Pietrangeli esalta Musetti: “È l’italiano che gioca meglio”
Dopo lo straordinario successo ad Amburgo, anche il grande Nicola Pietrangeli si è complimentato con il giovane azzurro.
“Ho chiamato Musetti per fargli i complimenti, dirgli che mi ricorda noi vecchi giocatori e può arrivare ovunque. Gli ho detto bravo dieci volte”, riporta l’agenzia Ansa.
“E’ stato fantastico, ha giocato da campione, ho cercato il suo numero, mi ha risposto dandomi del lei, ma io gli ho detto che non si deve azzardare e mi deve dare del tu. Per me è l’italiano che gioca meglio”.
“Mi piace molto vederlo giocare”, continua il due volte campione Slam a Parigi, “è molto tecnico, non usa tanto la potenza per fare il punto. Gioca un tennis diverso da tutti gli altri, è fantastico!”.
TAG: Lorenzo Musetti, Nicola Pietrangeli
@ velenopuro (#3280474)
Forse perché avrebbe sempre perso
Tutto giusto. Con le racchette moderne, ti basta avere un gran fisico ed una gran testa e arrivi tra i top ten, il talento conta molto meno. Speriamo che Musetti ci smentisca, ma vedere un giocatore come Ruud tra i primi 10 o Opelka tra i primi 20, dovrebbe far capire che il talento tennistico(ovvero l’ arte di saper maneggiare la racchetta), ormai conta molto poco.
Medvedev è un talentuoso, alla fin fine è quello che ha vinto più di tutti, 1 slam, 3 finali slam perse, 1 finals ecc., ma nessuno qui lo nomina, Perché? Anche l’occhio vuole la sua parte.
Perché la vita da professionista era molto più dura rispetto a quella da dilettante e Pietrangeli, amante della bella vita, non sarebbe riuscito a sostenerla.
Davvero Sinner ha detto questo? In quale intervista?
Musetti è solo più bello da vedere ma non si può certo definire al momento completo.
È efficace solo sulla terra dove il servizio non é un fattore.
Ma sul Veloce al momento le prende anche da servitori di medio livello come Fucsosics o Basilashili.
Purtroppo sul Veloce Lorenzo risulta troppo debole al servizio e troppo scarso in risposta per essere competitivo.
Quindi musetti più completo di Sinner? Al massimo solo su terra
Per chi ha qualche anno di più come il sottoscritto queste polemiche artificiali lasciano il tempo che trovano….se ci fossero stati i social ai tempi si sarebbe trovato noioso il tennis della Graf confrontandolo con quello della Navratilova….ma ben venga la varietà di schemi tra Sinner, Fognini Berrettini e Musetti….dopo un digiuno di 45 anni averne di questi problemi !!!
@ io (#3280477)
Sono d’accordissimo, è fuori discussione che Jannik sia ricco di talento,sia nei colpi che nel modo di stare in campo e di leggere la partita, a tratti è capace di diventare travolgente, e si sa che ha la potenzialità di arrivare tra i primissimi, forse anche in tempi brevi. Lore è un gran virtuoso di questo gioco, di stile classico,in forte progresso per quanto riguarda la tenuta mentale e la gestione di situazioni difficili, deve probabilmente un po’ assuefarsi a certe superfici e certi tipi di giocatore ma col talento e l’ambizione che ha mostrato in questi ultimissimi tempi dovrebbe essere un processo abbastanza spedito. Abbiamo già due grandi.
Musetti ha un gioco estroso, ma il dritto non è esteticamente un bel colpo, spesso in ritardo e molto farraginoso, dato che molti parlano di bellezza dei colpi, come se fosse più importante dell’efficacia. Dalla parte del rovescio è esteticamente bello da vedere, ma è sempre il solito discorso, si confonde il talento con l’estetica, non sempre coincidono.
Perché per parlare bene di qualcuno o qualcosa non è necessario fare il paragone…
“Musetti gioca un tennis fantastico”
alle mie orecchie suona completamente diverso da
“È l’italiano che gioca meglio”
Condivido con te Tinapica. È ormai un luogo comune che Berrettini sia solo servizio: non è vero! Ha dimostrato di avere colpì vari e di saper fare male anche con il rovescio, l’altezza gli dà più problemi nei movimenti ma sa sopperire bene con la tattica di gioco.
Chi gioca meglio non sempre è il più forte.Vedi Federer contro Nole e Nadal
@ enzolabarbera1938@libero.it (#3280285)
Enzo, non è proprio vero che Berrettini sia tutto incentrato sulla battuta.
Chiaramente è un suo punto di forza e che sarebbe scemo vi rinunciasse.
Ma anche da fondo campo è uno tignoso e quando verticalizza il gioco e va sotto rete è un signor giocatore.
Quindi per favore piantiamola di dire che vince solo perché forte in battuta: i turni di battuta avversari non si strappano con la propria battuta!
concordo con pietrangeli il miglior tennis italiano lo gioca musetti senza se e senza ma 😉
@ John (#3279897)
Auguri a caricare così tanto di spin un dritto con la racchetta di legno
Ma il talento non è la capacità istintiva di fare con facilità cose che gli altri fanno con applicazione,studio, allenamento? Ed allora la facilità straordinaria di Sinner nei colpi da fondocampo non è dimostrazione di enorme talento? Si, forse a vedere giocare Musetti vedi il bel colpo classico, l’eleganza del movimento, ma se guardi altre cose come la grande naturalezza di diritto e rovescio, non puoi non pensare che Sinner abbia un grande talento. Vi inviterei a guardare le immagini rallentate dei colpi di Sinner, e soprattutto la estrema decontrazione del volto (non digrigna,non si sfigura, non soffre), par che stia giocando a scacchi.
Oddio, tieni conto che ai tempi di Nicola i vari Laver, Rosewall & c non potevano giocare certi tornei perché professionisti
Mai capito perché Nick non si sia aggiunto a quel circuito. Sarebbe stato interessante
Mah… sarà… de gustibus.
Per me vedere giocare Sinner, con quei colpi vincenti da fondocampo, è una goduria immensa.
Con questo non voglio dire che non mi piace Musetti, tutt’altro!
Magari li avessimo sempre avuti giocatori di questo calibro!
Capitano, ti stimo e mi sembra un sentimento reciproco, ma se Medvedev fosse italiano mi offro volentieri per accompagnare tua moglie da Ikea…ma se Shapovalov fosse italiano dopo le sue frequntissime brutte figure tennistiche, ci vai con la tua anche insieme alla mia?
Memo male che qualcuno sano di mente ancora non lo hanno identificato e messo in un manicomio. Inzaghi e Paolo Rossi non avevano il fisico, non avevano una tecnica individuale sopraffina, non avevano potenza nel tiro ma avevano uno straordinario senso del gol. Immobile se possibile ha dei fondamentali ancora più scadenti ma è un goleador pazzesco. Di Natale, invece non se lo filava nessuno ma quasi tutti i gol sono da cineteca. Il tennis se possibile è uno degli sport dove ci sono talmente tante complessità che parlare del talento confondendolo con la sensibilità del tocco è ridicolo. Detta così uno dei giocatori più talentuosi sarebbe Bolelli. Lo stesso Fognini aveva (ne parlo al passato visto che siamo alle battute finali) due fondamentali clamorosi senza i quali ci faceva pippa con il solo tocco a meno di non giocare a “pittino”. Detta così, Connors sarebbe considerabile un giocatore privo di grande talento e invece ha vinto più di 100 tornei. Il suo talento? Una smisurata voglia di vincere e primeggiare. Nastase, che i più giovani neanche sanno chi sia, non rientrava nei primi 10 al mondo in nessun fondamentale ma è stato un grandissimo giocatore che spesso e volentieri al talentuoso Panatta non gli faceva vedere palla. E potremmo continuare all’infinito. Morale, ognuno ha i suoi gusti, ama questo o quel giocatore. Punto. Dopodiché per gli appassionati di Bolelli o di Connors contano i tornei vinti….
sono d’accordo con Pietrangeli.
si parla di bellezza del gioco, non di chi sia il più forte, è una valutazione soggettiva
io adoro Muso ,non ha l’anticipo di sinner ne la potenza di Berretto, ma sopperisce con la varietà dei colpi, delle rotazioni, degli angoli, della forza, della lunghezza.
Che ha il più bel tennis dei nostri è palese
Ognuno gioca a tennis con il bagaglio che ha: forza, impegno, carisma, classe, estro, talento, precisione, coraggio e non necessariamente chi ha talento e’ il più forte o chi tira randellate non riesce a vincere. Ma il giocatore più forte è proprio quello che riesce ad unire più elementi possibili di cui sopra. Detto ciò,Musetti gioca a tennis un po’ più di qualcun altro e stavolta ha vinto proprio perché e’ stato concreto e non ha osato colpi fini a se stessi ma ha giocato anche avendo come obiettivo il risultato, perdipiu’assistito da un’ottima forma fisica. Sembrava sempre quello che stava per arrivare al traguardo ma poi, cadendo improvvisamente, non riusciva a rialzarsi.Stavolta ha saputo coniugare con il talento un pizzico di concretezza in più e ciò e’ stato decisivo. In ogni caso, e’ bello tifare per i nostri italici proprio perché sono diversi l’uno dall’altro però, a mio parere, come classe Fognini e Musetti sono una spanna sopra tutti. In questo momento dispiace per Sonego e non vorrei che abbia intrapreso la via sprofondante del burrone di mageriana, travagliana e carusiana memoria: ci sta un’asimmetria totale fra i 2 Lorenzo. Per i restanti italiani delle retrovie, ci sono giovani di belle speranze che, credo, prima o poi si faranno valere negli habitat tennistici d’alto livello.
A me non piace Musetti perche’ si fa schiacciare contro i teloni dalla qualunque, anche dal
trecentesimo in classifica.
Vederlo fare il tergicristallo quasi fuori di telecamera quando e’ in basso, oppure come un puntino lontano quando e’ nel campo opposto, mi tedia. Poi ci sono quelli meno bravi che a forza di spingerlo contro i teloni cominciano a sbagliare e a fare gratuiti e lui la vince, ma che palle.
Tutto ciò l’altro ieri contro il forte e grintoso spagnolo non c’era… L’altro ieri si sono viste strategie, varietà di colpi, potenza quando serviva, invenzioni.
Oggi poca roba. Ci sta, ma la storia di vederlo sempre arrancare in fondo mentre il tizio di fronte e’ dentro al campo, anche a rispondere alle seconde…
È vero.
@ Motti (#3280267)
Vero, ma il loro tennis è rozzo, specie Berrettini, tutto incentrato sul servizio. Ai puristi piace di più Musetti, e allora? enzo
L’altro ha solo fatto finale a Wimbledon però…. E l’altro ancora e’andato 10 del mondo a 20anni
Guarda, anche qui ci sarebbe da discutere…
Per me il rovescio lungolinea in corsa di Musetti è il colpo più bello del circuito, ma chi dice che sia più geniale e/o difficile di una risposta vincente incrociata di Sinner su un servizio da 230 km/h?
Ritorniamo al fatto che è tutto soggettivo e che troppo spesso si confonde il talento con il gesto bello che salta all’occhio.
Le risposte di Djokovic ad esempio sono meno appariscenti di un dritto frusta di Nadal o di un rovescio di Federer, Gasquet o Wawrinka ma per niente meno geniali.
Servizio migliorato.
Ma soprattutto potenziato e migliorato il diritto che gioca con grande sicurezza (sventaglio favoloso).
Il rovescio lo conosciamo.
Che dire? Tra i primissimi nel mondo sul rosso, nessun dubbio.
E gli evidenti miglioramenti quando accompagnati da uno stato di forma eccellente lo fanno al momento un grande campione.
La partita con Bedene (si sapeva) non ha storia, abissale la differenza in campo.
Speriamo sappia adattarsi al meglio sui campi veloci: a quel punto la top ten gli starà stretta..
Sono d’accordissimo nonchè tifosissimo di Musetti, ma spero che Musetti con costanza e senza fretta (spesso controproducente) costruisca in un paio di anni una grande battuta e farà il salto anche sul veloce.
Se rimane sobrio Musetti diventerà un Federino.
Ma siete due dermatologi?
@ il capitano (#3279955)
Grande Capitano.
Noi ne parliamo da quindici anni, sia del talento che dei difetti. Ma cosa c’entra? Se parliamo di comportamenti e non di tennis, allora parliamo anche dei pugnettari, dei cantanti lirici, degli imbroglioni da covid, dei dopati e delle dopate seriali, degli evasori ed elusori fiscali, di quelli che a 17 anni sono già residenti a Montecarlo…
Per tua educazione: Pietrangeli era un terraiolo come TUTTI i tennisti i cui paesi erano ricoperti da campi in terra rossa, in un’epoca in cui i guadagni (scarsi) del tennis non consentivano a tutti il lusso di giocare in Australia, o negli USA, o semplicemente a Wimbledon. E tuttavia Pietrangeli come terraiolo, ha vinto non pochissimi tornei su terreni diversi dalla terra rossa. Mi bengono in mente Helsinki, Sao Paulo, Sydney, Colonia, Milano, Melbourne, e persino un titolo di doppio a Wimbledon, in coppia con Sirola.
Quanti tornei ha vinto il “giocatore da veloce” Adriano Panatta al di fuori dalla terra rossa?
@ giovatadde (#3280009)
Ma scusate, qual è il vostro problema? Pietrangeli ha detto “per me”. Vuoi vedere che uno che ha giocato e vinto come lui (a proposito: tu, giovatadde, cos’hai vinto?) non può esprimere un giudizio personale? E comunque io sono d’accordo con lui. Magari altri italiani vinceranno di più, ma lui gioca il tennis più bello da vedere
E’ il più bello da vedere. Però almeno ad oggi non è il più forte. Il futuro non lo possiamo prevedere. In ogni caso abbiamo tre ragazzi fortissimi, due lo sono già, l’altro potrebbe diventarlo.
Noi ne parliamo da quindici anni, sia del talento che dei difetti. Ma cosa c’entra? Se parliamo di comportamenti e non di tennis, allora parliamo anche dei pugnettari, dei cantanti lirici, degli imbroglioni da covid, dei dopati e delle dopate seriali, degli evasori ed elusori fiscali, di quelli che a 17 anni sono già residenti a Montecarlo…
Se lo dice Pietrangeli tutti muti.
Se lo dico io che Sinner è inferiore subito a ribattere .
Per talento (parere personale) intendo la genialità del colpo e per me Jannik è inferiore a Lorenzo. Sia chiaro che tifo tutti due allo stesso modo, poi chi vincerà di più non mi interessa, BASTA CHE VINCANO.
Non sapevo che il cemento outdoor fosse una superficie neutra, dove vincono tutti. Ho buttato via tutta la mia vita da guardone di tennis convinto che su qualsiasi superficie (cemento outdoor incluso), per ogni partita giocata ci sia il 50% di vincenti e il 50% di perdenti (come su tutte le altre superfici).
@ zedarioz (#3279971)
Sono d’accordo con te, e poi queste polarizzazioni tra gioco moderno e antico, tra gioco da fabbri e gioco da artisti lascia il tempo che trova. Ad esempio, Alcaraz esprime spesso una mano fatata e una lettura dello scambio sopraffina, poco da dire, altro che energumeno.
A Musetti però va concesso che nei suoi match si ha più spesso la sensazione che possa succedere ‘qualcosa’, una sensazione che un po’ destabilizza (cioè lascia sempre ansiosi su ‘quanto potrà durare’, ‘quanto è consistente’) questa sensazione è più raro provarla – che so – guardando Opelka o Carreno o chi vuoi,,,
ovvio che giocatore che riescono ad arrivare ai vertici come sinner e berrettini sono dei talenti. così come ovviamente sono talentuosi djocovic e ancora di più nadal, e non solo Federer.
questa cosa mi sembra scontata.
penso che in questo contesto si parla di talento come qualcosa che prescinde dalla capacità di tirare forte ed essere superconcentrati, ma come la capacità di saper usare il “braccio ” riuscendo a fare con naturalezza dei colpi che gli altri sanno fare ugualmente, ma non gli viene istintivo e sicuramente con minore facilità.
questa cosa ovviamente non si riflette solo i. bellezza del gioco, ma anche “forza” nel senso capacita di togliersi da situazioni di difficoltà con il “numero” d’effetto
Perchè? Uno che parla bene di Ventotene sottintende necessariamente che Capri e Panarea siano due cessi?
Fino a 2 anni fa piangevamo per il nulla assoluto, oggi litighiamo per chi gioca meglio tra due teenager fortissimi. Ma perché in Italia ormai ci dividiamo su tutto?
Vero. Concordo. E’ uno che ha chiuso la carriera vincendo solo 67 titoli. Stiamo messi male, se cominciamo a dare dell’esperto ad uno così…
Mauro N, condivido in pieno il tuo pensiero. Onore a Nicola Pietrangeli ma,sempre che il titolo riporti correttamente la frase, è una sua opinione personale che ovviamente rispecchia un modo di giocare simile a quello da lui praticato. Detesto le classifiche fra Rafa, Roger e Novak, figuriamoci quelle fra i giocatori italiani. Godiamoci la bellezza dei nostri giocatori e basta, è sufficiente.
@ Alb4647 (#3279908)
Bisogna poi vincere
Quoto Pietrangeli, domenica mi sono divertito a bestia, una gran bella partita tra due fuoriclasse ed il gioco di Musetti è sempre fonte di spettacolo.
Pienamente d’accordo.
Ps leggere aldilà dei gusti personali che Pietrangeli fosse un terraiolo e capisce niente di tennis… Ha espresso il suo parere e stop.
Come ha detto Paolo Bertolucci in chiave ciclistica,Sinner è adatto al Giro d’Italia e Tour de France, Musetti è per le grandi classiche come la Parigi Rubaix o il Campionato mondiale.
La racchetta di legno (che ho usato decenni fa) ti costringeva a saperla usare e non ti regalava nulla
Ai tempi di Panatta quello che batteva più forte era kruek.
A quanto? 130 mi pare.
Facile rispondere Desi tu, nemmeno le ragazzine battin così piano.
Ma prova a rispondere con un piatto così piccolo.
O la prendi al centro o la stecchi.
Prova a fare una difesa con la palla schiaffeggiata da sotto, va in tribuna ma dietro di te.
Mi ricordo che una vta Nastase sfidò un tifoso. Quello con la racchetta, Iie con un manico di scopa.
Indovina come finí.
Le racchette di oggi ti regalano tanto ed il talento vero ne esce mortificato. Ho visto dritti a 160 km è chiaro che non li prendi.
Ma i tempi bla bla, l’evoluzione bla bla.
Beh, prova ad iaginate che domani si presenti un220 cm c di 140 kg con una precisione assurda.
Paa che arriva a 260 o 270, non la vedi proprio.
E quello vince nche se è zoppo. Perchè al tiebreak tu magari un errore lo fai
Però il tennis sarebbe altra cosa
@ MansourBharami (#3279894)
Il dritto di Musetti non è che sia molto elegante. Per me, finche non si dimostra il contrario, Berrettini e Sinner sono con differenza gli italiani che giocano meglio.
Tranne tutti quegli sponsor che evidentemente non hanno capito nulla…per non parlare dei frequentatori dei siti internazionali che stravedono per Jannik, per non parlare degli spettatori, come ad esempio a Miami che facevano i cori “Sinner Sinner”..ma vuoi mettere con il titolare del campo del foro italico….
Esatto, si può dire che Musetti sia più elegante di Sinner, il talento è un mix di tante cose, non solo il bel gesto estetico.
Sinner ha un talento pazzesco per tanti aspetti fondamentali del gioco, non conta solo il tocco…
Rispondere coi piedi dentro al campo con pochissimo tempo di reazione ad esempio richiede un grandissimo talento, che Musetti ad esempio al momento non ha.
Fra l’altro è vero che Musetti fa tanti punti spettacolari ma allo stesso tempo per gran parte della partita si mette dietro a remare in attesa dell’errore dell’avversario, non proprio il massimo dello spettacolo eh.
Ma sei serio?
Ma si! In fondo, Pietrangeli è uno assolutamente non attrezzato per valutare un giocatore di tennis…
In fondo, nel tennis di fascia alta (ai suoi tempi non esisteva l’ATP) ha giocato solo 1077 incontri, vincendone 756. Cosa volete che sappia, di tennis…
In effetti Pietrangeli fa capire che è tutto il mondo che lo pensa…
Musetti ha vinto quando ha reso il suo bel tennis anche pratico ed affidabile. Non ha vinto il Musetti che fa un numero dopo l’altro ma quello che ha difeso bene, ha anche sofferto in difesa senza tremare, ha battuto con continuità senza mai scoraggiarsi. E’ il Musetti che sale nei fondamentali e li rende inattaccabili e continui quello che porta a casa gli incontri. Non necessariamente la sua versione più spettacolare.
Il problema e’ che bisogna tradurre tutto in concretezza e continuita’, altrimenti si e’ come quei giocatori di calcio, che non riescono a fare il salto di qualita’ e rimangono tutto fumo e niente arrosto, tipo Cassano e Balotelli.
Essere stato un Grande in uno sport non significa essere per forza uno che si “intende” dello sport che ha praticato. Spesso, difatti, i grandi dello sport non sono mai stati nè grandi allenatori, nè grandi “scopritori” di talenti…. Intendersi di uno sport, nel senso vero del termine, è qualcosa di più profondo che esula dall’essere stati dei Fenomeni nel proprio sport… Almeno secondo me, naturalmente.
dopo l’incontro di Musetti mi sono rifatto gli occhi con Cecchinato contro il modesto croato
Hai ragione, probabilmente Pietrangeli ha caricato di emozionalità soggettiva questo suo complimento, il senso credo fosse il voler sottolineare uno stile elegante e aggraziato che al giorno d’oggi risulta una rarità. Personalmente ho un’adorazione per Sinner, fare paragoni tra giocatori così diversi non ha nemmeno senso. Il bello sta proprio nell’avere sotto la stessa bandiera una schiera di talenti tutti diversi fra loro.
Ognuno è giusto che dica e scriva ciò che pensa.
Secondo Pietrangeli, Musetti (che a me piace molto, ma ogni volta che inizia una sua partita ho sempre una sensazione, diciamo “negativa”, come se potesse non farcela) è il tennista “italiano che gioca meglio”.
De gustibus.
Ma tra giocare meglio e vincere (mantenendosi vincente), il passo non è breve.
Mi auguro che Musetti, come ho già scritto varie volte, continui nel percorso di crescita fisica e psicologica intrapreso, affinchè raggiunga una posizione stabile tra i primi 10 del mondo…. per il resto chissà.
Ma ad oggi, secondo il mio modestissimo parere, Lorenzo (pur giocando benissimo, ma non sempre) è ancora un gradino sotto ai vari Sinner, Alcaraz ecc….
Spero che riesca a colmare il gap quanto prima così da poter smettere di “soffrire” prima dell’inizio delle sue partite.
Giocare bene non equivale a vincere e nello sport (specie professionistico) vincere è molto più importante che giocare bene…
Infine, vorrei dire a Pietrangeli che la racchetta di legno è come il pallone con la cucitura esterna a coprire la valvola per gonfiarlo, pezzi d’antiquariato; il mondo, come lo sport, va avanti ed i ricordi (pur bellissimi) fanno parte del passato, adesso siamo nel presente e guardiamo al futuro, ma sempre grazie al Grande Nicola Pietrangeli per quello che fu.
Lo stesso Sinner, ha detto che Musetti è più completo di lui.
Bisogna sempre vedere se sei più vincente.
Che però dovrà svilupparsi anche su altre superfici.
eh però
Da anni seguo il tennis, Pietrangeli non si è mai sbilanciato così palesemente verso un giocatore, coprendolo di lodi. Il gioco di Musetti, quando è in vena, è veramente il più bello. Stasera si ricomincia contro Bedene enzo
per me l’italiano che gioca meglio è quello che vince di più. Sottolineo per me e quindi non si discute ho ragione io condividendo quello che dico 🙂 quindi anche Pietrangeli può dire la sua Chapeau (cit.)
Vogliamo parlare delle macchie di Fogna?
E ha ragione. Musetti ha uno stile di gioco che potremmo dire fuori dai tempi. Mentre la stragrande maggioranza dei suoi colleghi ferisce di teghe (e per carità, ben venga se rispecchia le loro attitudini), lui pennella i colpi con una naturalezza ma al contempo efficacia, che si fa fatica a prevederne gli effetti. Ha un gioco bello da vedere, creativo e vario. E se fino al secondo set di domenica scorsa, si poteva pensare che ci sarebbe voluto del tempo perché acquisisse del sano cinismo, alla fine del terzo la “lezione” era già imparata, digerita ed esibita. Ha regalato belle emozioni e tutti speriamo, per lui e per noi, che ne arrivino tante altre ancora.
Commento di Pietrangeli che potrebbe fare più bene a Sinner e Berrettini che a Musetti 🙂
Secondo me Fognini più di Musetti, sarebbe stato fenomenale con le racchette di legno. Musetti lavora moltissimo la palla, tanto topspin con entrambi i colpi, figlio delle attrezzature moderne.
Speriamo bene perché è linfa vitale per il tennis
…è quello che gioca meglio e a più talento tra tutti gli italici in assoluto ed è anche il più divertente tolto fogna,unica macchia sul successo di Amburgo l’episodio del doppio rimbalzo che non mi è piaciuto per niente…
Esatto. De gustibus. Io preferisco Sinner a Musetti, perchè Sinner vuol fare i punti in proprio, Musetti carica tantissimo il dritto per togliere potenza agli avversari, anche se usa angoli e lungolinea in modo fenomenale. Infatti della partita con Alcaraz mi è piaciuto moltissimo il fatto che spesso lo ha sfondato col dritto anomalo molto potente. Spero che Musetti impari a giocare bene sul veloce outdoor, in quel caso il confronto di stili sarebbe ancora più affascinante perchè la terra lo favorisce molto, il cemento outdoor è una superficie neutra, dove vincono tutti. Mentre l’indoor favorisce nettamente Sinner.
I complimenti del campione Nicola Pietranfeli sono ben meritati. Musetti gioca un tennis molto bello da vedere. Spero sia solo l’inizio di una gran carriera.
Musetti è secondo me la versione migliorata di Cecchinato. Anche il siciliano nel suo anno al top della forma era bello da vedere ( su terra) speriamo che Musetti riesca a fare sulle altre superfici quel salto di qualità che il Ceck non è riuscito a fare. Al momento il rendimento fuori dalla terra è l’unico ( enorme) limite di Lorenzo. Esattamente come Ceck.
Non mi piacciono per niente queste considerazioni categoriche e trancianti.
Gioca meglio? Forse è il caso di dire:” per me”.
La gente ha un modo errato a mio avviso di considerare il talento, che molto spesso confonde con la bellezza, eleganza del gioco.
Definiamo Federer il talento per antonomasia ma in realtà dovremmo definirlo quello più “bello” “estetico” “elegante” da vedere. Quelli di Nole e Rafa non sono forse talenti? Non è pure un talento quello di saper tirare randellate potenti e precise da fondo campo? Oppure quello di spremersi in allenamento più di altri? , quello di restare lucidi e concentrati/freddi più di altri?
Ecco, io non riesco a percepire Musetti più talentuoso di Sinner, più bello da vedere sicuramente si.
Aggiungo solo ora che il “per me” c’era, il titolo dell’articolo era fuorviante.
Al di là dei risultati, per me vedere giocare Musetti e Shapovalov è solo goduria. Guardare Medvedev o Zverev, beh, ecco, è come andare all’Ikea con mia moglie.
Mi sembra un po’ scoprire l’ acqua calda, il vero quid è sapere che il tennis di Muso non è solo bello e un po’ matto, ma che sia anche vincente agli alti livelli
con le racchette di legno musetti sarebbe numero 1 del mondo indiscusso
Penso che chiunque abbia preso in mano una racchetta non possa non apprezzare il gioco di Musetti.
Ha gran ragione!!!
Amen
In effetti tecnicamente è delizioso.
Il segreto di Musetti è la NONNA!
Non male come giudizio da uno che di tennis se ne intende!
Per caso Pietrangeli ha nominato il mago Olelma? Vuoi vedere che sotto le mentite spoglie di Givaldo Barbosa si cela il grande piacione del tennis italiano?
AHHHH come gioca Musetti! Cit.
Diciamo che lo stile di Musetti è delizioso, il rovescio a una mano davvero un gran colpo ma sottolineo che è una questione di stile di gioco.
Io preferisco Musetti a Berrettini e Sinner così come preferisco Federer a Djokovic e Nadal.
De gustibus.
Visto che il senso è sempre quello potevate mettere come titolo: Pietrangeli distrugge Sinner e Berrettini
Direi che non ci vuole molto ad affermare quello che dice Pietrangeli, basta guardare. Ma evidentemente ci sono coloro che preferiscono un gioco più monotono.
Musetti in alcune giocate ricorda quei tennisti talentuosi anni 70-80 che giocavano con le racchette di legno prima di passare al carbonio
Che sia il più bello da vedere(in generale, non solo tra gli italiani) è fuori discussione.
L’ eleganza e la varietà di Musetti non hanno eguali.
Speriamo che continui ad essere anche vincente.
Lorenzo non deve adagiarsi sugli allori per i complimenti ricevuti, ma lavorare ancora tanto, perchè ha ancora divesr difetti che si evidenziano suprattutto sulle superfici veloci.
Di certo non gli fa difetto il talento.
Beh, ha scoperto L’ acqua calda.
Nicolone buongustaio