ATP 500 Queen’s: Berrettini batte Van de Zandschulp e vola in finale
Matteo Berrettini super al Queen’s Club, continua la sua striscia di sole vittorie sui prati nel 2022, otto in totale. Nella semifinale dell’ATP 500 disputato nello storico club londinese, Berrettini sconfigge Van de Zandschulp per 64 63 con un’ottima prestazione che lo porta di nuovo in finale a difendere il titolo del 2021. Complessivamente Berrettini ha condotto il match, non solo grazie al servizio ma anche con un gioco offensivo e tatticamente ineccepibile negli scambi. Si è avvertita la differenza in qualità tra i due giocatori, con solo un momento di difficoltà per l’azzurro quando ha servito per il primo set sul 5-3, con un paio di errori e un doppio fallo che ha pagato con un break. Dopo l’ottimo inizio, è calato alla battuta Botic, che si conferma comunque tennista di buonissime qualità e in netta crescita. Berrettini aspetta ora in finale Filip Krajinovic.
Matteo match dopo match sembra tornato quella “giocosa macchina da guerra tennistica” che l’anno passato ha stregato il mondo del tennis, arrivando a due set da vincere i Championships di Wimbledon. Il servizio del romano è preciso e continuo, con una qualità nella seconda palla impressionante; in risposta è cresciuto molto, anche sul rovescio, con impatti in discreto anticipo e buona profondità; da fondo campo regge sulla sinistra e spinge forte col diritto. Un tennis verticale magistrale, alternato ad alcune palle corte improvvise, quasi sempre ben eseguite. Un piacere per gli occhi e soprattutto un tennis vincente che su erba esalta le sue qualità.
La cronaca
Dopo la pioggia, l’incontro scatta con Berrettini alla battuta. Con un buon game, solido, muove lo score. Parte bene anche Van de Zandschulp, proiettato in avanti con buone chiusure sotto rete. 1 pari. Il set avanza sui turni di servizio, scambi ridotti all’osso con la battuta che domina, e alcune belle smorzate di Matteo ma anche di Botic. Sul 3-2 Berrettini la prima scossa. Con un bel diritto l’azzurro si porta 0-30 e poi 15-40, ecco le prime palla break del match. Spreca la seconda il romano, affossa in rete un back di rovescio banale in scambio. Il game diventa complicatissimo, Van de Zandschulp concede in totale 8 palle break, ma le cancella tutte, buttandosi avanti con coraggio. Capitola alla nona, con un doppio fallo. 4-2 Berrettini, che ringrazia e continua a martellare col servizio, portandosi facilmente avanti 5-2. Finora ha perso 1 solo punto alla battuta l’azzurro. Serve per chiudere Matteo sul 5-3, ma l’olandese trova un bel vincente, ed un errore banale col diritto costa al romano la prima palla break da difendere sul 30-40. Se la gioca da campione, servizio preciso e via attacco col diritto. Con un altro diritto lungo linea vincente si procura il primo set point. Sbaglia nello scambio col rovescio Berrettini, ottimo Van de Zandschulp in risposta. Con un doppio fallo, il primo del match, Matteo concede il contro break. 5-4. Si riprede subito in risposta, è molto aggressivo, chiude sotto rete e si porta 15-40, altri due set point, stavolta in risposta. Proprio con una grande risposta e poi un tocco in avanzamento si prende il set, 6-4.
Berrettini inizia alla battuta anche il secondo set. Avanti 2-1, Matteo trova sullo 0-15 un passante lungo linea di rovescio in corsa micidiale, quindi si prende un rischio in risposta che è ripagato dall’errore dell’olandese, sotto massima pressione. 0-40 tre palle per l’allungo per Berrettini. Serve male Van de Zandschulp, ma è bravo ad attaccare col diritto cancellandole tutte (11 sulle 13 concesse finora). 2 pari. Matteo riprova l’assalto sul 3-2, con uno splendido attacco in back sul 15 pari. Un diritto orribile sparato in rete costa a Botic il 15-40, altre due palle break per Berrettini. Sul 30-40 il gioco si ferma, torna a piovere, con la lamentela dell’olandese per la sospensione in un momento così delicato, quando già sgocciolava all’inizio del game. Si riparte dopo lo stop, Matteo trasforma la palla break con un attacco che provoca l’errore in passante di Van de Zandschulp, per il 4-2 Berrettini. Chiude 63, rimontando da 0-30 e giocando un diritto vincente tornando indietro spettacolare. Dopo la finale di Stoccarda arriva quella di Londra. Berrettini sui prati è dominante.
2 ACES 8
3 DOUBLE FAULTS 2
40/69 (58%) FIRST SERVE 34/53 (64%)
25/40 (63%) 1ST SERVE POINTS WON 30/34 (88%)
14/29 (48%) 2ND SERVE POINTS WON 10/19 (53%)
12/15 (80%) BREAK POINTS SAVED 1/2 (50%)
9 SERVICE GAMES PLAYED 10
4/34 (12%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 15/40 (38%)
9/19 (47%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 15/29 (52%)
1/2 (50%) BREAK POINTS CONVERTED 3/15 (20%)
10 RETURN GAMES PLAYED 9
11/22 (50%) NET POINTS WON 19/25 (76%)
18 WINNERS 25
24 UNFORCED ERRORS 10
39/69 (57%) SERVICE POINTS WON 40/53 (75%)
13/53 (25%) RETURN POINTS WON 30/69 (43%)
52/122 (43%) TOTAL POINTS WON 70/122 (57%)
214 km/h MAX SPEED 221km/h
199 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 207 km/h
163 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 174 km/h
TAG: ATP Queen's 2022, Botic Van De Zandschulp, Matteo Berrettini
Però i risultati anche nei confronti dei giocatori di halle parlano chiaro. Citi kyrgios e hubi..beh li ha battuti entrambi su erba nettamente. 2a0 a stoccarda nick e 3a1 a Wimbledon hubi
Non c’è dubbio che Berrettini sull’erba riesca ad esprimere un gioco che, seppur talvolta un pó falloso, alla fine il risultato lo porta a casa. Tuttavia, confrontando le partite di ieri fra Queen’s ed Halle, a mio avviso si sono notate delle differenze importanti. La partita fra Hurckaz e Kirgios, é stata spettacolare, quella fra Berrettini e l’olandese, un pó più grigia. In sostanza, penso che Matteo nonostante sia in finale e spero che vinca, debba migliorare ancora il suo rendimento, soprattutto se messo a confronto di ciò che si é visto ad Halle. In bocca al lupo!
Però ti correggo: non tutti i back sono uguali. Quello di McEnroe ad esempio era a “foglia morta”, il piatto corde era più parallelo al terreno ed il gesto tendeva quasi a risalire è, seppur in epoca moderna, anche quello di López è Nadal. Berrettini lo esegue diversamente, la palla è colpita con piatto più verticale, la palla resta meno sulle corte ed è più aggressivo,la pallina è molto più veloce e pesante.
In sostanza è un back “d’attacco”, le racchette odierne, e le corde, lo consentono.
Per altro utente: il back era inteso come colpo di chi non si piega (amatori, anziani, pigri) ma se l’allievo è ” Sveglio” deve imparare tutti i colpi è capire quando e dove usarli (back d’attacco sul play-it con discesa a rete è uno schema ad esempio).
Cazz che risultati!!! Guarda non voglio scomodare i 4 mostri….se Matteo e un fenomeno Cilic ha fatto finale AO semi RG finale W e ha vinto US Open…potrei continuare con Dimitrov wawrimka ecc
@ Il gatto di Monticone (#3229995)
uno psicotico .. che le spara per il gusto di farsi insultare ..
Si, Matteo e’ molto forte, non c’e’ dubbio!! Pensate quanto piu’ forte sarebbe se a commentare i suoi incontri in TV non ci fosse Spalluto che e’ notoriamente un ” porta sfiga ” da medaglia d’oro olimpica!!
Dopo tre/)quattro infortuni molto ravvicinati che lo hanno strappato ai campi nei momenti che lui aspettava di più, e parlo delle Finals 21 e di Roma 22 e tutta la stagione sulla terra, Matteo è rientrato in campo riposato e perfettamente preparato ma soprattutto incaxxato nero, con una fame di gioco, di vittorie che non gli avevo mai visto ..
Questo e un rovescio in back veramente efficace, che ha potuto mettere perfettamente a punto proprio perché ha giocato così poco dalla fine dell’anno scorso, hanno creato una energia vincente che sgretola gli avversari, li fa sciogliere come la neve al sole
Nel nostro amatissimo sport il desiderio di vittoria, o anche l’odio della sconfitta, sono più importanti di tutte le tecniche le tattiche eccetera.
Forza, Matteo, oggi … Tutti davanti alla TV!!!;
Non ho capito perché non puoi apprezzare Berrettini senza disprezzare gli altri tennisti italiani e non, che giocano in modo diverso e con un altro stile.
E tennis quello di Matteo, è tennis quello di Sinner, di Musetti… Di chiunque altro. Può piacere o meno ma ogni stile è valido, non vi è nessuna regola che decida in che modo debbano giocare.
Perciò, esalta pure Matteo ma non denigrare gli altri. Non vi è nessuna ragione per farlo!!!
Quando Matteo aveva l’età di Jannik si era appena affacciato al circuito maggiore e giocava le prime partite…
Dai tempo anche ai più giovani, di crescere e anche loro vinceranno come e forse più di Matteo.
A parte che in questo momento Jannik e Matteo hanno lo stesso numero di titoli….
Ma sono entrambi italiani e sono i migliori giocatori che l’Italia abbia mai avuto, dopo Pietrangeli..
Perché amare uno e disprezzare gli altri???
Cambia sport e datti all’ ippica..2 finali di fila al queens, una a Wimbledon, semi agli AO e agli UO, quarti al RG…altroché sopravvalutato, Matteo è un fenomeno assoluto.
Anche questo è un po’ esagerato però.
Matteo lo scorso anno ha fatto il giro della capitale sul pullman scoperto insieme ai campioni d’Europa… Non proprio un onore che si concede a tutti.
Certo c’era stata la coincidenza delle due finali nello stesso giorno, però questo dimostra quanto Matteo sia un pilastro dello sport italiano. E lui la finale l’ha persa…
Non diamo troppo peso ai commenti di quattro sfigati in questo (e non solo) sito…
Certi commenti veramente da bicchieri,penso siano fatti ad hoc.prendete in mano una racchetta e vedete quanto sia difficile fare un back ben fatto oppure servire minimamente veloce e preciso.pagliacci
Non esiste il “rovescio normale”, esiste quello che ti serve per vincere
Cazz finalmente un commento sensato…anke il mio maestro di tennis dice la stessa cosa infatti non ci fa allenare molto questo colpo perché dice che disimpari il rovescio soprattutto di chi c e la a 2 mani… c e da dire però che sull erba e maledettamente efficace…e che gli altri si ostinano a giocaglisolo sul rovescio…
Hai problemi con la TV o con la matematica…l anno scorso a Wimbledon fini 6/3 6/0 6/7 6/4….a me fa 14 game la partita…se giocassero domani Berrettini non vede la palla….cmq spera che cresce in condizione perché se gioca così max può fare ottavi/quarti…a Wimbledon, mica può giocare con il n 26 al mondo o con il 33/34 come si sta divertendo adesso…
anche perché il rovescio tagliato è oggettivamenten colpo efficacissimo sullerba
UHAHAHAUHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAAHAHAHAHHAHHHAHHAHAHHAHHAHAHHAHAAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHHAHAHHAHAHAHHAHAHHAHAHHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHHAHAHHAHAHHAHAHHAHAHAHHAHAHHAHAHAHAHHAHAHHAHAHAHHAHHAHAHHAHAHAHAHHAHAHHAHAHHAHAHHHHAHAHAHAHHAHAHHAHAHAHAHHAHHAHAHHAHHAHAHAHHAHAHHAHAHAHHAHHAHAHAHHAHAHAH!!!!1
@ Pier (#3230174)
Federer spessissimo effettuavaa magistrali rovesci in back .Aggiungo Dimitrov, Lopez, Nadal, Del Potro ….. bastano ?
Disprezzare il rovescio d’interdizione di Berretto significano non capire niente di
tennis .
Quella palla sospesa con quella frazione di tempo in più danno il tempo x riflettere e rifiatare .
L’ avversario vorrebbe picchiarla spostandosi sul dritto x chiudere il punto . Ma quel choppone sembra non cadere mai ,come una foglia morta e quando si adagia x terra, spesso si abbassa schizzando lunga sull’erba come un palloncino pieno dacqua .
L’intelligenza di un giocatore non è fare ciò che fanno gli altri ma sopperire ad un difetto cercando un’alternativa per mettere in difficoltà gli avversari.
Tiralo su tu quel back che, se non è chiaro, gli consente di sollevare palle basse, nascondere le smorzate e appoggiarsi nelle discese a rete.
Per essere chiari ciò che faceva Steffi Graf.
Due scarsotti eh?!
@ No Way (#3229986)
Ma davvero non hai di meglio da fare che stare qui a contare i miei likes e a leggere i miei commenti?
Imbarazzante, non trovi?
Ex morosi contro ? 🙂