Murray: “Wimbledon non sarà mai una esibizione”
Naomi Osaka aveva dichiarato di esser dubbiosa sull’opportunità di giocare quest’anno a Wimbledon, “senza punti sarà come una esibizione”. Questa frase non è passata inosservata, tanto che Andy Murray – uno di quelli che non le manda mai a dire – ha risposto per le rime alla nipponica, affermando che la storia e il valore di Championships londinesi va ben oltre ai punti nella classifica ATP e WTA.
“Wimbledon una esibizione? Non scherziamo. Non lo sarà mai. Io sono un appassionato di golf, ma non ho idea di quanti punti in classifica ottiene chi vince il Masters. Io e i miei amici amiamo il calcio e nessuno di noi sa o si preoccupa di quanti punti in classifica FIFA ottiene una squadra per aver vinto la Coppa del Mondo” afferma Andy. “Ma potrei dirvi esattamente chi ha vinto la Coppa del Mondo e il Masters. Sono sicuro che la maggior parte delle persone che entreranno al Center Court di Wimbledon tra poche settimane non sapranno non si preoccuperebbe affatto di quanti punti in classifica un giocatore ottiene per aver vinto una partita del terzo round. Vi garantisco che ricorderanno chi vince. Wimbledon non sarà mai un’esibizione e non sembrerà mai un’esibizione. Fine”.
Ricordiamo che lo scozzese ha intrapreso un nuovo percorso insieme ad Ivan Lendl proprio per cercare di giocare al suo massimo a Wimbledon. Con o senza punti in palio.
TAG: Andy Murray, Wimbledon 2022
@ calvin (#3196636)
Non è necessario. Se uno ci ha già fatto più di 5/6 tornei e sa già di non aver possibilità non va. Inoltre trovo ingiusto come fanno molti(non parlo di te) a far passare che chi andrà a Wimbledon sarà per amore dello sport e gli altri sono scansafatiche. Non ci sarà nessuno che giocherà per l’amore del tennis, c’è chi è a caccia di record, chi di soldi e chi vorrà provare un’esperienza tutto sommato nuova. Chi non andrà ha tutte le ragioni di farlo. Vi ricordo che il tennis è il loro lavoro, non è il passatempo come può esserlo per noi. Si tratta di colpire la pallina ogni singolo giorno e per ore, e se non hanno motivo di andare, giustamente si prendono una vacanza.
Murray ha ragione. Punto.
A me è sembrata una sorta di cerimonia. Tutti molto, molto composti, venivamo disposti in gruppi da Stewart in divisa “militare” che, di volta in volta, venivano fatti avanzare. L’attesa è lunga e sembra un happening: chi legge, chi prende il sole (se c’è) ma soprattutto si conversa amabilmente con altri appassionati, alcuni alla prima esperienza altri no. Io ho incontrato dei sudafricani e si è parlato di tennis e di altro tra cui l’apartheid (già che c’ero ho chiesto) e devo dire che è stato interessante quanto il tennis. Poi finalmente (sei ore) si entra nel “Tempio”, si vedono i mega-tabelloni che illustrano lo status dei match ed a seconda dei biglietti ci si dirige ai court. Nessuna caciara, si cerca di cogliere e respirare la storia di un torneo su una superficie anacronistica dove tutti, sarà il bianco dell’abbigliamento, sarà il silenzio, sembrano rispettare il “luogo” (persino Paire è stato un lord quando l’ho visto).
A parole è difficile spiegarlo, ci ho provato, esserci è altra cosa.
Se gli US Open sono un concerto rock Wimbledon è un concerto di musica classica.
Se hai l’occasione di andarci ti consiglio di sfruttarla.
Io non ci sono mai stato. Cosa c’è di tanto particolare?
@ Octagon (#3197769)
Tranquillo il 23 slam sai di chi
Wimbledon cosa c’entra con l’atp per il covid lo hanno tolto gli stessi organizzatori,nei primi anni 70 lo vinse un polacco kodes senza i migliori per il professionismo,ora gli stessi organizzatori hanno escluso i tennisti dei paesi che hanno causato la guerra,dunque questo vi dimostra che questo torneo ha la sua autonomia decisionale con la quale le altre organizzazioni internazionali di tennis non possono opporvisi perche’ Wimbledon e’ un’istituzione per gli inglesi nello sport e nella tradizione inglese stessa.
Gli spettatori faranno la solita fila kilometrica per entrare, media e sponsor pronti ad aumentare le offerte, per la sola presenza di Emma!
Dite che c’entra poco col vero tennis? Avete assolutamente ragione, ma più che il tennis conta la macchina mediatica, e per ora il “fenomeno” Raducanu tira ancora alla grande.
Poi, ma in sottordine come interesse mediatico, ci sarà Djokovic alla caccia del 22mo slam (o solo 21mo?), più l’highlander sir Andy, e se ci fosse anche il nostro fascinoso “martello” mediterraneo il successo sarebbe ancor più blindato.
(Però poi non chiedete insistentemente un link per vedere a sbafo le partite, bitte).
Io dico solo una cosa in modo umile: andate una volta nella vita a vedere il torneo live a Wimbledon (io consiglierei i primi giorni..) e poi giudicate: è difficile spiegarlo a chi non c’è mai stato, non è solo un torneo è qualcosa che trascende il tennis…
Senza punti diventa inevitabilmente un esibizione!
Si gioca mentalmente più liberi, come in un’amichevole di calcio,
Non c’è pathos (forse solo in finale); giocare sapendo di guadagnare o perdere punti cambia tutto!
Come al solito Andy ha fatto un analisi perfetta
Gli avventori incalzano il gestore del locale sulla qualità della mescita: “Oste, com’é er vino?”.
Lui replica convinto ed inperturbabile: “…Bbono!”.
Qualcuno sa se russi e bielorussi saranno ammessi allo US Open ?
Hai sentito di sponsor in procinto di ritirarsi da Wimbledon? Ci fossero avrebbe torto ma se giocatori, pubblico, sponsor e media saranno presenti allora l’edizione sarà “seria”.
Si moltiplicassero le definizioni allora Murray avrebbe toppato ma credo abbia detto ciò che è assodato ovvero che prestigio e tradizione avranno la meglio.
E che volete che dica….rinuncia pure al Roland Garros per prepararsi per Wimbledon e non gli danno manco i punti…..
Andy ha sempre cercato di ripartire dagli infortuni anche giocando challenger come quello di Biella lo scorso anno, cosa che non ha mai fatto il giocatore posto alle sue spalle che ormai andrebbe bene solo più nel trio appunto Lopez – Marchesini – Solenghi se non fosse per la dipartita della povera Anna: per favore fate un crop fotografico di quell’ex giocatore che si ostina non ritirarsi 🙂
da noi si dice è piu la maionese del pesce…..nel senso che anche montecarlo ha una gran fama ma poi non vedi un sorpasso per due ore!
@ Mirko (#3196804)
..grazie per la corretta precisazione; ovviamente il mio post è volutamente “esagerato”, citando un inno Punk peraltro non poteva essere nulla di diverso; volevo principalmente sottolineare che paradossalmente chi ne trae maggior beneficio è proprio l’atleta russo che si voleva “simbolicamente” punire. La responsabilità è dell’ATP, certo, ma è conseguenza della, a mio avviso, assurda presa di posizione degli inglesi. Pax et bonum.
forse il pubblico non sa quanti punti si vincono, ma i giocatori si. e se molti giocatori non ci vanno perchè non si fanno punti, allora il pubblico non ci pagherà i prezzi (altissimi) dei biglietti per vedere dei rincalzi che sono li solo ad incassare il prize-money
Stavolta Andy sbaglia e anche tanto. Fra l’altro mi domandavo se tv come Sky decideranno di fare una causa, i danni saranno importanti
Su tutte le cose che hai scritto mi soffermo solo su una: “regalano il n.1 al russo”
Prima di tutto occorre dire che se c’è qualcuno che, in questo caso, “regala” è l’atp non assegnando punti, ma a parte questo particolare il n. 1 potrebbe già cambiare al termine del Roland Garros. Se il serbo vince il torneo il russo per diventare n. 1 deve arrivare in finale (non facile dato il suo poco amore per la terra rossa), se il serbo arriva in finale ma non vince al russo basta arrivare al quarto turno (e questa è fattibile). Ovviamente va considerato che i grandi cambiamenti in classifica si avranno solo una settimana dopo la fine del torneo e non l’immediato lunedì successivo perchè c’è uno scostamento di una settimana nel collocamento in calendario tra il torneo dello scorso anno e quello di quest’anno.
@ Asni (#3196702)
Ahahahahahhahahahahah
Non è questione di soldi,ma di punti. Poi sti inglesi hanno rotto il ……
Che paragoni assurdi che fa. Ovvio che nessun tifoso di calcio guardi il Ranking Fifa….ma il tennis e’ uno sport individuale basato interamente sull’importanza che ha, chi ricopre posizioni piu alte.
@ Pheanes (#3196676
Potresti avere ragione anche tu, ma non ponso che Berrettini sia cosi contento di non poter andare al Master dopo che l’anno scorso l ha praticamente saltato per infortunio.. quindi ribadisco che avrebbe potuto avere i suoi punti e puntare al master..ed invece cosi si gioca per con lo stesso peso specifico della rod laver cup..anche se ovviamente molto piu’ prestigioso
“Oste, com’è il vino?”.
Matteo sceglierebbe senz’altro di vincerlo senza punti… Anche perché la vittoria entrerebbe comunque nel palmarès, che per i Grand Slam è tenuto dall’Itf, non dall’Atp
Al di la delle lacrime di murray senza dubbio non basta togliere i punti per affossare wimbledon proprio perché si tratta di Wimbledon. L’unico danno vero ci sarebbe con un boicottaggio di massa dei migliori ma dubito ci sarà, sia per via dei soldi che del prestigio
Si, ecco, anche io la penso così…
Nessuno vuole sminuire la storia ed il fascino di Wimbledon ma i tennisti vanno avanti con il punteggio ..
Chi gioca per vincere lo gioca. Fognini, Carballes, Mannarino, lo giocano forse per i soldi o per onor di firma, ma certo non butteranno il sangue
@ Iska1 (#3196567)
Prova a chiedere a Berettini cosa sceglierebbe tra riconfermare i punti o vincere Wimbledon senza aver punti ATP
E con questa vecchia filastrocca all’AEC credono di poter camminare sulle acque.
Però se sei Murray, cioè uno a fine carriera che inoltre prende WC ovunque le chieda (anche se adesso gli servono meno), puoi fare un discorso da disinteressato ai punti e alla classifica. Se sei Djokovic, Berrettini o Hurckacz il giramento di scatole è superiore: uno perde il numero uno del mondo, gli altri avranno piú possibilità di incontrare avversari ostici già dagli ottavi invece che dai quarti.
Wimbledon per il tennis è come il Gran Premio di Monaco (MonteCarlo) nella Formula 1. Tutti gli appassionati aspettano sempre questi due eventi come l’élite dello sport.
certo per uno che ormai gioca pochi tornei e spesso grazie a wild card la classifica conta poca…..ora che un wimbledon cosi’ è sempre wimbledon è poco credibile e fa abbastanza ridere.Siamo sicuri che il buon Murray avrebbe detto la stessa cosa se queste decisioni fossero state prese dal governo francese per il Roland Garros?
Se uno che ha scelto di giocare a tennis nella vita rinuncia all’occasione di giocare a Wimbledon, che si presenta poche volte ed è la più prestigiosa che esista nella sua carriera, sbaglia e basta, secondo me.
Fosse qualsiasi altro torneo potrei anche capire, ma wimbledon è wimbledon.
@ Luca Martin (#3196623)
Per chi non conosce il tennis e la sua storia.
Ha ragione lui.
Per me a Wimbledon andranno comunque i migliori e conterà tantissimo vincere lo stesso.
Che sia una ingiustizia quello che sta succedendo non toglie il dato che uno vuole avere una classifica buona per poter partecipare e vincere Wimbledon e non viceversa.
Quello che mancherà è la molla per i medi, quelli che devono cambiare tutto per farsi tre tornei su terra e poter aspirare ad un ottavo di finale. Ma il vincitore del prossimo Wimbledon sarà vincitore di Wimbledon ne più ne meno di quello degli altri anni ed è un titolo che cambia una intera carriera senza se ne ma.
Fu! 🙂
Punti e ranking sono importanti per i giocatori non solo per una mera questione di “gloria” ma perchè su quel sistema si basa tutto il sistema di accesso ai tabelloni e compilazione degli stessi. Se crollo in classifica dovrò giocare con giocatori più forti nei primi turni, o dovrò fare le qualificazioni o, scendendo ancora, non potrò proprio iscrivermi a un torneo. D’altro canto Wimbledon è il torneo più prestigioso e credo anche ambito da un tennista. Non sarà di sicuro un esibizione, ma trovo lecito che molti giocatori possano però pensare di passare la mano per quest’anno.
@ Grifo999 (#3196586)
Era!
Perché sei sicuro che, reduce da lungo stop, Berrettini rifaccia almeno finale.
Grande Andy, finalmente c’e chi lo dice dritto e chiaro. Chi vuole va a fare i soldi, chi vuole va a Formentera, poi chi gioca a tennis va a Londra.
La non assegnazione di punti è un deragliamento verso il dilettantismo
Wimbledon esisteva ed era Wimbledon prima che esistessero ATP, WTA, Kramer, i punti, Berrettini, etc.
E’ sopravvissuto a Tilden, a Suzanne Lenglen, a Lacoste, Borotra, Cochet, Fred Perry, Louise Brough, Laver, Emerson, Newcombe, Arthur Ashe e tutti gli altri e ci dobbiamo preoccupare dei punti di Berrettini?
Ma lei ha il senso della storia e delle proporzioni?
The Championships saranno sempre The Championships (per antonomasia e per definizione) finchè esisterà il tennis.
Wimbledon è stata è e sarà la preghiera laica di ogni amante del tennis.
Wimbledon è il torneo più bello e importante del mondo.
…gli inglesi hanno rotto le scatole..a tutti i livelli, sono così bravi che vogliono fare tutto da soli…allora che ci restino; dovrebbero boicottare tutti un torneo che senza punti ATP perde molto significato e danneggia irrimediabilmente il circuito; i tabelloni saranno stravolti da una classifica falsa…e regalano il n.1 al russo…un paradosso…w i sex pistol..
“God save the queen
The fascist regime
They made you a moron
A potential H bomb
God save the Queen
She ain’t no human being
There is no future
In England’s dreaming”
Ha ragione Murray, e se Berrettini dovesse vincere il torneo dei punti dei punti se ne fregherebbe altamente, e pure i suoi sponsor.
Mi verrebbe quasi da dire che i punti interessano più agli sconfitti che ai vincitori, d’altronde quando nel 1973 è stato pubblicato per la prima volta il ranking ATP il torneo si giocava già da quasi 100 anni, 96 per la precisione.
Andy anca di ferro, da buon British, che altro poteva dire? Le banalità sono il suo credo da sempre, purtroppo.
Forse per te non sarà un esibizione.. che non hai ormai piu’ classifica ed ambizioni di master.. ma dillo a Berrettini… che si rovina la stagione per colpa di questi inglesi del c…..che hanno tolto ogni significato al torneo
Io la penso come Murray.
Caro Sir Andy Murray, come disse l’oracolo di tal Sergio: stacce!
Così almeno mi farà compagnia…