McEnroe si racconta in un film di prossima uscita (Video)
John McEnroe è uno dei più grandi e discussi talenti della storia del tennis. Personaggio istrionico, ruvido e complicato quanto geniale e irripetibile come tecnica di gioco, ha lasciato un’impronta indelebile nella disciplina. Per questo è di grande interesse un film che sta per uscire nei cinema in Gran Bretagna il prossimo 15 luglio (e poi in seguito in streaming) in cui lo stesso John entra nella sua testa, raccontando i momenti salienti della sua vita e carriera.
L’ha anticipato McEnroe in persona, con questo breve video che riportiamo. Sarà certamente un “not to miss” per chi ha amato – o odiato – the Genius. “Sono stato uno dei migliori giocatori di sempre, ma perché non lo sento come qualcosa di così straordinario?” afferma John nel trailer… già questo incipit è tutto un programma.
An unprecedented insight into the mind of one of the greatest tennis players of all time, told by the man himself.
In UK cinemas from July 15 and available in the US September 2 on SHOWTIME Streaming and On Demand. Coming soon to other countries. pic.twitter.com/T7npM3i2jd
— McEnroeFilm (@McEnroeFilm) June 8, 2022
TAG: Film su McEnroe, John McEnroe
@ cataflic (#3218385)
Si ma se te sta sul cavolo Borg mica c’entrava niente col commento mio. Un saluto 😀
Condivido. La massima forbice tra valore del tennista e banalità della persona, o meglio del personaggio, la vedo in Federer. Eccelle in entrambe le categorie. Campione forse insuperabile, ma faccio fatica a ricordarne una dichiarazione, una presa di posizione interessante.
NOn è che non si andava a giocare . la’australian Open c’era solo che era posizionato malissimo (a dicembre prima di Natale) ed era su un erba molto diversa da quella inglese, rada e secca, visto che il clima è ben diverso.per cui ci andavano solo gli australiani e gli stakanovisti, magari terraioli. Tanto è vero che gli Ao li vinse due volte Vilas !
poi spostarono a fine gennaio e con una superfice diversa,ovvero come sappiamo il cemento, e di colpo tutti o quasi ripresero ad andarci.
Comunque il film non me lo perderò !
IL MIO JIMBO JIMMY CONNORS MI HA FATTO AMARE IL TENNIS COME NESSUNO PER LA STRAORDINARIA INTENSITA’ TENNISTICA CHE SPRIGIONAVA FORMIDABILE LOTTATORE SUL VELOCE E L’ERBA COME IL SUO FUTURO EREDE COME COMPORTAMENTO TENNISTICO EL CAMPEON.I 2 HANNO MOLTE COSE IN COMUNE ESSERE MANCINI NON ARRENDERSI MAI CAPARBI E FORSE NON SAPETE SONO DIVENTATI QUELLI CHE SONO GRAZIE A UNA ZIA E UNO ZIO OLTRE ALL’ETA’ ENTRAMBI OLTRE I 30 ANNI ANCORA NUMERI UNO E 2 RECORD ASSOLUTI INARRIVABILI TORNEI VINTI 109 E ROLAND GARROS 14 INSOMMA IO CHE GIOCO DI DESTRO I MIEI IDOLI SONO MANCINI.
IL PIU’ GRANDE TALENTO PURO DEL TENNIS NESSUNO POTRA’ MAI PIU’ GIOCARE A TENNIS COME LUI TALENTO INIMITABILE MA NON TENNISTA DI FATICA E CONCENTRAZIONE,E CONSIDERANDO LA PRESENZA CONTEMPORANEA NELLA SUA EPOCA DEL MIO JIMBO E BORG,QUESTO SPIEGA I SOLI 7 SLAM.
Verissimo! Molti campioni sportivi, non solo tennisti, sono persone di una banalità sconcertante. Anch’io trovo giusto amarli per quello che fanno nello sport, ma senza pretendere che siano speciali anche fuori dal campo da gioco. Vedi i calciatori, ad esempio.
Finalmente un Film comico che farà ridere a crepapelle.
Mc ha smesso di vincere perchè i nuovi telai avevano imposto un tennis più potente e lui veniva diritto dagli anni ’70 con un tennis di puro anticipo ma senza forza.
Comunque nonostante avesse perso la sua “aura” dell’84 ha continuato ad andare avanti negli slam anche dopo, solo che con Becker, Edberg, Lendl, Agassi, Sampras&co era ormai partita persa.
Ma poi continuano a menarla con sto Borg, ma la sua nemesi è sempre stato Lendl, Borg si è ritirato quando Mc giocava ancora con la racchetta di legno…
Fantastico! I ragazzi di oggi non colgono certi aspetti: a cavallo degli anni ’80 frequentavo da bambino negozi di articoli sportivi e il profumo delle corde (spesso oleosi), del cuoio dei grip, delle scarpe era meraviglioso. Le Diadora di Borg o Moses(che idolo, a memoria imbattuto per 125 gare?) con le firme dei campioni sul logo era uno spettacolo. Era una fase epocale, dal legno alla graphite e negli espositori c’erano una Max200G (made in England…che si curvava al sole e perdeva la vernice dorata) e vicino un Tad Davis II in legno(una meraviglia, cercatela per vederne la cura costruttiva) a 162.000£(non scherzo) .
Purtroppo l’accesso a tutto per tutti, attraverso internet, ha fatto perdere il valore ed il fascino di un giro tra le rastrelliere che, almeno per me, era come stare in una una galleria d’arte.
P. S. John, quelle Nike mid con fascetta rossa del 1984…erano una figata pazzesca.
Fino a pochi anni prima i vari Rod Laver & company vincevano fino ai 40 anni, in verità per McEnroe e i suoi “contemporanei” non fu un fatto di sola longevità anagrafica. Su quella generazione pesò moltissimo in termini di successi ai massimi livelli il cambio radicale di attrezzatura (dalla racchetta di legno alla grafite/sintetico), che favorì anche i record di precocità dei vari Becker, Wilander, Chang che con i nuovi attrezzi ci erano nati e non si dovevano riadattare. Fra l’altro la leggerezza dei materiali e la pesantezza dei colpi cambiarono in pochi anni radicalmente l’approccio al gioco. I giocatori serve and volley andarono scomparendo come i panda e si affermò tra la fine degli anni Novanta e i primi Anni Duemila la scuola spagnola dei giocatori da fondo, che diventò poi l’impostazione dominante di tutti i giocatori…ora sono decenni che gli attrezzi sono più o meno gli stessi, pur con le i miglioramenti della tecnologia, non ci sono più state rivoluzioni copernicane come quella che ci fu tra la seconda metà degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta, e che fu un unicum nella storia del tennis.
Federer secondo me è stato sovrumano a vincere massivamente in un’epoca, quella contemporanea, dove il suo tipo di gioco era destinato a non essere vincente, se non in maniera sporadica e occasionale (e perchè Sinner avrà una carriera migliore di quella di Musetti)
@ Pier (#3218245)
Mi ricordo di averlo visto a Milano nel palasport di San Siro che non c’è più. Non lo dimentico. Nello stesso anno, all’Arena, vidi Moses fare il record del mondo sui 400hs. Bei tempi!
Aggiungo che si dovrebbe tenere anche conto del fatto che in Australia, in quegli anni, non si andava a giocare. Mc c’è andato due volte, nel periodo buono. Borg una sola volta a 18 anni
Comunque anche lui ha smesso di vincere gli slam a 25 anni, a conferma di come sia cambiata la longevità nel tennis. Di questo si dovrebbe tenere conto, quando si pretende di stilare classifiche all time sulla sola base degli slam vinti.
@ Kramerprostaff (#3218269)
Se non ricordo male, quello del Palaeur non fu un evento indimenticabile, almeno dal punto di vista sportivo..
Ho visto Mc Enroe perdere con Barazzutti al PalaEUR di Roma al coperto su terra e malgrado la sconfitta, tutti i presenti avevano capito che una nuova epoca stava iniziando. Grazie MAC per lo spettacolo che ci hai regalato. Ancora adesso mi riguardo i suoi incontri, soprattutto le sue battaglie con Connors.
Generalizzando devo riconoscere che le biografie ,o i moderni biopic , sui grandi sportivi sono spesso motivo di delusione. Li abbiamo amati, persino idealizzati e poi ci si rende conto che tra lo sportivo e l’uomo c’è un abisso. Spesso sono i gregari quelli che rivelano personalità interessanti, penso ad un Gilbert ad esempio, e molti infatti sono i fuoriclasse che fuori dal campo destano poco interesse per ciò che dicono (mi viene in mente Sampras).
A John chiederei se ha mai avuto modo di scusarsi col fido Fleming quando, pur di batterlo, lo trattò alla stregua di un avversario qualunque meritevole quindi delle sue sceneggiate.
Gli chiederei anche che ne pensa di Lendl, del suo emergere da una realtà comunista arrivando come la Navratilova ad essere americano. Sorrido: Chris vs Martina e John vs Ivan, stili opposti, personalità opposte, agli antipodi con due creatori di gioco vittime delle loro insicurezze e due macchine di precisione :splendida antitesi per match e rivalità storiche.
Non so che aspettarmi,Clerici riconosceva a John d’essere maturato e capace di commenti arguti.Io qualche perplessità la nutro, certi sketch o qualche considerazione (Nadal meglio di Federer a rete) mi sanno di provocazione.
Ma l’ho amato, quasi gli perdonavo ogni sfuriata se ripagata con una demivolée od un rovescio “lento” ma pochi, pochissimi sono gli sportivi che dopo il ritiro si rivelano delle “personalità”.
E questo, mi permetto, dovrebbe ricordarlo anche chi qui scrive incensando qualunque proprio beniamino facendone una sorta di Nelson Mandela: limitiamoci al gioco, il resto è spesso fumo negli occhi.
Da giovinetto acquistavo dai completini della Sergio Tacchini con le doppie righe orizzontali rosse, azzurre e blù, alle racchette Wilson Jack Kramer, pure io mancino e con la stessa testa calda o meglio da xxxxx. Era il mio idolo, per il talento e per il suo caratteraccio. Ahimè, tempo passato non torna più. 😥
Che si ami o si odi,non si può non riconescerne il grandissimo talento!!! Sicuramente vedrò questo film.
Pubblicità troppo invasiva.
Addio!
Un saluto a tutti gli utenti!
Andiamo tutti a lezione (non solo di tennis) dal professor McEnroe.
Lui e il suo rivale Björn, il rosso e il nero. Chi li ricorda mi dice che nell'”80 a Wimbledon si tifava Borg, per affetto. L’anno dopo l’americano dominava tutti i palcoscenici. 💡 😕
questo non me lo perdo manco morto
Grande John, indomenticabili furiate e volley, the chalk flew up 🙂