Da Verona: Il resoconto di giornata con interviste e con il programma di domani
Il focus sul torneo da parte dell’ex tennista professionista.
Il suo volto tradisce tutta la tensione di questi giorni. Non è facile, siccità compresa, gestire un torneo che ha tutte le carte in regola per avvicinarsi ad un ATP 250. A cominciare dalla location, gli spazi dello Circolo Tennis Scaligero e lo splendido impianto del centrale. Se poi, a tutto il contorno, ci metti pure un livello agonistico straordinario, capisci che chi non è presente si perde davvero molto.
Fuori Simon, Mager, Tomic e il finalista dell’ultima edizione, Serdarusic. Che cosa significa? L’abbiamo chiesto al direttore degli Internazionali di Verona, Viktor Galovic.
“Significa molto” racconta, “e cioè quanto il livello del tennis si sia alzato. Fino alla trecentesima posizione del ranking tutti sanno offrire un ottimo gioco. Tra chi è 50 e chi viaggia sui 250 non c’è più quella differenza abissale di un tempo. I risultati di questi primi giorni lo fanno capire e lo spettacolo è assicurato”. Fino a due stagioni fa Galovic, croato stabilitosi in Italia giovanissimo, faceva parte di questo circo cresciuto all’ombra dei vari Djokovic e Nadal. Viene naturale domandarsi chi l’ha impressionato di più come crescita tecnica e fisica. “Certamente” commenta l’ex davisman, “Agamenone migliorare tantissimo. Già solo il risultato dell’anno scorso lo dimostra”.
Chi sono i favoriti?
“ Oltre all’argentino, vedo bene Gombos che è un tennista molto solido ed ha esperienza e poi Cecchinato che sta vivendo una nuova carriera. Marco ha giocato finora un tennis preciso e di grande qualità”.
Infine una nota importante che riguarda la voglia che c’è di grandi appuntamenti a Verona.
“E’ vero” conclude Viktor, “c’è stata finora una risposta di rilievo da parte del pubblico. Non pensavamo di arrivare già al 70% della capienza del centrale il lunedì. Speriamo di continuare su questa strada e le prenotazioni per semifinali e finali, lo stanno a confermare”
Due chiacchiere con Gilles Simon, ex numero 6 del ranking mondiale, che si è dovuto arrendere a Federico Maestrelli.
Il campione francese ha deciso di trattenersi ancora alcuni giorni per allenarsi e visitare la città…
Ciao Gilles, cosa ne pensi degli Internazionali di Verona?
“Una bella esperienza. Nella mia vita non ero mai stato qui. Ottimo club e atmosfera fantastica.”
Qual è il tuo favorito per la vittoria finale?
“Non lo so, penso che ci siano molti ottimi giocatori. Il livello è elevato. E’ molto difficile competere in una manifestazione così.”
Adesso che cosa farai il turista a Verona?
“Non solo. Resterò qui alcuni giorni per vedere la città ma anche per allenarmi (l’abbiamo incontrato al termine di una seduta ndr) perché non mi piace quando gioco non essere all’altezza. Devo essere più performante”.
Ore 16:00
Passa il turno Horansky su Agamenone. Il terzo giorno inizia con la vittoria dello slovacco che ha sofferto dopo il primo set, perso per 3/6 ma ha risposto con un perentorio 6/3, 6/4.
Sul Gran stand è andato in scena il primo doppio della giornata, che ha regalato tante emozioni. Passano il turno Dellien–Kestelboim su Kalovelonis–Manafov. Dopo la prima partita vinta da questi ultimi per 6/7 al tie-break, la coppia vincente ha ribaltato il risultato 6/3 e 10/6 al long tie-break.
Ore 20:00
Cecchinato, atleta molto apprezzato dai giovanissimi grazie ai social e appassionati di tennis, continua la corsa per gli ottavi di finale. Contro il connazionale Brancaccio ha chiuso il match per 6/3, 1/6, 6/2.
Nulla da fare per gli italiani Crivellaro-Zanotti. Nel doppio passano gli argentini Andreozzi-Duran per 6/2, 6/2.
Ofner si impone su Stebe. Il tifo della città si è fatto sentire. Nel centrale, l’atleta che ha portato lo Scaligero in serie A, ha vinto per 6/4 e 7/6 al tie-break questo derby austro-tedesco.
Ore 21:00
Martinez-Vavassori centrano i quarti contro la coppia italiana Brancaccio-Pellegrino per 6/3 e 7/6 al tie-break.
Ore 23:00
Al calar del sole si sono accesi i riflettori su Gigante-Gombos.
Davanti ad un pubblico record, oltre mille persone, per un sedicesimo di finale, si è imposto per 7/6 al tie-break e 6/3 sull’italiano Gigante.
Appuntamento domani alle 12:00 con Maestrelli-Bonardio e sul grand stand il doppio tra Fonio-Oradini contro Galarza-Lipovsek Puches.
Center – Ora italiana: 12:00 (ora locale: 12:00 pm)
1. [Q] Francesco Maestrelli vs Riccardo Bonadio
2. [Q] Jerome Kym vs [7] Alexandre Muller (non prima ore: 15:00)
3. [5] Flavio Cobolli vs Andrea Pellegrino (non prima ore: 18:00)
4. [1] Pedro Cachin vs [Q] Mattia Bellucci (non prima ore: 21:15)
Grand Stand – Ora italiana: 12:00 (ora locale: 12:00 pm)
1. Giovanni Fonio / Giovanni Oradini vs Juan Ignacio Galarza / Tomas Lipovsek Puches
2. [3] Marco Bortolotti / Sergio Martos Gornes vs Guido Andreozzi / Guillermo Duran
3. Francesco Maestrelli / Samuel Vincent Ruggeri vs [4] Marek Gengel / Adam Pavlasek (non prima ore: 15:30)
4. [1] Luis David Martinez / Andrea Vavassori vs Murkel Dellien / Mariano Kestelboim
4 commenti
@ Mimmo (#3265132)
Non ho visto la partita, ma in che senso la furbizia?
@ Marco (#3264950)
Si vede che hai visto un film e non la partita. Matteo Gigante avrebbe meritato la vittoria. Con certi giocatori oltre l’esperienza serve la componente fortuna. Matteo dopo aver sciupato 2 set point nel primo set, ha subito il break sul 5-5, ha controbrekkato Gombos e lo ha portato al tie break. Qui dopo aver iniziato bene ha subito tutta la furbizia ed esperienza di Gombos.
Nel secondo set è stato avanti di un break sino al 4-2. Poi Gombos ha conquistato, ai vantaggi, i restanti 4 punti.
Gigante ha dimostrato di avere un servizio che da molto fastidio, una palla difficile da controllare per gli avversari. E’ andato più vicino lui alla vittoria contro Gambos di Zeppieri e Nardi.
Il doppio di Maestrelli potevano almeno metterglielo al posto di quello di vavassori..
C’è il rischio che lo debba giocare un’ora dopo il singolare
Peccato Gigante che dopo aver eliminato Nardi si è sciolto come neve al sole con Gombos …sti giovani si ammazzano tra di loro e poi puff !