Djokovic, Roma preludio di Parigi?
Djokovic suona la sesta sinfonia a Roma. Una vittoria limpida quella al Foro Italico, segnata da un crescendo continuo che l’ha portato ad alzare la prima coppa del 2022. Un’annata a dir poco travagliata per il serbo, ma che ora sembra aver preso la piega giusta. Oggi contro Tsitsipas non ha nemmeno dovuto giocare il suo miglior tennis. C’ha messo del suo il greco, con un inizio a tratti imbarazzante per i tanti errori. Nel primo set Novak ha lussureggiato sugli errori dell’avversario. Poi la prima di servizio di TsiTsi ha iniziato a funzionare e grazie ad una distrazione del serbo abbiamo avuto almeno un discreto secondo set. Tuttavia il campo ha parlato chiarissimo: appena Djokovic ha alzato i ritmi e si è messo a menare le danze negli scambi col suo pressing, si è preso i punti. E la partita.
A una settimana da Roland Garros, questo Djokovic in crescita è il favorito per difendere la Coppa dei Moschettieri vinta l’anno scorso, proprio battendo Tsitsipas in finale? Nì…
Non è una risposta diplomatica, è la realtà dei fatti al 15 maggio. Il prossimo Roland Garros si appresta ad essere quanto mai incerto, con più di un possibile favorito.
Nadal, il padrone di casa, ha sofferto una ricaduta al piede proprio a Roma. Non possiamo sapere come si presenterà al Bois de Boulogne. Di sicuro vincere uno Slam duro come Parigi zoppicando potrebbe essere troppo anche per la sua assoluta resilienza. Dobbiamo solo aspettare e vedere come si presenterà a RG22. Se il piede tiene, resta sempre lui l’uomo da battere.
La mente corre veloce all’Alcaraz dominante visto a Madrid. E in tutto il 2022. Lui il favorito a Parigi? È certamente uno dei favoriti, ma uno Slam è diverso da un Masters 1000. Il suo gioco è esploso con una prepotenza incredibile, ma vincere un Major vuol dire giocare 7 grandi partite 3 su 5, con testa e fisico. Devi tenere altissima l’intensità e la concentrazione. Carlitos ha tutto quel che serve per riuscirci, eccetto una cosa: l’esperienza. Potrebbe bruciare le tappe e farcela, magari giocando quel tennis intenso e spettacolare che ha demolito la concorrenza nelle ultime settimane. Ma non ci dimentichiamo la sconfitta a Monte Carlo… In una giornata non così brillate ha sbagliato tantissimo, si è perso, è risalito e crollato di nuovo. Cose che capitano. Potrebbe capitargli a Parigi, per tutti gli avversari sarebbe un colpaccio estrometterlo.
Gli altri? Ci sono. Nonostante la prestazione così così, Tsitsipas ha dimostrato ampiamente l’anno scorso di poter vincere a Roland Garros. C’è arrivato vicinissimo, gli è mancato un solo set. Aveva di fronte un uomo in Missione, ha vissuto quell’esperienza e quest’anno sarà ancor più determinato. Zverev potrebbe trovare la quadra, ha talento e fisico per farlo, anche se finora negli Slam si è inceppato più volte. Medvedev sarà appena al rientro, difficile vederlo da corsa in un torneo che si disputa sulla superficie a lui meno congeniale.
C’è pure Jannik Sinner. A Parigi 2020 si è “presentato in società”, dimostrando di aver le qualità per stare coi migliori. Sta vivendo un passaggio personale e tecnico non facile, pensarlo come tra i possibili favoriti è un po’ ardito, ma sognare in fondo non costa nulla.
Djokovic sogna il 21esimo Slam. Razionalmente sembra più probabile che possa farcela a Wimbledon che a Parigi. Ma attenzione al “Djoker”, perché a Roma è tornato quello vero. Soprattutto nella (splendida) partita contro Auger-Aliassime ha impressionato per la continuità del suo tennis, ottimo in ogni fase di gioco. Intenso, continuo, salito al servizio e cresciuto fisicamente, in quella che era la sezione più indietro nella sua prestazione. Al Foro Italico ha vinto una serie buone partite, che di sicuro lo hanno aiutato a crescere ancora sul piano fisico. È tornato a giocare bene, non al massimo ma a buonissimo livello. E quando lui gioca, non gioca mai per perdere.
Marco Mazzoni
TAG: Marco Mazzoni, Novak Djokovic
Sgarbi su Djokovic , grande Djokovic vi ha sputtanati tutti, gli australiani sono delle teste di c…o,
ecco a posteriori la verità esce sempre….
saluti caro panatta :wink:ti ammiravo ma ora non più mi sei scaduto di brutto
No, non nello stesso anno: nel 1977 ha vinto il RG e Roma nel 1980
Medvedev sulla terra non vale i primi. E il Nadal visto a Roma era davvero indietro di preparazione, e fisicamente uno straccio con Shapovalov. Sarebbe un miracolo.
Non credo che lo possa vincere il russo.
Ha sicuramente più possibilità Tsitsipas e, seppur meno del greco, Zverev.
Negli ultimi 20 anni è accaduto 8 volte, quindi con una buona frequenza ma solo grazie a Nadal che d’altra parte ha praticamente monopolizzato Parigi se escludiamo le briciole lasciate a Djokovic (2 volte), a Wawrinka e a Federer.
L’ultimo a vincere Roma e Parigi prima di Nadal è stato Muster, nel 1995.
Mettici anche Vilas !!!
Sara’ una affare privata tra Dijokovic e Alcaraz , purtroppo per noi !!!!
RG molto incerto! Favorito Nole, poi nell’ordine Alcaraz, Nadal, Zverev, Tsitsipas. Medvedev non ha mai fatto bene sulla terra quindi al massimo può arrivare ai quarti. Mi dispiace per Sinner ma il suo livello di gioco attuale può portarlo agli ottavi e non più avanti.
Tutto dipende dal tabellone e da come si arriva alla seconda settimana di gioco: giungere freschi avendo speso poche energie, magari con avversari deboli, è fondamentale per vincere il torneo
Beh, se non lo vince lui se la giocano tra i due spagnoli e Medvedev (da capire come ci arriva…)
In 50 anni non mi sembra un granché…
@ TopoGigio (#3181705)
Ho fatto confusione… quella è Natasha Zvereva… la madre di Sasha e Misha è Irina Zvereva
@ silver81 (#3181702)
Sì! Io intendevo i figli di tennisti in generale… comunque la madre di Zverev ha vinto un ottantina di titoli WTA…
beh aspetta ma io parlavo di figli di grandi campioni, nondirmi che papà Ruud o Zverev lo siano stati
l’unico è Korda che almno ha vinto uno Slam
figli di campioni di solito ce ne sono stati pochi
mentre ad esempio nel campo del calcio o foruma Uno che ne sono tanti, i Maldini, i Chiesa, i Villeneuve, Schumacher
Tutto dipenderà dai tabelloni, l’anno scorso qualcuno scriveva che, agli US Open, Medvedev arrivò in finale riposato rispetto a Djokovic, quindi se tanto mi da tanto, al Roland Garros sarà lo stesso. Trovare nel percorso un Sinner, uno Shapovalov o un Rune in giornata potrebbe cambiarti la vita.
@ TopoGigio (#3181663)
… e anche Ruud e Fritz…
Del resto, sono ragazzi cresciuti a pane e tennis ed è difficile che non arrivino… non voglio neanche immaginare il Baby Djoko che, oltre a all’inarrivabile padre, è cresciuto nel “circoletto” di famiglia dove si gioca l’ATP di Belgrado 😀
Quindi secondo te ha preso 6-0 di proposito?
Sí
Io francamente non capisco questa diffusa sottovalutazione di Sinner nell’ambiente tennistico italiano. Sembra quasi ci sia una leggera antipatia: non voglio proprio pensare che sia dovuta al fatto che il nostro ragazzo sia sudtirolese, anche se ancora in molti, in troppi, covano astio per questi nostri connazionali, soprattutto in certe zone d’Italia.
Innanzitutto complimenti a Nole di essere rientrato di nuovo nel suo livello stellare.
Per il RG direi che potrà essere considerato il favorito per diversi motivi: gli altri tennisti non ha problemi a batterli;Nadal con il suo tennis troppo fisico e intenso si è creato altri problemi di integrità che in così poco tempo non potrà risolvere del tutto; Alcaraz sarà l’unico che gli creerà veri problemi ma non si sa come si comporterà su 3 set su 5 e questo potrà essere un fattore importante a favore di Nole.
Anche i due Zverev 😉
Sí
Certo.
Ma… chi è in grado di fargli giocare una partita difficile?
beh behh, se prende anche solo il 30% del padre sarà sicuramente tra i primi 10 ATP
ma non sempre i figli dei tennisti riescono
anzi nel Tennis spesso non arrivano da nessuna parte, solo Tsitsipas credo sia figlio d’arte, e Korda
Leo Borg arranca ancora negli ITF poi non ne ricordo altri onestamente
Nole per me è il favorito a Parigi.
Rafa ha problemi seri al solito piede …. Vero è che quell’uomo ha una forza incalcolabile e che potrebbe giocare al top anche con un piede solo…
Alcaraz ha le stesse probabilità di tanti altri ….
Meno di Tsitsi e zverev che hanno ben più esperienza di Carlito nei tornei Slam ….
Non sottovaluterei outsider di lusso come Aliassime… che dopo Nole ha giocato il tennis più bello a Roma.
Poi il nostro Jannick …. Che con la sua tenacia potrebbe fare scalpi importanti….
Nole è l’uomo da battere…. Ma sono in tanti a volere il suo scettro … e due settimane di torneo sono tante.
Ne vedremo delle belle.
Non sono così pochi
Mazzoni, io le voglio tanto bene, ma discordo completamente sulla tua analisi nei confronti di Sinner, tanto che ormai mi sento di definirla un “orfano di Piatti”.
C’è pure Jannik Sinner. A Parigi 2020 si è “presentato in società”, dimostrando di aver le qualità per stare coi migliori. Sta vivendo un passaggio personale e tecnico non facile, pensarlo come tra i possibili favoriti è un po’ ardito, ma sognare in fondo non costa nulla.
Più depressi di così, è impossibile. Dal suo ingresso in alta società, i suoi progressi sulla terra rossa sono evidentissimi. Quest’anno ha ottenuto il suo miglior risultato in ogni torneo sul rosso che ha disputato: Montecarlo, Roma e Madrid. Perde solo contro i più forti, ed il divario si sta accorciando, lo ha dimostrato sia con Zverev che con Tsitsipas. Ovviamente non lo inserisco tra i favoriti del torneo, ma sarebbe ora di accettare la situazione (il divorzio con Piatti) e soprattutto di tornare a valutazioni oggettive, basate sul gioco e sui risultati, non solo sulle valutazioni personali. Saluti e buon lavoro.
Andate a vedere quante stese ha preso il serbo da Rafa e viceversa.Questi sono dei campioni ,in una buona giornata possono essere ingiocabili.Se poi l’atro è un tantino provato, ecco fatto,L ‘amico Tsi ha passato difficilmente i turni precedenti,era ovvio che il serbo l’ avrebbe mangiato ben cotto
E con il vero Nadal, se non si incontrano in semi, mi giocherei l’accoppiata in finale…e se questi due stanno bene e hanno ancora voglia per altri due o tre anni..Alcaraz permettendo…
Togli pure Stefanello dalla griglia….
@ Vesciche e polline!! (#3181575)
Diciamo che quando hai di fronte uno che ha vinto quello che ha vinto l’ansia è un tantino diversa rispetto a quando hai dall’altra parte della rete un ragazzo di belle speranze ma che non ha ancora dimostrato di poterti stare davanti… la differenza è notevole.
@ I love tennis (#3181462)
A Marzo ho visto la finale di Miami in Irlanda dove mi trovavo per lavoro e c’era Tim Henman come commentatore sulla Espn che, secondo me, ha centrato completamente il giudizio su Alcaraz, sottolineando che é l’unico tennista degli ultimi 20 anni che, insieme al Djokovic maturo, può contare su di un impianto di gioco inattaccabile perché non ha alcun punto debole.
Non esistono strategie per metterlo in difficoltà perchè sa fare bene tutto dal punto di vista tecnico, ha un atletismo straripante e una sagacia tattica da campione di scacchi.
Ma negli slam conta tantissimo l’esperienza e anche solo per quella la palma del favorito spetta a Nole.
Forse, solamente se ad Alcaraz viene la febbre a 40 però…
TSI gioca bene solo con Sinner…e insopportabile il suo atteggiamento in campo non può perdere 6/0 un set soprattutto il primo , con Jannik non sbagliava un punto ora capisco che Jannik non e Nole però non sbagliare neanche in punto o un servizio…
Difficile sconfiggerlo!!!
Secondo me solo un Nadal al meglio e non mi sembra che lo sia potrebbe dargli la paga coi suoi top esagerati…
Forse Alcaraz? si credo sia l’unico che per forza bruta lo può contrastare…
Per tutti gl’altri sarebbe un enorme sorpresa…magari una supergiornata di un qualcuno contro una giornata storta del serbo…
A pochi?
Nella sola era open a:
– Nastase
– Borg
– Panatta
– Lendl
– Courier
– Muster
– Nadal (tante volte…)
… e forse me ne dimentico qualcuno…
Non riesco a ricordare l’ultima volta in cui Djokovic ha perso (non per squalifica o ritiro) prima di una finale in uno slam.
Anzi sì, dall’RG del 2019, battuto in semifinale in 5 set da Dominic Thiem.
E la penultima volta? Cecchinato nel 2018!
Come il tuo neurone… Ahhhhh 🙂 🙂
… dimenticavo, oggi Nole ha fatto gli auguri al figlio Stefan di 7 anni al suo primo torneo… se tanto mi dà tanto tra una decina d’anni ci troveremo un altro “guastafeste” tra i piedi (in senso buono ovviamente) 😉
Nadal ha perso il suo Roland Garros a Indian Wells. Nel corso della sua strepitosa carriera non ha trionfato a Parigi solo quando era infortunato o palesemente fuori condizione. Avrebbe quasi sicuramente vinto di nuovo senza lo stop di due mesi al quale si aggiunge il riacutizzarsi del problema al piede che gli impedisce di allenarsi. In queste condizioni è oggettivamente improbabile che possa essere competitivo quest’anno. Djokovic dovrà essere bravo ad approfittare dell’assenza del vero Rafa come ha saputo fare l’anno scorso ma Alcaraz potrebbe rovinargli la festa. Gli altri possono solo sperare che questi due incontrino una giornata storta,cosa che ovviamente nel tennis può sempre capitare.
Non credo che Djokovic abbia il fiato per resistere fino alla finale del RG. Ha vinto Roma giocando praticamente solo un incontro vero e tirato con FAA, gli altri non sono stati molto impegnativi. Se gli capitano un paio di incontri difficili lo vedo male fisicamente.
Su Nadal, purtroppo, dopo lo sfogo di Roma, non ci scommetterei… il RG è lungo e con il piede in quelle condizioni la vedo veramente difficile…
Io credo che debba mettere da parte lo spirito ed i pensieri di rivalsa e semplicemente giocare il suo tennis. Gli slam, e pure tanti, arriveranno.
Grandissimo Nole. Grandissimo giocatore e grandissimo Uomo
@ I love tennis (#3181462)
Unici che possono batterlo sono alcaraz ma al meglio dei 5 set sarebbe più difficile e Nadal che difficilmente quest’anno sempre se partecipa sarà al top
fenomeno
20 majors, 38 ATP 1000 (and counting). Ma che gli vogliamo dire?
I due top sono ancora i favoriti per classe ed enorme esperienza in ogni slam, specialmente su terra e erba…a seguire gli altri…in ordine sparso, ma anche tsi vincerà uno slam, idem zverev, Alcarobot d’acciaio permettendo…altri ne vincerà Medvedev, il resto non saprei…forse Ruud. E gli italiani??…chi vivrà vedrà
Mi hai preceduto, volevo dire la stessa cosa. Secondo me ha preso le misure ad Alcaraz, oltre ad essere cresciuto rispetto a Madrid. Lo batte, se non altro, con l’esperienza. Se può vincere il RG? Ma certo che lo può vincere, questo fenomeno. Come no?
Se Alcaraz avesse il raffreddore forse….
@ paolo (#3181441)
Uno dei pochi fu il nostro Adriano Panatta.
E’ al top ed andrà in calo;
La partita di Madrid, a mio avviso, ha permesso a Nole di prendere le misure sul gioco straripante di Alcaraz.Non ci sono avversari in grado di sorprenderlo, è il favorito assieme ad Alcaraz e Nadal ma se gioca al 100% e in formato Slam, sarà molto difficile fermarlo.Detiene il titolo a Parigi e darà il massimo per confermarlo.
Un Djokovic che arriva come arriva al RG, con in più il dente avvelenato a livello Slam per le note vicende all’AO, parte indubbiamente da favoritissimo.
Per riuscire a fermarlo, servirà un’impresa al limite del leggendario.
Chiaro che il roland garros se lo giocano quei 3, con tistsi pronto ad approfittare dei loro passi falsi.
Se vincesse qualcun’altro sarebbe un enorme sorpresa.
La griglia(ipotizzando un rafa al meglio), sarebbe nadal, nole, alcaraz, tsitipas, gli altri non sono proprio da considerare.
Solitamente Rafa a parte non porta bene vincere Roma in ottica Roland Garros..
L’accoppiata nello stesso anno è riuscita a pochi.
Non penso che Nole vincerà a Parigi ( sensazione personale )
Non ci si crede, ma è accaduto davvero. Su uno degli ultimi due-tre punti del tie break, non ricordo quale, col pubblico che tratteneva il fiato in attesa di un servizio, la Schiavone, dopo una settimana in cui ci ha storditi con i suoi interventi senza pause e coi suoi sermoni senza fine, se ne è uscita con un inaudito “Ma quanto è bello il silenzio del tennis”.
Non ci si crede, ma è accaduto davvero. Su uno degli ultimi due-tre punti del tie break, non ricordo quale, col pubblico che tratteneva il fiato in attesa di un servizio, la Schiavone, dopo una settimana in cui ci ha storditi con i suoi interventi senza pause e coi suoi sermoni senza fine, se ne è uscita con un inaudito “Ma quanto è bello il silenzio del tennis”.