuori misura e quindi diritto in rete. 0-40 (e parziale di 9 punti a 2 per Roberto). Un altro diritto, il quarto del game, e Berrettini concede il secondo break di fila. 4-2 e servizio Carballes Baena. Black Out per Matteo. Rabbiosa reazione del romano, il suo diritto torna in campo, potente e aggressivo, e lo porta 15-40. Una bella risposta frutta all’azzurro il break che lo riporta in vita nel set. La scossa gli è servita, ora la prima palla è devastante, come la bordata di diritto. Un game a zero, finalmente, e 4 pari. Con un altro turno di battuta a zero, lo score è sul 5 pari, si entra nella stretta finale del secondo set. Carballes Baena contesta duramente un over rule del giudice di sedia (che fa ripetere il punto e non lo assegna all’iberico). Matteo non si distrae, il set approda al tiebreak. Solo errori nei primi punti, con un rovescio passante (non impossibile) ma ben giocato, Berrettini si porta avanti 3-1. Roberto risponde, anche alle prime “non imprendibili” di Matteo, ma è bravo l’azzurro a buttarsi a rete e chiudere la porta di volo, con sicurezza. Si gira 4 punti a 2. Sciupa tutto di nuovo con un diritto affrettato in rete. 4-3, serve Roberto. Spreca una bella chance Matteo con un tocco errato, e lo score è il 5 pari. Esce in corridoio il back di rovescio di Matteo, che senza prima palla in campo soffre. C’è un set point per Carballes Baena, al servizio. Tocca la riga l’attacco alla rete, Berrettini è sorpreso. 7-6 per lo spagnolo, si va al terzo set. Avanti 2-0 e poi 4-2 nel tiebreal, Matteo ha sprecato tanto.
Terzo set, Berrettini inizia al servizio. Tanta rabbia sulle palle, quasi non si gioca, 1-0 avanti l’azzurro. Spreca però in risposta, si apre il campo e quindi spara con troppa veemenza. Roberto ringrazia e si porta 1-1. Il set avanza sui turni di servizio fino al sesto game, sul 3-2 Berrettini, solido l’azzurro nei propri game. In risposta Matteo trova una bordata pazzesca da sinistra, per lo 0-15 e con una difesa apprezzabile sale 15-30. Chiude sotto rete Roberto per il 30 pari, ma sbaglia di poco l’attacco su di una palla corta dell’azzurro. Concede la prima palla break del set sul 30-40. Il break arriva al termine di un lunghissimo scambio, con un altro tocco lungo sotto rete dello spagnolo. BREAK e 4-2 Berrettini. La tensione resta massima: crolla 0-30, un Ace fondamentale lo tiene a galla, segue una splendida rincorsa verso la rete e chiusura di volo. Con una botta a tutta, chiude un game che lo porta avanti 5-2. Carballes Baena tiene, resta in scia 5-3, ora Matteo serve per il match. Parte bene, il servizio lo assiste, e anche il back di rovescio d’attacco è preciso. 30-0. Con due errori (uno grave di tocco), siamo 30 pari. Carballes Baena trova una bella risposta e un ancor più notevole rovescio lungo linea. 30-40, è palla break! Se la gioca da campione Roberto: grande risposta, via avanti col rovescio lungo linea e punto di volo. Contro Break, 5-4 e quindi 5 pari. Arriva un game cruciale, e Berrettini è in difficoltà. Sul 30 pari Roberto trova una risposta spettacolare, si butta avanti si procura una palla break che definire delicata è poco. Spara un Ace Matteo, ma la palla sfiora il nastro, è let, per la disperazione del romano. Lungo scambio… sbaglia col rovescio Matteo. BREAK Carballes Baena, va a servire per il match sul 6-5. Con le spalle al muro cerca di tirare a tutta Matteo, ma sbaglia la smorzata dopo aver condotto lo scambio. 15-0. Poi trova un passante imprendibile col diritto. Esplode il palazzetto di Firenze, non ci sta a veder perdere il suo campione. Un applauso infinito lo sostiene, ma la risposta al punto seguente è out. 30-15. Regge dalla riga di fondo e sposta a destra Matteo l’iberico, e provoca l’errore che lo Port a due match point sul 40-15. Basta il primo. Rimonta clamorosa, 3 ore e 18 minuti, vince Carballes Baena. Esce sconfitto malamente Berrettini, una sconfitta bruciante, a due punti dal match servendo sul 5-3.
4 ACES 13
5 DOUBLE FAULTS 1
90/125 (72%) FIRST SERVE 65/102 (64%)
55/90 (61%) 1ST SERVE POINTS WON 50/65 (77%)
20/35 (57%) 2ND SERVE POINTS WON 14/37 (38%)
9/14 (64%) BREAK POINTS SAVED 0/5 (0%)
18 SERVICE GAMES PLAYED 18
15/65 (23%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 35/90 (39%)
23/37 (62%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 15/35 (43%)
5/5 (100%) BREAK POINTS CONVERTED 5/14 (36%)
18 RETURN GAMES PLAYED 18
25/44 (57%) NET POINTS WON 30/50 (60%)
28 WINNERS 52
30 UNFORCED ERRORS 29
75/125 (60%) SERVICE POINTS WON 64/102 (63%)
38/102 (37%) RETURN POINTS WON 50/125 (40%)
113/227 (50%) TOTAL POINTS WON 114/227 (50%)
207 km/h MAX SPEED 228 km/h
186 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 206 km/h
153 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 165 km/h
TAG: ATP 250 Firenze 2022, Matteo Berrettini, Roberto Carballes Baena
Un amico mi disse : non discutere coi matti altrimenti poi la differenza non si comprende.
Non intendo discutere con un saccente polemico che nel tentativo di emulare uno Sgarbi o il Facci di turno non conversa ma sfotte. Chiaro? (E la risposta è superflua, non sei oggetto di interesse. Mi spiace solo per gli WHO ma essendo un po’ disturbati ti hanno chiaramente influenzato, amen).
La discussione era nata parlando del termine “terraiolo” che credo sottintenda l essere uno specialista della terra battuta. Ho citato Berasategui, Coria, Gaudio, esponenti del tennis anni 90 che forse non hai mai visto giocare..paragonare Wawrinka con questa gente (tutti top 10 non degli scappato di casa) ha poco senso, loro si vincevano solo su terra.
Si però era li per giocare! E sapeva che non avrebbe preso punti…
Quali sarebbero i dati sparati a caso??
Hai equiparato il 100° della classifica ATP al 100° architetto al mondo.
La classifica ATP arriva a 1500-2000 persone. Perché il confronto sia corretto ci devono essere 1500-2000 architetti professionisti AL MONDO ( PERDINCI !! 😀 ).
L’errore che hai fatto, te lo ripeto visto che non l’hai afferrato, è stato equiparare i tennisti iscritti ma NON professionisti agli architetti iscritti CIOE’ professionisti.
O stai sovrastimando le capacità dei tennisti amatoriali in campo, o stai grandemente, grandemente sottostimando le capacità professionali degli architetti (per cui chiunque sappia disegnare una casa, una strada.. anche un bambino, per te sono architetti). Mi auguro sia la prima perché non ho mai conosciuto un architetto che non sia giustamente orgoglioso della sua professione, ammesso che tu lo sia, perché dopo quello che hai scritto qualche dubbio me l’hai fatto venire.
Ho scritto “specialista di superficie”, come sia diventato “specialista sulla terra” è un problema che devi risolvere tu.
p.s: guarda quante partite sono state vinte per superficie e noterai perché ho scritto in quel modo.
Comunque sono casi esemplificativi, avrei potuto citarne molti di più, ma mi sono limitato a questi due che sono più eclatanti per dire che la specializzazione per superficie esiste eccome, solo che serve un occhio allenato e più esperienza per trovarli.
D’altra parte la selva di nuove superfici e condizioni di gioco ha reso più difficile fare la separazione rispetto ai tempi in cui c’era solo erba e terra, due superfici così agli antipodi che permettevano di distinguere facilmente chi fosse lo specialista di cosa.
Wawrinka uno specialista della terra battuta????? Vero che ha vinto un Roland Garros ma ha vinto pure Us open e Australian open…se vai a guardare risultati della carriera Stan ha vinto (tanto) dappertutto…su Delbonis sono d’accordo con te..senza mai raggiungere risultati eclatanti lo si può annoverare tra i pochi specialisti del rosso
Soliti dati sparati a caso. In italia gli architetti iscritti all’albo sono 153.000 circa, i tennisti con tessera 370.000.Alcuni tennisti non giocano match ufficiali come alcuni architetti fanno altro. Comunque la tua puntualizzazione è, come spesso accade, inutile visto il paradosso espresso. Peccato, hai competenza ma esprimi sovente una stucchevole saccenza. Architetto o tennista mancato?
Enzo mi pare che ti fai influenzare dai risultati recenti, sottovalutando che Berrettini ha una percentuale di vittorie su erba che lo rende uno dei favoriti al mondo e il primo in Italia a vincere Wimbledon.
Ah, non sapevo che gli architetti maschi nel mondo fossero 1500-2000. Sono più rari dei notai in Italia.
O forse stavi estendendo il numero di tennisti anche a chi non gioca una partita ufficiale?? PERCHE’ in quel caso sarebbe lo stesso che dire che chiunque disegna una casa, un ponte, una strada su un pezzo di carta alla bell’e meglio rientra nella categoria architetti. (e quindi quasi tutti i bambini vanno chiamati architetti da domani 😀 )
Che non esistano più gli specialisti è una scusa di chi non vede più errori pacchiani dei tennisti quando cambia la superficie di gioco.
Gli specialisti di superficie esistono ancora eccome (chiedere a Wawrinka e Delbonis), solo che serve una maggiore specializzazione da parte dello spettatore perché le differenze non sono più eclatanti.
Enzo mi pare che ti fai influenzare dai risultati recenti, sottovalutando che Berrettini ha una percentuale di vittorie su erba che lo rende uno dei favoriti al mondo e il primo in Italia a vincere Wimbledon.
Ah, non sapevo che gli architetti maschi nel mondo fossero 1500-2000. Sono più rari dei notai in Italia.
O forse stavi estendendo il numero di tennisti anche a chi non gioca una partita ufficiale?? PERCHE’ in quel caso sarebbe lo stesso che dire che chiunque disegna una casa, un ponte, una strada su un pezzo di carta alla bell’e meglio rientra nella categoria architetti. (e quindi quasi tutti i bambini vanno chiamati architetti da domani 😀 )
Fra l’altro, ora che anche Passaro è uscito al secondo turno un solo italiano è rimasto per un ipotetico quarto di finale…che trisezza…
È sempre questione di misure. Per me un 100 del mondo è un giocatore di alto livello come lo sarebbe il 100imo giocatore di calcio o il 100imo architetto (nel mondo siamo tanti e tanti sono i giocatori di tennis).
Quindi se fai quarti, semifinali o finale a Wimbledon (quanti sono arrivati a tanto? ) sei un giocatore di altissimo livello. Non un “fenomeno”(se si intende accomunarlo ai Nole, Federer,Connors ecc) ma se lo consideriamo un buon giocatore allora perdiamo la misura delle proporzioni. E di qui purtroppo le critiche sul rovescio scarso che e inferiore al dritto, non scarso altrimenti un monco non fa finale Slam(dicevano lo stesso del dritto di Edberg).
E’ molto difficile stabilire dove finiscono i demeriti di uno e cominciano i meriti dell’altro.
Carballes ha giocato molto bene in risposta (sembrava Djokovic cit. Tennis Tv), bisogna vedere se le prime di Berrettini erano al suo normale livello.
Comunque non mettiamo in discussione un giocatore che ha fatto la finale di Wimbledon ed è stato n.6 nel ranking mondiale, sennò siamo proprio frequentatori di bar sport…
Berrettini non era neppure tanto “scentrato” ma non appariva neppure tanto determinato, del resto ha pagato il prezzo della “rimpatriata”… tanti amici di infanzia da incontrare, cene e forse qualche brindisi! Non è mai capitato a voi?
Cari utenti, vicini e lontani,
vicini.. al il mio modo di vedere e proferire parola,
lontani.. per gli aspetti che non condivido e per la maniera di esporre certi concetti;
al solito, dopo aver visto l’ esito di una partita giocata dai nostri, ebbene al solito.. le solite.. esternazioni di assoluta enfatizzazione, se l’ esito è positivo, o di scoramento e negatività, se purtroppo come ieri è avvenuto, l’ esito è frutto di una sconfitta.
Nello specifico parlando di Matteo vorrei essere il più equilibrato possibile, dire che la partita l’ avrebbe potuta vincere due, tre volte, è dire poco, ma è anche vero che l’ avrebbe potuta perdere, come è avvenuto, altrettanto volte, e non sarebbe stato una bestemmia.
Dopo il secondo set, la sua resistenza di stare in campo, era abbastanza precaria, e spesso era stato salvato da errori e concessioni fatte dall’ avversario, che per chi non frequenta, almeno televisivamente, questo sport, sembrerebbe un alieno disceso da Marte, ma assicuro che lo spagnolo è in grado di queste performance, come del resto è in grado negativamente il nostro Berrettini.
L’ anno è trascorso con innumerevoli condizionamenti psico-fisici, infortuni, covid, situazioni sentimentali che hanno anche il loro peso specifico sui risultati di un atleta, e pensare che a fine stagione tutti questi eventi negativi non precludano i risultati, significa non avere onestà mentale. Credo che in pochi potevamo pensare positivo nella rincorsa alle finali di Torino, sarebbe stato una conquista sorprendente, conoscendo il ragazzo, con tutte le sue positività, ma ahimè con tutte le sue frgilità fisiche.
Io credo che bisogna accettarlo così com’è, spero soltanto che possa recuperare per la Davis, che attualmente è l’ obiettivo che più ci preme.
Si vede che Zuppetta la pizza e birra le ha offerte solo a te
Gli esaltati li vedete solo voi
Al contrario ci sono i disfattisti a oltranza come voi che cercano di girare la fritatta
La verità è che qui nessuno parla di padroni del mondo (vi sfido a trovare un solo esempio, UNO, in cui qualcuno lo ha scritto)
Quello che si dice GIUSTAMENTE è che a livello next gen siamo la nazione migliore del mondo attualmente. E SONO FATTI!!!! NON LUPINI!!!!!
La verità è che voialtri siete sempre pronti a denigrare i nostri atleti. Noi siamo obiettivi e pronti a criticare i nostri quando sbagliano. ma siamo anche tifosi e ci esaltiamo quando vincono, anche tornei minori
Tutta qui la VERA verità (tenetevi pure la vostra ché i paraocchi li avete voi!!!)
Quoto parola per parola! FIT svegliati!!!!
Novantadue minuti di applausi a te
Novantaduemila pernacchie al diversamente competente che ha messo pollice rosso a te e me
Gente che ragiona a luoghi comuni e qualche concetto appiccicato in fronte con la saliva
Berrettini è più forte dello spagnolo a prescindere dalla superficie di gioco. La serata storta può pero’ capitare a chiunque e in questi casi anche i più forti faticano e rischiano la sconfitta con avversari inferiori. Se segui il tennis da un po’ converrai con me che non esistono più i “terraioli” di una volta…
@ Lupin (#3358643)
Fratello o figlio?
Ottimo spunto di riflessione.
Quotiamolo.
@ Pier (#3358583)
Sono d’accordo con te, però per favore, lascia perdere le iperboli, niente altissimo. Berrettini è un buon giocatore che forse ha raggiunto il massimo della sua parabola e sta iniziando la fase discendente. Non è detto che sia così al 100%, ma i sintomi ci sono. enzo
Mi fa sorridere sentire nel 2022 il termine “terraiolo”, retaggio di un tennis che non esiste più (ahimè). Io sinceramente da circa una decina di anni non vedo più giocatori capaci di fare risultati solo sul rosso come una volta,gli specialisti intendo dire. Forse qualcuno ha ancora negli occhi le gesta dei Berasategui e degli spagnoli di quella generazione o degli argentini Coria (il fratello forte di Federico), Gaudio etc..oggi i tennisti sono per la stragrande maggioranza molto più adattabili ad ogni tipo di superficie di una volta e lo stesso Carballes, dipinto come terraiolo, ha dimostrato che sul duro sa muoversi molto bene
Semplice: che siamo i padroni del mondo ci sono i soliti leggermente esaltati di questo forum, la realtà dura e cruda l’hai appena scritta tu!
Ho visto secondo e terzo set. Berrettini non ha giocato male. Con 3 errori in meno sulle palle corte avrebbe vinto lui.
Ho l’impressione che a Firenze ci sono state troppo distrazioni extra tennis ed è mancata la concentrazione, magari anche l’allenamento
Brutta sconfitta, soprattutto per come è maturata, ha preso un 5 a 0 nel terzo set dal 5 a 2 che per uno come lui è cosa quasi incredibile, purtroppo dai Queens non ha più recuperato la forma ideale, è un dato di fatto, capita anche ai migliori
Di quali punti stiamo parlando? Non ne ha fatto nemmeno uno a W….
Ti arrabbi con ì luogo comunisti…allora c’è speranza!
A me sembra che Carballes Baena abbia fatto una partita straordinaria, riprendeva tutto!
Complimenti allo spagnolo.
Un buon Berrettini si è fatto sorprendere da un avversario on fire. Sul 5-2 ha mollato la cazzimma e Baena si è fatto largo. Ci vuole più cinismo e cattiveria, no mercy, come fanno i colleghi iberici. Forza Matteo, sto arrivando a Vienna per te.
@ Emma_Woodhouse (#3358536)
Essere terraiiolo nel tennis e la descrizione per il giochatore che e pronto a sofrire durante il giocho con scambo prolungati, al confronto con gli sparratori che intendono vincere con due colpi, servizio e dirritto, che altro non gli hanno imparato.
@ TOROROSSO (#3358495)
Giusto
Ce forse qualcunovicino a Matteo, parenti, vicini di casa, staff, per consigliarli di spaccre la pallina piu forte, che i colpi diventano PIU
PRECISI E CONTOLABILI, aumentando la velocita di essrcuzzione.
Tra i molti commenti che ho letto trovo il tuo quello che più si avvicina ai miei pensieri. Vedo lo sguardo di Matteo più cupo. Temo non ci saranno buone nuove, in termini di risultati, da qui alla fine dell’anno. Spero di essere smentito, ma si sta incanalando male e le ambizioni deluse pesano sulle spalle, pur forti del nostro guerriero. Credo che la davis, dovesse andare bene, possa dargli quella scintilla per riaccendersi….sempre con Matteo <3
@ Tony_65 (#3358596)
Lui con i punti non assegnati a Wimbledon non c entra perché non ha partecipato..eh eh
Lo spagnolo ha fatto una grandissima partita, Matteo non è al top e la sconfitta non mi sorprende. Il tennis ad alto livello è così. Un top 20 non in forma può perdere al primo turno di un 250. Senza fare troppi drammi. Il problema è di che pensa che Matteo sia al livello dei primissimi. Sempre solo applausi
Temo che l’apice della carriera Berretto l’abbia già raggiunto ed ora è iniziata la discesa! Forse solo l’erba potrà tenerlo ancora in piedi!
Sinceramente?
Resta il migliore! Perché lui non ha la forfora ma la previene!!!
Beh, modesto non mi sembra affatto. Come già scritto, un tennista da anni in top non può definirsi di certo un modesto. Non è continuo, questo sì, ma se si trova in serata di grazia come questa sera ( un autentico muro ) può dar filo da torcere a chiunque e questo chiunque oggi è toccato a Berrettini.
Quest’anno è un po’ così per Matteo. Tra infortuni, COVID, punti non assegnati a Wimbledon: insomma è un’annata storta. Speriamo si possa concludere nel migliore dei modi con la Coppa Davis, raddrizzerebbe un po’ la stagione.
Vedo che mi hai risposto nel merito..
Carballes avrà pure giocato bene, non lo metto in dubbio. Nel terzo set gli entrava tutto, ma Matteo oggi lo vedevo completamente fuori dalla partita. Siamo a fine stagione perciò poco male, ma dall’inizio della prossima bisogna ricominciare a martellare.
Oggi Matteo ha giocato da top 50 qualunque. Tipo sonego l’altra sera o anche con più errori e meno intensità e zapata questo carballes lo batte facile. Era statico, lebto e ha fatto troppi gratuiti oltre a servire a tratti. I prossimi turni dello spagnolo proveranno che non é un fenomeno e che Matteo ha una condizione pessima attualmente.
E da quando il tennis si gioca sulla carta?
Xe peso el tacon del buso, Enzo
Fattelo tradurre da un veneto
Modesto un’ostrega. Un top 100 non è mai modesto. E poi che c’entra che non ha vinto slam Matteo. Zverev e Tsitsipas che mizzica di slam hanno vinto?
Caro Dancas
Yes and no
Perché CB ga fatto punti spettacolari ribaltando quel 30-0
Ha preso di tutto
Poi sul 5-4 Berrettini ha sparacchiato in risposta
E sul 5-5 la frittata era fatta e la frustrazione lo ha ucciso
Non sto giustificando Matteo. Ha perso però molto per merito di CB e ANCHE per qualche demerito suo nel non saper chiudere nei momenti topici
Ma di qui a crocifissione ce ne passa. Non ha giocato male. Bene no o non sempre. Ma male non si può dire
Partiamo dal presupposto che il numero 80 del mondo non è uno sprovveduto intanto. Poi che Matteo abbia picchi superiori grazie a colpi di ben altra efficacia è indiscutibile ma è altrettanto vero che il nostro non rientra nella, ristrettissima cerchia dei fenomeni per cui, se non in giornata, può perdere come capitava a giocatori ben più blasonati.Ma questo non sminuisce lo status di giocatore di altissimo livello, semplicemente dimostra che occorre essere intanto sempre concentrati , che mai bisogna sottovalutare l’avversario e che, in giornata no o comunque non brillante, occorre alzare il livello nei momenti topici del match.
E che puoi essere più alto e tirare più forte ma se non copri bene il campo la tua velocità ti si ritorce contro perché la palla, che tiri forte, torna anche indietro prima.
Quasi quasi mi commuovo
Un bel momento di solidarietà
Ora chiamo Maria de Filippi e vi iscrivo entrambi
Hasta la vista