Doping: sospensione provvisoria dall’attività per lo slovacco Andrej Martin
Il trentaduenne slovacco Andrej Martin, attuale n.203 del ranking ATP in singolare ma arrivato alla posizione n.93 nel febbraio 2020, è stato fermato provvisoriamente dall’International Tennis Integrity Agency (ITIA) dopo essere risultato positivo ad una sostanza vietata (SARM S-22) in un controllo effettuato durante il torneo Challenger di Bratislava del giugno scorso, in cui perse al primo turno dal ceco Svrcina in due set.
Martin è sceso in campo fino a pochi giorni fa, disputando l’ultimo torneo a Trieste (ko al primo turno contro Marco Cecchinato). In attesa di ulteriori sviluppi sulla vicenda, al giocatore è proibita la partecipazione a qualunque evento del circuito professionistico: al tennista di Bratislava è stata contestata la violazione del regolamento antidoping e la sua sospensione è scattata ufficialmente il 22 luglio.
TAG: Andrej Martin, Doping
6 commenti
Sottoscrivo tutto Ma secondo me la pagliacciata dell’antidoping riguarda tutti gli sport e non solo il tennis Quando si affronta questo argomento io penso sempre al povero Pantani letteralmente ucciso dall’ipocrisia che c’era e c’è sulla questione doping
@ robdes12 (#3297327)
Ciao, sono nel tennis che conta da 30 anni. Conosco parecchi giocatori dai 300 ai 10 atp, i loro team, le sinergie all’interno del tour. Credo con onestà’ nel lavoro, nel sudore e nel l’impegno, da sempre, nello sport come nel lavoro. Personalmente non ritengo che Martin abbia commesso una violazione da consapevole. Ci sono molti casi di doping indiretto, e non mi riferisco a scuse becere come quella del bacio dato ad una ragazza che aveva sniffato o altre baggianate del genere atte a coprire cavolate fatte inconsciamente. Credo in questo caso che Martin abbia seguito una pratica terapica senza andare a leggere il dizionario. Il tennis di oggi e’ una macchina che ti logora il fisico come se fossi ogni giorno sotto un torchio.. lui dovrà dimostrare la sua innocenza al di là del tutto, ma il pro va visto e monitorato nel corso della sua carriera. Andrej non ha mai destato sospetti, forse con gli anni ha avuto traumi e forse si è’ rivolto ad un dottore per curarsi. Ci sta che un medico ti prescriva medicine o cure che hanno l’intento di farti recuperare e che il giocatore depresso le assuma . Un conto è’ il nandrolone, equiparabile ad una droga, ma nel suo caso si parla di sostanze al limite. Io, nel mi caso, ho sostenuto una orazione di ernia L5S1 nel 2012. Il medico che mi ha operato mi ha prescritto pastiglie di gabapentin 400 per i dolori lancinanti che avevo. Questo farmaco sulla scatola aveva un segnale grosso come una casa con scritto DOPING. Ma era l’unico nel mio caso che faceva al caso mio per alleviarmi le botte di dolore. Non e’ il caso di Martin sicuramente, ma prima di sbattere il mostro in prima pagina (quando tanti altri mostri se ne stanno sul divano tranquilli e protetti) bisogna provare la innocenza il non coinvolgimento in azioni dolose e non volute ne perpetrate.
Tortellini, bistecca o carezze al cane contaminato? 😀
Stavolta quale sarà la scusa per affermare la propria estraneità ai fatti? I 5 integratori contaminati della Haddad? Il bacio a una ragazza che assumeva la sostanza trovata o magari l’aver fatto sesso con lei? L’antidoping nel mondo del tennis è una pagliacciata, accettano come scusanti o prove di insussistenza di reato elementi che in molte altre discipline non verrebbero neanche prese in considerazione. Tanto vale che liberalizzino l’uso di sostanze illecite, così, se non altro, si pareggerebbe il conto anche se senza curarsi della salute degli atleti. Dopo tutto il corpo appartiene alla persona che lo occupa, e quindi ognuno è libero di trattarlo a proprio piacimento. Credo poco alla disinformazione degli atleti o alla loro mancanza di consapevolezza, ma finchè puntualmente ci credono le associazioni tennistiche, va bene così, ahimè.
@ Vasco92 (#3297306)
Beh questo è già più grosso e un ex top 100
@ Vasco92 (#3297306)
in Spagna potrebbero dire lo stesso, dei controlli in Italia, visto il boom di nostri giocatori nei 200 e oltre, ma che ragionamento “lungimirante” è mai questo?