ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS / Le prime volte di Samuel Vincent Ruggeri
Nell’anno in cui si è aggiudicato i primi titoli da professionista, Samuel Vincent Ruggeri vince la sua prima partita nel circuito Challenger e andrà a caccia dell’esordio in un tabellone principale di categoria. Cinque italiani al turno decisivo delle qualificazioni, subito in campo Federico Coria ed Ernests Gulbis.
“A fine anno vorrei essere intorno al numero 300-400 ATP”. A parlare era Samuel Vincent Ruggeri a inizio stagione, quando stazionava intorno al numero 800 del mondo. Siamo a metà stagione e il ventenne di Albino (nei pressi di Bergamo) ha già raggiunto l’obiettivo. Si è presentato all’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS (45.730€, terra battuta) da numero 404 ATP in virtù di uno splendido inizio di stagione, in cui si è aggiudicato i primi titoli ITF della sua carriera, a Sharm El Sheikh (Egitto) e a Ulcinj, in Montenegro. Oltre ai successi, ha mostrato una viva continuità e progressi importanti che lo hanno reso uno dei più attesi nelle qualificazioni del Challenger milanese, in cui ha colto la prima vittoria in un torneo di categoria. Già, perchè prima di oggi Vincent Ruggeri aveva giocato un solo match in questa categoria, lo scorso autunno, perdendo subito nelle qualificazioni di Ortisei. “Ero molto emozionato e non ho espresso il mio miglior tennis” aveva detto, ricordando l’esperienza. Stavolta è sceso in campo tranquillo e ha superato senza patemi il kazako Grigoriy Lomakin, un netto 6-3 6-2 che lo proietta a un passo dal primo main draw Challenger della sua carriera.
ARNABOLDI IN RIMONTA
La sensazione è che il 2022 continuerà ad essere l’anno delle prime volte per Vincent Ruggeri, atleta naturale (da ragazzino ha anche praticato atletica leggera) e dotato di un tennis già potente e aggressivo. Figlio di un bergamasco (papà Roberto, che è anche il suo coach) e di una belga, si giocherà l’accesso in tabellone con un altro italiano, Giovanni Fonio, emerso da un complicato derby contro Simone Roncalli (4-6 6-2 7-5). Significa che l’Italia è già certa di aggiungere un elemento nel tabellone principale, laddove ci sono già otto azzurri. Ma non ci sono solo Ruggeri e Fonio: degli undici italiani nelle qualificazioni, hanno raggiunto il secondo turno anche Giovanni Oradini, Andrea Basso e Federico Arnaboldi. Quest’ultimo ha vinto un bel match in rimonta contro l’esperto Cristian Rodriguez, numero 396 ATP. Una vittoria perfetta per rilanciare il lombardo, che sabato ha compiuto 22 anni. Lo scorso anno Arnaboldi (cugino dell’esperto Andrea) si era portato a ridosso dei top-500, ma quest’anno è stato fermo per tre mesi a causa di un fastidioso infortunio agli addominali. Da quando ha ripreso, l’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS è soltanto il quinto torneo.
ESORDIO PER CORIA E GULBIS
Per centrare il quarto main draw Challenger in carriera (i tre precedenti risalgono al 2019) dovrà battere l’esperto Mohamed Safwat, classe 1990, giocatore sempre ostico anche se ultimamente un po’ in crisi di risultati. Il match inaugurerà il programma sul Campo Centrale a partire dalle 10.30, in un lunedì che vedrà in scena i primi match del tabellone principale. E ci sono già nomi importanti: non prima delle 17, Federico Coria ritroverà il Campo Centrale a 358 giorni dalla finale perduta l’anno scorso: l’argentino se la vedrà con il serbo Pedja Krstin, che in questo torneo vanta la semifinale conquistata nel 2018 e i quarti dello scorso anno. Alle 14.30 ci sarà l’occasione di ammirare un giocatore dal grande passato, e oggi a caccia di riscatto, come Ernests Gulbis. In campo anche tre italiani: la wild card Gianmarco Ferrari chiederà strada a Maxime Janvier, mentre ci sarà anche il derby tra Matteo Gigante e Francesco Maestrelli. Un programma decisamente ricco per un torneo che sta già entrando nel vivo.
ASPRIA TENNIS CUP – TROFEO BCS (45.730€, terra battuta)
Primo Turno Qualificazioni
Filip Peliwo (POL) b. Filippo Carpi (ITA) 7-6(1) 6-1
Mohamed Safwat (EGI) b. Juan Pablo Paz (ARG) 7-6(4) 6-1
Shintaro Mochizuki (GIA) b. Lorenzo Rottoli (ITA) 6-2 6-7(2) 7-5
Fabian Marozsan (UNG) b. Diego Hidalgo (ECU) 3-6 7-5 6-2
Federico Arnaboldi (ITA) b. Cristian Rodriguez (COL) 3-6 6-4 6-0
Georgii Kravchenko (UCR) b. Giorgio Ricca (ITA) 6-4 6-3
Giovanni Fonio (ITA) b. Simone Roncalli (ITA) 4-6 6-2 7-5
Andrew Paulson (CZE) b. Manuel Mazza (ITA) 6-0 6-3
Giovanni Oradini (ITA) b. William Mirarchi (ITA) 6-3 6-2
Andrea Basso (ITA) b. Martin Krumich (CZE) 7-6(4) 7-6(3)
Samuel Vincent Ruggeri (ITA) b. Grigoriy Lomakin (KAZ) 6-3 6-2
Inigo Cervantes (SPA) b. Lucas Catarina (MON) 6-4 6-2
Center Court – Ora italiana: 10:30 (ora locale: 10:30 am)
1. [Alt] Federico Arnaboldi vs Mohamed Safwat
2. [4] Samuel Vincent Ruggeri vs [10] Giovanni Fonio
3. [Alt] Ernests Gulbis vs Julian Lenz (non prima ore: 14:30)
4. [1] Federico Coria vs Pedja Krstin (non prima ore: 17:00)
Grandstand – Ora italiana: 10:30 (ora locale: 10:30 am)
1. [1] Fabian Marozsan vs [7] Georgii Kravchenko
2. [5] Andrew Paulson vs [11/Alt] Giovanni Oradini
3. Robin Haase vs [Alt] Joris De Loore
4. [WC] Gianmarco Ferrari vs Maxime Janvier (non prima ore: 17:00)
Court 13 – Ora italiana: 10:30 (ora locale: 10:30 am)
1. [3] Shintaro Mochizuki vs [8] Filip Peliwo
2. [Alt] Andrea Basso vs [PR] Inigo Cervantes
3. [Alt] Aldin Setkic vs [5] Alexander Shevchenko
4. [WC] Matteo Gigante vs [WC] Francesco Maestrelli (non prima ore: 17:00)
4 commenti
vero, però con un gruppo di italiani così numeroso, qualche scontro diretto l’avevo messo in conto. Forza ragazzi! Forza Samu! Finalmente potrò seguire con più facilità le sue partite. 😎
buon giocatore,lo seguo da tre anni ed è migliorato molto
Che delusione Mocizuchi!
3 ore a cuocersi sotto il sole (intendiamoci: lui e Rottoli avevano ben più donde di lamentarsi perché intanto loro correvano e colpivano) per vederlo andare a rete solo una manciata di volte, di cui una sola efficace e chiusa con un bel colpo alto al volo di rovescio.
Per il resto un regolarista da fondo, peraltro molto falloso, tranne quando chiamato obbligatoriamente a percorrere la verticale da qualche recupero di Rottoli un po’ in affanno ed a chiudere il punto con una schiacciata (colpo in cui, nonostante la statura, eufemisticamente non gigantesca, è veramente una sentenza).
Nel complesso mostrò a lungo un livello pari a quello di Rottoli (che, ricordo, veleggia intorno all’800esima posizione mondiale), infarcito di errori ed incapace di chiudere l’incontro alla seconda partita nonostante l’Italiano per un bel pezzo stesse patendo dolori ai dorsali tali da impedirgli manifestamente di colpire bene col rovescio, di cui non riusciva ad effettuare la torsione del busto.
Rottoli, sul 4-3 pesante a proprio favore nella III partita, arrivò vicino a vincere; ma poi si intestardì a protestare su una palla giapponese, molto dubbia, chiamata dentro dal giudice di sedia e lì probabilmente perse le energie necessarie allo scatto decisivo. Mentre, almeno, Mocizuchi, dimostrò di essere mentalmente più concentrato e proprio nel finale ripulì il suo gioco da tanti errori che l’avevano prima macchiato.
Ma, ripeto, nel complesso il Giapponese è una delusione.
Avrei poi voluto star lì a vedere Arnaboldi ma proprio non ce la facevo più dopo tre ore sotto un sole feroce e me ne tornai a casa a vedere Berrettini.
Spero di poter vedere Gulbis, ma non domani che non mi sarà possibile.
Riuscirà egli che gioca per passatempo a passare un turno?
Peccato che Maestrelli con Gigante e Ruggeri con Fonio si debbano scontrare fra loro.