Carlos Alcaraz n.1 in pectore? Lo spagnolo domina Zverev e conquista il Masters 1000 di Madrid
Carlos Alcaraz domina Alexander Zverev e vince il torneo Masters 1000 di Madrid.
Prima Nadal (ATP 4), poi Djokovic (1) e infine Zverev (3): Alcaraz come dicevamo ha vinto questa sera il torneo di Madrid. Carlos, trascinato da un pubblico delle grandi occasioni, ha impedito al tedesco di confermare il titolo conquistato lo scorso anno battendolo agilmente in due set con i parziali di 6-3 6-1 in 1 ora e 2 minuti di partita. Per lo spagnolo, che durante l’incontro non è mai apparso in difficoltà, si tratta del secondo Masters 1000 della sua giovane carriera, il quinto titolo ATP in carriera.
Alcaraz, che si posizionerà al sesto posto questo lunedì, ha impiegato una sola ora per demolire il campione in carica.. È stata una partita perfetta da parte di Alcaraz, che non ha mai dato una possibilità ad un Sascha che sembrava perso e senza soluzioni per contrastare il tennis ad alta qualità del tennista di Murcia.
Fin dalle prime battute, Alcaraz si è imposto sull’avversario gestendo gli scambi. Se le prime avvisaglie della sua supremazia sono arrivate nel quarto game (nel quale Zverev è riuscito a cancellare una palla break) nel sesto ha strappato il servizio al numero tre al mondo con un game a zero. Chiuso facilmente il primo set in 33′, il secondo si è addirittura rivelato più semplice. Il tedesco non è più rientrato in partita e la giovane promessa del tennis ha trovato tre break in quattro turni di battuta, l’ultimo dei quali giunto per un doppio fallo del 25enne sul match point.
Da segnalare che il tedesco non ha mai avuto alcuna palla break nel corso della partita.
1 ACES 3
0 DOUBLE FAULTS 5
27/38 (71%) FIRST SERVE 31/47 (66%)
24/27 (89%) 1ST SERVE POINTS WON 19/31 (61%)
8/11 (73%) 2ND SERVE POINTS WON 4/16 (25%)
0/0 (0%) BREAK POINTS SAVED 4/8 (50%)
8 SERVICE GAMES PLAYED 8
12/31 (39%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 3/27 (11%)
12/16 (75%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 3/11 (27%)
4/8 (50%) BREAK POINTS CONVERTED 0/0 (0%)
8 RETURN GAMES PLAYED 8
3/4 (75%) NET POINTS WON 3/14 (21%)
14 WINNERS 9
0 UNFORCED ERRORS 6
32/38 (84%) SERVICE POINTS WON 23/47 (49%)
24/47 (51%) RETURN POINTS WON 6/38 (16%)
56/85 (66%) TOTAL POINTS WON 29/85 (34%)
221 km/h MAX SPEED 226 km/h
193 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 212 km/h
147 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 151 km/h
TAG: Alexander Zverev, Carlos Alcaraz, Masters 1000 Madrid, Masters 1000 Madrid 2022
@ Stefbrescia (#3171894)
D’accordissimo!
@ Stefbrescia (#3171894)
Capisci di tennis eh…
un fenomeno è un insieme di componenti tra cui uno dei più importanti e l’allenatore per alcaraz c’è ferrero per sinner c’è vagnozzi con tutto il rispetto sinner ha avuto troppa fretta di lasciare piatti che non sarà stato un tennista famoso ma di tennisti famosi ne ha allenati parecchi
si certo, non è ingiocabile, ma hai citato 3-4 vittorie importanti al terzo set, oltretutto contro giocatori esperti.
la differenza tra l’ottimo giocatore e quello che scala prepotentemente e velocissimamente verso la vetta delle classifiche la fanno anche queste vittorie sul filo di lana: che dipendono, oltre che dalla classe tennistica, da una grandissima determinazione e convinzione e soprattutto da una prestanza fisica fuori scala.
anche il nostro sinner quando si è affacciato al grande pubblico aveva meravigliato (positivamente) il mondo giocando alla pari ad esempio contro Nadal a Parigi, ma in quella occasione aveva perso il primo set per “braccino”.
Alcaraz ha il braccio e, altro che braccino
mi quanto state a rosicare…
@ Santer (#3171806)
La prestanza e la resistenza del ragazzo sono obiettivamente disumane, ma da questo punto di vista Rafa era più o meno allo stesso livello a parità di età per cui io personalmente sono sorpreso ma non sbalordito.
Quello che mi lascia veramente a bocca aperta di questo ragazzo é la completezza del bagaglio tecnico : non si era mai visto uno così apparentemente perfetto alla sua età, uomo o donna che fosse.
Io ho 46 anni e ho cominciato a seguire il tennis sul serio nell’ 85, 86 o giù di lì, per cui non ho visto i Borg e i McEnroe a 18-19 anni, per citare due mostri sacri, ma tra tutti quelli che ho potuto ammirare questo ragazzo é senza dubbio alcuno il più pronto e il meno ‘perfettibile’ che abbia mai avuto davanti agli occhi.
Sa fare tutto, TUTTO!
Trovatemelo un altro che a 19 anni era letale sia in attacco che in difesa, mostruoso sia da fondo che a rete e con quella finezza tattica e tenuta mentale!
Questo livello di perfezione a quell’età é semplicemente inaudito, almeno dal mio personalissimo punto di vista.
Non esageriamo adesso: bravo, bravissimo..ma non è che abbia rullato proprio tutti gli avversari:
vi ricordo alcuni match con giocatori mediocri vinti con difficoltà…seppur vinti…certo..ma non ha nulla a che vedere con il Nadal dei tempi d’oro che se li divorava gli avversari…
Djokovic non l’ha rullato…ha vinto sul filo di lana …avrebbe anche potuto perdere tranquillamente …
con Nadal mezzo zoppo ha vinto al terzo…ma nel secondo è stato rullato lui stesso…
Con Norrie..che su terra non è un fenomeno ha vinto solo al terzo…
dall’articolo di mazzoni pare uno ingiocabile da farci al massimo 4 games… ma cosi non è….
Zverev in finale non è pervenuto..partita tipo sconfitta a Monaco di Baviera con Rune credo, manco aveva giocato…
ricapitolando l’unica vittoria facile in finale, e il 6-3 7-5 a Bashilashvili… poi 3 vittorie al terzo set… grazie a una freschezza atletica invidiabile piu che al tennis in sè
A Barcellona prende 6-2 netto da Kwon nel secondo set..seppur poi vinca facile al terzo
Con De Minaur (che su terra non è mai stato un fenomeno) vince solo per 6-7 7-6 6-4 ditemi De Minar che risultati ha mai ottenuto su terra battura…e se la sono giocata alla pari… Ma de minaur è giocatore da campi duri… eppure è andato vicino a vincerla…
A montecarlo ha perso da Korda (su terra Korda vale molto meno) e avete visto Korda chge fine ha fatto da Musetti …eddaiiiii
Korda pochi giorni dopo ha fatto 3 games a Barcellona con Taberner…fate voi…
A Montecarlo batte con difficolta 7-6 al terzo con grandissima fatica Kecmanovic e poi doppio 7-6 rischioso con Hurkacz
A indian wells con Nadal ci ha perso…un Nadal sul duro… che vale meno che sulla terra…
ATTENZIONE…NON STO DICENDO CHE NON SIA UN CAMPIONE…ORMAI LO E’!!!
E’ FORTISSIMO…MA DA LI A DIRE CHE SIA UNO SCHIACCIASASSI CE NE CORRE…
questo è la brutta copia di Nadal dei tempi d’oro…lui si che era inumano…un extraterrestre…
un clone di NADAL RIUSCITO MALE INSOMMA
ovvio che…avercene…. ma non sarà il dominatore incontrastato come furono i fab 3 che si sono spartiti il mondo per 15 anni
Alcaraz è 2 livelli sotto ai 3 mitici
Al netto della situazione contingente (Nadal al rientro dall’incidente, Djokovic che si sta preparando per RG, Zverev che non si sarebbe riposato a sufficienza) Alcaraz è in questo momento praticamente imbattibile: anche facesse degli Internazionali sotto tono nulla toglierebbe a questa valutazione. Anche se non potrà sempre viaggiare a questo ritmo, la vetta, se non sarà quest’anno, sarà raggiunta probabilmente il prossimo, anche perché i “Favolosi” avranno un anno dii più, e non penso che dureranno, a questi livelli, ancora per molto.
Per cui vedo nei prossimi anni un dominio paragonabile a quello di Federer fra il 2004 ed il 2007. Agli inizi sembrava sarebbe durato in eterno, ma dopo un anno emergeva un 18enne spagnolo che gli avrebbe, di li a qualche anno, tolto il trono. Potrebbe quindi essere che fra un paio di anni un 16enne di oggi, magari neanche fra i primi 1000, esca fuori e fra 5 o 6 gli faccia lo sgambetto. Ma prima di allora non vedo antagonisti in grado di provocarlo. Nadal e Djokovic si stanno avvicinando al termine della carriera (favorito proprio dall’ascesa del Murciano), Zverev e Medvedev sono ormai già troppo logorati da anni di attesa (soprattutto il primo, questo Giovane Werther della racchetta), Tsitsipas, Berrettini e e Rublev non sono all’altezza (il nostro forse avrebbe qualche chances sull’erba, ma temo che Alcaraz diventerà presto abile anche li).
Per i giovani italiani, l’unica nota emergente in questo fine d’epoca (dei Fab 4) assieme ad Alcaraz, potrebbero essere la squadra attrezzata a dargli qualche dispiacere. Due ci sono già, Sinner e Musetti, una spanna sopra gli altri coetanei (anche di Rune e Draper) un altro paio potrebbero arrivare da quella pattuglia composta da Cobolli, Nardi, Zeppieri e forse Arnaldi. Per far si che si torni ad avere una squadra che si contrapponga allo strapotere dell’Iberico occorrono però alcune fondamentali condizioni:
– si scelga di aiutare gli atleti, anche da un punto di vista economico: basta tornei in ridenti località della penisola, ma cominciare a girare il mondo, giocare su superfici diverse ed imparare a stare nel tour;
– gli atleti devono impegnarsi al massimo, questo deve diventare il loro lavoro, per superare le lacune che ancora hanno rispetto ai loro coetanei, sul piano tecnico, della strategia e della capacità di sopportare le difficoltà;
– il mondo imprenditoriale italiano deve smetterla di buttare soldi solo sul calcio: ha drenato troppe risorse, con risultati ridicoli, è ora che si investa su altro, soprattutto sulla comunicazione: ancora oggi, quando inizia in Italia uno dei più importanti tornei a livello mondiale si dedica troppo spazio nella comunicazione al nostro svalutato campionato di Serie A;
– la presenza di tennisti comincia a “bucare” lo schermo: bisogna che però i tennisti diventino presenze fisse nelle trasmissioni popolari, solo così il tennis perderà quell’Aura un po sorpassata di sport d’elite;
– è chiaro che debbano anche aumentare gli spazi per il gioco: secondo l'”ITF Global Tennis REview” del 2019, in Italia sono presenti il 2,1% di tutti i campi da tennis del Mondo: pensiamo che la Germania e la Francia, con popolazioni simili alla nostra hanno rispettivamente il il 10,2 ed il 9,4%, Spagna, Olanda e Cechia, con popolazioni minori della nostra il 2,7, 2,5 e 2,3 % (in compenso siamo secondi solo alla Germania per numero di allenatori, bisognerebbe chiedersi come facciano a lavorare con così pochi campi, probabilmente molti sono persone che lo fanno part time).
Scusate, capisco i commenti… e da quello che si è visto nelle ultime settimane direi che sono più che giustificati: rendimento mostruoso, tenuta atletica (quella soprattutto) pazzesca, che gli consente di arrivare con un anticipo tale da permettergli di affinare i colpi senza alcun affanno, partita dopo partita; varietà a 360 gradi; caviglie slogate che si riparano in zerodue; adrenalina da vendere senza mai alcun calo fisico…
Tutto vero.. ma non vi sembra francamente tutto un po’ troppo?
Ammetto…la mia è una rosicazione da vecchio (sono vecchio) inguaribile sinnerista. Giocavo a tennis da ragazzo e “questo” ragazzo, Jannik, mi ha fatto rinnamorare di questo sport. Gliene sarò sempre grato, anche se dovesse ritirarsi senza mai aver vinto uno slam.
numero uno del mondo a giugno