Italiane nei tornei ITF: I risultati di Domenica 31 Luglio 2022 (Finali)
31/07/2022 08:04 16 commenti
W15 Kottingbrunn 15000 – Final
[3] Dalila Spiteri vs Manon Arcangioli ore 10:00
TAG: Italiane nei tornei ITF
W15 Kottingbrunn 15000 – Final
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Le scholarship di cui la stragrande maggioranza dei ragazzi usufruisce comprende tutto, vitto alloggio libri tasse scarpe corde e persino racchette.
@ Pier (#3287971)
Ti ho parlato di eccellenza e di una scholarship che comprende anche vitto e alloggio oltre che il pagamento di tutta la parte sportiva. Per le scelte geografiche ci devono vivere loro quindi contente loro…
Certo per chi conosce gli States da italiano troverai ben poche persone che alla florida preferiscono Virginia e per il tennis l’università di miami guarda il ranking è top 10 first division
Cmq l’argomento è complesso e nn facile da approfondire
Ti ringrazio di queste informazioni ma che l’Università costi 80.000 l’anno è falso, puoi cercarti i costi sul sito Niche, mettere l’Istituto ed avrai i dati dove, tra l’altro, scoprirai che il problema non sono i costi ma il tasso di accettazione basso( Harvard 5%, Massachusetts Institute of Technology-la n.1- del 7%).
La classifica non viene guardata ma curriculum e video si.
Una delle migliori università americane è la Virginia Tech ad esempio, la Florida non è il paradiso anzi.
Ah, premessa: ho due figlie che sono da un anno li grazie allo sport e prima erano a Miami, e da lì sono scappate, per trovare due soluzioni diverse.
Con questo commento dimostri una certa miopia. Non si sponsorizza nessuna pseudo scuola,si parla di poter sfruttare una borsa di studio per una università americana, se le chiami pseudo scuole alla miopia aggiungi dell’altro.
Lo spunto era la vittoria agli assoluti di 2a categoria, non proprio un torneo senza concorrenti di valore.
Siccome però la butti in caciara e vuoi stare sul pezzo ti faccio notare che si è parlato di fare l’istruttore e non il maestro cui tu credi di dare 30€ l’ora peccato che si paga pure la quota campo (doppia), spesso una percentuale al circolo(altrimenti i maestri girerebbero per varie strutture ma in quel caso dovrebbero acquistare il proprio cesto con relative palle).
Come detto da Marcus91 ognuno deve fare ciò che vuole ma, resta un aspetto: perché nessun professore dice a babbo e mamma “suo figlio può diventare un dirigente/CEO” ecc? Mentre crediamo (genitori) a chi ci dice “può entrare nei 100 con un lavoro full time”?
È questo che si vede da anni ed i risultati sai quali sono? Beh è come avere un figlio laureato in, ipotesi, architettura, cui si apre uno studio e fatturando ZERO gli si pagano le bollette.
È un professionista?
@ Pier (#3286799)
La classifica Italiana non viene guardata. Conta il ranking ITF under18 e l’utr, Universal tennis ranking. Per quanto riguarda la parte oltre il tennis trattasi di una eccellente opportunità di crescita in ottica futura lavorativa, le migliori università costano in media 80 mila dollari anno, e un’ottima esperienza di crescita personale. Il tema della conoscenza della lingua inglese che causava anche problemi di ambientamento e di adattamento è reale tanto che molte università richiedono un punteggio minimo a dei test di inglese come requisito per essere accettato. Ti ripeto gli stati uniti hanno una complessità geografica climatica e di usi e costumi che rende per un italiano la scelta dell’università molto difficile. La Florida o la California sono molto diverse da Virginia e indiana o da Arizona e Texas
@ ilpallettaro (#3286615)
Costano poco da te i maestri tennis, dammi il tuo indirizzo così risparmio ben 30 euro all’ora. Detto ciò, preferirei fare il maestro di circolo e aver la possibilità di divertirmi, invece che studiare per anni e restare chiuso in un ospedale. Non siamo più agli anni 50 per fortuna. Però ricorderei per lo meno che questo è un sito di tennis, per fare sponsorizzazione a quelle pseudo scuole, consiglierei ai due utenti molto ripetetivi di cercare un altro sito
Mia figlia che a 13 anni era 2.6 e 14 faceva tornei da 25.000 dollari (perché vicino casa) è andata a fare quarto anno negli Usa e il 19 agosto parte per una ottima università privata con borsa di studio tennistica – accademica. A livello tennis il college è scarsissimo ma le interessa studiare perché di tentare di fare la pro non interessa.
In Italia l’avremmo finita a fare istruttrice primo livello a 5 euro ora.
Sicuro non abbia un’offerta top? Perché ad una 2.4 di mia conoscenza, ma conosco bene anche la Federica, è stata concessa in un università di ottimo livello in Virginia, e con ottimi fondi/strutture, una scholarship 100% e gioca in NCAA1.
La domanda poi diventa: frequentare con profitto un’università americana è penalizzante poi nel mondo del lavoro?
Io credo si trascuri piuttosto un altro aspetto: siamo certi che tutti i giovani tennisti siano anche ottimi studenti e siano in grado di leggere, elaborare e spiegare dei testi universitari in inglese?
A volte ho il dubbio che come per altri sport non ci siano né le basi né la voglia di studiare con impegno e si usi l’alibi della carriera tennistica.
Non fraintendere, ci sono ragazzi in gambissima ma gli scansafatiche ci sono eccome.
@ Ruggero (#3286779)
Mettiamoci pure che gli usa non sono solo New York la california e la florida e per un europeo si tratta di un forte cambiamento per stile cultura e regime alimentare
Il tema è complesso e spesso viene banalizzato. Le migliori offerte, full scholarship e extra money, provengono da università di first division e vengono indirizzate a top 100 itf under 18 che non sono le giocatrici a cui fa spesso riferimento pallettaro. La maggior parte di queste giocatrici rifiutano perché l’università usa non è il modo ritenuto più adatto per diventare giocatrice wta.
Le ragazze a cui si riferisce pallettaro sono oggetto di offerte diverse sia da un punto di vista economico che d qualità tennis. La Trevisan ottima ragazza eccellente tennista di buona famiglia non ha un’offerta di quelle top a livello economico ma ha cmq deciso di andare perché non pensa di voler fare la giocatrice wta
ad esempio nel 250 di atlanta hanno appena giocato giron , shelton, martin, tutti e tre prodotti del sistema ncaa: UCLA per giron, georgia tech per martin, university of florida per il giovanissimo shelton.
poi ci sono le accademie italiane, che al massimo tirano fuori dei 2.5, che costano decine di migliaia di euro, che raccontano che se vai al college USA con una borsa di studio è finita perché perdi i punti itf.
finché trovano qualcuno che crede a questa ridicola barzelletta, che è appagata se scrive “tennista professionista” sulla carta d’identità, che ha dei famigliari che spendo i soldi di un appartamento per mantenere il sogno adolescenziale dei propri figli, riusciranno a sopravvivere.
p.s. la trevisan studia medicina in una delle più importanti università del mondo in campo medico, per lei è garantito un futuro professionale a 5 zeri. per chi rimane in italia per non perdere i punti itf è previsto invece un bel futuro da maestro di circolo a 8 euro lordi l’ora.
Ma infatti non è questione di torto o ragione, ma la pesantezza di ripetere ogni volta lo stesso sproloquio. Io non mi permetterei di fare i conti in tasca a nessuno. Si fanno delle scelte tutte giuste o sbagliate, ma non siamo a dirlo.
O.T.oggi nei campionati italiani di 2a categoria vittoria della 2.6 Federica Trevisan sulla 2.1 Grimalska. Vero che a volte l’utente Pallettaro è ripetitivo però torto non ha : la Trevisan, 2002,anzichè girare per tornei tralasciando gli studi sull’onda di pie illusioni grazie ad una borsa di studio frequenta una signora università ad Austin (Texas), gioca e si allena costantemente e quando torna qualche soddisfazione se la prende.
Ovviamente ognuno fa ciò che vuole, se ci si vuole divertire senza dar peso alla formazione o ai rapporti costi/benefici è una scelta legittima ma il professionismo non è quello che praticano tutti gli atleti di cui si può leggere il livescore.
Arcangioli a distanza di 30 15.000 torna a mettere coppetta in bacheca.
Peccato per Dalida che ci ha illusi e alla fine ha dovuto dare spazio alla francese. Una settimana positiva
Brava comunque la Spiteri